domenica 22 febbraio 2009

Tutto sbagliato, tutto da rifare.


L’Italia è il Bel Paese, è la nazione più cliccata su Internet per quanto riguarda la ricerca della meta delle vacanze mondiali, è lo stato che dispone del maggior patrimonio artistico e culturale del globo, è la terra che accomoda il più grande quantitativo di siti Unesco, eccetera, eccetera; e non siamo primi per presenze turistiche.
E non lo siamo mai stati negli ultimi 40anni; bei tempi gli anni antichi!

Politiche sbagliate, menefreghismo statale, ricovero clientelare e chi più ne ha ne metta.
Ebbene, ecco un'altra celebrata novità, esternata come la scoperta dell’America o l’uovo di Colombo; Italia, Francia e Spagna unite per rilanciare il turismo.

Praticamente è come se la Monica Bellucci per rilanciare la propria bellezza si associasse con la rimpianta Tina Pica o la Mazzamauro, per carità due ottime, eccellenti e simpaticissime persone ma che con la bellezza hanno avuto ed hanno qualche, anche se piccolo, apparente problema.
Pensare invece di organizzare una giusta politica settoriale, anticipare l’entrata pensionistica dei guru turistici depositati incautamente nel ricovero del nulla fare ma del tanto dire, valorizzare veramente la meritocrazia nazionale turistica che all’estero ci vede sempre primeggiare, attuare una valida ed efficiente ricerca di marketing mirato e molto altro che ci costringe a rincorrere le tartarughe per disponendo di ottimi centometristi; quello no?
E perché nessuno pubblicizza (hei, intendo il ricettivo e chi nel turismo ci lavora) il marchio italiano per eccellenza: ITALIA che fa sfoggio sul sito dell'Enit... e questo senza tante "belinate", video e compagnia bella.
Italia e poi lo sfondo che si vuole pubblicizzare.

E se queste due nazioni fossero belle come la nostra, si unirebbero a noi?
A voi l’ardua risposta.


27 commenti:

  1. Sono tutti tentativi che si accomunano nell'inconsistenza e
    gli ultimi dati invernali confermano che non ne azzeccano una.
    Il danno che gli operatori stanno ricevendo è enorme e questa gente stà giocando con i castelli di sabbia.
    Che vadano al mare.
    Francesco

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  2. Ciao Francesco, hai letto cosa dicono in Francia e Spagna di questa coalizione?
    Fatti un giro sui loro giornali.

    Marina

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  3. La maggior parte è favorevole, anche perchè avranno più opzioni per tenerci sotto controllo.

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  4. Guido Pasi è tremendamente contrario a questa unione.
    Non che ce ne fosse bisogno ma è uno dei pochi che conosce a fondo il turismo.

    Vincenzo

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  5. Bravo Vincenzo, sarà anche perchè chi contesta questa gente mi è per forza simpatico, naturalmente con costruttività, ma il Pasi ha già dimostrato ampliamente le sue qualità nel settore turistico mentre questi hanno, per il momento, elencato solo un quantitativo industriale di cose improduttive.

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  6. Ciao Marina,

    Guido Pasi nato ad Alfonsine (Ravenna) nel 1950, si è laureato in Filosofia all'Università degli Studi di Bologna. Professionista pubblicitario, è stato copywriter e direttore creativo di alcune agenzie ravennati e bolognesi.
    Tra i fondatori del movimento politico del Manifesto nel 1969, ha militato sempre in quel movimento, divenuto poi PdUP, fino alla confluenza nel PCI. Ha fatto parte della segreteria della Federazione di Ravenna e del direttivo regionale del PCI e, dopo essersi opposto al suo scioglimento, è entrato nella segreteria regionale del PDS nel 1991, rimanendovi sino alla primavera del 1992, anno in cui ha aderito al partito della Rifondazione Comunista.
    Dal 1995 al 1997 è stato segretario provinciale ravennate di Rifondazione. Dal 1997 al maggio 2000 è stato assessore al turismo, commercio, artigianato e agricoltura del Comune di Ravenna.
    E' stato assessore regionale al turismo e al commercio nella legislatura 2000-2005.

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  7. OK, però non vedo molte cose di turismo. Essere stato assessore regionale non vuol dire avere grandi conoscenze; guarda il/la nostra e quelli che l'hanno preceduta....
    Marina

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  8. Il Pasi non ha idee malvagie sul turismo.
    Non che sia il meglio per intenderci ma non l'ho mai sentito avventurarsi in campi minati o sabbie mobili.

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  9. Mentre mi rispondevi ho letto del programma tourissimo di Strasburgo e non condivido la tua opinione, mi sembra un fumatore.
    Marina

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  10. Mi associo alla Marina.
    L'Emilia non stà dando grandi frutti e se il merito deriva dai risultati questo vuol dire che non è troppo produttivo.

    Rembrandt

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  11. Con queste valutazioni allora la Bozzano è una che lavora bene considerando che la liguria ha chiuso con il segno +.

    Vincenzo

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  12. Qualche volta capita anche ai brocchi di vincere gare ippiche.

    Marina

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  13. Una rondine non ga primavera caro Vincenzo

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  14. Non voglio giudicare il Pasi anche perchè non conosco ancora bene la programmazione del turismo che intende attuare nella sua regione ma resta il fatto che è l'unico in Italia che ne ha cantato quattro alla Brambilla ed al suo entourage, nell'occasione, dimostrando così che non ci sono solo dei 'gnorsì. E' anche vero che appartiene ad una corrente politica diversa e quindi è facile ipotizzare che questo sia dovuto al fatto che tutto quello che dice uno, l'altro naturalmente lo smentisce. Se però queste diatribe servono e sono costruttive, ben vengano.

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  15. Caro Ardoino, sono d'accordo dell'inutilità in questo momento di fare politica turistica comune con Spagna e Francia, forse in un prossimo futuro.
    Mi piacerebbe sapere di dove siete io a risposta delle vostre lodi alla capacità di Pasi vi rimando al mio post http://amarecattolica.blogspot.com/
    sarei grato di un commento sul mio post, più che altro per avere chiarezza e capire se e dove sbaglio grazie Plinio

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  16. Il tuo post-commento su Breakfast Tv meritava il giusto spazio. Riflessione la tua che condivido al 90% e che sicuramente rappresenta un utile stimolo.
    Se vuoi trovi qui il tuo guest post:
    http://www.bandbroma.net/dblog/articolo.asp?articolo=59

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  17. Avevo già incontrato questi due nuovi amici su altri blog. Credo da Velardi.
    Non capisco il 90% di breakfast, e il 10% che rimane?

    Marina

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  18. Sei sempre la solita.
    Se diceva che era al 99%, andavi a cercare l'uno che rimaneva?
    Ma dai.

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  19. Hai ragione Vincenzo, con il 50,01 si vincono le elezioni.

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  20. Ultimi dati invernali...pessimi!!!
    Ma non avevano detto che era andata bene?
    Mi faccio un giro su federalberghi e vi informo.
    Francesco

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  21. Francesco, li abbiamo già!

    Marina

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  22. Quelli invernali non li ho trovati, forse si vergognano.
    Questi però parlano da soli.

    Nel 2008 gli alberghi italiani hanno registrato 246,5 milioni di presenze, con una perdita del -3,1% rispetto al 2007, pari a 7,8 milioni di pernottamenti in meno. Più significativo il calo delle presenze straniere (-5,8%, pari a 106,5 milioni) rispetto a quelle degli italiani (-0,9%, pari a 140 milioni di notti). Nel solo mese di dicembre, ad esempio, nonostante le festività di Natale e Capodanno, si è registrato un calo complessivo del 5,4% di pernottamenti (di cui -3% italiani e -9,8% di stranieri). Nei primi 10 mesi dell’anno, poi, il saldo attivo della bilancia valutaria turistica ha registrato un -4,4%, passando dai 10,4 miliardi di Euro nel 2007 a circa 10 miliardi di Euro.

    Tra le tipologie turistiche solo le località lacuali hanno fatto la parte del leone con un +2,6% (+9,1% italiani e +0,3% stranieri). In negativo, invece, tutte le altre tipologie, con in testa le località termali (-9,9%), le città d’arte (-6,9%), le città d’affari (-4,6%) le località di mare (-3,9%) e le località di montagna (-1,6%).

    Anche gennaio 2009 è stato di segno negativo per il comparto alberghiero, con un calo dei pernottamenti del -7,2%, dell’occupazione netta dei letti (-5%) e delle camere (-9,1%), rispetto al gennaio 2008.

    Il dato sull’occupazione dei lavoratori, infine, ha mostrato un calo del 4,5% (di cui a tempo parziale -9,6% ed a tempo indeterminato -3%).

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  23. Francesco dove hai preso le statistiche invernali?
    Quelle in mio possesso hanno un segno più anche se la durata è leggermente scesa.

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  24. Su internet trovi molte statistiche e quasi mai in sintonia.
    Marina

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  25. Caro Francesco, ci vuoi dare quelle statistiche e soprattutto dove le hai prese?

    A presto e non vergognarti, amico.

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  26. Nicolò non mi sono affatto vergognato di quello che ho detto.
    E' che stò cercando come un matto i contatti di ieri per trovare quei dati.
    Un momento.
    E finitela per piacere, ...accie!

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