lunedì 18 maggio 2009

Federalismo, yes we can but ...

Partiamo dalle nozioni più elementari e vale a dire che il federalismo permetterebbe alle Regioni entrate fiscali prevedibili e quindi di possibili manovre strategiche.
Sia quelli di minor importanza che il più grande avvenimento richiedono uno studio ed una applicazione con largo anticipo e non con l’improvvisazione di pochi giorni o settimane; un “speriamo che io me la cavo”.
Eventuali lacerazioni decise dal Governo da un anno all’altro non sono produttive perché rischiano di compromettere il lavoro fatto o organizzato, di conseguenza bisogna sapere d’avere le risorse e nel turismo ci vuole una programmazione non rettificabile dallo Stato che nello stesso tempo non diano più l’opportunità di declinare eventuali proprie responsabilità di fallimento, ad altri.
A questo proposito servono accordi duraturi fra Stato e Regioni nel campo del turismo e della cultura perché implicano in grande misura il valore dell’indotto essendo questo un settore trasversale.
Servono quindi regole certe, chiare e finalmente trasparenti che dovranno dissentire dall'attuale continuo cambiare delle carte in tavola ma è inimmaginabile un abbandono delle grandi istituzioni turistiche e culturali da parte dello Stato.
Il federalismo serve per tutte le branchie del turismo, sia l’incoming che l’outgoing, il turismo balneare ed il turismo interno, Il turismo enogastronomico e quello culturale e non vi deve essere distinzione fra i vari segmenti o tipologia di prodotto perché il federalismo non può distinguere l’una o l’altra cosa, come invece testimoniato da alcuni presidenti di grandi associazioni turistiche; stronzate o stranezze…scegliete voi!
Che il turismo sia destinato a sostituire il valore del petrolio ormai è cosa diffusa, ci sono arrivati anche i più cretini, ma che sia certa e produttiva una politica federalista nel contesto attuale, credo che ancora ne abbia da passare di acqua sotto i ponti; troppi professionisti immaginari nel turismo della nostra cara penisola, come auguro non abbiano a ricopiare il federalismo di altre nazioni (Svizzera, Belgio, Australia, etc.), come invece si denota dall’evidente copia/incolla da parte del nuovo governo per altre considerazioni nel settore; ogni paese è un caso a sé, come a sé sono tra loro le varie regioni.
Credo che invece valga l’occasione di istituire il concetto dell’offerta e dell’accoglienza turistica, coinvolgendo tutti i protagonisti (le regioni) del turismo sotto un denominatore comune, lo Stato, ed eliminando l’attuale bailamme derivato dal nefasto ’93, anno dell’abrogazione del Ministero del Turismo.
Non sono fiducioso nell’organico ministeriale (Brambilla & Co.), suo direttivo e vari comitati ma la speranza c’è, e forse uno sguardo al R. Reagan 2020 (Federalism and Conservatism), anche se recentemente mutato da B. Clinton EO 13083, non farà certo male anche se avete un leggero raffreddore; ma va letto bene e possibilmente pensando a quello che si legge anche fra le righe.
Sennò usate una supposta!

Luciano Ardoino
Fonte: http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/

21 commenti:

  1. Ha debuttato online il 4 maggio 2009, ma la Brambi tutta occupata a farsi eleggere ministro si è dimenticata di dirlo (idem il DSCT):

    Il portale dell’Osservatorio nazionale del TurismoRealizzato dal DSCT, sarà ora curato da PromuoviItalia, una partecipata 100% di ENIT.
    Utilizza tecnologia open-source.

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  2. @frap1964
    Se clicco su Promuovitalia appare la pagina personale del mio blog.
    Devi aver messo un link sbagliato.

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  3. Quindi ora cominciano i veri problemi per il direttivo turistico?

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  4. @Marina

    Credo che i problemi siano i nostri, loro (Brambilla and Co.) avranno sempre qualche scusante da dire o tentare per dimostrare che hanno solo meriti.
    Quello finora uscito da questo dpt. è banale, alcune idee (copiate) non sono improduttive ma immesse nel nostro mercato in maniera sciocca.
    Stessa sorte credo che si verificherà nel federalismo; qualche scopiazzata e via dicendo senza punti cardini tra regioni e stato.
    Il mio timore è che vi saranno delle sovrapposizioni che possono portare all'incasinamento totale.
    sarò più preciso nel post.
    Ciao

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. A proposito di federalismo... altro portaluccio in materia turistico regionale di recente debutto.

    http://www.turismo-regioni.it/Comode le 22 icone in alto che puntano +/- ai vari siti regionali e/o del turismo.
    Notare che la regione Trentino ha un portale regionale (istituzionale) + 2 provinciali (e di qui appunto il numero 22).

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  7. @frap1964

    questo è un classico esempio di federalismo e anche altro.
    Infatti se vai nel sito delle altre regioni non compaiono le altre.
    Che dire; meglio nulla....

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  8. Infatti, ognuno per se ma uniti.

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  9. Ho letto il federalismo svizzero ed anche quello belga.
    Risultato?
    Non ci ho capito niente!!!
    Chi mi aiuta?

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  10. @Stella di mare

    non è che ne capisca molto di più ma posso darti un suggerimento.
    E' complicatissimo!!!

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  11. Cara stella, dire complicatissimo è poco.
    Tutto dipende da come si vuole fare e cioè, se vuoi farlo tanto per farlo; non c'è problema.
    Ma se vuoi fare una cosa ben fatta, allora serve una esperienza infinita.

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  12. @tutti, esiste in Italia un gravissimo conflitto di interessi, Mi direte è Berlusconi con tutte le sue attività. No.Il conflito d'interessi è proprio tra le Regioni. Quel sito che ha fatto notare Frap,http://www.turismo-regioni.it/ , è utilissimo al fine di fare capire la burocrazia farraginosa con cui dobbiamo combattere. Parla di leggi che ogni regione o regioni insieme fanno per il turismo. Qui si vede il perchè le leggi per il turismo debbano essere centrali e magari la promozione debba essere locale.
    Non è possibile che il sud abbia sempre aiuti economici a pioggia, le regioni autonome contributi ulteriori, alcune regioni facciano leggi per aiutare il turismo ed altre stanno al palo. O se una regione è governata da un partito che non è al governo centrale non applichi leggi o modifichi leggi del governo centrale.
    Guardate questa legge del Veneto:
    http://www.turismo-regioni.it/news.asp?nid=74 è molto importante, ma perchè un Veneto ne deve godere ed un Marchigiano no? Guardate Errani capo delle Regioni, essendo di sinistra ed aspirando al Parlamento, come prima di lui avevano fatto Zangheri, Bersani ecc. ha bloccato il piano casa , perchè lo fà? è solo una mossa politica.
    Siamo in un paese dove tutti sono contro tutti, l'imprenditore è visto come ladro, l'impiegato è visto come fanullone l'Italia è Fatta? ma gli Italiani non si faranno mai.
    Lassismo ed invidie, mai un sussulto di orgoglio, che schifo di paese, intendo di uomini non di bellezze.
    Plinio

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  13. Credo che propendano per usare una supposta o forse due.
    Il fatto è che il quel posto lo piglieremo come al solito.....noi!

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  14. @Plinio
    Fondo di rotazione, organismo tecnico-finanziario per l'utilizzazione dei fondi comunitari. Il Fondo eroga alle amministrazioni pubbliche e agli operatori pubblici e privati interessati la quota di finanziamento a carico del bilancio dello Stato per l'attuazione dei programmi di politica comunitaria.
    Le Marche hanno ricevuto 62.500,00 del fondo di rotazione.
    Salutoni

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  15. @plinio

    "Siamo in un paese dove tutti sono contro tutti, l'imprenditore è visto come ladro, l'impiegato è visto come fanullone, eccetera..."
    Stracondivido!!!

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  16. @Luciano
    Adesso mi obblighi ad andare a vedere il federalismo di Reagan.
    OK, lo faccio.
    Non è che hai scritto quello che se per caso lo vedono scritto...
    ....sono obbligati ad andarlo a leggere?

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  17. @Francesco

    Ma và?

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  18. @Luciano
    "Il federalismo serve per tutte le branchie del turismo, sia l’incoming che l’outgoing, il turismo balneare ed il turismo interno, Il turismo enogastronomico e quello culturale e non vi deve essere distinzione fra i vari segmenti o tipologia di prodotto perché il federalismo non può distinguere l’una o l’altra cosa"
    Ho trovato i colpevoli...
    certo che essere a capo dei T.O. e dire queste cose è come capire perchè i T.O. italiani hanno quel fatturato in campo mondiale.

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  19. Nicolò, il violinista19 maggio 2009 alle ore 20:21

    @Stella di mare

    E' un problema italiano generalizzato.
    Se andiamo a controllare le dichiarazioni di tutti coloro che sono a capo di varie associazioni ci mettiamo a ridere per mesi.

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  20. E oltre tutto mantengono la stessa posizione direttiva per anni.

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