venerdì 19 giugno 2009

...e poi c'è il mare.

Questa è una storia (vera) che ho preso sul web “E se questa è la cultura…” per opera di RobDel79 e ci sono capitato per un click sbagliato, ma dato che tutto ciò che è turismo o cultura mi affascina; ho letto.
La storia si svolge a Vasto (40.000 ab.) nel caro Abruzzo (CH) e l’occasione è quella della presentazione folkloristica del famoso Mese del Brodetto o zuppa di pesce che, per chi ancora non lo sa, è un grande richiamo turistico ed una squisita prelibatezza, credetemi.
Sono uno dei primi e l’ora è quella giusta mentre entro a Palazzo, ma le sedie che dovrebbero essere già disposte in file perfette, sono ancora tutte impilate vicino al muro.
Mormorio generale, volti stupiti e sguardi che cercano le personalità istituzionali del luogo; nessuno, neanche un’usciere, ma di buon grado rompo gli indugi, ne prendo una e l’accomodo di lato al palco.
Gli altri mi imitano e pian piano tra l’ insofferenza, la remissività e i sorrisini di scherno, quasi tutti sistemano le seggiole e si accomodano; il pubblico, i gruppi folkloristici, il coro, i cantori ed anche le care anziane nonnine, quelle del Coro delle Nonne sopportano di buona lena l’imposto.
Tutto è finalmente pronto quando una vocina prende la parola al microfono:
«Chiedo scusa ma le persone che hanno preso le sedie sono pregate a fine spettacolo di rimetterle a posto perché non abbiamo personale.»
Qualcuno si alza e osteggia mentre altri turisti accennano ad andarsene e solo l’intervento del presidente di uno dei Gruppi riesce a dissuaderli dalla fuga.
Inizia il check sound, le luci s’accendono ed i microfoni emettono gli ultimi suoni del tutto pronto ma nessuna autorità è quì, come da copione, a dare il via.
La musica d’avvio finisce ma ancora nessuno; il pubblico rincomincia a dare segni d’impazienza, i mormorii si alzano, le sedie si scontrano; “adesso basta”, “è una pagliacciata”, “vergognatevi”…ma ecco che prontamente il Gruppo Polsi decide di cominciare da solo: si scherza, si canta e si balla e gli animi si placano.
Benedetta intraprendenza!
Finisce la prima esibizione e nel mentre, bel bello, arriva il Sindaco, forse con tutto il seguito…
…alla fine le seggiole rimangono lì e la gente va via:
Ma a casa, cos'avranno da raccontare?
Questa è una goccia, una piccola goccia in un grande mare di irresponsabilità.
Turismo e cultura d’Italia?
Luciano Ardoino e RobDel79

11 commenti:

  1. Non mi dire che questa non è una provocazione, caro Luciano, o un inizio di sottofondo per i prossimi racconti e sempre più assurdi "nell'irresponsabilità".

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  2. Assurdi o assurti?

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  3. Finalmente qualcosa di buono, piccole cose ma almeno...


    ......Si chiama “Legalità sotto l’Ombrellone” ed è la campagna di sensibilizzazione contro l’abusivismo e la contraffazione sulle spiagge italiane promossa dalla Cidec – Confederazione Italiana Esercenti Commercianti. L’iniziativa prevede la diffusione, su tutto il litorale italiano, da Trieste a Trapani, di manifesti e brochure contro l’abusivismo che saranno affissi e distribuiti in tutti gli stabilimenti balneari e le spiagge libere. La campagna sarà avviata il 1° luglio e toccherà tutte le spiagge italiane, da Trieste a Lignano Sabbiadoro a Milano Marittima, e giù per i lidi ferraresi, la riviera romagnola, le Marche, l’Abruzzo, le spiagge pugliesi, il litorale jonico della Calabria, le spiagge consentine, la Sicilia, le costiere amalfitana e cilentana, il Lazio, il litorale toscano e la Liguria. Il messaggio è molto semplice ma d’effetto: una donna in spiaggia dice “no” al venditore di collanine respingendo la “tentazione” di acquistare sotto l’ombrellone. “Il fenomeno dell’abusivismo sulle spiagge è iniziato già prima dell’avvio della stagione balneare – denuncia il presidente nazionale della CIDEC, Agostino Goldin – da nord a sud i litorali sono già presi d’assalto da settimane da venditori in cerca di buoni affari. E’ necessario perciò avviare un’azione di sensibilizzazione sulle spiagge: lo faremo con questa campagna pubblicitaria, rivolta a tutti i bagnanti, ai quali spiegheremo, attraverso i manifesti e le brochure, quali sono i danni che produce e crea all’economia l’acquisto di prodotti contraffatti”. La Cidec – che con l’Alto Commissariato per la Lotta alla Contraffazione aveva stipulato un protocollo d’intesa per assicurare impulso alle attività anticontraffazione e che presto entrerà a fare parte del Consiglio Nazionale in seno al Ministero dello Sviluppo Economico - ritiene che occorra elaborare un piano di azione mirato a fronteggiare la contraffazione nella maniera più efficace, attraverso il monitoraggio, la prevenzione e la repressione del fenomeno.

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  4. @Francesco
    Meglio tardi che mai.
    Anche se queste soluzioni forse sarebbe stato meglio attuarle da; diciamo vent'anni?

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  5. Concordo con Francesco e Anyway, era l'ora per salvaguardare l'attività dei negozi che anche se a qualcuno non sembra, un pò di tasse le pagano. Sempre più di chi invece lo fa abusivamente.

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  6. Che fine ha fatto quel Sindaco e la giunta di Vasto?

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  7. @Stella di mare
    Visto che sei la più brava a cercare su internet le cose, perchè non te lo cerchi da sola e ci informi?
    Ciao e grazie :-D

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  8. Mah, a quello che ho visto, il Sindaco di Vasto che si chiama Lapenna Luciano (questo a conferma che il nome non fa l'abito) non è molto ben visto ed il web ne parla abbastanza male.
    La giunta è di sinistra...

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  9. La storia in se stessa non è diciamo "eclatante" ma da un senso pratico della situazione nella nostra città per la cultura e per il turismo. Anche nel resto comunque non scherzano.
    Grazie a Luciano Ardoino che l'ha saputa mettere come un racconto e a darle maggior risalto.

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