sabato 31 ottobre 2009

Parola di Michela Brambilla (una delle tante)





L' Italia nel turismo probabilmente sta diventando un grande cabaret, ridicolo ma non divertente.
Ieri il mio computer, collegato alle agenzie di stampa, ha sfornato una serie di gags che sembravano estratte da una puntata di Zelig; da strabuzzare gli occhi a leggerle.
Vediamo di riassumere la giornata, anzi l'avanspettacolo.
30 ottobre 2009 la cancelliere tedesca, Angela Merkel, ha abbassato l’Iva alberghiera dal 19% al 7%, sulla falsariga di quanto alcuni mesi fa aveva stabilito anche la Francia, che aveva notevolmente diminuito l’Iva per la ristorazione.
Bene, anzi male, perché ovviamente avremo ancor più concorrenza e considerando che in competitività siamo attualmente sullo stesso valore dello zero, non ci resta che abbassarla anche noi, e vale a dire dal 10% al 5%.
Ma a chi tocca questo sgradito compito in tempi di vacche magre?
Al Tremonti naturalmente.
In passato, sia la Brambilla che tutti i responsabili delle associazioni nazionali, delle università, degli enti, eccetera, eccetera, avevano ripetutamente richiesto al responsabile del ministero finanziario (migliaia e migliaia di volte) che questo “sacrificio” alle casse erariali, venisse fatto per mantenere competitivi i prezzi con le altre realtà internazionali, elencando a garanzia le disuguaglianze dell’Iva con i paesi con noi concorrenti; Francia 5,5%, Spagna 7%, Regno Unito 5% e via dicendo, nonché evidenziando come modello il recente esempio di Sarkozy, e vale a dire; la riduzione dell’Iva ristorativa dal 19,6% al 5,5%.
Sennonché a fine stagione, la Brambilla “incautamente” si auto elogia dei buoni risultati ottenuti dall’Italia nel 2009, e non solo, li espone addirittura come migliori di quelli francesi.
Ma come?
La cosa per altro non è vera, poiché nella sua esamina, “dimenticava” di elencare ben due mesi di presenze turistiche nel territorio d’oltralpe (luglio e settembre), che ai più è completamente sfuggita; agli “assi” del turismo nazionale e tutti i giornalisti compresi.
Che l’Iva nel turismo italiano vada ridotta, crediamo sia cosa buona e giusta, ma se la Francia, che l’ha fatto, non ha ottenuto gli stessi nostri “buoni” risultati; vaglielo a spiegare al Tremonti a cosa serve ridurre l’Iva alberghiera?
Adesso che anche la Germania ha uniformato la medesima a quelle europee, le varie associazioni; Federalberghi, Confcommercio, Confindustria, Confesercenti e chi più ne ha più ne metta, hanno riaperto la caccia al buon Giulio, richiedendone nuovamente l’abbassamento.
Ma dov’erano questi signori quando la Michela diceva quelle str…anezze sulle presenze francesi, ma soprattutto, cosa le consigliava il suo “grandioso” entourage o il Consiglio, si, quello dei Ministri?
Pertanto crediamo che forse la Brambilla dimostri più attenzione per la salvaguardia personale che ai problemi del turismo nazionale, ed il Giulio Tremonti, di cui dubitiamo si faccia menare per il naso da cotanta “furbizia”, a questa richiesta ed ancora una volta, dirà sempre di no.
Grazie Brambilla, e a nome di chi di questo mestiere ci vive, grazie a tutte le associazioni, agli enti, alle università, eccetera, eccetera, grazie a tutti, e continuate pure a riempire le pagine dei quotidiani, delle TV e a raccontarci le vostre “favolette” nelle convention, riunioni e quant’altro che probabilmente può servire solo a riempire il vostro "utile" tempo.

5 commenti:

  1. Sui tagli di imposte e tasse ci hanno fatto campagne elettorali e mediatiche e non hanno mai combinato nulla quindi figuriamoci in questo momento. Con il nostro debito pubblico e' proprio impossibile...

    RispondiElimina
  2. Se poi ci aggiungiamo che prima chiedono l'abbassamento dell'IVA sulla falsariga della Francia e che produrrà grande beneficio e poi dicono di aver fatto meglio. Chi gli potrà mai credere?
    Tremonti?

    RispondiElimina
  3. Il divin Giulio ci cadrà?
    Non credo proprio.
    Penso invece che questo nuovo studio (nuovo per la Brambilla) sulle statistiche porterà l'Italia al raggiungimento di quello a suo tempo stabilito dal grande capo; e vale a dire gli introiti del turismo al 20% del PIL.
    E tutti saranno contenti.
    Visto com'è semplice?

    RispondiElimina
  4. Cari Amici, la storia dell'abbassamento delle aliquote per favorire i flussi turistici è una scioccaggine! Cominciamo a non far trovare insetti nei treni, proseguiamo col tenere pulita la Grotta Azzurra, interrompiamo il doppio regime dei prezzi di tanti operatori per stranieri e turisti, chiudiamo gli esercizi che "pelano" i forestieri, riconsegnamo i bagagli subito negli aeroporti e poi vediamo se i turisti non vengono più di prima...
    Ciao a tutti!
    Prudentissimo

    RispondiElimina
  5. @Prudentissimo

    Hai perfettamente ragione ma di questo ne abbiamo già ampliamente parlato nei mesi passati.
    ;-)
    Non possiamo mica ripetere sempre la stessa cosa?
    ciao

    RispondiElimina

Visualizzazioni totali