giovedì 17 dicembre 2009

Tutti gli insuccessi del 2009 della Michela Vittoria Brambilla




Ci sarebbe da scegliere se usare un coriandolo per scriverci le cose ben fatte dalla Brambilla, o se invece armarci di tante pagine quanto quelle della Treccani, per descriverne le male fatte, ma cercherò di farlo a mo di Bignami per non tediare troppo.
Il portale Italia.it passa dal Brunetta alla ministra del turismo e a tutt’oggi non è ancora attivo nella forma tanto osannata, mentre ogni commento risulta superfluo.
Si riparla del Bonus Vacanze per consentire anche ai meno abbienti di andare in vacanza sulla neve, 5 mln di euro da distribuire, fino ad esaurimento.
Comunque per quest’anno nessuno ne ha ancora beneficiato e se ne riparlerà l’anno venturo, sempreché tra buoni nominativi (pezzi di carta filigranati) e contributi spese a carico anche del richiedente, fatture e pagamenti in 60 gg. per i locatari, resti qualcosa; un bailamme.
Chissà se hanno pensato a sistemazioni per i disabili?
In Francia, che è poi il Paese da cui hanno preso spunto per i Bonus Vacanze, sono stati stanziati ben 908 milioni di euro (qui 5), ed il tutto viene gestito da un ufficio equivalente a quello di un nostro semplicissimo ufficio di Ragioneria.
Michela Vittoria è ancora un semplice sottosegretario con delega al Turismo, ma già annuncia il tè nel deserto con sceicchi e sultani a Dubai, ma tornerà a casa con un pugno di mosche.
Avremmo risparmiato tempo e denaro, racconterà uno dei passeggeri, mentre un componente del cda dell’Enit, la descriverà come la più imbarazzante delle strategie promozionali a cui ha assistito nella sua vita
Dubai, poi, farà “Crack”, confermando le infelici scelte della Michela.
Dopo una lunga gestazione elefantiaca nasce la nuova classificazione alberghiera e a prima vista si notano alcune disposizioni che poco hanno a che fare con la tanto decantata qualità, ma su tutto si evidenzia che non appare nulla riguardo ai portatori di handicap ed alle loro necessità.
E' molto probabile, per lo meno si spera, che questi vengano dettati dalle varie ASL regionali, come a dire che per le istituzioni, ogni regione ha differenti disabili e tutti con caratteristiche diverse dalle altre.
Non passa molto tempo che la Brambilla decide di volare in Francia per unirsi con i transalpini e gli iberici per rilanciare il turismo nazionale, ma il risultato sarà che ognuno continuerà a pensare ai fatti propri e della cosa non se ne saprà più nulla.
Il meglio ce lo fornisce a marzo dove, in una stessa giornata, riesce a dare due opposte considerazioni; infatti al mattino, Michela Vittoria Brambilla, dichiara che nonostante la crisi economica in atto, il nostro turismo sta rispondendo molto bene, fino a registrare un segno positivo. Passano poche ore ed ecco il contrordine:“Tutelare le imprese e i lavoratori a fronte di una crisi pesante che ha provocato 4 miliardi di perdite e 40.000 posti in meno nel comparto, cercando di invertire il trend negativo” .
Boh?
Nello stesso mese l’Italia si presenta alla Mitt di Mosca (6° manifestazione turistica al mondo per importanza), ed il totale delle metrature vincolate dalle nazioni che ci sopravanzano per introiti turistici (Francia, Spagna, Stati Uniti e Cina) non raggiunge lo spazio occupato dalla sola Italia in questa importantissima, per loro, fiera del turismo internazionale.
Tra Regioni, Provincie ed istituzioni saranno presenti in ben 19, più di tutti gli altri mondiali partecipanti
Il prodotto di questa nostra pomposa presenza in terra russa, si evidenzierà a fine stagione con un calo del -25% delle presenze di questi in Italia.
Eppure poco tempo prima leggevamo che: “Ogni euro che da oggi verrà speso per il settore, dovrà essere produttivo di risultati concreti” e “Non possiamo lasciare 21 diverse politiche turistiche regionali”.
Arrivano i dati del Word Economic Forum che nonostante i continui proclami della ministra in merito al “suo evidente” miglioramento, continuano a dare l’Italia nelle ultimissime posizioni nel turismo, mentre dalla quantità industriale delle Commissioni che si vanno a creare per volere della ministra, non esce niente di nuovo.
Per Lei tutto va bene mentre Federalberghi emette questa “sentenza”: 150.000 posti di lavoro nel turismo nei prossimi mesi e 13.000 imprese turistiche a rischio fallimento, mentre il Corriere della Sera (7 marzo 2009) da i primi risultati di questo “benessere”: 4 miliardi di fatturato persi nel 2008 + 1 miliardo stagione invernale 2008/2009.
Solo pochi giorni prima la Brambilla dava come positiva la stagione invernale.
Anche per Maria Concetta Patti, Presidente di Federviaggio: le prenotazioni sono in calo del 18% per l’Italia
Diventa Ministro del Turismo senza portafoglio, ma senza contare niente per via del Titolo V che delega alle regioni tutte le responsabilità del settore e decolla il contestatissimo logo Magic Italy, appoggiato da Silvio Berlusconi in persona, ma nessuno dei due si accorge che il copyright del marchio è già intestato a un portale Britannico.
Istituisce una sezione per identificare sei città di mare e sei di montagna per poter ospitare disabili e persone anziane; solo che da allora non se ne sa più niente e probabilmente le stanno ancora cercando.
Nonostante i continui e logorroici inutili proclami della ministra, la tassazione media sulle imprese turistiche e' del 31%, mentre la media europea e' a poco più del 24%.
I turisti giapponesi che hanno pagato un conto salatissimo in un noto ristorante romano dicono no all'offerta di tornare in Italia come ospiti del governo: "Perché è una spesa inutile fatta con le tasse del popolo italiano".
La Brambilla dichiara di non averli mai invitati, ma in pochissimo tempo nasce il portale sugli animali, anzi, adesso ce ne sono due, però quello sui disabili ancora non c’è.
Si avvicina l’estate e cominciano i dati della Brambilla, infatti su tutte le più importanti testate giornalistiche italiane e TV appare la dichiarazione che 7 milioni di italiani in più del 2008, hanno già pianificato una vacanza, mentre il risultato di queste affermazioni li vedremo più avanti (-4,3%).
Avversata da sempre dal potente Marcello Dell'Utri, ora è malvista anche da Gianni Letta, capo supremo dei dipartimenti che dipendono da Palazzo Chigi.
L'ultimo screzio riguarda le targhe in ottone e la carta intestata 'Ministero del Turismo' ordinate da Michela, ignara che, nonostante la promozione, resta alla guida di un semplice dipartimento: il dicastero è stato cancellato da un referendum 16 anni fa, per ripristinarlo servirebbe una legge.
Tremonti, l'unico che ha le chiavi della cassaforte, non la può vedere: da tempo non le risponde più al telefono.
Un'ostilità che costa cara: oltre ai fondi, il ministro dell'Economia ha fatto bloccare anche un emendamento che avrebbe congelato fino a settembre gli aumenti dei canoni degli stabilimenti balneari.
Il sindacato di categoria è sul piede di guerra mentre il braccio di ferro con i governatori e le Regioni, che grazie al Titolo V della Costituzione vantano la competenza esclusiva sul settore, va avanti da mesi.
Ma la mania di protagonismo di Michela ha provocato malumori anche a Raffaele Fitto e al ministro degli Esteri Franco Frattini.
Per non parlare di Paolo Bonaiuti, il portavoce che non riesce a contenerne l'esuberanza.
Gli ultimi che l'hanno iscritta sulla loro lista nera sono il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, che non è stata invitata a un convegno sulle aree protette organizzato nel Parco del Gran Sasso, e l'Associazione nazionale dei partigiani, sdegnata dalla Brambilla a braccio teso durante una parata militare.
L'esercito dei nemici è in continua crescita anche tra gli operatori del turismo nazionale e sul web se ne contano a centinaia di migliaia, perché la Brambilla non ne ha indovinata una e chiunque altra persona, inanellando una serie di insuccessi del genere, sarebbe già stata riposta in qualche angolo allo scopo di renderla inoffensiva.
Ma lei ha un fan potentissimo: Berlusconi e le recentissime dichiarazioni dell’ex europarlamentare PDL Marcello Vernola in merito alle candidature per le europee, di piacenti giovinette (curriculum più book fotografici), da proporre alla Brambilla che poi inoltrava a Berlusconi; beh, qualche dubbio mi creano ma preferisco sorvolare.
Comincia il valzer delle nomine e delle cariche in ambito ministeriale.
C’è chi va a casa e c’è chi arriva; forse quelli scelti prima non andavano bene.
Ma va?
Perché quelli dopo?
Angelo Canale, il capo dipartimento uscente, è un’ex vice procuratore della Corte dei Conti ed ex assessore romano al patrimonio; il capo della segreteria tecnica del ministero del turismo, Carlo Modica de Mohac è un magistrato presso il Tar del Lazio; Giorgio Medail è un giornalista studioso di paranormale (e forse c’è né bisogno); Pierluigi Marchetti è un critico cinematografico; Dedè Cavalieri è un’ex direttore di produzione delle news del Biscione e direttrice dei Circoli della libertà. Insomma tutta gente che non ha mai masticato turismo in vita sua ma che stanno decidendo le sorti ed il futuro di milioni di persone.
No, non ci siamo.
Brambilla: “I tedeschi hanno come meta preferita delle vacanze l’Italia”, mentre scorrendo il Sueddeutsche Zeitung (SZ), il maggiore quotidiano nazionale, che pubblica i risultati di uno studio in base al quale quest'anno 43,4 milioni di tedeschi, su una popolazione di 82 milioni, sceglierà come meta delle vacanze il proprio Paese, in particolare le spiagge del Baltico e del Mare del Nord, con un incremento del 3,4 per cento rispetto all'anno passato.
Per chi invece e' deciso ad andare all'estero, la destinazione privilegiata rimane sempre la Spagna, seguita da Grecia, Turchia e solo 4a l’Italia.
I tedeschi pretendono sicurezza, spiega la "SZ", soprattutto per quanto riguarda la qualità e la spesa per le vacanze, come dichiarato da Susanne Stuenckel, portavoce di Tui, il maggiore tour operator mondiale.
Crack Todomondo: la Michela Brambilla, che probabilmente non era a conoscenza del caso (forse che i tour operator non facciano parte del dicastero del turismo?), attiva subito il Fondo di Garanzia (dove dicono non vi sia deposto neanche un euro).
Bertolaso/Brambilla, lo scontro si verifica il 13 luglio scorso e vale a dire quando Bertolaso leggendo la Gazzetta ufficiale scopre che la Brambilla, con uno strumento eccezionale usato solo per calamità o grandi eventi, definisce 12 contratti a termine con i soldi occorrenti per il ripristino delle zone terremotate.
Il braccio destro del ministro del turismo, Carlo Modica de Mohac, veniva nominato commissario delegato, con una maggiorazione di stipendio del 25 per cento mentre lo stesso benefit viene erogato per tutti i dirigenti della Brambilla coinvolti.
In più l'ufficio, per rilanciare il turismo in Abruzzo avrebbe assunto quattro consulenti giuridici con un'indennità di 30 mila euro l'anno.
Il decreto parla anche di campagne pubblicitarie, scritturazione di registi e attori, appalti per mostre e concerti.
Bertolaso finisce di leggere, chiama Berlusconi, e il decreto viene abrogato.
La Michela dichiara che il turismo è l’azienda che meglio ha combattuto la crisi ma il rapporto dell’Inps dà purtroppo il turismo a rischio recessione più degli altri settori, in quanto maggiormente esposto alle turbolenze finanziarie, tanto che nel solo mese di gennaio 2009 l'Inps ha registrato un calo del 21% di occupati rispetto al gennaio 2008.
E pensare che la tendenza di questi dati, elaborati dalla Federalberghi e della Fipe, in partnership con l'Ente Bilaterale Nazionale del Turismo-Ebnt, indicavano che nel giro di solo due anni si era passati dai 772.000 dipendenti del 2006 agli oltre 925.000 del 2008, che rappresentavano un incremento pari al 20%.
Situazione produttiva che però si verificava prima dell’ingresso della signora Brambilla alla guida del turismo nazionale.
C’è bisogno ancora d’altro?
Gubbio 11 settembre 2009, dichiarazione della Michela Brambilla:..."e l’altro grande compito che mi è stato affidato dal presidente, e del quale sono pure molto orgogliosa, è quello di valorizzare l’Italia facendola conoscere a tutti, promuovendo il turismo nazionale e internazionale.
Abbiamo sotto gli occhi, e troppo spesso non ce ne rendiamo conto (?), uno straordinario patrimonio che non ha uguali nel mondo.
Un patrimonio figlio della storia e del genio italiano che ci viene da secoli di lavoro, di creatività infinita, di amore per la bellezza e per la vita.
Abbiamo cultura, natura, arte, storia… Dove il turismo va bene, significa che lì prevale pace e benessere, dove va male vuol dire che queste condizioni non ci sono"...Allora guardiamo com'è andato il turismo nel 2008.
Presentato oggi a Roma il sedicesimo rapporto sul turismo italiano, curato da Mercury Srl con il patrocinio del ministero del Turismo e dell'Osservatorio Parlamentare per il Turismo.
L'indagine sul movimento turistico 2008 indica un calo del 2,5% sulle presenze turistiche in Italia (- 4,4% straniere, -1,2% italiane) e dell'8-9% dei ricavi.
Mentre il 2009I dati sulla stagione turistica estiva diffusi da Federconsumatori e Adusbef, con un calo del 7% delle presenze di italiani e stranieri; mentre Federturismo Confindustria.
"A fine estate si dimostra che gli annunci trionfalistici di infondate previsioni ottimistiche non sono stati sufficienti per sconfiggere la crisi strutturale del turismo e dalla crisi del settore non si esce con annunci ed operazioni di facciata, ma con interventi di politica economica e industriale seri, incisivi e soprattutto coordinati.
Beh, che dire; non aveva detto che dove il turismo va male vuol dire che queste condizioni di pace e benessere non ci sono?
La Brambilla si auto elogia dei buoni risultati ottenuti dall’Italia nel 2009, e non solo, li espone addirittura come migliori di quelli francesi.
La cosa per altro non è vera, poiché nella sua esamina, “dimenticava” di elencare ben due mesi di presenze turistiche nel territorio d’oltralpe (luglio e settembre), che ai più è completamente sfuggita; agli “assi” del turismo nazionale e tutti i giornalisti compresi, che se inclusi avrebbero certamente cambiato queste percentuali.
Un po’ più di onestà non guasterebbe, ma…
Inoltre ritiene che la candidatura di molteplici città italiane, Roma, Venezia, Bari e Palermo alle Olimpiadi 2020, sia da interpretare come un successo della nazione, e che quattro grandi città abbiano (per lei) tutte la statura per ospitare le Olimpiadi non costituisce un caos, ma e' un di più che non tutti i paesi possono vantare.
Non passa molto tempo che il Presidente del Coni Petrucci, dichiara ridicole alcune candidature, a conferma della visuale programmatica della ministra.
L’idea della ministro del turismo di costituire una “task force” per annullare l’imperversare dell’avversa stampa straniera all’indirizzo del Presidente del Consiglio e quindi proteggere il made in Italy, porterà ad un’unica e possibile situazione, e vale a dire, calarsi le braghe di fronte a testate internazionali giornalistiche di ovvia opposizione politica, col risultato che chiunque può facilmente evincere, tranne lei.
......ho investito risorse pubbliche per promuovere la Campania e le sue coste, ho spedito immagini mozzafiato del golfo di Napoli in tutto il mondo, e i turisti sono arrivati ma poi se ne sono andati indignati perché sono entrati in acqua e sono scappati dopo aver trovato il mare in condizioni pietose.
Esordisce così la ministra Brambilla durante un’intervista al Giornale il 4 ottobre scorso, a conferma che la responsabile del dicastero del turismo ha “incautamente” ingannato i turisti, pubblicizzando con moneta sonante (la nostra), anziché preoccuparsi di attivare immediatamente qualche forma istituzionale o spendere quello stesso denaro, inviato invece al marketing, per ovviare al gravoso problema dei depuratori campani.
La fresca vicenda della nomina di Paolo Rubini a General manager dell'Enit(Ente Nazionale italiano turismo) è addirittura surreale e quasi impossibile da raccontare se non col linguaggio della barzelletta.
La Michela, eleggendolo, ha dato la causale che il proprietario dell'aziendaspecializzata nel congelamento dei cordoni ombelicali sia anche in possesso di comprovati e adeguati requisiti tecnico-professionali in relazione ai compiti istituzionali dell'Enit, e non perché sia il responsabile della “banca dati” dei Circoli della libertà, chissà?
Nei primi nove mesi del 2009 hanno chiuso i battenti 100 mila imprese di commercio, servizi e turismo, è quanto rileva Confesercenti.
La ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, parlando delle cose di cui i media dovrebbero interessarsi, perché sono quelle che portano lustro all’immagine dell’Italia,ha detto a Ballarò che la prima della Scala è stata trasmessa in 250 Paesi in tutto il mondo.
Un record certamente frutto della grande fama della ministro Brambilla, però c’è una cosa strana: gli stati del mondo sono solo 201, di cui 194 generalmente riconosciuti sovrani a livello internazionale.
Fine, ma solo per ora, altre di sicuro ne verranno ancora.

9 commenti:

  1. @Luciano

    Quelle che non hai inserito sono una dimenticanza voluta o ti sei dimenticato?
    Capisco che avresti dovuto veramente scrivere la Treccani.
    :-D
    Comunque è proprio un gran primato il 2009 per la MVB.

    RispondiElimina
  2. Ricordiamo che tutte le domeniche mattina va in onda la trasmissione "magica italia" che tutti noi guardiamo con interesse.

    http://www.italia.it/it/media/la-trasmissione.html

    per pietà non hanno pubblicato sul sito le parti girate in studio tra un servizio e l'altro, dove si è sentito parlare del famoso "parco di S. Rossore dove si possono trovare i butteri". Tralasciando che il primo è provincia di Pisa e i secondi in provincia di Grosseto. Più o meno come dire che in provincia di Milano si possono trovare le piste sciistiche delle dolomiti. Entrambi stanno a Nord di Roma, da qualche parte, il resto sono dettagli non essenziali.

    RispondiElimina
  3. @anonimo

    Grazie dell'informazione, mi sarà molto utile.
    Infatti stavo raccogliendo qualche informazione del tipo.
    ;-)

    RispondiElimina
  4. Ieri sera in via di Novoli a Firenze (mega-viale a 8 corsie + marciapiedi + ciclabile) si notava una mega-proiezione di stelline cadenti in cascata sulla facciata di un palazzo grigio.
    Forse il Renzi ha assunto un qualche “Light Designer”.
    Quasi contemporaneamente (nel tardo pomeriggio) gli anarchici punkabbestia regalavano preziosi pacchi dono (liquami) in via Tornabuoni (che è l'equivalente della milanese via Montenapoleone a Firenze, per chi non lo sapesse) davanti alle preziose vetrine di Gucci, Dior, Prada, Bulgari e vari altri al grido di: “E’ il momento di rovinarvi il Natale”.
    Una puzza sensa senso che pare persista tutt'ora.

    Immaginare la grande gioia dei fiorentini e soprattutto dei turisti, nonché il picco d'immagine ottenuto con questa bella trovata festaiola.
    In linea quasi perfetta con la Grotta Azzurra napoletana di quattro mesi fa.

    Ma la Brambi, per casi del genere, non aveva minacciato la pronta costituzione di parte civile?

    RispondiElimina
  5. Si, ma dimentichi la Commissione preposta.
    ;-)

    RispondiElimina
  6. Eh si, infatti è già slittata due volte.
    Vuoi vedere che non si trovano con i conti?
    I loro!!!
    ;-)

    RispondiElimina

Visualizzazioni totali