mercoledì 6 gennaio 2010

Adesso bastaaaaa




Siano convinti, a torto o a ragione, che chi racconta molte “bugie” è perché ha poche verità per dimostrare il proprio valore, e lo scopo di questo blog è cercare di scoprire chi di questo impropriamente ci “campa” e ci danneggia nel nostro settore; vale a dire il turismo.
Ma per non tediare oltre, veniamo subito al fatto.
Seiji MAEHARA è il Ministro del turismo giapponese ed è anche il responsabile di altri dicasteri, quello delle Infrastrutture, quello della terra (land) che è il corrispondente del nostro Ministro dell’Ambiente e quello dei trasporti.
Nonché Ministro di Stato per Okinawa Territori del Nord e gli affari, e Disaster Management.
Come faccia questo signore a seguire tutto questo lavoro è molto semplice, circondarsi di validi collaboratori, soprattutto sotto l’aspetto meritocratico.
Quella cavolo di parola, il merito, quasi totalmente inesistente in Italia.
Fanfaroni!
La differenza sta principalmente nel fatto che se in Giappone alla produzione preferisci le balle; beh, la porta è sempre aperta, nel solo senso d’uscita però.
Questo vale anche sotto l’aspetto istituzionale, governativo e di pubblica amministrazione.
Si, va bene, ma perché tutto questo?
Recentemente la ministra del turismo italiano ha raccontato di aver incontrato il ministro omologo giapponese che si è complimentato per il modo con il quale il ministero ha reagito all’episodio (giapponesi truffati in un noto locale romano quest’estate), informando il ministro Brambilla di aver ISTITUITO LA STESSA COMMISSIONE ANCHE IN GIAPPONE.
Come sopraddetto, abbiamo quindi azionato le nostre conoscenze per autentificarne la veridicità poiché non eravamo a conoscenza del fatto, pur mantenendo costante qualsiasi novità dell’ambito mondiale per mezzo delle varie sigle internazionali del turismo WTO, WEF, Travel & Leisure, eccetera eccetera eccetera.
Diciamo che facciamo "a gratis" il lavoro che dovrebbero fare dei buon giornalisti, i quali nonostante dispongano di mezzi più consoni (archivio e eccetera), si limitano spesso a fare dei semplici copia/incolla delle dichiarazioni lette o udite.
Per oltre trent’anni abbiamo girovagato il globo lavorando in questo ambito e qualche conoscenza l’abbiamo maturata un po’ in tutti i continenti, Giappone compreso attraverso vecchi collaboratori.
Però prima di richiedere cose che si possono trovare facilmente sul web, abbiamo inserito il nome del Ministro giapponese con tutte le varianti parole in idioma inglese ed in lingua giapponese (commissioni, vigilanza, controllo prezzi, ristoranti, alberghi e tanti altri).
Il risultato è stato zero e non esiste nessuna pagina web con queste diciture abbinate.
Non restava altro che inviare alcune e-mail alle associazioni, enti e amici del settore, ivi residenti per lavoro, che potessero aiutarci nel compito.
Ma anche in questo caso le risposte sono state che non esiste nulla e che mai ne hanno sentito parlare a nessun livello, neanche in quello ministeriale.
Può essere che la Michela abbia capito o tradotto male, oppure che il Ministro giapponese abbia voluto usarle una carineria, o che le informazioni da noi ricevute siano tutte bugie.
Non sappiamo voi, ma noi un’idea l’abbiamo e se dopo circa due anni di soli proclami e niente di fatto, arrivano solo fagotti, noi ne abbiamo due palle così.

3 commenti:

  1. non ci posso credere! Mi sembra di vedere un film, oppure assistere allo svolgimento di una partita di non so quale gioco .. (hotel, risiko ...?). Si ha l'impressione che si stia giocando. Peccato che non ci sia proprio più tempo per giocare, e i risultati lo dimostrano! Soprattutto, gli altri Paesi competitor lo dimostrano! Ci stanno facendo perdere tutte le partite del gioco, e mi sa che se non si rifà la squadra utilizzando "giocatori" professionisti e non dilettanti, si perderà anche il campionato. Beh .. sempre meritocrazia!! lo so, ma ripetere non fa mai male! ;-)

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