mercoledì 19 maggio 2010

Niente di personale


Da qualche giorno sto andando fuori tema, ma se voglio seguire i problemi del turismo e quindi la Brambilla, devo obbligatoriamente svariare sulla P.A., finanza e di conseguenza anche la politica.

Lei è fatta così e ora si è studiata di istituire 10mila guardie antiscialacquamenti che previa iscrizione al PDL dovranno andare a caccia di sprechi.
Come a dire che gli altri, quelli senza la tessera del partito o i sinistri, non contano e non vedono un … pazzo, e di loro non c’è proprio bisogno.

Ma forse è più giusto dire che le … pazziate le vedono tutti, come è vero che la signora in rosso, di chioma per carità, forse ne dice un tanto al chilo o ce ne vende due al prezzo di tre, boh?
Ci narra inoltre che a questi farà seguito un comitato di esperti che provvederanno poi a fornire le soluzioni da applicare per sanare i difetti di gestione riscontrati.
Chissà chi saranno, ed è forse tutta propaganda politica in tempi non sospetti?
Invece io credo che se fermi il primo cretino, ma non il primo che incontri, intendo proprio il più cretino di tutti; ecco che questi ti saprà elencare una lista immensa di sperperi statali, o chiamali pure come vuoi, ma senza bisogno d’andare a cercare 10.000 “pretini” o spioni, salvatori di anime sporche.
Infatti se solo dovessimo mettere in fila tutte le “porcate” che abbiamo subito da questi galantuomini delle stanze dei bottoni, non basterebbero di certo le pagine della Treccani.

La mia denuncia è bi-partisan, tocca cioè tutti gli schieramenti (da sempre a oggi si sono avvicendati nei palazzi del potere; centro, centrosinistra, centrodestra e i governi tecnici) e non coinvolge direttamente solo i ministri ma soprattutto funzionari, per dirla con un eufemismo, poco attenti a risparmiare e anzi dediti a male amministrare il denaro pubblico. Anche le leggi ci hanno messo del loro: Leggi burocratiche assurde, controlli complessi ma inutili, appalti sbagliati, disinteresse che hanno generato un'alluvione di sprechi.
Un’Italia piccola piccola, corrotta, sprecona e cinica.
È questo l’inappellabile verdetto della Corte dei Conti, che in 150 pagine fotografa un paese allo sbando, un andazzo da basso impero o forse peggio.
Il Procuratore generale Mario Ristuccia dà conto di oltre 1000 sentenze di condanna emesse durante il 2009, di un incremento dei reati di concussione che supera il 153% e di un aumento delle denunce pari al 299%.

La responsabilità è delle pubbliche amministrazioni che “troppo spesso non attivano anticorpi interni”, ma più in generale di una corruzione che è diventata connotato caratteristico del bel Paese e che si è capillarmente diffusa, fino a penetrare nel dna collettivo.
Per questo il presidente della Corte, Tullio Lazzaro avverte: “ Il codice penale non basta più, la denuncia non basta più e ci vuole un ritorno all’etica da parte di tutti”.
L’occhio dei giudici sulla Pubblica Amministrazione rivela una corruzione dilagante.
Il Ministero dell’Interno, i comandi dei carabinieri e della Guardia di Finanza, solo nel periodo gennaio-novembre 2009 hanno denunciato 221 reati di corruzione, 219 di concussione e 1714 reati di abuso d’ufficio.
Grave è la mancanza di “anticorpi” contro le condotte illecite nella P.A. contro le condotte illecite individuali che causano “offuscamento dell’immagine dello stato” e “flessione della fiducia che la collettività ripone nelle amministrazioni”.

Mentre la crisi morde, in Italia si allunga l’elenco delle opere pubbliche “progettate e non appaltate, ovvero non completate e inutilizzabili per scorretta esecuzione”.
Le cause di questo fenomeno sono da annoverare “nella carenza di programmazione, eccessiva frammentazione dei centri decisionali, complessità delle procedure di progettazione, dilatazione dei tempi di esecuzione imputabili alle imprese committenti ed alle amministrazioni aggiudicatrici, carenti per inadeguatezza nei controlli tecnici e amministrativi”.
Le ammende comminate in quest’ultimo anno a fronte dei danni erariali derivati da attività contrattuale in Italia ammontano a ben 15 milioni di euro.

L’elenco degli sprechi edili non sembra conoscere fine e si segnala per varietà.
Fra gli immobili mai utilizzati, semi costruiti o chiusi poco dopo l’inaugurazione, ospedali, strade, palestre e addirittura un cimitero.
Si parte dal reparto di radioterapia di Sora, chiuso pochi giorni dopo la sua attivazione per arrivare al palasport di Piancavallo in Friuli, costruito nel 2003 e oggi diventato un ricettacolo di ragnatele e sporcizia.
Agli sprechi si aggiunge la “mala gestione”, evidente in “inefficienti e costosi programma di screening anti-tumorale” della regione Calabria, le “eccessive prescrizioni di farmaci” fino ad arrivare a “sconcertanti interventi chirurgici non necessari”.
Oltre 200 mila sono i falsi atti di riscossione nei confronti di evasori inventati da molte società concessionarie.
Un capitolo a parte è costituito dall'immenso caso dei prodotti della turbofinanza, sottoscritti da molti piccoli comuni della provincia italiana: dopo la crisi del 2007-2008 hanno subito un bagno colossale con la perdita del 50 per cento valore complessivo dei contratti.
Non mancano le consulenze, ovvero gli incarichi "illegittimamente conferiti" dalla pubblica amministrazione: dalla tabella allegata alla "Relazione" risulta che su 1.077 sentenze di primo grado il 5,7 per cento ha riguardato questa delicata materia.

A tutto questo si aggiunge la consapevole disobbedienza di chi decide di ignorare le leggi. Ad esempio la legge prevede che il 50 per cento dei ricavati dalle sanzioni per eccesso di velocità e divieto di sosta venga investito nella sicurezza stradale (dalle buche, alla segnaletica).
Ebbene sono sempre di più i Comuni che eludono questo limite e con i soldi delle multe aggiustano il bilancio. La Corte dei Conti mobilità le Sezioni regionali di controllo e fa quello che può: nel 2009 i controlli sui Comuni sono aumentati del 25 per cento e hanno colpito oltre 4.000 Municipi (la metà di quelli italiani).
La Corte può solo scrivere al sindaco ed invitarlo ad uniformarsi spontaneamente alle sue osservazioni.
Se non lo fa?
La Corte potrebbe inviare una segnalazione al ministro che potrebbe bloccare i fondi.
Ma finora non è mai successo.

Voi direte; che c’entra?
C'entra che mi sono stancato di sentire str…anezze.
Vedo in ogni momento della mia giornata quintalate di denaro nero; vedo le porcherie di chi specula illecitamente nel mercato finanziario; vedo gli uffici pubblici che non funzionano; vedo gravissimi sperperi di denaro pubblico; vedo la scuola che non insegna; vedo i ragazzi che si laureano e scrivono la tesi senza sapere l'italiano (altro che insegnarlo agli extracomunitari...); vedo i politici di un livello umano e professionale sotto qualsiasi soglia minima; vedo sporcizia in ogni angolo; faccio code insopportabili; subisco liste d'attesa da terzo mondo; vedo fannulloni che ingrassano e sprechi dappertutto.
Vedo patrimoni pubblici in stato decrepito che, un solo minuto dopo esser stati "privatizzati", hanno sperticati aumenti di valore.

Vedo treni indecenti, per pulizia e ritardi e autostrade inservibili a causa di montagne di traffico.
Vedo inciviltà a ogni passo che muovo.
Vedo i Tribunali che non funzionano e c'è da tremare a entrare in un Tribunale avendo ragione, perché vi sono fondate probabilità di uscirne avendo torto; e così c'è l'incentivo a impostare la propria vita beffando gli altri, perché è molto probabile che ti giudichino non colpevole.
Giù giù fino in fondo a quella che io ritengo la farsa più grande del mondo di sempre: la storia del mulino costruito in Guatemala il cui conto arrivò dal 1987 al giugno 2002 a 6,2 miliardi di lire (di cui 4 soltanto di interessi maturati in 15 anni), e che purtroppo ai più è sfuggita o non ricordano.
Roba da matti per un mulino.

E lei, la Brambilla, cosa fa’?
Chiama 10.000 “pretini” e s’inventa ministro delle finanze e della P.A. e trascura il turismo.
Ma forse è meglio così, almeno nel turismo non fa danno.
……continua.
Ah dimenticavo, a cosa servono Ministri, Sottosegretari, Presidenti, Sindaci, Assessori o le varie opposizioni regionali, provinciali e comunali, e che dire dell'associazioni, Enti, Sindacati e trovateli voi gli altri di questo bel bailamme, sennò io non la finisco più … e li chi ce l’ha messi?






6 commenti:

  1. Questa è la cruda verità.
    Tutto questo malessere sociale e malfunzionamento del bene pubblico,è da imputare alla mancanza di patrio sentimento; di credere nella unità dello stato.
    Noi italiani crediamo fermamente che se fottiamo lo stato realizziamo un terno al lotto, rifiutandoci di capire che il danno è reversibile su tutti. Prima su te stesso e poi sugli altri. Al riguardo mi è venuto un colpo quando, quel demente del sultano, affermò in televisione che riteneva giusto che, oppressi dalle tasse, si cercasse l'evasione, quasi giustificandola!
    Noi con i beni culturali potremmo vivere di rendita, solo di turismo. Invece il grosso della nostra storia ammuffisce inutilmente.
    Ci sono paesi che ci invidiano le nostre ricchezze e ne otterrebbero profitto. Noi no.
    Società marcia. Edo.

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  2. @Edo

    "Noi con i beni culturali potremmo vivere di rendita, solo di turismo. Invece il grosso della nostra storia ammuffisce inutilmente.
    Ci sono paesi che ci invidiano le nostre ricchezze e ne otterrebbero profitto. Noi no."

    Ecco questo è il vero problema.
    ;-)

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  3. Adesso invece con i 10.000 pretini queste cosuccie non succederanno più.
    Non sia mai detto che siano loro a dare il buon esempio e manlevare chi si comporta male o furbescamente si manovrano nel dare dare dare, le cose nostre.
    Sono tutti luoghi comuni: anche questo mio commento.

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  4. @Sergio

    Non ho capito il tuo commento, cosa vuolevi dire?

    ;-)

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  5. Niente.
    Il fatto è che mi incavolo non poco quando ti leggo perchè mi fai capire (ancor più) in che mani siamo, e a volte perdo il lume della ragione e scrivo di botto.
    Volevo fare del sarcasmo ma non ci sono riuscito.
    ;-)

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