venerdì 27 agosto 2010

Dire fare … e testamento







Quello del FARE e non quello del DIRE.
E’ così che recentemente il Presidente del Consiglio ha più volte affermato nei confronti del "suo" Governo.
Che ne sia certo per tutti i settori dell’amministrazione o è solo un modo di DIRE?
Mah, perché se proprio vogliamo dare un’attenta analisi a queste parole e per un attimo le “ragioniamo” sull’operato della Brambilla; cosa possiamo affermare senza alcun problema di probabile smentita?
Lascio a voi che mi leggete l’eventuale incombenza.
Personalmente del suo DIRE ne ho letto, sentito e visto in quantità industriale, mentre del FARE … boh?
Quadrupedi a parte.
I risultati, non “camuffati” parlano e dicono anche già troppo da soli, mentre di programmazione e innovazione … una bella cippa o proprio ben poco.
Quindi?
E quindi non si riesce a capire il come la ministra possa mantenere un dicastero così importante senza per altro far vedere dei risultati “veritieri”.
E non dico che non s’impegni, poverina, perchè lo fa.
E' che non c’arriva, perché questo settore bisogna conoscerlo, non è un giocattolino ed è troppo complicato; il tutto nonostante “l’aiuto” e la considerazione che ha per lei il suo Presidente.
Il decreto dei Campi da Golf (di cui approvo la consistenza o realizzazione, ma per ora sto zitto, aspetto solo di leggere qualche nome che … ma ve lo dico dopo), Casinò (come sopra) e poi (?) … qualche parente o amico inserito nei posti dirigenziali più prestigiosi e non per poche “palanche”, qualche viaggetto di qui e di là che non se ne capisce il verso o l’utilità, e più nulla.
Ma non si doveva, in breve tempo, raddoppiare l’incidenza del turismo sul PIL fino al 20%?
Credo che invece sia quello del DETTO e non quello del FATTO, almeno per il turismo, il resto non so e non voglio dire.
Resta il testamento; beh, è la speranza che qualcuno lo faccia in fretta, o anche lei stessa, e ce la levi o si tolga dai piedi … turisticamente parlando, naturalmente.

6 commenti:

  1. Tu non lo immagini neanche, ma questo post è il semplice risultato del tuo più intimo subconscio.
    In verità, e dovresti forse ammetterlo con te stesso, tu vorresti essere baciato dalla Brambi e/o scriverle una lettera (d'amore per il turismo italiano).
    Ipotesi 1: orrore !!
    Ipotesi 2: prossimo post?
    :-D

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  2. Cara Brambi,
    ..............ti scrivo
    (così mi distraggo un po'). ;-)

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  3. @frap

    E già, infatti manca BACIARE E LETTERA per terminare le cinque parole delle passate (ahimè) penitenze fanciullesche.
    Ti giuro (sic!) che non c'avevo minimamente pensato a questa evenienza e sotto tuo suggerimento corro subito ai ripari.
    Chissà se mi viene qualche idea....
    ;-)

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  4. Ti viene di sicuro.
    Ma se poi ti convocano o chiamano da Via della Ferratella in Laterano, 51 - Roma (DSCT), o magari da Via dei Portoghesi, 12 - Roma (Avvocatura dello Stato) non venire a prendertela con me, per favore. ;-)

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  5. Cavolo, e io che speravo di dividere le "mie prigioni" con qualche amico.
    Vabbè, spero di passare sul ponte dei sospiri e parlare di turismo col Macchiavelli ... almeno sarà meno complicato che capire la Brambilla.
    ;-)

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