venerdì 8 ottobre 2010

Il motto di Matteo Marzotto è "Melius abundare quam deficiere"?

Che l’Italia sia una nazione dove i numeri delle statistiche sono stabiliti un tanto al chilo o un due per tre, è ormai risaputo.
E’ altresì probabile che la maggior parte ci vengano “regalati” per quietarci, per far vedere che non va poi così male, ma soprattutto credo lo siano per salvarsi il posteriore, nonché nascondere a occhi e orecchie indiscrete, la propria insipienza.
Insomma, per dimostrare (forse) quanto si sia bravi, nel qual caso qualcuno ci creda.
Ma purtroppo non è così.
Infatti comincio ad avere il sentore che l’Enit, i dati che dà sulle presenze o movimenti turistici da e per il Bel Paese, se li prenda dalla Settimana Enigmistica o qualche rubrica al suo interno.
Che siano, "Strano ma vero" e/o "Forse non tutti sanno che...", l’inesauribile serbatoio delle loro informazioni?
Oppure, oltre a queste due pagine-culto, che la fonte provenga da quella miriade di quiz, spigolature tipo “vero o falso”, “senonlosapetevelodicoio” o l’imbattibile “Quesito con la Susi”, il vivaio che è in grado di trasformare un comune mortale in un superbo esemplare di responsabile “meritocratico” dell’Enit?
Penso che Quattroruote, Gente Motori e riviste affini siano il suo corollario  e costituiscano, una fonte importante.
Oppure c’è “Chi”, “Novella due o tremila” e compagnia cantando?
Ultimo, ma solo in ordine di apparizione, il Manuale delle Giovani Marmotte (ma esiste anche il Manuale di Paperinik che non gli è certo da meno).
Comunque, bando alla ciance, il presidente dell’ente Matteo Marzotto con il suo direttore generale Paolo Rubini, in occasione della firma tra l’Enit e il Comitato 150, l’organizzazione che sta preparando a Torino le celebrazioni dell’unità d’Italia, in programma dal 17 marzo al 30 novembre 2011, ha rilasciato queste dichiarazioni (pag. 3 di Quotidiano Travel) sui dati delle presenze turistiche provenienti da altre nazioni, asserendo che sono ufficiosi (ettepareva) e che si basano sul monitoraggio condotto dall’agenzia presso i maggiori T. O. stranieri.
Però "tutto sbagliato tutto da rifare" ha trovato quelli "ufficiali", e che se andiamo a vedere risulta ben strano che un'ente con tutta quella gente "meritocraticamente" inserita negli organici direttivi (e ben pagata), abbia realizzato meno di un semplice "impiegato" del settore alberghiero.
Però bisognerebbe anche “vedere” com’è stato fatto l’assemblaggio di questi dati; chissà che a volte non ci scappi un numero al posto di un altro che poi ti sballa (naturalmente a loro favore) tutti il resto dei conti.
Mah?
Per quanto riguarda i primi sei mesi, comparati con le presenze del 2009, per loro sono così :
USA                + 35%
Giappone         + 30%
Canada            + 17%
Spagna            + 11%
Bene, nella speranza che finalmente qualcosa vada per il verso giusto e che questi dati siano veritieri, mi sono informato sulle presenze statunitensi dei primi 6 mesi dei due anni in questione e le ho confrontate.
Ecco quelle dell’OTTI (Office of Travel & Tourism Industries), che è la maggiore, nonché autorevole, precisa e seria fonte americana, per queste cosette.
Ah, non sono state ancora inserite sul sito americano, ma non abbiate timore, sono buone e giuste.

Arrivi dagli Stati Uniti (primi 6 mesi) del 2009 …. 368,730 (trecentosessantottomilasettecentotrenta)
Arrivi dagli Stati Uniti (primi 6 mesi) del 2010 …. 369,245
(trecentosessantanovemiladuecentoquarantacinque)
La bellezza di 515 (cinquecentoquindici) turisti in più che secondo l’Enit sono il +35% rispetto all’anno precedente.
Inutile dire che mi sono fermato qui nella ricerca, anche perché il Giappone (che è la seconda nei loro dati) non ci annovera neanche tra i primi delle loro statistiche “outbound”, come invece faceva una volta.
In definitiva sono stati poco più di 500, rispetto al 2009, gli statunitensi che hanno preso l’aereo per venire in Italia.
A meno che non ci vengano a dire che “altri” siano venuti in macchina o a nuoto; si sa mai con questi.
“Melius abundare quam deficiere” è “Meglio abbondare che passare per deficienti”?

4 commenti:

  1. Come hai fatto che sul loro sito non c'è niente?????

    Va bene che hai lavorato negli States per tempo, ma da allora la gente sarà cambiata.

    Ho cercato anche nei Travel e T.O, niente!!!!!!

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  2. @Vincenzo

    Manco morto o sotto tortura dirò mai le mie fonti.

    ;-)

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  3. Siamo alle solite, gli basta dare due numeri che attesti il loro -buon- lavoro, mentre noi ci grattiamo in attesa dei clienti.
    Meno male che mi arrangio da solo perchè se aspetto degli aiuti dall'Enit che oltretutto -manovra- anche i miei soldi.
    Che pena.
    B. C.

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  4. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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