venerdì 15 ottobre 2010

Un'Italia da distruggere?


Apro il giornale e leggo che i “potentati” della La Sapienza di Roma, avranno altri dieci anni per deliziarci delle loro edotte conoscenze e grande dottrina.
Noi siam felici, noi siam contenti e le chiappe del cul porgiam riverenti; intonavano le Vergini de "La Principessa Ifigonia" qualche tempo fa, dove il Gran Cerimoniere di rimando: “Adesso andate tutti fuori dai co……, per lasciar posto a Principi e Baroni…”
E infatti per tenerselo ben stretto si sono studiati anche questa che segue; e noi?
Embè, noi fuori dai co…..., ovvio!
L’Università di Roma La Sapienza, in linea con il generale sentire del Paese e con il bisogno di apertura alle giovani generazioni, ha appena aperto le posizioni per il titolo di Professore Senior Sapienza e Ricercatore Senior Sapienza.
In una parola, con questo titolo di nuova coniazione, i professori obbligati per legge dello Stato ad andare in pensione attorno ai 65 anni possono mantenere il “careghino” sino al 75° anno, mentre "quelli" del turismo potranno, per altri 10 anni, continuare a seminare … boh (?), forse è meglio dire, a raccogliere.
Quindi ecco come, in seguito certamente emulati da chissà quanti e quali altre Università, si aggirano le leggi generali dello Stato.
Vi sembra giusto (?) ... alla faccia del rinnovamento o dell’innovazione.
Stessa identica cosa è accaduta con i concorsi (cambiate le regole, ma non riaperti) e con molte altre questioni.
Come vedete La Sapienza, nei fatti, dimostra quello che vuole essere spesso, un arroccamento di privilegi, e in particolare per i più anziani.
E generalizzando … alcuni nel mondo e in Italia si chiedono ancora perché nelle graduatorie sulle migliori università del mondo, i nostri atenei facciano sempre una pessima figura, mentre Paolo Bertinetti, preside della facoltà di lingue e letteratura a Torino afferma di «non aver mai conosciuto nessuno che sia diventato professore solo in base ai propri meriti». Stefano Podestà, ex ministro dell’Università nel 1996 ha dichiarato: «I rettori italiani? La metà di loro è iscritta alla massoneria». Mentre, dati alla mano, Carlucci e Castaldo (Un Paese di Baroni) scrivono che «i rettori hanno famiglia in 25 delle 59 università statali italiane. Quasi il 50% (il 42,3 per l’esattezza) ha nella medesima università un parente stretto, quasi sempre un altro docente». Più chiara ancora la ricostruzione di un dialogo tra docenti nella deposizione rilasciata all’autorità giudiziaria da Massimo Del Vecchio, professore di matematica a Bari – «Se non vengo io, tu non sarai nominato preside» – «Che cosa vuoi in cambio?» – «Due miei parenti falli entrare…». Carlo Sabba, uno dei professori che si è ribellato al sistema dei concorsi truccati, conclude amaramente: «Se non si spezza questa catena, i giovani saranno a immagine e somiglianza di chi li ha arruolati, e tutto rimarrà uguale».
Privilegi, concorsi truccati, reti di parentele intrecciate, infiltrazioni mafiose, gerarchie nazionali su chi comanda e dove, criteri gerontocratici di scelta, lobby bianche, rosse e nere, intrecci politici ed economici nella selezione dei docenti fa un effetto devastante agli occhi del globo intero.
Basta leggere cosa dice il Cnvsu, il Comitato di valutazione universitaria: il 90,2% dei docenti vincitori di concorso dal 1999 al 2007 provenivano dallo stesso ateneo che aveva messo a bando la cattedra. Con l’autonomia universitaria del 1999 poi (finanziaria e contabile) si sono moltiplicati i docenti e i corsi di laurea più bizzarri. Gli insegnamenti sono raddoppiati: da 85mila a 171mila. Con una proliferazione che non ha eguali nel mondo: in Italia esistono 24 facoltà di Agraria, in California tre, in Olanda solo una.
Forse è anche per tutto questo che secondo i dati Ocse del settembre 2008 solo il 17% della popolazione italiana tra i 24 e i 34 anni ha conseguito una laurea (contro la media dei paesi Ocse del 33%) e solo il 45% degli iscritti arriva alla laurea, meno del Cile e del Messico e sotto la media Ocse del 69%?
Quelli del turismo?
Beh, sono sicuro che il Cnvsu che ha fatto questa statistica, le "cariatidi" del turismo non l'abbia calcolate a parte, quindi sono incluse e ce li teniamo anche loro per altri dieci anni; tanto il turismo in Italia va proprio "tanto, assai, molto e più" bene, no?
Ma si, facciamoci del male.
Con l'aiuto "involontario" di Antonino Saggio e Iacopo Gori

16 commenti:

  1. Avrei una lista lunga come l'equatore di questi Jurassici.

    B. C.

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  2. Ma l'hai vista
    "l'accogliente struttura modulare ... composta da un moderno ed elegante truck multifunzione" che farà il giro di tutta l'Europa nel 2011 e che hanno esposto a Cernobbio?

    Dimmi che non è vero... ti prego (sic!).

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  3. Ditemi chi è l'architetto che ha fatto questo esemplare, vi prego.
    Devo costruire una cuccia per il mio cane e penso che colui vada bene.
    :-D

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  4. Io avrei da proporgli un fienile!!!

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  5. @frap
    Più che gli architetti, vorrei conoscere il nome di quelli del marketing.

    @Francesco/ Vincenzo

    Ma dai, chissà quanti disegni avranno presentato alla Brambilla.
    E' lei che sceglie il MIGLIORE, almeno credo.
    ;-)

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  6. @frap

    Come diceva un grande saggio "NON SI FINISCE MAI D'IMPARARE".

    P.S.: Ma cosa c'è da imparare in questa schifezza?

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  7. Rientra sicuramente e a pieno titolo tra le italiche eccellenze nel campo dell'arte e della creatività.
    E' solo che è troppo avanti per percepirne subito l'innovativo e sofisticato design: ci vuole una certa sensibilità, mica tutti ce l'hanno, eh.
    :-D

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  8. Quanto costerà tutto questo avveniristico ambaradan?
    Comunque adesso vado a vedermi dove faranno tappa.
    Se per caso dovessero venire qui vicino; beh, una visita la faccio di sicuro per vedere di nascosto l'effetto che fa ....
    ;-)

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  9. Da circa 15 minuti non riesco a smettere di ridere.

    :-D :-D :-D :-D :-D :-D

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  10. @frap

    Avevo letto della proposta che la Brambilla dice d'aver ricevuto in merito alla presidenza del WTO e mi sono messo in contatto con Madrid (UNTWO) per aver conferma di questa cosa.
    Credo che lunedì o martedì potrò avere, o conferma o .....
    ;-)

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  11. Non oso pensare a chi sarebbe poi il principe azzurro... :-D

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  12. Al lavoro Cenerella, al lavoro Cenerella.

    :-D

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  13. Mi stavo giusto chiedendo chi mai avrebbe potuto organizzare un evento importante come quello di Cernobbio in Lombardia.
    Dal sito della conferenza (in basso, piccolo piccolo) si giunge sul sito di una certa sa-sa eventi&comunicazione s.r.l. il cui presidente è un certo Giorgio Cioni, guru della comunicazione lombarda e ciellino di ferro, nella lista dei consulenti di R.Formigoni (ne ha curato anche l'ultima campagna elettorale).
    Un suo perfetto omonimo, negli anni 90, era a capo della segreteria politica e organizzativa di Mp (Movimento Popolare di R.Formigoni, braccio politico di CL) e fu chiamato in causa da Maurizio Prada mentre illustrava a DiPietro il sistema di finanziamento delle varie correnti DC a Milano nell'ambito dell'inchiesta Mani Pulite. Sicché il Cioni fu tra coloro che comparirono dinanzi all'attuale leader IDV per spiegare come sì, ricevessero dei finanziamenti in denaro dalla DC, ma al contempo ne ignorassero totalmente l'origine e la provenienza.

    OK, tutto nella norma.

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  14. @frap

    ... un suo perfetto omonimo, vero?

    ;-)

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