giovedì 2 dicembre 2010

E nel mentre all'Enit di Londra ...

Caro Massimiliano,
mi mancava veramente un nonnulla per arrivare alla definitiva logica del “meglio chiudere baracca e burattini” e chi s’è visto s’è visto.
Per l’appunto chi me lo fa fare di perdere tempo a dire, però cercando sempre di spiegarlo; il che cosa è giusto e cosa invece no nel turismo locale o nazionale; per quel poco che so.
Meglio rivolgere l’attenzione al comparto di qualche altro Paese dove almeno ti danno retta e ti ringraziano pure per i consigli o le critiche costruttive che dai.
Qui al massimo ci scappa solo qualche offesa o probabilmente il “ma che stà a dì chillullà”.
Bontà loro.
Fiumi e quintali di mie parole probabilmente finite solo ad ingrassare qualche luasso giù alla Foce; ma d'altronde il pozzo del peggio, si sa, non conosce mai il fondo … del mare.
Però dopo il tuo “pezzo” sull’Enit di Parigi, e che qualcuno te ne renda merito, s’è mosso qualcosa.
E mò mi spiego.
Mi riferisco alla visita che hai effettuato all’agenzia del turismo italiano della capitale francese, dove alla richiesta di una brochure della città di Genova, ti sei visto consegnare un impolverato depliant del 2004.
Naturalmente coi prezzi dell’anno precedente e alla faccia della qualità di chi li ci comanda e chi da qua dovrebbe vigilare.
Ma si sa che la colpa è sempre degli altri; cosa di cui non sono d’accordo e che mi dispiace un sacco sentire sempre le solite scuse.
Ebbene, caro Massimiliano, ho “quasi” buone notizie e queste mi sono appena arrivate per posta da Londra, ma anche nelle altre città del mondo dove è presente l’Enit, sembra che tutto vada, se non proprio bene, come dovrebbe o si vorrebbe; beh, almeno un po’ meglio.
E viva Gesù, anche se di certo si può fare di meglio.
Chi ha fatto visita nell’Enit di Londra è un universitario genovese (Lorenzo Monte) che dopo essersi presentato in Princes Street 1, una simpatica stradina del centro londinese in un’altrettanto bel negozietto, ha richiesto in perfetto idioma anglosassone, il possibile per far eventualmente una visita nel capoluogo ligure e nelle zone limitrofe.
A parte delle incongruenze nel cartaceo di non grande peso e che non sto qui a dire, poiché più che altro ti farebbero venire un gran bel sonno (cosette da tecnici del settore), “il cliente” ha ricevuto una bella “papiata” di brochure, cartine geografiche della città e della Provincia ... “quasi” recenti.
Riferisce inoltre, che la “nostra” città era posta in bella evidenza al centro degli scaffali.
Bene.
Inoltre, il tam tam dei residenti, non solo italiani, che dall’estero “mi seguono” e m’informano tempestivamente, sta dando i suoi frutti … e sono anche buoni e maturi al punto giusto.
Mi dicono che anche a Parigi vada un po’ meglio.
E di questo prenditi pure una bella fetta di merito perché ti tocca d’autorità.
E presto saprò di Amsterdam, Bruxelles, Budapest, Francoforte, Lisbona, Madrid, Monaco, Mosca, Praga, Stoccolma, Vienna , Zurigo, Varsavia, Buenos Aires, Chicago, Los Angeles, Toronto, New York, Pechino, Sidney, Tokyo, Mumbai, San Paolo e Seul; nessuna esclusa.
Comunque queste “parziali” migliorie m’hanno fatto desistere dal fregarmene ed eccomi di nuovo ad incazzarmi non appena qualcosa non va come deve nel turismo.
Sai il mio fegato!

P.S.: Il fatto che al ricevente non sia stato dato nessun depliant con la descrizione degli alberghi genovesi, credo che questo voglia dire che i “vecchi” sono stati tolti in attesa di quelli nuovi … mentre alcuni restano del 2007 e i prezzi non sono … vabbeh dai, non lamentiamoci troppo, qualcosa si muove.

9 commenti:

  1. Chi te lo fa fare di darti tanto da fare?

    Eh?

    :-D

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  2. @Anonimo

    Allora sei proprio duro di comprendonio, neh?

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  3. Battaglie di retroguardia, come tutto quello che pubblica questo inutile blog. Ormai le brochure cartacee richieste nei centri informativi su strada fanno parte della preistorica e meno male che ENIT e tutti gli altri stanno smettendo di farlo. Ardoino Flintstone (si, quelli dei cartoni animati dei cavernicoli!), è ancora alla ricerca delle brochure. Si vede che è da 34 anni che è nel settore del turismo. Forde da troppo!!

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  4. @Anonimo

    Secondo te cosa le fanno a fare le brochure?

    Hai scritto tre righe e sei riuscito a mettere 4 str.....anezze.
    Ma dì sei un fenomeno o fai parte di quelli là?

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  5. @Vincenzo

    Non te la prendere è lo stesso/a di alcuni commenti "sciocchi" che oggi pomeriggio questo professorino del nulla ha lasciato nel blog.
    Comunque li ho pubblicati tutti anche perchè non ha usato parole scurrili.
    Serviranno per far capire il valore di chi cerca di salvaguardare il lavoro dell'Enit e derivati o "forse" di chi ci lavora.
    ;-)
    Gli altri commenti sono qua e naturalmente in forma anonima; quella degli eroi:

    http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/2010/11/ma-quanti-sono-sti-turisti-canadesi.html

    http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/2010/11/il-fallimento-dellenit-parte-2a.html

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  6. Ho letto i commenti del signorino e il discorso è uno solo.
    Caro Luciano questo è incavolato con te e di sicuro lavora nell'enit.
    [1+1=2] e credo che tu abbia capito di chi parlo.
    Sono andato poi a leggere due commenti precedenti (ho fatto una fatica bestia a trovarli) e sono uguali nella sintassi e logica.
    ;-)

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  7. @Francesco

    Eh si, credo proprio che sia il "buon" Paolo e a pensarci bene mi spiace veramente che sia ancora a questi livelli.
    Cavolo mi dispiace molto.

    ;-)

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  8. I tre commenti (anonimi) arrivati oggi pressoché in simultanea con lo stesso IP.

    1) Guardate che i dati WTO sul turismo sono pubblici, li mettono sul sito e sono l'unico modo di confrontare gli arrivi internazionali perchè loro cercano di rendere omogenee le rilevazioni. Certo che dichiararsi esperti di turismo e non sapere nemmeno questo, è ridicolo.
    Tanta saccenza insieme a tanta incompetenza. Un mix pericoloso!!
    Sono sicuro che il professionale Ardoino non pubblicherà mai questo post!!

    2) Ardoino, nonostante la sua dichiarata esperienza turistica, di cui non si ha traccia nel web e nel mondo, dimentica che le entrate sono collegate al fatturato, ed il fatturato cambia, a parità di presenze, anche per effetto dei cambi valutari. I listini si bloccano preventivamente e le variazioni di cambio possono determinare una variazione positiva dei prezzi per l'albergatore anche se il turista paga quanto previsto. Se non si capisce una cosa, bisognerebbe studiare prima di dire che non è verà!

    3) Battaglie di retroguardia, come tutto quello che pubblica questo inutile blog. Ormai le brochure cartacee richieste nei centri informativi su strada fanno parte della preistorica e meno male che ENIT e tutti gli altri stanno smettendo di farlo. Ardoino Flintstone (si, quelli dei cartoni animati dei cavernicoli!), è ancora alla ricerca delle brochure. Si vede che è da 34 anni che è nel settore del turismo. Forde da troppo!!

    Egregio (presumo) Paolo R. ... a dopo

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  9. @Anonimo quasi Alias Paolo R.

    Mi dispiace veramente che lei abbia “ancora” queste poche conoscenze nel turismo che si evincono nei suoi tre commenti.
    Mi creda è molto molto ma molto poco, senza offesa per carità; ma nessuno si può inventare campione in poco tempo in un settore così complicato e difficile.
    Il problema poi, non sono le eventuali mie “ridicole” “incompetenti” “pericolose” “cavernicole o preistoriche” “incolte” eccetera eccetera, come lei “gentilmente” sostiene nei suoi commenti; d'altronde io che danno posso fare o dare all’Italia?
    Nessuno, poiché non sono io ad essere nelle stanze dei bottoni.
    Viceversa il danno lo può dare chi eventualmente “ragionando” come lei, in quelle stanze ci si può trovare.
    Non sto qui adesso a contestarle le “sciocchezze” che ha scritto, sono anche fin troppo evidenti a occhio profano (del turismo), figuriamoci a quelli che di questo comparto ne sanno qualcosa.
    Sono altresì certo che lei non abbia mai fatto quei validi corsi che solitamente fanno i grandi manager per migliorare il loro interloquire, perché da questo suo modo di dire e fare non potrà mai trarre del grande vantaggio. Vede la differenza è tutta qui. C’è chi sa ma impara sempre, e chi come lei crede di sapere anche senza averlo mai fatto; ma soprattutto non vuole farlo perché si reputa al di sopra di tutte le parti.
    Ora la saluto gentilmente scortese signore, ho già perso troppo tempo con lei, ma se vuole veramente fare qualcosa per il bene comune, riveda immediatamente il suo modo di fare.
    P.S.: Non sono 34 gli anni che “lavoro” in questo settore ma 41; a 17 ero già in Brasile a lavare i piatti, e mi creda, ne ho fatto di strada … ma senza calci nel culo.
    E a 58 anni suonati corro ancora i 100 metri in 13,1 secondi, lancio il peso (7,5 kg) oltre i 13 metri e salto in alto quasi 2 metri.
    No, neanche li mi può battere e forse le resta solo rubamazzetto.

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