lunedì 7 febbraio 2011

La Brambilla è senza controllo?

Ma di che ci preoccupiamo, cari amici, perché arrovellarci se il turismo non va.
Vedrete che prima o poi la Brambilla, considerando che oltre al suo (?) riesce a fare anche il “lavoro” degli altri ministeri, ci risolverà i problemi peggiori.
Basta chiudere gli occhi e crederci.
Infatti leggo che a seguito delle dichiarazioni del Ministro del Turismo, on. Michela Vittoria Brambilla, rilasciate agli organi d'informazione, Roberto Corbella, Presidente di ASTOI dichiara: “Apprendiamo con estremo stupore la notizia dell’istituzione di un numero per informare gli italiani che intendono recarsi all’estero da parte del Dipartimento del Turismo.
A tale proposito, evidenziamo come non esistesse alcuna esigenza al riguardo poiché, da tempo, il nostro Ministero degli Esteri svolge egregiamente questo ruolo attraverso le informazioni contenute sul sito “Viaggiare Sicuri” ed attraverso il numero h24, messo a disposizione dall’Unità di Crisi della Farnesina".
"Esprimiamo - si legge nella nota diffusa dall'Astoi - incredulità anche per la leggerezza con la quale il Ministro ha affermato che il Marocco è un paese “sconsigliato”, cosa assolutamente non vera.
A nostro parere, sarebbe opportuno che tali dichiarazioni venissero rilasciate esclusivamente dal Ministero competente, per evitare possibili ripercussioni non solo sul turismo, ma anche sulle relazioni diplomatiche con altri Paesi.
A questo punto”, conclude Corbella “ci chiediamo se, nel tentativo maldestro di promuovere il turismo in Italia, il Ministro non stia facendo del terrorismo sui viaggi all’estero".
Eh si, la crisi egiziana sta costando milioni di euro agli operatori italiani.
Ogni settimana, infatti, la destinazione nordafricana 'frutta' ai tour operator circa 8 milioni di euro. Solo lo scorso week-end un operatore medio ha perso 250 mila euro, tra voli partiti vuoti, rimborsi e mancate partenze … se poi c’aggiungiamo quelli persi per la Tunisia.
Ma il Marocco che cavolo c’entra?
Già che ci siamo perché non dire che è pericoloso recarsi anche in tutte le altre nazioni del globo e tenersi tutti i turisti nazionali in Italia?
E se ricevessimo lo stesso trattamento da questi Paesi?
O forse non sarebbe più opportuno che qualcuno spieghi alla signora (sempre che riesca a capirlo) che l’outbound, come l’inbound, è altrettanto importante per l’economia italiana?
P.S.: Mentre scrivo vengo informato che l'affondo del numero uno di Astoi non finisce qui: "Le dichiarazioni del Ministro continuano a stupirci in quanto è la prima volta che il Dipartimento si occupa di turismo verso l’estero e di emergenze. Sino ad oggi, gli operatori del settore si sono fatti carico di tutte le spese per la gestione delle emergenze, con un costo stimato, per gli ultimi anni, in oltre 110 milioni di euro. Tutto ciò - prosegue Corbella - senza aver avuto alcun tipo di supporto dal Dipartimento del Turismo. Se questa è la nuova intenzione del Ministro, ci piacerebbe conoscere il relativo programma politico e confrontarci su di esso come operatori del settore”. A proposito di condivisione di programmi e di interventi normativi per il settore, Corbella afferma che "in tali dichiarazioni si annuncia altresì l’istituzione, attraverso il futuro Codice del Turismo, di una super polizza assicurativa a carico degli operatori del settore della quale, più volte, abbiamo evidenziato l’impraticabilità, richiedendone lo stralcio integrale, in piena condivisione con tutte le associazioni di categoria del settore. La previsione di una copertura assicurativa così come proposta, infatti, comporterebbe non solo oneri insostenibili a carico degli operatori, ma è anche ritenuta inattuabile dalle stesse compagnie assicurative. Questo è l’ennesimo tentativo di far pagare solo agli operatori la gestione delle emergenze - commenta Corbella - Ricordiamoci, infatti, che l’attuale Fondo di Garanzia esistente presso il Dipartimento del Turismo, che dovrebbe intervenire espressamente in tali frangenti, è alimentato esclusivamente con i soldi degli operatori e non è mai intervenuto in soccorso di nessuno". L'attualità riporta ad una vecchia questione, un nodo mai risolto e cruccio per gli operatori che è il Fondo di garanzia. "In tutti i casi d’emergenza verificatisi nel corso dell’ultimo decennio, si pensi solo alla gestione degli effetti della nube vulcanica islandese nell’aprile 2010 - ricorda Corbella - i tour operator si sono fatti parte diligente ed hanno sostenuto costi ingentissimi per assistere e rimpatriare i nostri connazionali. A seguito delle tensioni socio-politiche che hanno investito l’Egitto e dello sconsiglio disposto dalla Farnesina e tuttora presente - fa notare il Presidente - gli operatori, così come accaduto nel caso della Tunisia, hanno sospeso del tutto le partenze verso la destinazione e, solo nel corso di quest'ultima settimana, hanno riportato in Italia circa 5.000 persone. Durante l’arco del weekend appena trascorso, i tour operator hanno completato il rientro di circa altre 3.000 persone. Pertanto - osserva Corbella - ci meravigliamo altresì delle ulteriori dichiarazioni del Ministro circa un intervento del Governo che avrebbe garantito il rimpatrio di migliaia di turisti italiani dall'Egitto. La gestione di tutte le emergenze espone gli operatori a sforzi economici estremamente elevati, assolutamente non più accettabili e sostenibili. Oltre al danno - dice il Presidente - c’è la beffa: il Fondo di Garanzia già esistente presso il Dipartimento del Turismo, che dovrebbe intervenire espressamente in tali frangenti, è alimentato esclusivamente con i soldi degli operatori. Tale Fondo è assolutamente incapiente e nessuno sa, nonostante le ripetute richieste, come venga gestito. Da tempo ci siamo fatti promotori della creazione di un fondo speciale per le emergenze, con la piena condivisione da parte di tutti gli attori della filiera e delle associazioni dei consumatori. A tale proposito, nelle varie sedi istituzionali, abbiamo proposto una serie di soluzioni che non avrebbero comportato nessun aggravio di spesa per il bilancio dello Stato e, ad oggi, siamo rimasti inascoltati e subiamo tutte le conseguenze negative della mancata tempestiva adozione di tale misura. Forse è ancora poco chiaro che non si tratta solo di tutelare gli interessi degli operatori. E’ possibile - si interroga Corbella - che nessuno comprenda che tale inerzia va a scapito del settore e dei consumatori e che, con l’adozione di misure idonee, si darebbe garanzia di protezione a coloro che acquistano qualsiasi tipologia di viaggio e si offrirebbe loro una pronta assistenza nei casi di emergenza? Siamo stanchi - conclude il numero uno di Astoi - di fare fronte a tutto, senza alcun tipo di aiuto e di ascoltare, per di più, inutili dichiarazioni".
Beh, che dire della Brambilla; meglio non dire.
Ma di una cosa sono sicuro ... non passerà neanche un giorno che la Sciura emetterà quei dati che confermeranno la bontà della sua iniziativa.
Vogliamo scommettere?

13 commenti:

  1. L'aspetto ulteriormente divertente è che il sito "Viaggiare Sicuri" è stato realizzato da ACI Informatica (su ACI vigila la Brambi), come il beneamato portalone italia.it.
    Sul questo un link al sito "turistico" del ministero degli esteri non c'è (e viceversa, ovviamente).

    http://www.viaggiaresicuri.it/

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  2. @frap

    Ah già, cavolo non ci avevo pensato.

    Mamma mia, quindi ha fatto un doppione di una cosa che già gestiva lei??? !

    ;-)

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  3. Ha ha ha ha ha!

    La MVB è un fenomeno.

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  4. Il Marocco?

    Ma siamo sicuri che abbia detto questo?

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  5. @Vinc

    Così è scritto sul link che ho messo nel post (fonte: Federalberghi).
    Ma c'è un pò da tutte le parti quella dichiarazione del Corbella.
    Non ho visto il telegiornale.
    ;-)

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  6. Bravo al Corbella, a meno che .........non sia dovuto al fatto che l'Astoi non è stata considerata negli ultimi tempi.
    In questo caso è una ripicca?

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  7. @Vincenzo

    Come vedi caro Vincenzo, hai perso la scommessa, infatti:

    Il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla rilancia. Nonostante le critiche arrivate dalle associazioni di categoria il ministro traccia il primo bilancio dell'iniziativa 'Easy Italia-Vacanze sicure' e parla di 700 chiamate al call center nelle prime 24 ore di attività. Le richieste di informazioni, evidenzia la nota del ministero, sono state orientate prevalentemente su area nordafricana e Medioriente. "Com'era prevedibile - afferma il ministro Brambilla - il maggior numero di chiamate ha avuto per oggetto l'Egitto e in particolare la regione del Mar Rosso e la località di Sharm El Sheikh, meta tradizionale dei turisti italiani, anche in considerazione dell'attenzione con cui in Italia si segue di ora in ora l'evolversi della situazione politica egiziana". Il ministro esprime, quindi, soddisfazione per l'accoglienza del servizio "il che ne certifica l'opportunità", conclude.

    http://www.ttgitalia.com/pagine/Brambilla-Oltre-700-chiamate-in-24-ore-per-Vacanze-sicure-,Dettaglio001,IT,268793,Home-news.aspx

    P.S.: E a tavola mi farebbe piacere avere lo Schioppetto (Pinot grigio).
    Grazie
    ;-)

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  8. @Luciano


    Certo che la conosci bene.
    E io pago!

    ;-)

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  9. Dove si dimostra... che questo blog e relativi commenti sono "sotto osservazione" (e tenuti in considerazione). :-)

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  10. @frap

    Scusa ma non capisco, sarà che ho passato la notte a lavorare su di un progetto, ma proprio non c'arrivo.

    Help me!

    ;-)

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  11. Rileggi il primo commento qui sopra.
    Tre gg. fa la pagina non c'era su italia.it. :-D

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  12. @frap

    Caspita, non ricordavo.
    Beh, che dire; è un gran bene.

    Forse è meglio che mi riposo un pò, perchè non averlo capito è preoccupante.
    ;-)

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