venerdì 4 febbraio 2011

Mi sono (quasi) rotto

Oggi trasgredisco ad una delle due principali regole del blog che sono; NO a scurrili frasi o parole e NO alla politica.
Cedo alla seconda, alla prima molto probabilmente non mancherò mai, e vorrei dire due cosette che ci riguardano da vicino; parlarvi dei politicanti e di noi “poveri Cristi” che ci arrovelliamo di più in situazioni banali al posto di quelle che davvero contano.
E lo faccio “democraticamente” per scuoterci un po’, per quello che posso.

Dunque, un governatore di sinistra è stato sepolto sotto tonnellate di monnezza, mentre un altro eletto con la destra non fa che cambiare circa ogni sei mesi il suo governo regionale.
Un ex governatore di sini­stra è tornato al trans-trans della sua vi­ta privata di inviados speciale, mentre un Primo Ministro di destra si “trastulla” (forse) senza pensare ad eventuali conseguenze d’immagine personale, né a quella degli italiani che lì ce l’hanno messo.
Un ex governatore del centrosinistra ha sbat­tuto loieri la porta ed ha abbandonato il par­tito, e nel mentre quello di destra non riesce a fermare la monnezza di quello di sopra.
La sinistra fa le elezioni in casa loro e rie­scono a perderle anche senza avversari; oppure le vincono con i brogli e si de­nunciano a vicenda.
La destra vince le elezioni politiche con percentuali bulgare e rimane con un solo parlamentare in più.
La base del partito di sinistra è sbranata tra una corrente filoVendola ed una filo DiPietro, più finiani e grillini, mentre al suo interno, il Pd è in minoran­za.
I finiani ora siedono alla sinistra nelle trasmissioni televisive mentre non più di pochi mesi fa sedevano dalla parte opposta e bisticciano con quelli con cui prima dicevano d’andare d’accordo.
Un sindaco di casa sinistra, il Renzi, vuo­le rottamare i suoi capi, a cominciare dal capataz.
Una consigliera regionale di destra, messa li pur non sapendone il perché (?), dice che il suo capo ha il culo flaccido e gliela vuol far pagare.
L'economista serio di casa (sinistra), il Rossi, sbatte la porta e se ne va.
Quello di destra (Tremonti) dice che lo farà se …
La terza carica istituzionale italiana (forse) vende sottocosto ad un parente un lascito di qualche anno fa, mentre un altro sempre di destra si fa pagare (a sua insaputa) gran parte di un appartamento appena comprato .
Una ministra di destra (turismo) “spende” miliardi e miliardi di parole per dire che è brava, ma di turisti non se ne vede manco uno di più.
E con questo scenario da piangere, il lea­der di sinistra Bersani, in arte Gargamella, rifiuta di dialogare con il governo dicendo che non è credibile, il tempo è scaduto, se ne deve andare... mentre il capo di destra Silvio Berlusconi, in arte bunga bunga, dopo che non li ha mai ascoltati, dice che adesso vuole parlargli poiché c’è da pensare all’economia dell’Italia.
Perché prima cosa c’era da fare?
Magistrati che fanno perquisizioni denudando la gente per il solo motivo che hanno scritto un fondo di tanti anni fa che non andava “scoperto”, la stampa di destra e di sinistra che si “ammazza” a vicenda, mentre un pezzo di poten­­tati cambia bandiera un tanto al minuto e qualche carica istituzionale altrettanto lo fa.
Gli in­tellettuali da passeggio di entrambe le fazioni seminano saggezza che manco li cani ci credono più, mentre non mancano mai quei poveri manifestanti con il labbro imbronciato da indignazione permanente, ma dove siamo finiti noi italiani?

Perché è brutto vedere una democrazia senza una credibile al­ternanza e una seria opposizione.
E tut­to questo avviene mentre hai l'impres­sione, vedendo la tv, leggendo i giornali, sentendoli parlare, che in Italia esistano solo le opposizioni a prescindere, che tutto sia or­mai sotto assedio o agli sgoccioli; tutti in atte­sa di ritirarsi con Mubarak e sua nipote putativa (con una sola t) chissà dove.
Ma signore/i, li avete visti chi sono questi che tolgono la patente di credibilità ai loro avversari, che rifiutano la dialettica de­mocratica tra maggioranza e opposizio­ne … e noi?
Noi bisticciamo gli uni con gli altri e guardiamo se uno compra l’Unità o il Giornale per poi dirgli di tutto.
Hanno e abbiamo di conseguenza perso il senso della realtà e della democrazia.
E possibile che con ‘sta gente non si possa campare senza il Ruby o la Ruby di turno?  

13 commenti:

  1. Capisco lo sfogo, però per una discussione seria, bisognerebbe tirare in ballo gli ultimi 20 anni di storia italiana.
    Meglio se dedichiamo il nostro tempo al lavoro.

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  2. @Mario

    Quello che dici è vero ma anche il fatto che acqua passata non macina più, lo è altrettanto.
    Ahimè e purtroppo la situazione attuale è questa e tra la gente "fermenta" sempre più l'odio. E questa non è una bella cosa, almeno per me.
    Mentre i risultati della pochezza di chi ci governa e di quella di chi è all'opposizione è evidente.
    Basta leggere le ultime sul federalismo e quello che è stato cambiato per compiacere questo e quell'altro.
    Andava molto meglio nelle prime battute dello studio sul federalismo, ma se non cominciano a discuterne politicamente senza impegnarsi con la Ruby o via cantando....
    Mah?
    Personalmente ne sono stufo.

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  3. In questo letamaio in cui siamo affossati, non ci sono prudenze che tengano, né pazienze che si ammantino di virtù, né attese di dignità.
    Bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
    E l'Irpef salirà ancora come pure le aliquote e .......

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  4. Possiamo tornare indietro anche di cinquantanni ma questo non vuol dire che cambi qualcosa.
    E' il futuro il problema e quello che non vogliamo imparare dal passato.

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  5. @Luciano

    Lo sapevo che primo o poi non ce la facevi più a mantenerti lontano dalla politica.
    Eclatante il tuo articolo e se non sbaglio c'è un qualcosa che riconosco [;-)].
    E lo spazietto per la MVB l'hai trovato!

    Cosa ne pensi di tradurle in lingua inglese?

    Ciao

    Eternamente e orgogliosamente amica tua

    Renata

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  6. @Luciano

    Direi senza ombra di dubbio o smentita, che hai colpito nel segno.
    E che a parte i 'pazzi' che non mancano mai, questa sia l'opinione della maggior parte degli italiani.
    Non se ne può più.
    Stessa cosa per il fatto dell'opposizione a qualsiasi e qualunque costo per vendette politiche o personali.

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  7. Vedo che siamo quasi tutti d'accordo.

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  8. Condivido quello che ha detto Mario ma credo che ci vorrebbero altri vent'anni di discussione.
    :-D

    B. C.

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  9. Ottimo post!
    Purtroppo penso che quando si arriva in alto, ci si dimentica del popolo e delle sue esigenze e si pensa solo a mantenere il potere.
    Da entrambi i lati.

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  10. @Belismafreeweb

    ... senza pensare per un attimo che invece il farlo darebbe più "potere" e anche guadagno.
    Ma vai a dirglielo a chillillà.
    ;-)

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