mercoledì 20 aprile 2011

In calo le presenze turistiche di Pasqua 2011 (ettepareva)

Escono le previsioni delle presenze turistiche per Pasqua e come al solito il cerino, anche se spento (chissà mai che si possa accendere all’improvviso), se lo passano di mano, naturalmente inducendo che la colpa è sempre di “maledette” circostanze che non dipendono mai da “loro”.
Anzi, “loro” si dicono che hanno fatto il possibile e fors’anche l’impossibile per far andare le cose bene, ma tant’è che qualcosa è andato storto (ettepareva).
A voi sembrerà strano ma anche ‘sta volta è così!
Quello che invece sembra strano (a me) è che sono “loro” a pigiare i bottoni dell’organizzazione e di tutto l’andazzo del turismo in Italia, quindi com’è possibile che non abbiano mai delle responsabilità, che non sono stati in grado di provvedere a priori e, molto più probabilmente come fanno a non averci capito una benemerita mazza.
Fatto sta che in quei posti di buon comando e di altrettanta buona remunerazione, continuano a starci “loro”, e quelli che invero saprebbero e potrebbero dare qualche valida soluzione per far finire quest’andazzo del (rima baciata), stanno nelle retrovie, mentre gli operatori del settore se lo pigliano nella saccoccia.
I dati di Federalberghi dicono, in poche parole, che il calo degli introiti monetari si attesterà sul -19% (meno diciannove per cento), che poi è la cosa che interessa di più.
Apperò che bel risultato!
E il Bernabò Bocca che ne è il presidente, dichiara che a seguito di questo studio effettuato dall’Istituto ACS Marketing Solutions con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche) su un campione di 3.000 italiani maggiorenni, la causale della debacle è da imputare principalmente alla crisi mondiale, e di conseguenza, all’impossibilità che hanno molti italiani di spendere dei soldi per fare anche delle pur brevi vacanze.
E questo nonostante che il sistema alberghiero ha lasciato ancora una volta ferme le proprie tariffe, proprio per venire incontro alle difficoltà finanziarie delle famiglie italiane.
… a trainare il rialzo delle tariffe di Marzo, l’Emilia Romagna con un incremento del 26% (112€) e la top destinazione Bologna (134€) che costa il doppio non solo rispetto allo scorso mese, ma anche rispetto allo stesso periodo del 2010.
Forti rialzi anche per il Lazio, dove per un pernottamento  si spende il 20% in più (124€), con Roma ovviamente al Top (125€ e +21% rispetto a Febbraio 2011). Veneto ( 137€, +19%) , trainato da Venezia (162€), tocca il picco stagionale con il +18% di rincaro rispetto al 2010; segue il Piemonte con il 9% (108€) e la Lombardia (151€) con +7% con la Top Milano (163€, +9%).
Più care, rispetto a Febbraio Firenze (102€, +16%) e Torino (110€, +10%).
Anche le mete culturali secondarie rigonfiano il listino in vista della primavera: Verona ( 116€, +18%), Ferrara (107€, +23%) e Modena  (116€, +27%).
A sorpresa rialzi anche per alcune destinazioni costiere, normalmente più economiche nel periodo, come Taormina (123€, +24%) e Capri (115€, +67%)  e via cantando.
Quindi che dire del B. Bocca?
Che forse ha lanciato una bella ciambella di salvataggio per la Brambilla e magari, visto che c’era, anche per lui stesso?
Perché se i rincari sono avvenuti pressoché in tutta Italia, per quale oscuro motivo ha dichiarato che il sistema alberghiero italiano ha lasciato ferme le proprie tariffe?
Forse che non lo sappia, forse che non gliel’hanno detto o forse il motivo è che non crede ai dati di TripAdvisor, che oltretutto sono semplici semplici da estrapolare con un preciso rilevamento che anche un bambino …?
Mah?
Mentre invece dove lì non ci possono mettere becco o bocca, né lui, né tantomeno i grandi “professoroni” che tutto sanno ma mai niente risolvono, ecco che si verifica un “corposo”aumento delle presenze turistiche, e vale a dire in Costa Crociere che incrementa i numeri anche nel periodo di Pasqua. La compagnia ha infatti annunciato che, a parità di offerta, rispetto allo scorso anno il numero degli ospiti totali che faranno una vacanza a bordo della flotta Costa è aumentato del 10%.
E tutti gli anni è la stessa storia.
L’Italia che va su terra fa sempre meno, mentre quella che va sul mare sempre di più.
Che il motivo sia dovuto soprattutto al fatto che sia il Presidente e Amministratore Delegato, Pier Luigi Foschi ed il Direttore Generale di Costa Crociere, Gianni Onorato, sappiano il cosa fare, mentre in terra “pace e bene” a volontà?
Anche perché non è come il dire che una rondine non fa primavera, qui le rondini sono tante.
Infatti anche la Compagnia di Navigazione MSC ha dei risultati notevoli col segno più e “così sia” anche per la compagnia bella delle altre società di navigazione.
Che ci sia da cambiare o rinvigorirel’ambaradan di terra al posto di “quelli” con la sindrome della rana di Fedro che si gonfiano gonfiano … e che anziché scoppiare “loro” stessi, fanno lo andare in pezzi il turismo in Italia?
In trepida attesa del booom “loro” e non nostro, cordialmente, ma non troppo, saluto.

4 commenti:

  1. La promozione Primavera, valida per le crociere di aprile, maggio e giugno, prenotando entro il 30 aprile 2011, propone riduzioni fino a 400 euro a cabina. E i ragazzi fino a 18 anni viaggiano gratis.

    E prova a trovarlo un albergo su suolo italiano che proponga: e i ragazzi fino a 18 anni albergano gratis.
    Per una famiglia tipo, con figli adolescenti e/o pre-adolescenti la differenza, vedrai, non è mica da poco. Vista la media degli stipendi che girano e l'andazzo di crisi generale.
    Evidentemente, su terra, preferiscono avere piuttosto le camere sfitte.
    (... anvedi 'sta Pasqua... panico... e mo'... sbraca 'sta tariffa!!)

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  2. In effetti è proprio quello che intendevo dire.
    Non aggiungo altro per non toccare la suscettibilità dei "professoroni" ...

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  3. @Luciano

    Suscettibilità dei Revenue manager?

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  4. Naturalmente, come spesso accade in Italia (sic!), non tutti la pensano uguale e a seguito di una "soffiata" da Sabaudo, eccovi riportato il cosa dice Confesercenti-SWG:

    Cresce comunque l'esercito dei vacanzieri che sale al 47% degli italiani
    Pasqua, solo 10% non andrà in vacanza perchè ha paura

    Per le vacanze pasquali, gli italiani sono intenzionati ad archiviare il capitolo crisi. Secondo il sondaggio Confesercenti-Swg, rispetto al 2010 i vacanzieri passano dal 38% al 47%. E si allunga anche la permanenza fuori casa. Inoltre, l'ombra della crisi internazionale non sembra spaventare più di tanto: non andrà in vacanza per timore delle turbolenze in Nord Africa solo un italiano su 10.
    La prudenza suggerirà ad un 11% di cambiare meta mentre con la stessa percentuale c'è chi eviterà di spostarsi in aereo. La vicinanza delle regioni del sud alle aree calde del Mediterraneo non viene inoltre considerata rischiosa dal 75% degli italiani.
    In ogni caso, comunque, la stragrande maggioranza resta anche quest'anno in Italia. E se l'anno scorso era la Campania a svettare, quest'anno lo scettro di regione più gettonata è la Toscana, seguita da Sicilia e Lazio. Per chi va all'estero in rialzo le quotazioni di Spagna (dal 13% dell'anno scorso al 18% di quest'anno) e Gran Bretagna (dal 6 al 14%). Buono anche l'andamento delle città d'arte in coabitazione con il mare (27%). Ma anche le vacanze verdi segnalano un trend in ascesa:. A perdere colpi sono la montagna, la campagna, le terme. In flessione anche le crociere (dal 3% all'1%), mentre rispuntano le mete esotiche con un 2% dopo essere state ignorate nel 2010.
    "Previsioni incoraggianti" le definisce il presidente di Assoturismo, Claudio Albonetti, secondo cui "al di la delle considerazioni generali c'è da considerare anche la mancanza di 'ponti' e la voglia di lasciarsi alle spalle il brutto tempo invernale".

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