martedì 7 giugno 2011

Ascolta le teste "pensanti" di Genova

Caro Massimiliano,

ettepareva!
Marco Marchionni aveva proposto un think "thank" (nel senso di un "grazie" e arrivederci) tra “testepensanti” (speriamo bene per quanto riguarda il mio nominativo e di cui candidamente ringrazio per la menzione) per il bene della città, e l’aveva prospettato sotto un’attenta supervisione o se preferisci chiamala pure una “valida moderazione”, la tua.
Ed è stato per questo che ho subito aderito col piglio di un ragazzino e la voglia di dire quello che da anni mi tengo dentro.
Forse serve a qualcosa, come di sicuro sarebbe stato utile ascoltare le proposte degli altri, quelle che da chissà quanto tempo si portano dietro e che probabilmente sono delle idee “valide”, e non le stesse “belinate” lette, ascoltate o viste da secoli in questa Genova da dove la maggior parte delle “teste buone” se ne scappa via o, visto l’andazzo che qui tira, si rintana in un assordante silenzio.
Dove al massimo c’è il sano “mugugno” tra le mura domestiche o giù nel bar, tanto poi non cambia niente sembra di leggere nelle loro menti.
E pensare che di queste ultime “ben pensanti” ce n’è veramente “tanto molto assai” bisogno; e anche di più, di più, di più.
Come invece non sono utili le lotte interne, e vale a dire il tempo che i nostri politici locali (e non) “spendono” per darsi addosso l’uno con l’altro, anziché fare e dire quello per cui sono stati votati e messi lì.
Ma questa è un’altra storia a cui non sembra ci sia rimedio.
Beh, staremo a vedere, ma le speranze appaiono ben poche.
Mentre il buon Andrea Cevasco, nonostante il think "thank" (?) non sia manco incominciato, trova subito il modo di dire che così non va bene, o per lo meno, che si può fare di meglio.
Che non si possono “rottamare” (uso la sua espressione) tout court l’intera classe politica di area di centro destra; e giù una sfilza di nomi di gente che conta, di gente “importante”.
La stessa gente che, per esempio, quotidianamente discute di turismo (il settore che meglio conosco) nei vari Comuni, Provincie e Regioni, e magari anche al Governo, e che mai, dico mai, m’ha chiesto un pur piccolissimo parere.
E pensare ch’io, a quei tempi, l'avrei fatto “a gratis” … vabbè!
Sarà stato forse questo il problema?
E detto nonostante una lunga esperienza (… vabbè è inutile parlare di se stessi, si fa sempre la figura dei fessi), ma neanche quand’ero il loro responsabile per questo settore (un anno)  mai ho avuto il “piacere” di una loro richiesta; magari anche una piccola delucidazione che probabilmente li avrebbe aiutati nel “lavoro” dei vari consigli (a parte una sola persona di quella lista di cui taccio volutamente il nome e cognome).
Questo mi fa certamente capire il come abbiano affrontato le discussioni del comparto nei vari consigli.
E siffatto è successo anche agli altri 27 o 30 che, per ogni settore (porto, infrastrutture, sociale, scuole, università, cultura, eccetera eccetera), che ne erano i responsabili a causa dell’esperienza maturata in tanti anni del loro lavoro a buoni livelli manageriali, e che mai sono stati contattati per saperne qualcosa in più.
Almeno questo risulta a me.
Per amor del cielo, sono sempre pronto alle innovazioni del caso e che bisogna sempre aggiornarsi, come sempre “aspetto” e spero nel cambiamento degli altri, in un ridimensionamento dei nostri politici, mentre le nuove idee vanno tutte colte al volo; quindi perché no, l’inserimento dei politici che qui vanno per la maggiore.
Ma che innovazione sarebbe l’ascoltare gli stessi che per anni c’hanno prestata la loro attenzione solo in prossimità di future elezioni, o forse si crede che ‘sti signori abbiano la “pazienza”, l’umiltà e l’utilità nel sentire le nostre idee?
Ma per piacere.
Per quanto mi riguarda sai che bello sapere, attraverso le tue pagine, che lo studio dell’ululone dal ventre giallo c’è costato (in due anni) più di 180.000 eurini e nel frattempo leggere che gli “eletti”, anziché occuparsi della cosa, s’intrecciano tra loro con discussioni che manco li cani?
O manco gli ululoni che addirittura fanno ben bene la rima baciata con quelli che, per colpa di alcuni politici, da immemore tempo girano a me.

6 commenti:

  1. Cosa fai, adesso non ci vai più?

    B. C.

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  2. Giusto per curiosità...
    Ma questo studio sull'ululone dal ventre giallo sarebbe stato commissionato da chi, a chi, e con quale scopo (quello ufficiale, s'intende)?

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  3. Quì c'è quello che scrissi allora sull'ululone e i commenti con Mario Marrone che qualcosina la spiegano.
    Non tanto ma meglio di niente.

    http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/2010/06/povera-liguria.html

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  4. Il Matteo Rosso che è il capo gruppo dei consiglieri del PDL in Regione, s'è accorto della spesa attraverso la trasmissione L'ultima parola.
    Mi chiedo dove fosse quando hanno deliberato quella spesuccia proprio in Regione.

    E pensa che di quello in città si parla bene (gli altri e non certo io), 6.500 preferenze che furono le più alte del PDL.
    Sic!
    Pensa gli altri

    Ari sic!
    :-(

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  5. Guida indisciplinata, annullata la multa al ministro Brambilla

    La prefettura di Lecco accoglie il ricorso: «Le violazioni furono commesse per motivi di servizio connessi all'attività di governo»«Le violazioni furono commesse per motivi di servizio connessi all'attività di governo»: con questa motivazione (destinata a fare discutere) la prefettura di Lecco ha accolto il ricorso del ministro del Turismo Michela Brambilla annullando la multa che una vigilessa le aveva elevato per avere superato con l'auto blu di servizio il limite dei 50 chilometri orari e aver ignorato il cartello di stop a un incrocio.
    La Brambilla non verserà dunque le 200 euro che inizialmente le erano state chieste.

    IL FATTO - A fine ottobre l'Audi A8 con a bordo il ministro del Turismo corre a tutta velocità da Calolziocorte, dove vive la Brambilla, verso Linate, sorpassando una fila di auto e camion e tirando dritto a una rotatoria senza fermarsi per dare la precedenza. Una guida indisciplinata e pericolosa che una vigilessa in servizio a Calco punisce con una multa di 200 euro. Nei giorni successivi la contravvenzione viene notificata all'intestatario dell'auto una società di leasing di Roma - che a sua volta la inoltra alla Presidenza del Consiglio dei ministri che ha in affitto la vettura. La multa quindi è tornata a Lecco, sulla scrivania del Prefetto che poi l'ha annullata, accompagnata del ricorso che giustificava l'autista: «La violazione era dovuta all' urgenza del servizio connesso ad attività governative».

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