sabato 13 agosto 2011

We can? No Brambilla, tu non puoi, non ne sei in grado, perchè non s'è mai vista un'estate peggio di questa

COSA SI VEDE NELLE WEBCAM
Non ho tenuto il conto (ma avrei dovuto farlo) di tutte le volte che mi sono collegato (quest’estate) con le webcam disposte sui litorali italiani per vedere l’effetto che fa.
L’effetto che cercavo era quello di vedere moltitudini di ombrelloni aperti con gli immancabili teli appesi ai suoi tiranti ad asciugare, spiagge stracolme di turisti, bambini che giocano e ragazzi che si corteggiano … ma manco per il cavolo.
Solo sdraio in fila con perfetta simmetria come quando le sapienti mani dei governanti delle spiagge le depongono nelle prime luci dell’alba nella remota speranza di vedere qualche turista; parasoli chiusi e legati da cordoli che mai s’apriranno e che hanno oramai il segno del nodo nel medesimo posto che il sole ha arrostito; sabbia uniforme e tracciata dalla sera precedente dove non si erge nessun castello o pseudo tale di sabbia, neanche l’ombra di piste per biglie, neanche il sentore di un secchiello, paletta e le formine di un tempo … ma poco e niente.

LE PRESENZE TURISTICHE DI CHILLILLA'
E poi leggo che per la Brambilla sono 23 i milioni d’italiani che sono andati in vacanza, poi seguiranno quelli che ancora non hanno deciso (lei dice), mentre Bernabò Bocca ne spara addirittura 33,2 … di milioni.
Si 33,2 milioni di balle!
Ora, prendere in giro gli sprovveduti è una cosa, ma farlo con chi lavora nel settore, mi sembra oltre che stupido, anche controproducente visto che ci “operano” oltre due milioni di persone.
Ma dove vive questa gente o pensano che siamo tutti così scemi?
Qualche tempo fa, da un’indagine dell’Eurobarometro, servizio della Commissione europea che misura ed analizza le tendenze dell’opinione pubblica in tutti gli Stati membri e nei paesi candidati, sarebbe risultato (sempre per voce del nostro Ministro) che l’Italia era la destinazione preferita dagli europei.
Ora, l’Italia sarà anche fra le nazioni preferite dai turisti stranieri per passarvi le proprie vacanze (anche se io ho altre informazioni che forse sono più pertinenti e che danno invece la Spagna come prediletta), il problema però, è che non le hanno trascorse nel nostro Belpaese, ma hanno preferito altre destinazioni (come sta accadendo negli ultimi anni).

LA PROMESSA
E tre anni fa, il nostro primo Ministro Silvio Berlusconi, dichiarò che in 5 anni il fatturato turistico sarebbe raddoppiato!
Mentre di raddoppiato abbiamo solo avuto le balle di quella e quelli la; più le nostre ... balle e intendo quelle simil sferiche che abbiamo attaccate alla congiunzione dell'inguine.
Ora, con tutta la nostra buona volontà, nessuno di noi avrebbe mai potuto immaginare che ci sarebbe stata una crisi mondiale così pesante, anche perché, fino a poco tempo fa, ci era stato detto che la nostra economia andava bene ed era in buona salute rispetto a quella degli altri paesi europei.
Il problema è che il turismo, da tanti anni, si trascina in uno stato di malato-moribondo, ben prima della crisi mondiale!
Questo vuol dire che, quando c’era la possibilità di intervenire … lasciamo perdere ch’è meglio, e però hanno fatto delle scelte tutte sbagliate.

E GLI ALTRI PAESI?
E nel mentre la Germania che non ha certo il nostro patrimonio sia culturale che paesaggistico, guadagna a due cifre in presenze.
Un’estate così drammatica non si era mai vista!
Il turismo è precipitato ulteriormente in una crisi tanto nera che sarà veramente arduo riportarlo, in tempi brevi, a livelli di sicurezza per le migliaia di lavoratori che sentono sulla propria pelle il pericolo del licenziamento o la chiusura dell’azienda presso la quale prestano la propria opera.
Il turismo che doveva essere la parte trainante della rinascita italiana, si è rivelato un vero flop.
Il settore è a pezzi e ancora non si vede chi sarà in grado di raccogliere le tessere del mosaico per rimetterle al posto giusto.
I turisti ci disertano? Si da la colpa agli albergatori che mantengono tariffe elevate.
Sarà stato così nel passato, ma da anni, ormai, anche gli hotel a 4 stelle stanno svendendo le loro camere – quando non si fanno mettere la “corda al collo” da quelle grosse organizzazioni che operano solo on-line e che riescono ad avere dagli alberghi delle commissioni da paura!

EPPURE ...
Eppure, nonostante le tariffe ribassate, il numero delle presenze è calato notevolmente – nonostante voci contrarie e sempre ottimistiche.
Abbiamo chiuso delle sedi Enit – il nostro Ente Nazionale Turistico – in alcuni paesi europei. Perché chiuderli e non inserirli nelle nostre Ambasciate o nei Consolati?
Laddove non c’è promozione non c’è neppure ritorno, ed è quello che sta accadendo a noi.
Si sta tentando di entrare nei mercati del cosiddetto BRIC (Brasile, Russia, India e Cina).
Anche qui stiamo in ritardo rispetto agli altri paesi, Germania in testa (sempre lei), che ha saputo accaparrarsi una grande fetta del mercato cinese, tanto da diventare il secondo paese europeo per arrivi.
E noi, invece, cosa abbiamo fatto?

L'ESEMPIO
Niente. Sono da poco rientrata da un viaggio in Cina e mi sono sentita dire da una delle guide avute nel corso del viaggio che sono molti i cinesi che vengono in Europa, ma che disertano l’Italia perché, se devono comprare qualcosa di firmato preferiscono andare a Parigi e da lì proseguire per la Germania o Londra.
La cosa che mi ha lasciato sbalordita è quando alla mia domanda “Ma sulle cose firmate non è meglio venire in Italia?”, mi son sentita rispondere: “No, perché gli italiani che vengono a comprare le materie prime in Cina, acquistano prodotti di scarsa qualità e i francesi no.
I cinesi con i soldi vogliono le cose di marca, ma di buona qualità”!
Capito a che punto stiamo?
Quanta capacità imprenditoriale non abbiamo più e quanto, pian piano, ci stiamo facendo sorpassare dagli altri competitors su tutti i settori?
Anche lo shopping “griffato” è turismo ma, a quanto sembra, ci stiamo facendo superare anche in questo tipo di turismo alternativo, fra i tanti che potremmo avere e promuovere.
Siamo proprio combinati male.

L'OUTGOING
L’outgoing non “se lo fila” proprio nessuno (non è meglio che i soldi restino in Italia?).
Gli operatori navigano a vista e, anche se hanno condiviso i charter con altri T.O., data la scarsità delle richieste, a volte faticano anche a vendere quelli che hanno acquistato nonostante le tariffe siano alla stregua di quelle dello scorso anno, se non più basse.
I problemi causati dalle rivolte del nord Africa e di alcuni paesi del Medio Oriente, hanno messo in crisi tanti operatori che avevano un buon traffico verso quelle mete.
Il Mar Rosso, destinazione “principe” per molti, stenta ancora a decollare, anche se i prezzi, in molti casi, sono inferiori di 400 euro a settimana rispetto a quelli del 2010.
Eppure tutto stenta ad essere venduto, Italia inclusa.
C’è stato un piccolo risveglio nell’ultima settimana di luglio e i primi di agosto per il prodotto mare Italia, tanto da far dire ad un operatore: “Abbiamo concretizzato più vendite in questi ultimi 3 giorni piuttosto che da gennaio a fine giugno, una cosa mai successa!”.
Gli italiani hanno sognato di voler/poter andare in vacanza.
Un altro T.O. ha confidato: “Se avessimo confermato tutti i preventivi  che ci sono stati richiesti, saremmo diventati ricchi”.
Sì, perché le richieste di preventivo ci sono state, e anche numerose, il problema era quello di trovare soggiorni o viaggi a costi tanto irrisori – così come li pretendevano i clienti.
Un’estate disastrosa sotto ogni punto di vista e, ormai, i giochi sono fatti.
A meno che non ci sia un risveglio tardivo, l’estate turistica è già finita, e la paura di fare la fine di Eurotravel, i Viaggi del Ventaglio e di Sprintours,  tanto per menzionare gli ultimi e i più grossi, è tanta fra i piccoli e grandi T.O. così come per le agenzie che vivono di intermediazione.
Anche le voci di una vendita di Alpitour da parte di Exor e una ristrutturazione aziendale da parte di un colosso come Hotelplan, non invogliano certo ad aver fiducia nel futuro del settore.

PERCHE'?
Tutto sta a capire il perché ci si voglia ostinare a mantenere alle redini di questo comparto della gente che sarebbe meglio operasse in tutt’altro settore,chessò, a scopare il mare o raccogliere i tuberi: Brambilla e Bocca in primis e poi tutta quella moltitudine di cariatidi, nullafacenti e pseudo intenditori del settore.
Non lo si capisce o non lo si vuol capire che se una nazione come la Germania riesce a produrre più di noi nel turismo con quel poco che ha, questo vuol dire che dispone di gente migliore, mentre questi da noi non capiscono un … diciamo tubo per non essere scurrili, va.

Liliana Comandè e un pò anche mio

18 commenti:

  1. Son curioso di sapere quali sarebbero le nuove norme sul turismo di cui ha appena accennato Tremonti (20 sec. dalla fine).
    Tutto il resto mi pare la solita pezza messa lì che non va a incidere un caspita sul ns. debito pubblico che ormai sfiora i 1900 miliardi di euro.
    Serviva una cura da cavallo "lacrime e sangue", han somministrato per l'ennesima volta un blandissimo lassativo.
    Questa gente ci farà fallire davvero (sic!).

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  2. Si, infatti mi avevano avvisato che c'era la diretta su Rai 3 ieri quasi sera.
    E in diretta me l'hanno fatta sentire per telefono.
    I 20 secondi finale sono di una sciocchezza disarmante e oggi il Bocca ha già risposto con: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/232061

    ... però, come al solito, ha (doppiazeta) anche lui.
    Credo che domani ne farò un post tanto per dire qualcosa.
    P.S.: il nostro amico a seguito del post di ieri sul benchmarking m'ha scritto estasiato ma privatamente e poi ti faccio sapere.
    Devo solo appurare una cosa ma finchè non torna il mio più grande io non ci riesco a capire eccetera eccetera. Mica li conosco bene questi marchingegni qua (il computer).
    Sic!
    :-(

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  3. Ho sentito Tremonti dire in conferenza stampa che tutti gli enti fino a 70 dipendenti verrebbero soppressi.
    Non è ancora chiaro di che tipo, cioè se vale anche per le società partecipate. Se sì, realtà come Promuovitalia e il CBN sparirebbero all'istante (probabilmente inglobate in ENIT). E ciao a qualche poltrona.
    Io spero sia così.

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  4. Mi straunisco alla tua speranza.
    Certo che l'enit, in questo caso, dove li trova i soldi per pagarli tutti?
    Già a malapena, pagati gli stipendi, riesce a fare ben poco, quindi ...

    Mah?
    Aspettiamo di saperne di più su quel taglio sotto i 70.
    La Provincia di Savona (- 300.000 ab.)ha già chiesto una deroga per voce del suo "capo" Vaccarezza.

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  5. Il testo esatto del decreto (illeggibile come al solito) dice questo:

    31. Gli enti pubblici non economici inclusi nell’elenco di cui all’articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2011 ( eeeeehh ???, credo intendano 2009) , n. 196, con una dotazione organica inferiore alle settanta unità, con esclusione degli ordini professionali e loro federazioni, delle federazioni sportive, degli enti la cui funzione consiste nella conservazione e nella trasmissione della memoria della Resistenza e delle deportazioni, anche con riferimento alle leggi 20 luglio 2000. n. 211, istitutiva della Giornata della memoria e della legge 30 marzo 2004, n. 92, istitutiva del Giorno del ricordo, nonché delle Autorità portuali e degli enti parco, sono soppressi al novantesimo giorno dalla data di entrata in vigore del presente decreto. Le funzioni esercitate da ciascun ente soppresso sono attribuite all’amministrazione vigilante ovvero, nel caso di pluralità di amministrazioni vigilanti, a quella titolare delle maggiori competenze nella materia che ne è oggetto. L’amministrazione così individuata succede a titolo universale all’ente soppresso, in ogni rapporto, anche controverso, e ne acquisisce le risorse finanziarie, strumentali e di personale. I rapporti di lavoro a tempo determinato, alla prima scadenza successiva alla soppressione dell’ente, non possono essere rinnovati o prorogati.

    art 1 comma 2 L.196/2009
    2. Ai fini della presente legge, per amministrazioni pubbliche si intendono gli enti e gli altri soggetti che costituiscono il settore istituzionale delle amministrazioni pubbliche individuati dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) sulla base delle definizioni di cui agli specifici regolamenti comunitari.

    E' specificato enti pubblici NON economici.
    Come non detto.

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  6. E quella sulle provincie è l'ennesima presa in giro.
    Varrà per i consigli provinciali in scadenza e sulla base dei dati emersi dal prossimo censimento di ottobre 2011.
    Ho verificato sul decreto.
    Per pubblicare i dati definitivi del censimento 2001 l'ISTAT ci ha messo due anni.
    In pratica sino a fine legislatura (come minimo) non si farà una benemerita mazza, in termini di soppressione. Dimezzeranno solo i consiglieri dei prossimi consigli provinciali.
    Tanto la legge di revisione costituzionale ce la possiamo anche scordare: la Lega è contraria. Secondo me l'hanno fatto apposta a concepire la norma in questo modo qui.

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  7. Caro Frap,

    Sono veramente disgustato, ho letto il testo del decreto che mi hai inviato. L'ennesima presa per il "sulu/sulo" (non intendo la gonna figiana che portano gli uomini di quei posti, ma proprio quella parte posteriore del corpo che portiamo tutti).

    :-(

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  8. Mai vista un'estate peggio di questa?
    Ma va là...
    Ma non lo sai che l'Italia piace sempre di più?
    Merito di iniziative ad hoc (indovina quali?).

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  9. La perla:
    Eppure proprio mentre il vs. Osservatorio parla di un incremento dei turisti, il Sindacato italiano balneari annuncia un calo medio dei bagnanti del 25%. Come mai, colpa di prezzi troppo alti?
    Preferisco non commentare dati che non conosco, ma posso dire... Quanto ai prezzi è vero che non sono bassissimi, ma si deve tener anche conto della qualità offerta.

    :-D

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  10. Infatti ho appena sentito i telegiornali e la solfa è sempre quella. Grandi numeri di turisti dall'estero e italiani che rimangono entro i confini ... però le città sono piene di residenti.

    Di fatto alla mattina, al pomeriggio o alla sera non trovo mai parcheggio neanche a pagarlo (luglio e agosto).
    Gli altri anni non era così.

    Oibò!

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  11. @frap

    Ti è sfuggito l'ultimo pezzo del link che mi hai mandato (http://www.michelavittoriabrambilla.it/images/stories/oggi10082011_005.pdf)
    dove si legge che alla domanda "quanto è costato riprodurre quegli spot su Lampedusa" la ministra risponde: "Niente, Anche perchè le riprese sono state realizzate e mandate in onda per il programma Magica Italia"

    ?

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  12. @frap

    Eh già la Brambilla non commenta i dati che non conosce (presenze balneari) di cui tutta l'Italia ha parlato.
    Chissà perchè conosce solo quelli che dicono che il turismo va bene.
    Se poi non ci sono, ecco che qualcuno se lo inventa lei.

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  13. Eh, l'avevo letto sì.
    Ma tu pensa le palle che racconta questa qui.
    Magica Italia non è prodotta dalla RAI, ma è opera di Procom Communication Group.
    Cos'è, adesso lavorano gratis?
    Poi sarà bene rileggere cosa aveva annunciato di fare.
    E intanto sull'isola sono daccapo: in sole 24 ore si sono visti arrivare sull'isola altri 1600 migranti.

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  14. E comunque su Lampedusa l'unico servizio che risulta è nella puntata N. 19.
    Peraltro questi video, da tempo, non vengono più pubblicati sul portale italia.it, come avevo già documentato sul blog.
    Balle su balle, continuamente.

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  15. Ma testate come L'Espresso, Il Fatto Quotidiano, Repubblica , Il Corriere della Sera, ossia mica dei giornaletti di periferia; che cosa fanno (?), perchè non la sbugiardano a più non posso?
    Ma non è utile a questi quotidiani darne il risalto dovuto, o si sono anche loro stancati?
    Eppure la Brambilla "tira" sempre per queste cose.
    Non se ne può più di continue falsità elencate ogni momento.
    Non se ne può più, non se ne può più ... periodico.

    Sic!

    :-(

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  16. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  17. Qui sono d'accordo con te..

    Cordiali saluti

    Pietro

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