mercoledì 22 febbraio 2012

Dalla Brambilla a Gnudi non è cambiato niente sui dati e le statistiche da un tanto al chilo, e anche nel resto ...


Come se ce ne fosse stato quell’esagerato e necessario bisogno, i 100 e passa giorni dall’avvento del neonato (per modo di dire) ministro del turismo, al Piero Gnudi sono serviti per informarci che l’Enit (Agenzia Nazionale del Turismo) è importante.
Ma va?
E che velocità ha avuto il “neonato ministro” per dare questa rapida disamina?

Dichiarazione che a conti fatti è come avere nelle batterie della staffetta 4 X 100 di atletica leggera, il primo staffettista che li percorre in oltre 30 minuti.
Sai come faranno gli altri tre a recuperare il tempo perduto?
Probabilmente riusciranno a terminare la gara quando le altre nazioni stanno correndo già la finale.

Ho esagerato?
Beh, fate un po’ voi se di esagerazione si tratta (!), ma se mi seguite c’è ancora di peggio.

Infatti, così ha detto il ministro Piero Gnudi che a Torino ha incontrato gli operatori locali del settore nel giorno della presentazione della candidatura del capoluogo piemontese a capitale europea dello sport.
“L’Enit è uno dei problemi da risolvere”, ha aggiunto Gnudi, “… e tramite l’Enit si deve promuovere il Paese Italia”. 

Per il ministro del Turismo “è necessario che la politica di promozione turistica sia coordinata, ci vuole una strategia globale, con un marchio Italia ben delineato a cui poi le singole Regioni potranno aggiungere le proprie specificità.
Ma serve un progresso culturale, che deve coinvolgere anche i singoli cittadini.
Il turismo, ha detto ancora Gnudi, non deve più essere considerato un settore residuale: può contribuire al 18-20% del pil nazionale (BUM) e creare 1,6 milioni di posti di lavoro (BUM BUM), ma bisogna fare in fretta ad attrezzarci per non rischiare di restare fuori dai pacchetti turistici per i paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina).

I turisti cinesi che viaggeranno all’estero, in particolare, ha concluso Gnudi, dagli attuali 54 milioni diventeranno 130 milioni nel 2015 (BUM BUM BUM) e molti verranno in Europa”.

E tre volte BUM perché nessuno al mondo, che di questo settore se ne capisce almeno un’anticchia, non sa che le statistiche internazionali dicono che dai 57 e passa milioni di cinesi che sono usciti dal proprio Paese nel 2010 (e non i 54 mln attuali del Gnudi), nel 2015 saranno circa 84 mln.
E manco nel 2020 raggiungeranno l’iperbolica cifra del “diversamente giovane” attuale ministro del turismo, poiché la cifra esatta è 100 milioni.
Anche secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale del Turismo (UNTWO).
Quindi …

Quindi lui, il ministro Gnudi, non è erudito in merito perché quell’anticchia ancora non l’ha, ma quel ch’è peggio, è che chi glieli scrive (questi dati) ne sa ancora di meno (sempre che non se li sia inventati da solo … ma non ci credo).
E il che è tutto dire.

Ah dimenticavo.

Pensate che qualcuno dei presenti (operatori del settore locale) alla presentazione della candidatura del capoluogo piemontese a capitale europea dello sport e che lavorano in questo comparto (dal tempo che fu e che magari se ne fanno anche del vanto) se ne sia accorto, o che qualche giornalista (addetto stampa) l’abbia notato e poi scritto?
No, nessuno ha detto niente e sulla stampa hanno riportato pari pari quello che il Gnudi ha raccontato.

E tira a campà, se ci riusciamo però, perché con ‘sta gente sarà sempre più dura per il turismo.

21 commenti:

  1. Calano dell’11% le visite in fiera, a riprova che in tempo di crisi per molti le vacanze sono la prima cosa cui si rinuncia, ma aumentano del 38% gli appuntamenti d’affari organizzati per fare incontrare la domanda internazionale e l’offerta dei territori italiani, testimonianza dell’appeal crescente del Paese come meta turistica: è un bilancio a due facce quello della 32esima edizione della Bit, ma è soprattutto uno specchio del settore, già disegnato alla vigilia dell’apertura dai dati dell’Istat. Al salone, che ha chiuso ieri a Fieramilano dopo quattro giorni di manifestazione, sono stati 89.800 i visitatori, di cui 54.600 operatori professionali ed il resto pubblico generico, mentre gli incontri d’affari dedicati alla promozione delle destinazioni turistiche italiane hanno superato quota 18.000 contro i 13.000 dell’edizione precedente. Gli organizzatori, d’altra parte, stanno cercando di fare evolvere sempre di più la rassegna verso una dimensione rivolta al business. “Nel contesto economico attuale, la Bit è attenta ad ascoltare le esigenze di un mercato in evoluzione”, spiega Marco Serioli, direttore delle manifestazioni di Fiera Milano. Quest’anno è stata la prima volta a Rho-Pero per il 43% dei 500 compratori internazionali che hanno incontrato 2.000 venditori italiani. In particolare, secondo gli organizzatori del salone, hanno mostrato un forte interesse verso l’Italia i buyer provenienti da Germania, Stati Uniti, Gran Bretagna e Russia. Quanto alle tipologie di vacanza, spiegano in fiera, continua il successo dell’Italia come meta enogastromica e per i viaggi di nozze. E crescono i viaggi alla scoperta della musica italiana, specie classica ed opera, di parchi e giardini, piccoli borghi, moda e design.

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  2. Saranno 9 le regioni che parteciperanno all'Itb di Berlino, dal 7 all'11 marzo prossimo, sotto l'ala dell'Enit: Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Umbria che proporranno la loro offerta territoriale e daranno spazio agli operatori per promuovere il prodotto sul mercato tedesco.
    Nello stand di Enit sarà presente anche il Comune di Roma, che presenterà anche in Germania il programma di Roma Capitale. “Il turismo tedesco si conferma per il nostro Paese come la maggiore fonte di clientela estera – sottolinea il direttore generale dell’ Enit, Paolo Rubini – non soltanto per il volume degli arrivi che, secondo l’Istat, nel 2010 ha toccato quota 9,30 milioni su un totale di 43,79 milioni di arrivi internazionali, ma per un rapporto storico forse unico nel suo genere che unisce l’Italia e la Germania nel turismo".

    Il mercato tedesco è trainato, secondo Enit, dall'ottimo sistema di collegamenti fra i due Paesi: "Lufthansa, che la scorsa estate ha introdotto tre nuove destinazioni (Genova, Palermo e Olbia) prevede nuove tratte nel 2012, tra le quali Bari e Catania; Germanwings offre voli su 5 nuove destinazioni quali Bari, Pisa, Catania, Napoli e Cagliari. Ulteriore novità – continua Rubini – anche sul fronte del trasporto su rotaia: la divisione auto al seguito delle Deutsche Bahn (DB Autozug), che conta 4 terminal sul territorio italiano, ha attivato un altro collegamento tra Berlino e Alessandria".

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  3. Se non sbaglio anche la Brambilla dava i numeri con i cinesi.


    ;-)

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  4. @Sergio

    Su quale razza non li dava la Brambi?

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  5. Non ti hanno mai detto che queste statistiche non servono a niente?

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  6. @Anonimo

    Perchè a dichiararle serve a qualcosa?

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  7. se tanto mi dà tanto....quest'anno sono 9 le regioni....e l'anno scorso erano 13....e ci fanno pure il comunicato quest'anno...io ho trovato quello dell'anno scorso...me pare mejo...ma cos'è successo tra l'anno scorso e quest'anno? cos'è cambiato? c'è qualcuno che sta antipatico a frankfurt...o che....e ci fanno pure i comunicati....

    http://www.enit.it/en/press-room-online/press-releases/398-itb-2011-l-italia-in-testa-nelle-preferenze-dei-tedeschi.html

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  8. a voi che siete attenti studiosi della comunicazione web...ho letto di un tal bocco che dice che i sigg.ri tour operator sono un pochetto in crisi...che in aumento è solo bric, germania, america...ma secondo voi, e soprattutto in tempo di crisi, il termometro dei movimenti del turismo possono darlo solo i tour operator...o forse oggi sono altri i circuiti che vengono utilizzati dai turisti dei tempi nostri...? o dico questo sol perché non sopporto i cori russi la musica finto rock la new wave italiana......cerco un centro di gravità permanente....ma qui con tutti questi soloni e professoroni credo che presto si cadrà belli e tutti....la new wave italiana è proprio tutto un volemoce bene....capisci a me

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  9. to be or not to be that is the question...o meglio, to be consigliere del consiglio nazionale dell'economia e del lavoro deve essersi quanto meno laureati? that is the question....o basta la lobby....boh.... boh....

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  10. Tutto vero.
    Da 13 sono passate a 9 e nessunissimo che l'ha evidenziato nei media del turismo.

    In verità avevo tentato di informarmi ma sembra che a nessuno freghi più di tanto.

    Poi, avrei anche da svolgere il mio lavoro e non posso stare dietro a tutte le str...anezze che fanno 'sti qui nel turismo.

    :)

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  11. Anche su questo tuo mi trovi pienamente d'accordo ...


    "... dico questo sol perché non sopporto i cori russi la musica finto rock la new wave italiana ..."

    Li odio!

    :)

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  12. E per quanto riguarda le preferenze dei tedeschi, nel link di seguito avevo già scritto che non era vero.

    http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/2011/03/ma-chi-me-lo-fa-fare-di-dire-che-i.html

    Te lo ricordi?

    :)

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  13. Mi sembra di riconoscere questo modo di scrivere.

    Mah! Mah! e ancora mah!

    ;-)

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  14. E Celli che fine ha fatto?

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  15. è alla prova del manuale Cen-Celli...
    povera Patria...
    ma Monti non si poteva tenere per lui anche il turismo...

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  16. grazie per il link, non l'avevo letto, w bocco forever

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  17. sistema italia....ma per fare gli assessori regionali del turismo...non si potrebbe istituire un corso di marketing ad hoc che gli insegni che all'estero se portano il nome delle loro regioni senza il cappello italia...come fanno tutte le altre regioni o cose simili del mondo...nessuno se li filerà...se non si chiamano toscana, sardegna o sicilia...
    io i soldi spesi male in promozione li chiamerei malversazioni ai danni dello stato o...dell'unione europea...povera patria...

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  18. @Anonimo

    Beh, per ora la nomina di P.G. Celli è bloccata alla Camera dei Deputati (X commissione).
    Anche il Senato non s'è espresso e la nomina appare tutti i giorni negli atti di discussione ma ...; forse aspettano che il Gnudi vada a spiegare il perchè di questa proposta che avverrà il 29 febbraio.
    Vedremo.
    E per questo blog è stata ed è una gran bella soddisfazione averla per il momento bloccata.

    http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/2012/02/per-ora-la-proposta-di-nomina-di-pier.html

    E m'è piaciuta la tua proposta sul fatto che Monti poteva tenersi il turismo.

    Più che ad un corso ad hoc, credo che gli assessori regionali debbano essere nominati per l'esperienza acquisita nel settore.
    Un breve corso non servirebbe ad una benemerita cippa; il turismo va innanzi tutto amato e frequentato da molto tempo ... e non dalla parte del turista, ma dietro alle quinte.

    Non ci s'inventa assessori al turismo e i risultati di queste scelte le abbiamo giornalmente sotto gli occhi.

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