giovedì 8 marzo 2012

Da Arnold Schwarzenegger a Piero Gnudi


All’inizio degli anni Novanta, un giovane politico si batté molto per promuovere l’attività fisica negli Usa, ma nessuno dei suoi colleghi sembrava dargli retta.

Alla fine del 1991 sembrava finalmente vicino a ottenere qualche risultato.
Era riuscito a coinvolgere quasi tutti i governatori, mancava quello dell’Arkansas e si preparò per convincerlo a unirsi al suo progetto.

Il giovane giunse negli uffici di questo governatore e gli fu chiesto di attendere.
Attese.
Attese a lungo.
Iniziò a innervosirsi.
Vide passare davanti a sé diversi personaggi di minore importanza, e alla fine se ne andò.
Quel governatore era un giovanissimo Bill Clinton, e possiamo immaginare cosa stesse facendo di così importante nei suoi uffici. 

Quel giovane politico si chiamava Arnold Schwarzenegger, un culturista.
In Italia, invece, come Ministro dello Sport abbiamo nientemeno che Piero Gnudi, ex Presidente dell’Enel e una miriade di notevoli incarichi lavorativi che con lo sport e il turismo hanno la stessa grazia che possono avere i cavoli mangiati a merenda.

Dell’effetto che lo Gnudi ha portato al turismo (?) ho già scritto su queste pagine, e non mi fermerò nel proseguo del suo mandato poiché le occasioni non mancheranno di certo, ma oggi parliamo di sport, che col turismo c’azzecca anche tanto.

Avevo scritto che lo Gnudi non conoscendo per niente la “materia” per cui è stato preposto, era facilmente ipotizzabile che di acqua sotto i ponti ne sarebbe passata in gran quantità prima che il nuovo ministro potesse cominciare a capirne un qualcosa, e che si sarebbe andati incontro a delle parole “gaudenti” per accontentare a destra e a manca … per poi fare subito dopo una gran retromarcia.
E di esempi ne abbiamo a iosa.

L’ultimo dei quali è bello fresco.
Infatti, lunedì 9 gennaio 2012, appariva sulle pagine di Tuttosport la seguente dichiarazione di Piero Gnudi: “Non credo ci saranno grosse restrizioni finanziarie nello sport… “.

Mah!

E così Piero Gnudi gela per la seconda volta il mondo dello sport. 

La prima fu in Campidoglio quando disse che "un'Olimpiade vale tre punti di spread...".
E si sa come è andata a finire con Roma 2020.
Il ministro dello sport ieri è intervenuto al convegno della FederSport, "il presente e il futuro dello sport italiano": il presidente di questa importante associazione, Romolo Rizzoli, gli ha ricordato la "preoccupazione del mondo dello sport" e la necessità di "poter programmare".
E Giovanni Petrucci, n.1 del Coni, ha ricordato come il Comitato olimpico abbia già iniziato un percorso di "autoriforma", ma sia in attesa ancora delle risposte e degli impegni promessi dal governo Monti.

Il sogno, dopo gli ultimi tagli, è sempre quello del finanziamento automatico.
Il timore che i 470 milioni annui restino solo un ricordo.
Ma Gnudi, come detto, ha gelato poi con la platea, ricordando il "momento di crisi", in tutto il mondo, e l'impossibilità da parte del governo di poter dare certezze per il futuro, almeno adesso.

Ma era così difficile “immaginarlo” due mesi fa senza andare a dire: “Non credo ci saranno grosse restrizioni finanziarie nello sport … ?“
Le stesse identiche cose succedono anche nell’altra branchia del suo dicastero, il turismo.
Settore per cui prima dice una cosa per poi cambiarla con un’altra di parere completamente contrario.
Anzi, nell’occasione Piero Gnudi riesce anche a incolpare i notturni (talpe e corvi) che, secondo lui, s’aggirano indisturbati nei corridoi del ministero a riscrivere i decreti e i decretini di nascosto da occhi indiscreti (ved. qui).
Giusto per fargli un dispetto, si presume.

E allora chissà se quei “corvi o talpe” potessero scrivere di notte le sue dimissioni, tanto per fargli l’ultimo dispettino … ma contribuendo smisuratamente alla mia (nostra?) felicità?

P.S.: Poi e magari, inserire qualche ministro che di questi comparti se ne capisca … considerato che questo è un Governo di tecnici.


21 commenti:

  1. Mezza consolazione o doppio dispiacere?

    :-(

    RispondiElimina
  2. Le istanze del mondo del turismo e le problematiche che richiedono un necessario ed immediato intervento da parte delle istituzioni nazionali sono state al centro dell’incontro che una delegazione di Fiavet, Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e Turismo, ha avuto con il ministro per gli Affari regionali, il Turismo e lo Sport, Piero Gnudi. In particolare, la Federazione ha chiesto che, nell’ambito della lotta all’evasione fiscale, si intervenga con decisione contro l’abusivismo nel settore turistico. Secondo le stime dell’Osservatorio Nazionale Imprese Viaggi e Turismo di Fiavet, le ‘organizzazioni parallele’ veicolano oltre il 10% del traffico turistico, con punte di oltre il 30% in alcune aree a forte intensità turistica, generando volumi che non incidono sul Pil nazionale e fornendo un servizio che non garantisce le giuste tutele e garanzie di sicurezza ai clienti. Fiavet ha poi rimarcato come l’incremento degli oneri e degli adempimenti a carico delle imprese del comparto turistico, introdotti con alcuni recenti provvedimenti legislativi, abbiano determinato un ulteriore svantaggio competitivo per gli operatori nazionali a vantaggio delle aziende con sede all’estero. “Riteniamo siano troppi – ha spiegato il presidente d’onore di Fiavet, Giuseppe Cassarà, al Ministro – i meccanismi distorsivi che penalizzano le imprese italiane rispetto ai competitor europei ed è fondamentale lavorare per armonizzare le condizioni di lavoro in ambito europeo”. “Ringraziamo il ministro Piero Gnudi – ha detto il presidente di Fiavet Fortunato Giovannoni – per averci ricevuto e per la disponibilità dimostrata. Quello di ieri è stato solo un primo colloquio a cui seguiranno nuovi incontri, fondamentali per portare avanti gli impegni annunciati. Noi abbiamo garantito la piena collaborazione, perché solo con l’azione congiunta e condivisa di tutti gli attori del comparto si potrà favorire una reale ripresa del turismo in Italia”.

    RispondiElimina
  3. Si, la Fiavet aspetti e speri che ... presto Piero Gnudi risolverà il problema.....

    RispondiElimina
  4. Dopo due anni di attività, finisce l’esperienza dei Buoni Vacanze, uno strumento finalizzato a favorire l’accesso al turismo delle persone e delle famiglie meno abbienti e dei pensionati. “Entro aprile non avremo più Buoni Vacanze da collocare: sono finiti i fondi pubblici e questo strumento non verrà più finanziato”, spiega Benito Perli, presidente di Fitus, Federazione italiana del turismo sociale tra i soci dell’Associazione Buoni Vacaze Italia che, oltre a Fitus Reti del turismo sociale, annovera anche Assototurismo-Confesercenti, Confturismo-Confcommercio e Federturismo-Confindustria. La rappresentanza dell’Associazione è paritetica tra il settore del turismo sociale al 50% ed il settore della rappresentanza delle imprese turistiche per l’altro 50%. Il Dipartimento per lo Sviluppo del Turismo della presidenza del Consiglio dei ministri ha stabilito che i Buoni Vacanze emessi nel 2012 hanno validità di utilizzo fino a domenica 9 settembre 2012. Complessivamente, in questi due anni, sono stati erogati e spesi, per finanziare questo strumento, 9 milioni come contributo pubblico per una spesa complessiva che si è aggirata intorno ai 22-23 milioni di euro e ha coinvolto 25.000 famiglie, ovvero circa 35.000 persone. Sono stati circa 10.000 gli operatori turistici che hanno aderito al progetto. I Buoni Vacanze sono stati usati per il 75% da famiglie, la gran parte delle quali composte da tre o quattro persone con un reddito complessivo inferiore ai 20-25.000 euro; 25% sono stati i single. L’età media dei richiedenti è di 46 anni. In questi due anni di emissione, ovvero tra il 2010 e il 2011, la richiesta di Buoni Vacanze è aumentata del 40%.

    RispondiElimina
  5. @B.C.

    Ecco, questa è la notizia che m'aspettavo di meno.
    La produttività delle altre nazioni che l'hanno attuati (certamente in maniera migliore di quelli "brambilliani") ha portato ad incrementare il turismo con buonissime percentuali.
    Un altro motivo per cui lo Gnudi dovrebbe allontanarsi definitivamente da quel dicastero per "manifesta inferiorità" come s'usa nel baseball

    RispondiElimina
  6. Gnudi .............. ne azzeccasse una!

    RispondiElimina
  7. @Luciano

    Sembra che Aponte faccia retromarcia sull'acquisto di Tirrenia

    http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2012-03-08/tirrenia-cambia-cordata-064748.shtml?uuid=AbyaqJ4E&fromSearch

    RispondiElimina
  8. @Vincenzo

    Alè, proprio una bella giornata.
    Prima la fine dei buoni vacanza e adesso questa.
    Non c'è che dire.

    E se il detto che non c'è due senza tre ... allegria

    :(

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non so se quello che andrò a dire sarà il terzo dispiacere della Sua giornata, ma non credo.

      E sarò breve proprio come piace a Lei.

      Questo blog è la cosa più divertente, professionale e intelligente che mi sia capiatata di leggere da molto tempo.
      I miei più piccanti complimenti a Lei e a frap1964.
      Naturalmente non voglio offendere gli altri.
      A presto

      F.

      Elimina
  9. @FM

    Heilà, perbacco e grazie, ma non è proprio così. E parlo per me.

    FM?

    Perchè un FM sul sito di riferimento al suo nome c'è e ...

    Cordialità

    RispondiElimina
  10. Oggi al Senato scadeva la nomina di Celli alla presidenza dell'enit.

    Sapete qualcosa?

    RispondiElimina
  11. @Sergio

    No, non ne hanno neanche discusso e quindi passa di conseguenza ... credo, anzi, ne sono certo.

    :(

    RispondiElimina
  12. Che dici, la brambillesca struttura di missione per il rilancio dell'immagine dell'Italia è al capolinea?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fammi pensare ... mumble mumble mumble.

      Vuoi vedere che dopo la "fine" dei Buoni Vacanza ...

      E poi ... ha quindi affidato al Segretario Generale la reggenza di tre uffici e cinque Dipartimenti delle strutture della Presidenza del Consiglio
      Vuoi vedere che Monti ha fatto l'en plain?

      ;-)

      Elimina
  13. Martedì 13 le due X Commissioni tornano ad occuparsi, fuori tempo massimo, di Pier Luigi Celli.

    RispondiElimina
  14. @frap

    E poi ... è legale che le commissioni si riuniscano dopo il tempo massimo?
    A cosa serve che si diano un tempo limite se poi non lo rispettano?

    Boh?

    :(

    RispondiElimina
  15. Link:
    X Commissione della Camera.
    X Commissione del Senato

    Sempre che decidano di votare...
    In ogni caso il Governo, già ora, potrebbe procedere.
    Per cui il parere ha ormai ben poca rilevanza.
    Probabilmente lo attenderanno per "cortesia istituzionale".
    Poi credo che la proposta debba tornare in Consiglio dei Ministri e infine alla firma di Napolitano.

    RispondiElimina
  16. Sic!

    Vabbè facciamo un tentativo anche con Napolitano, no?

    RispondiElimina

Visualizzazioni totali