domenica 4 marzo 2012

Piero Gnudi non sa quant'è il Pil nazionale


Ecco, ormai è alquanto evidente che Piero Gnudi, il ministro del turismo e bla bla bla, del settore per cui è stato preposto ne ha le stesse conoscenze che può avere un bradipo sui rivelatori di particelle nella fisica sub-nucleare.

Anzi, il buon bradipo, non essendo stato inserito in alcun ministero che tratta l’argomento relativo al nucleo, non può recare nessun danno alla nazione.
Di mentre, il Gnudi, che nel turismo n’è il capo indiscusso del dicastero, beh; fate un po’ voi.

Delle sue performance e dei celeri dietrofront ne ho già scritto a iosa (e non mi fermerò di certo nel tempo a venire), ma pochi sanno che nonostante abbia un CV prettamente incentrato all’economia ed al commercio, dei numeri conosce (forse) alquanto poco.

Per dare una logica “all’accusa” (bonaria, per carità) che sto scrivendo, il Gnudi s’è laureato in economia e commercio nel 1962 presso l'Università di Bologna, è titolare di uno famosissimo studio commercialista con sede a Bologna.
È stato nei consigli di amministrazione o nei collegi sindacali di Stet, Eni, Enichem, Credito Italiano.
Nel 1995 è stato nominato consigliere economico del Ministro dell'Industria. Dal 1994 ha fatto parte del consiglio di amministrazione dell'Iri, ricoprendovi l'incarico di sovrintendere alle privatizzazioni nel 1997, presidente ed amministratore delegato nel 1999 e presidente del comitato dei liquidatori nel 2002.
Membro del direttivo di Confindustria, della giunta direttiva di Assonime, del comitato esecutivo dell'Aspen Institute, consigliere di amministrazione di Unicredito Italiano.
È stato presidente del consiglio di amministrazione dell'Enel dal maggio 2002 all'aprile 2011.

E ahimè/ahinoi, Gnudi, dal 16 novembre 2011 è stato nominato Ministro senza portafoglio per il Turismo e per lo Sport del governo Monti.
Per non fargli mancare niente, dal 25 novembre 2011 ha anche la delega al Dipartimento per gli Affari Regionali.

Beh, che dire; uno che dei numeri dovrebbe conoscerne anche le sfumature ignote ai più.
Uno che per esempio dovrebbe sapere a menadito quant’è il Pil nazionale, le sue percentuali di questo o quell’altro settore.
E non dico con la precisione più certosina, ma almeno sommariamente, che cavolo!

E invece no, Gnudi non sa nemmeno (questione di memoria?) quant’è il Prodotto Interno Lordo dell’Italia.
Ma come (?), un commercialista famoso che ha avuto, e che ha, tutte quelle posizioni non da poco, nonché istituzionali, che l’hanno portato recentemente a dichiarare qualcosa come un milionesettecentomila e passa di guadagno nel 2010, non conosce il totale del valore dei beni e servizi prodotti all'interno del nostro Paese?

Infatti in una recentissima assemblea di Confcooperative a Bologna, Piero Gnudi ha precisato: “ … Un punto vale 20 miliardi e due punti sono quanto la nostra manovra, e l'aumento dello spread era insostenibile, mentre l’averlo ridotto di due punti è una riduzione superiore alla manovra.… “.

Magari potrebbe anche sembrare una cosa di poco conto allo stolto che legge o passa di lì, ma credetemi non l’è.

E sarebbe un po’ come quel fruttivendolo che non conosce il prezzo della lattuga o chessò, dei pelati, tanto per fare un esempio.
Sono pertanto ben pochi quelli che non sanno che il nostro Pil s’aggira sui mille seicento e un po’ di miliardi all’anno, e di conseguenza un punto l’è 16 miliardi (circa) di euro.
Quindi sono quattro i miliardi di differenza che se sommati (due punti del Pil) fanno la “modica” cifra di otto miliardi in discrepanza, dalla verità a quello che dice il Gnudi.
Beh, se a voi sembra poco e normale che un commercialista di fama non sappia neanche ste cose ... auguri Italia!
E l'hanno messo proprio nel turismo tanto per continuarne la "dinastia".

Oppure e magari, sarà "colpa" del giornalista che ha riportato l'audio dell'assemblea e che non sia riuscito a capirlo o a tradurlo, considerato che Gnudi parla così?

P. S.: Se poi il punto menzionato dal Gnudi era abbinato o riferito allo spread, beh; leggete i commenti di questo post che spiegano bene, almeno credo.

7 commenti:

  1. Mi pare che ci sia un po' di confusione, eh.

    Intanto nel pezzo che hai linkato:
    "Un punto vale 20 miliardi e due punti sono quanto la nostra manovra - ha precisato Gnudi - L'aumento dello spread era insostenibile e averlo ridotto di due punti è una riduzione superiore alla manovra. Ormai siamo vicini alla ripresa"

    Ora è evidente che se due punti di spread sono quanto la manovra del governo, averlo ridotto di due punti non può essere una riduzione superiore alla manovra.
    Chi ha scritto 'sta cosa non conosce nemmeno la logica elementare.
    Il senso voleva essere probabilmente: la ns. manovra da 40 mld di euro, ne vale in realtà 80, visto che abbiamo ridotto lo spread di due punti.
    Dopodiché lo spread c'entra abbastanza poco col PIL, piuttosto col ns. debito pubblico (che vale il 120,1% del ns. PIL a fine 2011) che si aggira attualmente +/- sui 2000 miliardi di euro (a dic. 2011, erano esattamente, 1.897.900 milioni di euro).
    Ed il cui finanziamento attraverso titoli pubblici vale appunto all'incirca 20 miliardi di euro in più per ogni punto percentuale aggiuntivo necessario per collocare quei titoli sui mercati finanziari. E quella percentuale è strettamente correlata alla ns. credibilità internazionale nel poter effettivamente onorare quel debito. Soprattutto visto che, a differenza dei primi anni 90, a parità di rapporto debito/PIL, la composizione del debito è estremamente diversa, essendo il ns. debito estero passato dal 10% circa al 50% circa del debito totale. Il che, ovviamente, ci espone molto di più sul mercato finanziario internazionale.

    Cosa poi abbia detto effettivamente Piero Gnudi in assemblea, forse, solo chi era presente lo sa.
    A margine ha detto per certo (vedi QUI dal min. 01.05) che la cosa migliore di questo governo, in questo momento, sarebbe la riduzione dei taxi (subito corretti in tassi), grazie al miglioramento della credibilità sul piano internazionale.
    Non prenderei per buona qualsiasi cosa scritta +/- a caso sul web su Gnudi, fossi in te.
    Dopodiché vorrei sperare che almeno di Economia capisca qualcosina di più che di turismo.

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    1. Ok, tutto vero quello che scrivi (come al solito).

      Resta però il fatto che un punto del Pil vale all'incirca 16,50 miliardi di euro ... e non 20.

      E poi è domenica e tante novità sul web non ci sono. Già al sabato è difficile trovarle.

      Diciamo che mi sono attaccato a quella notiziola perchè in mancanza di meglio ... potevo mica lasciarli senza niente di fatto.

      ;-)

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    2. Credo che Gnudi parlasse di punti di spread, non di PIL.
      Cosa ti ha fatto pensare il contrario?

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    3. Mah, credo che si riferisse al Pil perchè nel caso la differenza sarebbe ancora maggiore.

      Infatti si calcola che ogni aumento dello spread di 100 punti base (1 punto), porta ad un aumento di circa 18 miliardi di euro in tre anni ... allungandoci le difficoltà del pareggio nel 2013.

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  2. Domani alla X Commissione del Senato, a partire dalle 14.30 dovrebbero parlare (e forse anche votare) circa la nomina di P.L.Celli .

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  3. Alla X Commissione della Camera invece nisba e domani sarebbe in teoria l'ultimo giorno utile.
    Dopodiché il Governo potrà procedere anche in assenza dei pareri.
    Stai a vedere che finisce alla Ponzio Pilato.

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  4. Immaginabile.

    E al Senato faranno la medesima cosa

    Oibò!

    :(

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