venerdì 6 aprile 2012

Il "nuovo" programma (turismo) di Marco Doria (candidato a Sindaco di Genova) … però rivisto, come se l’avessi già visto.


Però prima vorrei capire il come, ma soprattutto il perché, una città che si dichiara (lo dice il programma) in controtendenza con le altre d’Italia (e c’hanno aggiunto, tanto per esagerare un po’, anche d’Europa), e vale a dire “Genova una delle città emergenti sulla scena turistica europea” e “ … dal 2004 il turismo a Genova ha continuato a crescere”, debba avere bisogno di quei cambiamenti che si leggono nel proseguo della dottrina turistica di chi ha partorito cotanta “saggezza” elencandola nel programma del Marco Doria.

E a parte il fatto che i dati della Bankitalia dicono tutto l’opposto (ved. schema sopra) e i fatti anche (ved. qui e poi anche qui), mentre le parole che leggi sul sito italiano più idoneo per dire queste cose in buona verità, affermano che “ … le giornate trascorse dai turisti presso le strutture ricettive liguri sono diminuite, in linea con il biennio precedente … “.

Comunque mettendo alla prova la “saggezza” di chi l’ha redatto (‘sto gran bel programmone del turismo), rileggo le stesse e medesime cose del secolo scorso (alcune fors’anche del secolo prima)

Infatti dopo i canti di gloria (non è una canzone) della città di Genova, ci vedi e c’è scritto …

Superare la frammentazione nella gestione
Migliorare la visibilità e la promozione del territorio
Lavorare per una crescita della qualità degli eventi
Realizzare una programmazione di medio-lungo periodo
Favorire nuovi percorsi turistici
Investire le risorse economiche derivanti dalla nuova imposta di soggiorno … beh, questo in verità è nuovo, anche perché la tassa di soggiorno prima non c’era.

E loro da buoni, belli e bravi programmatori del turismo, beh; ce l’hanno messa, poiché quando si parla di tasse … non li batte nessuno.
Toh, i famosi appartenenti al BBB!
Poi se puoi ovviarle come hanno fatto da altre parti, probabilmente per “loro” è tempo perso andarne a capire il perché e il come si fa.

Barcellona (Spagna) che fa circa otto volte più turisti di noi non spende neanche un nichelino (da anni) per la pubblicità, però fa questo … ma vai a spiegarlo a ‘sti professoroni che scrivono in due paginette un bel programma turistico della città.
Poi ci sarebbe anche quello che fa (marketing) Lisbona, Stoccarda, Lione, Berlino e tira cantà.
Ma si, inutile dirlo, tanto con questi l’è tempo perso.
Quindi non c’inserisco nessun link e che se lo vadano a cercare da soli i BBB (buoni, belli e bravi) simil sapientoni.

Se poi penso che la Regione Liguria ha un assessore al turismo che finalmente se ne capisce, Angelo Berlangieri (e la giunta è della stessa parte che "spinge" il Doria), forse sarebbe bastata anche una mezzoretta a parlare con lui per capire che ‘sto programma è una strun  … beh, è una stranezza di costruttività.

Dove ancora trovi scritto che bisogna superare le ovvie sovrapposizioni (ovvie decchè?), di APTL, Comune, Provincia, CCIAA e STL … ma non s’era detto che il turismo a Genova è aumentato?

E che ci vorrebbe un’unica cabina di regia a livello comunale, o comprensoriale, con un forte ruolo di indirizzo, programmazione e controllo del settore pubblico, valorizzando le lezioni positive delle esperienze pubblico/private già sperimentate (positive decchè? … e dove?) … ma non s’era detto che il turismo a Genova è aumentato?
E poi … ch’è necessario ragionare in ottica di territorio come sistema di accoglienza turistica complessiva dove tutti gli attori interagiscono per raggiungere un obiettivo condiviso.
Ma va?

Per non parlare del … anche le delegazioni debbono diventare palcoscenico abituale di iniziative di alto livello e richiamo.
Eccome no!

E poi non poteva di certo mancare … la destagionalizzazione dei flussi turistici.
Che se vado ben bene a vedere, scopro che questa cosetta l’ho letta per la prima volta nel ’63.

E che dire del … nuove opportunità per realtà turistiche della città oggi meno conosciute e per il suo tessuto commerciale, per esempio rivedendo la logistica dei pullman turistici, in modo che i visitatori debbano attraversare il Centro e il Centro storico per raggiungere l’Acquario … ma non s’era detto che il turismo a Genova è aumentato?

Mentre dulcis in fundo ecco che spunta lui, il famoso, anzi il famosissimo di ‘sti tempi … iniziative di accesso al credito agevolato per chi decide di riqualificare la propria attività turistica con ristrutturazioni, certificazioni e formazione del personale.

Beh, qualcuno spieghi alla scrittrice/ore di questo programma che ‘sta cosa c’è già.
L’aveva ideata la Margherita Bozzano nel 2006 (Ad Hoc Turismo) (qualcosa come sei anni fa), a cui anche la Michela Brambilla (Italia & Turismo) c’aveva attinto; solo che le palanche …

Ma per piacere, e che “cavolo” di programma sul turismo è ‘sta cosa dove c’è scritto una marea di problematiche (che a Genova ci sono, per carità) ma senza darne manco una pur piccola soluzione.
E poi … come diamine possono dire che il turismo va bene se loro stessi c'aggiungono tutte le problematiche che sono ancora da risolvere?
Anche perché se l’andasse veramente come ce la racconatno e il turismo fosse in aumento come dicono, beh; in questo caso si parlerebbe d’innovazione e non certo di totale ripristino dell’organizzazione esistente.

E questi "campioni" vorrebbero risolvere il problema del turismo genovese con questo programma del turismo di cui ne dichiarano l'esagerata importanza per l'economia della città (?), e allora figuriamoci come potranno risolvere le cose che sono addirittura meno importanti.

P.S.: Credo invece che per risolvere il problema del turismo a Genova non sia neanche sufficiente il ripartire da zero, ma scavare anche un bel pò (sottoterra) per togliere quelle radici che son ben radicate e che traggono il nutrimento (solo) per loro stesse ... forse!

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