lunedì 14 maggio 2012

Marco Doria, l'assessore alla Cultura e al Turismo che non c'è ... e il Manuale Cencelli

Le indiscrezioni dicono che la formazione dello schema, in caso di vittoria al ballottaggio di Marco Doria, sarà 5-4-1-1-1, molto stile Cencelli.
L’IDV dichiara che i giochi sono fatti da tempo; due assessori oppure un assessore e il presidente del consiglio comunale.

Al PD la presidenza della futura e poco chiara Provincia e assessori annessi e l’esternazione che l’IDV e Marco Doria sono inconciliabili.
Eh si, questa volta il consiglio comunale voterà la Provincia senza elezioni di sorta.
La stessa cosa si “sente” riguardo al PD e allo stesso Doria in caso di vittoria al ballottaggio: inconciliabili.
Beh, non c’è che dire; un’allegra e produttiva bella partenza per Genova, e chissà mai come potrà andare a finire nella malaugurata sorte che questo s’avveri.

Lui, Marco Doria, invece ha detto che non farà il Cencelli e che gli assessori alla giunta comunale li sceglierà in base alla competenza e alla serietà.
Parole e frasi forse copincollate da qualcuno (Enrico Musso) che le disse in tempi non sospetti, e vale a dire molto ma molto tempo prima, e di cui, conoscendone a fondo la serietà (come la sua squadra), ne sono più che certo che così andrebbe a finire.
Bisognerebbe però sapere quali sono i suoi (quelli di Marco Doria) parametri per competenza e serietà.
Sulla serietà non voglio disquisire (non li conosco così bene) ma sulla competenza … vorrei proprio sapere chi ci metterà alla cultura e al turismo.
Di questo m’intendo e di questo mi pongo il problema.

La cultura/turismo che internazionalmente (non a Genova) vengono dati come l’oro del terzo millennio e che potrebbero, se veramente ben gestiti, toglierci dall’acqua alla gola.
E dico acqua per non usare dei termini maleodoranti.

Forse che ripeschi dal PD quel Gianni Vassallo (assessore uscente al turismo e commercio) di cui su queste pagine abbiamo già scritto in gran quantità sull’inadeguatezza delle sue scelte, sui dati e le statistiche in eterno disaccordo con quelli probabilmente più veritiere e reali della Bankitalia, e poi … beh, basta fare un piccolo giretto in città per rendersi conto degli eventuali risultati.

Senza contare poi la fortunata serie di libri sulle “Caste” che ormai ha reso popolare, quasi leggendario, il velenoso frutto della scelta di “dare lavoro” (e generare clientele?) gettando soldi pubblici a palate per “mantenere” una macchina comunale, il più delle volte con inutili “inserimenti” dettati non certo dalla meritocrazia.

Ebbene, ho trascorso due notti cercando nelle liste (otto per la precisione con 40 nominativi cadauna) dei candidati di Marco Doria, un qualcuno che di questo comparto s’intendesse almeno un po’ e che vi avesse in parte svolto con certa frequenza un pur minima parte della sua vita.

Nulla che di più nulla non si può!

Anzi, uno in verità ci sarebbe ed è proprio l’amico Silvio Ferrari che di cultura se ne capisce di certo, ma la sua risposta è già stata perentoria al riguardo: “ … ho già dato!” e quindi non se ne parla nemmeno.
E’ anche vero che il Marco Doria abbia dichiarato che non è necessario che siano stati candidati per occupare la poltrona di quell’assessorato, ma rileggendo il suo primo programma sulla città e notando che la parola “turismo” non c’era manco una volta … beh, che dire; meglio non dire!
Poi nel secondo programma (quello di Marco Doria) è apparsa; alcune righe di una inconsistenza da far paura con riportate su le medesime causali del secolo scorso.
E allora?

E allora perdete ogni speranza voi che sognate che col turismo e la cultura si possa far entrare della moneta sonante in questa città; quelle palanche che porterebbero il certo benessere com’è recentemente accaduto in moltissime altre città del mondo.

Inutile fare una lista di quelle, perché si potrebbe correre il rischio di passare le prossime 24 ore a leggerne i nomi.

Lista in cui (votando Marco Doria al ballottaggio) non vedremo mai il nome di Genova, a meno che …


10 commenti:

  1. Pare che di questi tempi al Doria interessi più l'immigrazione che il turismo... a meno che nella proposta di legge non si voglia estendere il voto anche a questi ultimi, allora si che si interesserebbe di turismo...

    ;-)

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  2. Aiutooooooo non lo volgio il Doria

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  3. Da non perdere


    http://www.lapoliticaitaliana.it/Agenzia/?d=20120514&id=59370

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  4. A mio avviso è stato un errore non dichiarare, dopo il primo turno, la composizione della giunta.
    Senza i voti del M5S (non appoggiano nessuno, a quanto ho capito), a meno di un vero e proprio miracolo, temo che per Musso non ci siano comunque molte chanches, purtroppo.

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  5. C'ho provato in tutti i modi di fargli dire la squadra degli assessori ma ha risposto che se la dice ne fa scontenti (di noi) un'ottantina poichè pensavano d'essere loro i designati.
    Mah?

    Stasera avrà l'ultimo confronto con il Doria su Sky alle 21:00 e questa mattina l'ho supplicato di dare 'sta benedetta formazione. Almeno i media, in questo caso, non parleranno e scriveranno d'altro e ...

    :(

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  6. Appena visto il dibattito su PrimoCanale.
    Con Doria che ha detto chiaramente che lui di nomi non ne fa.
    Proprio per questo, invece, avrebbe dovuto farli Musso.
    Tanto comunque dovrà scontentare delle persone, prima o dopo.
    Peraltro perdendo non ne farà contento proprio nessuno.
    Il divario di voti non si colma con le chiacchiere, imho.

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  7. E pensare che quando li ho sentiti dopo la mia preghiera, mi hanno detto che stavano buttando giù la lista.

    Oibò!

    Ma domani torno all'attacco!

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  8. foto stupendo! l'ho riposto (con vs link) al mio facebook page, BURNT BY THE TUSCAN SUN.

    Grazie!

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