lunedì 16 luglio 2012

Promuovitalia sarà assorbita da Invitalia …



La scure della revisione della spesa in Italia, mentre penalizza i servizi essenziali (welfare, sanità, etc.) ancora si tengono in vita i carrozzoni dove tutto si fa meno che sviluppo, è il caso di PROMOVITALIA (house - providing) di qualche Ministero (Sviluppo Economico).
Il testo di una interrogazione che condivido in pieno:

... si apprende da un articolo dell'Ansa del 28 maggio 2012 che è stato recentemente rinnovato il Consiglio di amministrazione di Promuovi Italia SpA.
Il presidente per il prossimo triennio sarà Costanzo Jannotti Pecci, imprenditore campano del settore turistico e presidente di Federterme-Confindustria.
Per la vicepresidenza dell'agenzia tecnica, il Consiglio di amministrazione ha deliberato la nomina di Massimo Ostillio, già parlamentare e Assessore al turismo della Puglia.

Nel Consiglio è stata confermata Caterina Cittadino, capo del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo della Presidenza del Consiglio dei ministri, presidente dell'Osservatorio nazionale del turismo, membro del Comitato di etica dell'Organizzazione mondiale del turismo.
Di nuova nomina i due consiglieri Emilia Masiello, della Direzione generale per l'incentivazione delle attività imprenditoriali del Ministero dello sviluppo economico, e Federico Fauttilli, attualmente capo dell'Ufficio nazionale per il servizio civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, già Direttore generale del Dipartimento per i rapporti con il Parlamento e del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo.

Il direttore generale Francesco Montera, alla guida di Promuovi Italia dal 2008, continuerà a svolgere la sua attività affiancando tutti i componenti del CdA per il prossimo triennio.
Promuovi Italia SpA è l'agenzia di assistenza tecnica che, in regime di house-providing, opera alle dipendenze del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Inoltre fornisce supporto al Ministero dello sviluppo economico nella gestione degli interventi a sostegno dello sviluppo delle attività economiche ed occupazionali.
Considerato che in un'inchiesta de "l'Espresso" del 24 febbraio 2012 si affrontano gli sprechi nel settore del turismo per cui, «Con la scusa di promuovere i viaggi in Italia, lo Stato continua a bruciare centinaia di milioni di euro per enti utili solo ai dirigenti e alle loro clientele»;
in particolare: «a due passi da Montecitorio, ci sono gli uffici di Promuovitalia.

Una società pubblica che nel 2011 è costata la bellezza di 26 milioni di euro, più del doppio rispetto al 2009.
È accaduto che la Spa è passata da 31 dipendenti ai 97 registrati l'anno scorso.
E nel 2012 - si legge in un documento riservato che "l'Espresso" ha potuto consultare - si prevede di arrivare a 106 unità. Rispetto al 2009 l'aumento del personale è del 312 per cento.
Un bel record che fa il paio con il rialzo (più 750 per cento) del monte stipendi, passato dai soli 768 mila euro del 2007 a ben 6 milioni.
Che fa tutta questa gente, a cui bisogna aggiungere un esercito di co.co.co (233 nel 2011, quest'anno potrebbero arrivare a 324) degno di una multinazionale?
Organizza progetti per promuovere il turismo.
Come "l'addestramento dei vigili urbani a fini turistici" (con 530 mila euro a Napoli, Roma, Firenze e in altre città sono stati organizzati 32 corsi dove gli agenti hanno imparato "competenze sul patrimonio turistico locale, gestione dello stress, problem solving"), il programma per la "diffusione del codice mondiale di etica del turismo" (costo 515 mila), senza dimenticare gli studi per "iniziative sperimentali per l'ampliamento stagionale della domanda turistica" (1,3 milioni) e misteriosi "progetti di eccellenza" costati alla collettività 1,7 milioni.

Il turismo italiano è boccheggiante (nel 2011, secondo l'Istat, pernottamenti e viaggi sono calati del 15 per cento), gli stranieri preferiscono altre destinazioni e la crisi sta ammazzando operatori, alberghieri e tour operator. Eppure nessuno come noi è bravo a sprecare vagonate di denaro.
Ogni anno lo Stato spende oltre 100 milioni per sostenere un settore che vale tra il 10 e il 13 per cento del nostro Pil.
Un fiume di soldi che finisce nelle casse dell'Enit e di varie agenzie e Spa a capitale pubblico.

"L'Espresso" ha studiato bilanci, documenti riservati e progetti scoprendo che i quattrini servono, oltre che a inutili promozioni, a foraggiare l'appetito di manager e dirigenti indicati dai politici, a finanziare strane strutture di missione governative, assurde conferenze e improbabili "bureau".
Che in teoria dovrebbero rilanciare l'immagine del Paese, ma che nella pratica ottengono risultati modesti, inversamente proporzionali agli sprechi e ai benefit (di lusso) destinati ai potenti. Andiamo con ordine, tornando a Promuovitalia.
Sconosciuta ai più, controllata al 100 per cento da Enit (l'Agenzia nazionale per il turismo), è stata creata nel 2004 dal governo Berlusconi.
La sua mission è "il supporto per l'occupazione e lo sviluppo dell'industria turistica".
In realtà la società è una via di mezzo tra un doppione dell'Enit, un'agenzia di collocamento e la Cassa del Mezzogiorno.
I progetti (finanziati con i soldi del ministero dello Sviluppo economico e del dipartimento al Turismo) sono tanti e svariati.
A parte l'educazione dei vigili, la torta più grande finisce nei progetti "Replay", "Motus" e "Lavoro e Sviluppo", che prevedono corsi di formazione e tirocini per disoccupati calabresi, campani, pugliesi e siciliani.
In "modo da favorire l'incontro tra domanda e offerta nel settore turistico".

Di fatto, Promuovitalia raccoglie i curriculum e li gira alle aziende interessate.
Solo "Lavoro e Sviluppo 4", con 6 mila "percorsi formativi" previsti, costa 60 milioni di euro.
Ma sono stati spesi milioni anche in altre avventure. Si va dal sito Internet del secondo "Polo turistico di Roma" (dove si consiglia di visitare, oltre al Colosseo, "il museo delle cere e quello della Civiltà romana") al volo low cost Monaco di Baviera-Lamezia Terme, lanciato per portare più tedeschi in Calabria.
Passando al libro "Qualità Abruzzo" sull'enogastronomia della regione e al sito dell'Osservatorio nazionale del turismo, che si è mangiato 1,8 milioni di euro.

Attenzione, non va confuso con il portale nazionale "Italia", voluto dalla Brambilla e pubblicizzato con uno spot recitato da Silvio Berlusconi: spulciando l'ultimo bilancio della presidenza del Consiglio, scopriamo che qui lo start-up è costato ancora di più, 5,4 milioni di euro.
Dietro il boom di Promuovitalia ci sono due donne.
Formalmente fu il capo dell'Enit Matteo Marzotto a chiamare, nel 2009, Maria Teresa Patti alla presidenza della società.
Ma è stata l'ex ministro Brambilla a suggerire la nomina.
La Patti era la proprietaria e l'ad della Valtur.

Al di là del possibile conflitto d'interessi, va segnalato che mentre Promuovitalia s'ingigantiva la Valtur è quasi fallita, a causa di debiti superiori ai 300 milioni: a ottobre 2011 il gruppo ha ottenuto dal ministero dello Sviluppo economico (che, ricordiamolo, paga i progetti di Promuovitalia (...)) l'amministrazione straordinaria, ma per ora i tre commissari non hanno trovato acquirenti interessati ai villaggi vacanza.
"Bisogna modificare il Titolo V della Costituzione, non per riappropriarci di un potere che è delle Regioni, ma per lavorare meglio insieme e non buttare i soldi", ha detto il nuovo ministro Piero Gnudi, fedelissimo di Mario Monti e assai critico con gli sperperi causati dagli enti locali.
Giusto!
Peccato che il governo - per recuperare la fiducia delle regioni virtuose - forse dovrebbe cominciare a fare pulizia cominciando da casa sua, a Roma.
Al di là di Promuovitalia, l'Enit, nonostante i tagli subiti nell'ultimo lustro, secondo la Corte dei conti costa (per il solo personale dipendente) ancora 15,8 milioni di euro, e in totale per far funzionare la struttura (che vanta 25 uffici esteri sparsi tra Oceania, Europa, Americhe e Asia, i cui direttori prendono tra stipendio e indennità 15-20 mila euro netti al mese) i contribuenti italiani continuano a spendere 30 milioni l'anno. Soldi usati, di fatto, solo per far sopravvivere il carrozzone.

Nel 2011 l'unico progetto degno di nota si chiama "Italy comes to you".
Investendo 2,4 milioni di euro l'Enit ha organizzato una sorta di mostra itinerante in Cina, India, Russia e Brasile.
Nei video delle varie inaugurazioni visionati da "l'Espresso" poca gente e clima da festa paesana. 
A San Paolo c'erano una trentina di tour operator locali, e tutto è finito con una biciclettata (10 partecipanti) sotto il diluvio.
"Non solo. A febbraio, prima delle inaugurazioni, il direttore dell'area sudamericana che avrebbe dovuto svolgere il suo compito a San Paolo", racconta una fonte dell'agenzia, "ha fatto scadere il suo visto di soggiorno, ed è stato costretto a lasciare il Brasile.
Così è stato spostato a Buenos Aires, in Argentina, dove abbiamo un'altra sede. Indovinate un po' chi gli paga i viaggi...". A volte la casta del turismo supera se stessa: per le mostre (di artisti locali) allestite in Cina è stato chiesto aiuto a una multinazionale americana, la McKinsey.

Che ha mandato un consulente a "supervisionare" le attività. L'onorario? "20 mila euro al mese, omnicomprensiva più Iva per ciascuno dei 5 mesi di progetto", si legge nel contratto.
Non basta: la McKinsey ha preteso (e ottenuto) che le spese extra del suo Mr Wolf, in primis le trasferte, fossero a carico dell'Enit.
Un accordo assurdo, dal momento che l'Enit ha sede e dipendenti anche a Pechino»; considerato inoltre che l'ENIT, Agenzia nazionale del turismo, è un ente pubblico non economico il cui compito è provvedere alla promozione turistica dell'Italia all'estero.

L'ICE, Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, attualmente in gestione transitoria, è stata istituita dal decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, come ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, sottoposto ai poteri di indirizzo e vigilanza del Ministero dello sviluppo economico che li esercita sentiti, per le materie di rispettiva competenza, il Ministero degli affari esteri ed il Ministero dell'economia e delle finanze.
Essa ha il compito di sviluppare, agevolare e promuovere i rapporti economici e commerciali italiani con l'estero, con particolare attenzione alle esigenze delle piccole e medie imprese, dei loro consorzi e raggruppamenti.

L'ICE opera al fine di sviluppare l'internazionalizzazione delle imprese italiane, nonché la commercializzazione dei beni e servizi italiani nei mercati internazionali, e di promuovere l'immagine del prodotto italiano nel mondo.
Essa svolge le attività utili al perseguimento dei compiti ad essa affidati e, in particolare, offre servizi di informazione, assistenza e consulenza alle imprese italiane che operano nel commercio internazionale e promuove la cooperazione nei settori industriale, agricolo e agro-alimentare, della distribuzione e del terziario, al fine di incrementare la presenza delle imprese italiane sui mercati internazionali.

Nello svolgimento delle proprie attività, l'Agenzia opera in stretto raccordo con le regioni, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, le organizzazioni imprenditoriali e gli altri soggetti pubblici e privati interessati, ai sensi di linee guida e di indirizzo strategico in materia di promozione ed internazionalizzazione delle imprese che verranno assunte da una cabina di regia istituzionale.
Invitalia, l'agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, agisce su mandato del Governo per accrescere la competitività del Paese, in particolare del Mezzogiorno, e per sostenere i settori strategici per lo sviluppo. I suoi obiettivi prioritari sono: favorire l'attrazione di investimenti esteri; sostenere l'innovazione e la crescita del sistema produttivo; valorizzare le potenzialità dei territori, si chiede di sapere quale sia l'utilità e il fine della società Promuovi Italia quando sul campo ci sono già Enit, Ice e Invitalia.

Se il Governo ritenga che un ente con una situazione finanziaria molto critica, che continua a rappresentare un altissimo costo per le casse dello Stato e che è stato negli anni espressione di una gestione clientelare ad unico vantaggio dei propri dirigenti, dovrebbe essere soppresso anche al fine di dare efficacia alle politiche di riduzione dei costi recuperando danaro pubblico che potrebbe essere impiegato in modo migliore, ad esempio in migliori servizi da parte della pubblica amministrazione ai cittadini contribuenti.

Di Franco Canino ma con molto dei miei precedenti ...



11 commenti:

  1. la colpa è del Maggiordomo!!!


    ;-)

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  2. @BRANCADORIA

    Prima o dopo scoppia, caro amico.

    Non credo che il popolo italiano possa sopportare ancora per molto.

    ;-)

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  3. In effetti leggendo il CHI SIAMO di Promuovitalia:

    CHI SIAMO
    Promuovi Italia S.p.A. è un’Agenzia di Assistenza Tecnica che opera alle dipendenze del Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Fornisce supporto alle PP. AA. nella gestione degli interventi a sostegno dello sviluppo delle attività economiche ed occupazionali dando prevalenza alla filiera dell’industria turistica ed ai settori merceologici ad essa collegati.
    L’Agenzia partecipa attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico all’attuazione dei programmi di sviluppo della competitività italiana, con particolare, ma non esclusivo, riferimento al settore turistico, culturale ed ambientale, nell’ambito delle politiche di indirizzo fornite dalle Amministrazioni centrali e regionali committenti.

    non si capisce bene in cosa si differenzi la sua mission da quella di Invitalia, per non parlare poi di Italia Turismo che ne è partecipata (non so in che percentuale).

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  4. @Frap

    Ma che sito è quello che mi hai inviato in link ITALIA TURISMO.

    Hai fatto caso a com'è scritto e i Tour Operator.

    Poi quelle capienze di migliaia di posti con non sufficienti (forse) stanze per accoglierli tutti ...

    A questa poi!

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  5. @Frap

    Se poi vai in fondo alla pagina di Italia Turismo (il tuo link) trovi che il progetto è progettato e sviluppato da Antefactory, ma cliccando sul link non appare niente.

    Mentre se cerchi Antefactory appare questo

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  6. @Luciano
    boh...
    Il sito di Italia Turismo S.p.A comunque è questo qui.

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  7. Sono pugliese e ho partecipato al progetto Lavoro e Sviluppo 4 di Promuovitalia Spa.
    Non entro nel merito degli sprechi e delle spese.
    So solo che grazie ai tirocini formativi promossi da Promuovitalia spa ho trovato lavoro in un'azienda seria qualificante e come me molti altri ragazzi delle regioni del sud Italia.
    Possibilità di formazione e lavoro che ci sarebbe stata preclusa senza Promuovitalia.
    Ringrazio Promuovitalia e le tante figure umane, tutor, selezionatori, ecc. per questa opportunità.
    Senza di loro, nel mio paesino sarei ancora a fare volantinaggio a 30 anni e con una laurea da 110 e lode in mano.

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  8. @Anonimo

    Sono strafelice per te e per il fatto che le cose abbiano preso quest'andazzo.


    :)

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