lunedì 24 settembre 2012

Agenzie di viaggio: Il filo spinato della Legge 626 (attualmente D.L. 81/2008 e successive modifiche).


Cari Amici, eccovi un'altra avventura dell’indomito esploratore dell'ignoto Bear Markyons Grylls (Marco G. Marchionni) un carissimo amico che ogni tanto veleggia su di questo blog e ci offre qualche chicca della sua grande saggezza e non da meno, esagerata simpatia.

In questa puntata Bear Markyons si avventura nella gioia di avere anche un solo dipendente: la vecchia Legge 626 (attualmente D.L. 81/2008 e successive modifiche).
Ma in questo programma non parlerà di belinate come la centrale nucleare di Fukushima, della fonderia della Thyssen Krupp o di un Altoforno ILVA. 
No!
Vi parlerà di un pericolosissimo negozio di 20 o 30 mq (facciamo un’agenzia di viaggi, va, ma poteva essere qualsiasi altro negozio commerciale ... chessò, un fiorista, un fruttivendolo, uno che affitta abiti o maschere per feste e via cantando) posto in qualsiasi via, piazza, corso, viale di qualsiasi città o paese.

Di bel bello l’incauto gestore dell’adv viene informato che bisogna assolutamente provvedere alla formazione del personale sui gravi rischi che vi sono a superare i crepacci tra i cassetti, scalare vette impervie di uno sgabello a ben due gradini per raccogliere la brochure che il cliente richiede, immergersi negli abissi degli scatoloni di merce, senza contare il rischio che si corre nel cambiare pagina sul proprio o altrui PC.
E lui stesso, il gestore, deve sapersi occupare immediatamente nel qual caso uno (un cliente o chi per lui) stramazzi a terra per chissà quale motivo.
Ma questa è una sola opportunità che malauguratamente gli può capitare nello svolgimento del suo rischioso lavoro, mentre l’altre cose che servono sono tutte scritte qui … se per caso avete qualche giorno da perdere per leggerle tutte.
Ma fate presto, sennò non vi basta neanche un mese o giù di li.
Comunque corde, moschettoni, bombole ad ossigeno e tute NBC sono già belli che pronti!

Giustamente il dipendente è ignaro di tale pericolosissima giungla in cui vive e, come dichiara una delle tante agenzie per tutti ‘sti gravi rischi che devi pagare per farti seguire tutta la pratica, il datore di lavoro da troppi anni "gongola di essere esente da tutto". 
Ma fermatevi un secondo.
Chiudete gli occhi e figuratevi anche voi questo imprenditore di un’agenzia di viaggio che gongola … eccome se gongola …

E magari gongola mentre lavora quelle 14 ore al giorno e nei mesi tosti 7 su 7.
Figurato?
Bene!
Quelli dell’agenzia anti rischio invece gongolano nel dirti che rendere comprensibile una legge complessa come la 626 è impossibile e che quindi ti serve un consulente. 
Loro, ovviamente. 

Ed hanno ragione.
Che gli frega allo stato italiano di rendertela comprensibile?
A lui (allo Stato) interessa contestarti le violazioni che, se te la stilasse comprensibile, rischieresti di non commettere.

Allora l’ignaro ed ex gongolante gestore dell’adv scopre che i suoi tre dipendenti del negozio devono recarsi in processione presso l'ASCOM per frequentare un corso di 4 ore. 
La sicurezza del povero dipendente è così importante che se non sei socio ASCOM, il corso dura 8 ore.
ATTENTI!
ACCUCCIATEVI! … se sei socio dura la metà: 4 ore.
Cioè se il titolare è socio ASCOM, il rischio si dimezza. 
Straordinario, vero?
L'ASCOM è meglio di Superman.

Facciamo allora due conti della serva: 4h+1h (viaggio) x 3 persone = 15 ore cad. = 300 € costo aziendale.
Poi devi pagare 63 € cad = 189 € per il corso.
50 € adesione all'ASCOM (Super-hero).
Naturalmente il negozio resta chiuso perdendo l'incasso perché, udite udite, il corso va obbligatoriamente frequentato in orario di lavoro.

Come fanno i night club con le donnine?
Non rischiano di scivolare dal palo?
Poi, per forza le mettono in nero!
Totale: 539 € di costi vivi + l'incasso mancato.

Che ne dite, glielo diciamo alla Fornero perché dai dipendenti ti guardi Iddio che da lei mi guardo io?
Un caro saluto dal vostro Beaver Markyons Grill! 
Nella prossima puntata parleremo di estintori cioè l'obbligo di pagare 500 € l'anno per paura che un cliente entri e ti dia fuoco al negozio.

STAY WITH US!

Di Marco G. Marchionni 

11 commenti:

  1. Da sbellicarsi.

    Ma chi è Marco Marchionni?




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  2. @Sergio

    Un grande amicone che qualche volta ha già commentato sul blog.


    :)
    Non è nel turismo ma questo non vuol dire niente, e il suo racconto originale l'ho adattato al nostro mestiere.



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  3. Per la cronaca la legge 626/94 è obsoleta da un pezzo.
    In materia di salute e sicurezza sul lavoro vige attualmente il testo unico (D.L. 81/2008 e successive modifiche).
    Ci sono effettivamente una serie di adempimenti non banali da mettere in atto, tra cui il principale è sicuramente il documento di valutazione dei rischi.
    Poi c'è l'obbligo di formare alcuni dei dipendenti per il servizio di prevenzione e protezione (in pratica le norme di primo soccorso + l'utilizzo degli estintori).
    Tocca necessariamente rivolgersi ad un consulente, perché le norme ed i vari adempimenti sono tutt'altro che semplici da mettere in atto.
    Ne so qualcosa essendo un ASPP (addetto al servizio di prevenzione e protezione) dove lavoro.
    E però la ns. normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro è una cosa estremamente seria, anche se nella cultura media delle aziende rappresenta solamente un costo aggiunto ed un aggravio. Peccato lo siano altrettanto per la comunità la moltitudine degli infortuni sul lavoro che annualmente avvengono ovunque (comprese le ADV), per non parlare del migliaio di morti bianche ogni anno (fortunatamente in calo negli ultimi anni).

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  4. @Luciano

    perché hai ripetuto il mio commento e di nuovo il tuo?


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  5. @Sergio

    Da quando Blogger ha cambiato l'interfaccia non ci capisco più niente e molte volte sono obbligato a cancellare un mio commento che viene caricato più volte.

    :(

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  6. @Frap

    Tutto vero quello che dici ma non noto delle grandi pericolosità in una adv, in un negozio di fiori, una boutique e altro ancora.
    Poi esistono alcune incongruenze non da poco.
    Faccio un esempio.
    Uno che dispone del brevetto Padi di 2° livello è obbligato a fare un corso di salvataggio nel qual caso un cliente stramazzi al suolo. Quindi fargli la respirazione bocca a bocca eccetera ... ma com'è possibile che il brevetto Padi (2° livello) non conti una cippa e che oltretutto chi lo consegue ne sa ben di più di quelli che te lo vogliono insegnare?
    Stessa cosa per l'antincendio!
    Devi fare il corso pur essendo stato per due anni il resp. della data materia sulle navi e quindi ben più addestrato di chi te lo vuole insegnare.
    HACCP!
    Corso di 6 medi (8 ore al giorno) nel dipartimento della sanità di Miami che in Italia non conta una mazza. No, qui ci vuole un corso di 4 giorni di due ore circa e chi ti vuole spiegare cos'è l'HACCP ne sa un'infinitesima parte di quanto ne sa quello che ha fatto il corso negli USA.

    :-D

    E' una cosa serissima ma andrebbe orchestrata un pò meglio.

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  7. @Luciano Ardoino

    Il problema è che bisogna creare posti di lavoro


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  8. Pensa a me che avevo serra in ferro/vetro e ciononostante mi svenavo in estintori e sicurezze elettriche, aggiungici tutti i corsi 626...
    E questi sono uno dei tanti costi fissi che incidono di brutto sul break even
    Anna maria Nan-Moreno

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  9. @Anna Maria

    Il ferro e il vetro sono fusioni fatte col fuoco.


    :-D

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