lunedì 15 ottobre 2012

Salone Nautico di Genova: Perso il 22% di presenze e ...


Il Salone Nautico è salvo, dice la presidentessa della Fiera di Genova, Sara Armella, e che quel 22% di presenze in meno non è un flop!
Bontà sua!

Non mi sento però in diritto e in dovere di “sparare” ad alzo zero contro l’Armella, anche se un qualcosa di meglio si poteva certamente fare.
Presunzione?
Può darsi, presuntuoso lo sono quel che basta, ma l’ero anche 20 e più anni fa, e vale a dire quando sostenevo che il Salone Nautico non avrebbe dovuto svolgersi solo ed esclusivamente nei padiglioni della Fiera, bensì nella città con manifestazioni culturali e turistiche per richiamare il maggior numero di partecipanti.

L’ero anche quando mi c’incazzavo non poco (mi succede anche adesso, sic!) affinché si “copiassero” i Saloni Nautici organizzati oltre i nostri confini, come ad esempio Dusseldorf, Parigi, Cannes, Monaco, Miami e altri, e dove sono presenti tutte le componenti imprenditoriali del Comparto Nautico (Imprese Armatrici, di Brokeraggio, di Management e Yachts da Charter), spesso utilizzati come strutture ricettive alternative.

Ma è anche vero che copincollare gli altri è una grossa sciocchezza, al massimo si può prendere qualche spunto che va rimodellato secondo gli usi e costumi della città dove si vuol dare dell’innovazione.
A Genova, invece e cocciutamente, si è sempre adottato un format monotematico, incentrato sulla sola Nautica da diporto del sistema produttivo, ed era evidente che format monotematico sarebbe conseguentemente entrato in crisi, come ampiamente dimostrato dal costante calo di affluenza che ha fatto perdere al salone Nautico di Genova più di 100.000 visitatori nelle quattro ultime edizioni, nonostante il presunto “loro” saperci fare e le presunte dichiarazioni del “tutto va bene Madama la Marchesa”.

E stessa cosa per quanto riguarda il periodo e i tempi della manifestazione che personalmente ritengo alquanto impropri in considerazione che questa avviene immancabilmente dopo il Nautico di Cannes, e che invero dovrebbe essere incentrata con l’uso del buonsenso in base anche alle previsioni dell’andazzo monetario mondiale.
Cannes che con i suoi 45.600 visitatori (6 giorni) ha innalzato le presenze dell’uno per cento rispetto al 2011, mentre noi ci siamo fermati ai 176.000 ingressi (9 giorni) … 226.000 nel 2011, non sono poi così distanti se calcoliamo che la cittadina francese fa solo 80.000 abitanti e Genova oltrepassa i 600.000, o no?

Non voglio entrare nel “sistema” legislativo” o in quello delle nuove direttive dell’Agenzia delle Entrate (tipo la n- 43E del 29 settembre 2011) dove viene negata la possibilità di usufruire delle agevolazioni fiscali concesse per il noleggio se svolto unicamente dal Socio-Noleggiatore e per i Natanti … eccetera eccetera, anche perché sono cose che non comprendo, nel senso che proprio non ne capisco l’utilità.
E tanto meno gradisco accennare all’ultima Riforma sull'introduzione della tassa di stazionamento, poi modificata in tassa di possesso, che in ogni caso ha fatto terra bruciata in tutto il comparto, e che non riesco ancora a capire il chi possa avere concepito tanta … si può dire stupidità?

Personalmente poi allargherei questa manifestazione agli sport acquatici, anche perché le più grandi aziende di livello mondiale hanno proprio sede in questa città: gruppo Confisub (assieme a Technisub, Mares SpA, Scubapro Uwatec srl, Seacsub SpA, Effesub SpA e Omersub SpA), che rappresentano il 70% del mercato internazionale nell'ambito delle attrezzature subacquee.

Ed infine più mare che padiglioni fieristici, anche per dimezzare i costi ma soprattutto perché le barche si visitano meglio quando sono in acqua.
In poche e brevi parole: “più qualità che quantità” (i tempi sono cambiati … che cavolo) e l’occhio sempre attento a fornire all’evento e agli eventuali visitatori una buona dose di intrattenimento culturale e divertente … ma anche qui di grandissima qualità!

… è naturale e ovvio che il Governo debba fare la sua parte, e non massacrare questo fiore all’occhiello, tutto o quasi, italiano.

P. S.: E magari ascoltare un po’ di più l’Ucina di Albertoni che di sicuro un qualcosa ne sanno, né!





9 commenti:

  1. Il porto continua ad essere una delle poche luci in una città che fatica a scrollarsi di dosso sfiducia e crisi economica, mentre il turismo che nel 2011 aveva tenuto, nei primi sei mesi di quest’anno ha dovuto arrendersi alla difficile congiuntura, nonostante una sostanziale tenuta delle presenze di stranieri. Sono questi i due dati principali che emergono dal notiziario statistico del Comune di Genova che fotografa la città nel primo semestre 2012. Per quanto riguarda il turismo, negli esercizi alberghieri ed extralberghieri della città nel corso del primo semestre del 2012, rispetto al primo semestre del 2011, si è avuta una diminuzione sia degli arrivi (-4,6%), sia delle presenze (-4,8%). La componente straniera risulta in lieve aumento sugli arrivi (+1,0%) ed in lieve diminuzione sulle presenze (-0,4%).

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  2. Cambia il turismo nel Belpaese ed è allarme sul fronte dell’occupazione. Nei primi nove mesi dell’anno, infatti, le presenze alberghiere registrano una variazione negativa del 2,8% tra italiani e stranieri, ma il marcato calo delle presenze alberghiere registrate nei primi nove mesi degli italiani (rispetto allo stesso periodo del 2011), pari ad un -5,9%, è parzialmente compensato da una crescita degli stranieri, pari ad un modesto +0,9% di pernottamenti (rispetto allo stesso periodo del 2011). Nel dettaglio, il mese di luglio ha visto (rispetto al luglio 2011) una caduta complessiva del 5% di pernottamenti alberghieri, composta dal -8,9% di italiani e dal +0,2% di stranieri. Il mese di agosto ha visto (rispetto all’agosto 2011) una flessione complessiva dell’1,1% di pernottamenti alberghieri, composta dal -3% di italiani e dal +2,1% di stranieri, mentre settembre ha registrato, sempre rispetto ad un anno prima, una flessione complessiva del 3,5% di pernottamenti alberghieri, di cui si registra una flessione del 7,5% di italiani e dello 0,1% di stranieri. Il trimestre luglio/settembre ha pertanto segnato un -6,2% di italiani ed un +0,6% di stranieri. Sul fronte dei collaboratori alberghieri si evidenzia, purtroppo anche per loro, un calo generalizzato del -2,7% (rispetto agli stessi primi nove mesi del 2011), con una flessione del 2,9% per i lavoratori a tempo indeterminato ed un parallelo decremento del 2,4% per i lavoratori a tempo determinato.

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  3. Il Comitato Promotore della costituenda Banca Popolare del Turismo comunica di aver ottenuto da parte di Consob l’autorizzazione alla pubblicazione del Prospetto Informativo finalizzata all’avvio dell’offerta pubblica di sottoscrizione del capitale sociale della costituenda banca che, con forma giuridica di società cooperativa per azioni, nasce nel 2010 sulla base di un progetto frutto dell’opera di un gruppo di importanti operatori del mondo del turismo italiano ed internazionale e del mondo dell’imprenditorialità. La Banca Popolare del Turismo ha un modello aziendale simile alle banche popolari, ma, a loro differenza, ha un respiro nazionale ed è stata concepita per erogare non soltanto prodotti e servizi bancari tradizionali che si concretano nelle varie forme di raccolta del risparmio ed esercizio del credito, ma anche servizi e prodotti innovativi finalizzati a supportare i diversi segmenti del settore del turismo ed a rendere efficace la competizione dei diversi operatori nel mercato dell’e-commerce turistico. L’autorizzazione da parte della Consob, che giunge in un periodo complesso per il mondo finanziario e per quello del turismo, testimonia la solidità del progetto costitutivo e del relativo piano industriale della costituenda banca, nonché la comprovata professionalità dei soci promotori. L’autorizzazione dell’Autorità di Vigilanza apre ai successivi passi per l’avvio delle attività della costituenda banca, il cui Comitato Promotore sarà impegnato nel prossimo anno nella raccolta delle sottoscrizioni delle quote del capitale sociale. Il numero totale delle azioni offerte è compreso tra un minimo di 3.400, corrispondenti ad un importo complessivo del capitale sociale di 8.500.000,00 euro, ed un massimo di 4.800 corrispondenti. DLA Piper è l’advisor legale dell’operazione.

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  4. Già il nostro fisco, cu' 'o chiuocco (scientemente), ha pensato di penalizzare pesantemente il settore della nautica, poi, 'ncoppo 'o Mare, è venuto Monti, che ha pensato bene di arraffare pure una "tassa di stazionamento giornaliera" sui natanti (cchiù è longa 'a varca e cchiù vaje a mmare cu' tutti i panni), senza pensare che: 'o piecuro s'adda carusà, nun s'adda scurtecà!! (l'agnello va tosato, non scorticato) ...

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  5. Jennaro

    Ha ha ah

    antica saggezza napoletana
    e a quanto pare non è ancora finita e quell'agnello [noi] lo faranno a pezzi per la loro tavola imbandita

    :-D

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  6. @B.C.


    Credo che la verità sia ben peggiore!

    :(

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  7. @Jennaro

    O' cane mozzeca semp' o stracciato.


    ;-)

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  8. @Luciano

    Sarà vero?????????????

    Il decreto sulla riforma della concessione delle spiagge è pronto.

    L'annuncio è stato dato dal ministro del Turismo Piero Gnudi, che ha assicurato come il percorso per tirare fuori l'Italia dal pasticciaccio in cui è finita sul caso delle concessioni demaniali ai balneari rispetto alla direttiva Bolkestein approvata dalla Ue sia quasi concluso.

    "Rimaniamo, però, in una posizione di ascolto e attenzione rispetto a proposte e suggerimenti concreti" ha detto il ministro. Tra gli aspetti principali del provvedimento in materia di durata delle concessioni: "modalità di rilascio delle stesse, competenze amministrative, tutela degli investimenti nei territori, delle specifiche professionalità e delle peculiarità del settore".

    Gnudi ha sottolineato come il provvedimento rappresenterà un quadro di riferimento per le Regioni e gli Enti locali, che dovranno poi gestire il processo individuando le caratteristiche migliori per garantire la massima aderenza delle procedure alla specificità locali.

    Non sono particolarmente entusiaste le Regioni. I primi commenti a caldo sottolineano come i responsabili regionali del Turismo si riservino "di esprimere un'opinione in merito nel momento della presentazione del testo del decreto", sintetizza l'assessore dell'Emilia Romagna Maurizio Melucci.

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  9. Tre miliardi di dollari: a tanto ammonta l’impegno economico che il gruppo egiziano Amer vuole garantire per la realizzazione di un grande progetto turistico a Taparura, vicino a Sfax. La trattativa con il governo tunisino è in una fase avanzata, ha detto Mansour Amer, presidente del Gruppo egiziano, secondo quanto riferisce il sito economico ‘African Manager’. Il progetto, che si chiama ‘Porto Sfax’, comprende la realizzazione di alberghi, campi da golf ed un centro medicale di livello mondiale. Amer Group ha forti interessi nel settore turistico in Egitto (Sharm El Sheikh, El Ghardaqa ed Alexandrie) e nel mondo arabo.

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