venerdì 2 novembre 2012

C'è chi vuole il ripristino di 110 alberghi chiusi e fatiscenti in Liguria, ma naturalmente c'è chi dice di NO!


Ieri sera, rimestando le pagine di questo blog alla ricerca di qualcosa che si abbinasse alla rottamazione che Piero Gnudi vuole attuare per gli alberghi piccoli e vecchi, m’è capitato questo articolo che avevo scritto non molto tempo fa; s’era nel marzo 2012.

E naturalmente mi ci sono educatamente incazzato; ma vediamo il perché.
Angelo Berlangieri è l’attuale assessore al turismo della Liguria ed è sicuramente l’assessore migliore che questa Regione abbia mai avuto.

E questo lo dico, anzi lo scrivo, nonostante che su queste pagine non gli abbia mai lesinato delle dure e aspre critiche, a conferma, nel qual caso ce ne fosse ancora bisogno, che poco m’importa (anzi, niente) delle eventuali scelte politiche che uno ha e che nel turismo non dovrebbero avere alcuna dimora.
Chi ha una buona idea, la dica, e se poi questa viene dalla destra, dal centro o dalla sinistra, sai che gli frega al turista chi l’ha pensata?
Tu riesci ad immaginarlo quell’uno che non va a visitare il Colosseo perché il Sindaco è Alemanno?
Ma per piacere.

E poi diciamocelo che al giorno d’oggi, non è granché importante il da che parte stai, ma credo sia più fondamentale trovare delle persone corrette, oneste e che sappiano e vogliano lavorare nel modo giusto.
E Angelo Berlangieri è indubbiamente una di queste.
Il resto è noia!

Comunque sia il Berlangieri s’è studiato sta cosa qua, e che condivido alla massima potenza.
“L’obiettivo è mettere in campo, in una situazione economica difficile, delle iniziative che sostengano l’occupazione e lo sviluppo del settore alberghiero”. L’assessore ha presentato il progetto di revisione della legge regionale 1/2008 “Misure per la salvaguardia e la valorizzazione degli alberghi e disposizioni relative alla disciplina e alla programmazione dell’offerta turistico-ricettiva negli strumenti urbanistici comunali”.
Tra le novità, la possibilità per gli alberghi chiusi (circa 110 in Liguria) e fatiscenti di utilizzare fino al 50% della volumetria per autofinanziare interventi di riqualificazione. “Se si riuscisse a recuperare il 60% dell’esistente si avrebbero 60 nuovi alberghi con 700-800 nuovi posti di lavoro”.

Chapeau!

Ma sul passaggio normativo che consente ai proprietari di alberghi chiusi da molto tempo, o che non riescono più a stare sul mercato per finanziare la riqualificazione con la parziale trasformazione della destinazione d’uso entro la percentuale massima del 40% della superficie lorda abitabile originaria, o del 30% di quella risultante, sommando all’originaria l’eventuale ampliamento, la Federazione della sinistra ha battuto il suo alt.
«È sbagliata l’impostazione di questa legge, così si continua a rispondere alle esigenze del partito del mattone, non a quelle degli operatori turistici» hanno detto Alessandro Benzi e Giacomo Conti della Federazione della sinistra.

Eh, ma che stanno a dì ‘sti due qua?
Forse che gli faccia schifo che qualcuno ripristini queste catapecchie che oltretutto sono disgustose al solo vedersi da parte di chi nei pressi ci vive e agli occhi di eventuali turisti?
E che cippa ne sanno di turismo?
Andiamo a vedere.

Beh, Alessandro Benzi (FdS) è laureato in Scienze Politiche, quindi niente turismo.
Poi è stato consigliere della Provincia per circa due anni, mentre adesso è consigliere regionale con la Giunta di Burlando.
E’ contro la Gronda (e la Gronda al turismo serve, eccome se serve), poi dal web s’evince che disquisisce di Sanità e qui mi fermo.
E di “turismo” una benemerita mazza.

Il Giacomo Conti (toh, anche lui del FdS) è stato consigliere regionale dal ’05 al ’10 mentre adesso è tra i segretari del consiglio regionale, è laureato (non ho trovato in che cosa) e appartiene agli Impiegati Amministrativi con Mansioni Direttive e di Concetto.
Concetto a cui forse manca completamente il turismo.

E se vai a cercare sul suo sito per capire di cosa s’intende, ecco che leggi che per debellare il Cinipide del castagno (una malattia) è necessario … poi non manca la sanità, il lavoro e dulcis in fundo il turismo.
Si, però di turismo se ne vedono solo sei righe, e per tutti quegli anni sono veramente ben poca cosa, mentre poi se uno va ad esaminare ciò che ha esternato in quella frasetta, beh; probabilmente sarebbe stato meglio (per lui) non averne mai parlato.

Per farla in breve … ma che cosa ne sanno questi due di cosa può essere giusto e di quello no, in un comparto di cui (probabilmente), hanno le stesse conoscenze di chi ha fatto la settimana bianca a Portofino?
Ecco, questo è uno dei motivi del perché in questo benedetto Paese il turismo non va come dovrebbe ... tutti sentenziano e sono dei "professoroni" laddove non ci capiscono un razzo.






13 commenti:

  1. Le tradizioni e la cultura religiosa in Italia e la presenza di santuari importanti di riferimento per itinerari spirituali oltreconfine, rappresentano dei punti di forza quali richiamo di flussi turistici motivati da interessi religiosi. In Italia il turismo religioso pesa l'1,5% sul totale dei flussi turistici, di cui il 2% sulla domanda internazionale e l'1,1% sulla clientela italiana, per un totale di 5,6 milioni di presenze turistiche (3,3 milioni di presenze straniere e 2,3 milioni di presenze legate al mercato italiano). I dati arrivano da una ricerca recente dell'Isnart, l'Istituto nazionale ricerche turistiche. Il turismo religioso è dunque maggiormente legato alla clientela straniera che ne costituisce circa il 60%: il 45,3% arriva dall'Europa e il 14,9% dai Paesi extraeuropei. Adulto ma non senior - il 41,4% ha tra i 30 e i 50 anni -, il 44,4% dei turisti che raggiunge le località italiane per motivazioni religiose utilizza il circuito dell'intermediazione, tour operator e agenzie di viaggio, per l'organizzazione del soggiorno con qualche differenza tra i mercati: gli italiani si affidano a questi canali nel 22,3% dei casi mentre è più diffuso il ricorso da parte della clientela straniera, con il 59% dei turisti che si affidano alle agenzie di viaggi, in particolare il 54,2% dall'Europa e il 73,7% dai Paesi extraeuropei. Vario e differenziato il gruppo di vacanza: viaggiano in compagnia del proprio partner il 32,7%, il 20% invece fa parte di un tour organizzato ed in alternativa è accompagnato da un gruppo di amici (19,7%), il 13,3% sceglie di muoversi con la famiglia, mentre pochi sono i turisti che viaggiano da soli (9,8%). La motivazione religiosa, che rappresenta la principale ragione di scelta del soggiorno per la stragrande maggioranza (71,9%) è unita al desiderio di partecipare ad eventi di natura spirituale (37%): il richiamo delle testimonianze culturali, spesso connesse agli interessi religiosi, emerge anche come attrattiva e motivazione di scelta: infatti, il 42,4% dei turisti sceglie le località italiane anche per la ricchezza del patrimonio artistico e monumentale, esprimendo il desiderio di conoscere nuovi luoghi (26,3%) oltre che gli usi e costumi della popolazione locale (21,1%). Nonostante non si tratti di un turista high-spender il pellegrino viaggia principalmente in bassa stagione e, come buona parte della domanda di turismo sociale, contribuisce alla destagionalizzazione delle destinazioni. In Italia i turisti motivati da convinzioni religiose spendono mediamente 51 euro pro-capite al giorno, una spesa che risulta complessivamente più alta per i turisti italiani (59 euro) rispetto agli stranieri che spendono 46 euro al giorno (47 euro per gli europei e 43 euro per chi proviene da oltre i confini europei).

    RispondiElimina
  2. Squadre di qualità alberghiera?

    Mica male l'idea!!!!


    Ma non esistono nelle altre nazioni?

    RispondiElimina
  3. @Vincenzo

    Si, all'estero esistono da tempo

    RispondiElimina
  4. EH???

    Se non funzionano perché le vuoi anche in Italia????????


    :-(

    RispondiElimina
  5. @Luciano

    Non ti capisco.
    Se non funzionano perché le vuoi in Italia????

    RispondiElimina
  6. @BC e Vincenzo

    Vi siete messi d'accordo per scrivere la medesima cosa?

    :(

    RispondiElimina
  7. Se all'estero non lo fanno come si deve, questo non vuol dire che non si possa fare bene qua.
    E' anche dagli errori degli altri che s'impara.

    :)

    RispondiElimina
  8. Stavo per inserire i dati del turismo religioso ma ho visto che li ha messi Carlo.

    Una gran bella differenza col turismo congressuale.
    43 euro contro 320.

    :(

    RispondiElimina
  9. In italia potrebbe funzionare ... se a quelli della della Federazione della sinistra entrasse nella zucca che sostituire un mattone vecchio con uno nuovo non significa diminuire il verde, anzi, lo valorizzerebbe ... ma tanto è inutile, non funzionerà, perché non lo si vuole!!

    :(

    RispondiElimina
  10. @Jennaro

    Amen, hai proprio detto quello che mi frullava in testa.

    Non tutti per fortuna, e Berlangieri, ma non solo, ne è la conferma.

    ;-)

    RispondiElimina

Visualizzazioni totali