lunedì 10 dicembre 2012

Struttura di missione per il rilancio dell'immagine dell'Italia?


Qualcuno pensava che fosse decaduta con la spending review ma …

… giusto un anno fa, con D.P.C.M. in data 15 dicembre 2011, registrato alla Corte dei Conti il 9 febbraio 2012, reg. n. 1, foglio 308, è stata confermata la Struttura di Missione per il Rilancio dell’Immagine dell’Italia, alle dirette dipendenze del Ministro per gli Affari Regionali, il turismo e lo Sport.

Compito della struttura di missione era ed è, quello di curare le attività e gli adempimenti necessari per la programmazione, la gestione e il coordinamento delle attività di comunicazione e promozione dell’immagine dell’Italia nel settore turistico, nonché per la realizzazione dei relativi interventi strumentali.

Porre in essere azioni di sostegno all’offerta turistica italiana o di specifiche aree del Paese, anche nei casi in cui la stessa risulti pregiudicata o compromessa a seguito di eventi calamitosi o di altri fattori anche sociali ed economici, generatori della crisi.
E lo sviluppo delle capacità, delle potenzialità dell’immagine del “Sistema Italia” da realizzare con appropriate iniziative di comunicazione istituzionale, anche in relazione a grandi eventi.

All’atto del Decreto era l’Eugenio Magnani ad essere a capo della Struttura voluta fortemente nel 2008 da Silvio Berlusconi e dalla Michela Brambilla in quel di Via Ferrattella in Roma, ma durante quest'estate l’incarico passa a Flavia Coccia, già in cda ENIT e ISNART e che ascoltai QUI nella mia città (Genova).
In quella occasione mi rimasero impresse le parole della signora Flavia in merito a dei presunti eccellenti (disse lei) video sull’Italia turistica, e depositati in chissà quale armadio della medesima sede.
Video ereditati dall’ex ministro del turismo Brambilla.
La Flavia Coccia sostenne poi che delle persone valide, sotto l’aspetto video professionale, ne avevano decretato la sicura bontà.
Bontà loro!

Infatti risulta abbastanza strano che possano esistere dei buoni o eccellenti video, dopo quelli non proprio così encomiabili che la signora in rosso (di chioma) ci ha omaggiato nel periodo del suo “regno” istituzionale (ved. qui e ved. qui), ma ce n’è anche dell’altri sulla medesima … vabbeh, avete capito!

Bene, detto questo …
… le “cose” fatte dalla Struttura di Missione (a tutt’oggi, e vale a dire 365 giorni dopo) per il rilancio dell’immagine d’Italia sono queste (ved. QUI), “cose” che l’Enit (opinione “quasi” personale) potrebbe fare agevolmente da sola, mentre per quanto riguarda gli spot della campagna “L’Italia siamo noi” non si riesce a trovare una cippa sul web.

Dopodiché sarebbe anche interessante sapere come mai la struttura non compaia negli elenchi della Presidenza del Consiglio sul sito istituzionale, anche se l'home-page della struttura di missione risulta essere in:

Ma quanto mi/ci/vi costa ‘sta roba?

L’Organico
1 coordinatore: Flavia Maria Coccia
3 dirigenti (un record assoluto, imho !!) di seconda fascia della PdC con retribuzione di fascia A –

Belin ?
Maremma maiala ?

6 unità di personale non dirigenziale (di cui 2 alla segreteria) e la possibilità di affidare ulteriori 9 incarichi di consulenza (di cui 2 in materia giuridica).
Risultano attivati 5 incarichi di consulenza (esperti) per un costo annuo di 100.000 euro lordi.
Le spese per il personale sono quantificate in max € 1.349.330,92 annui.

Poi naturalmente ci sono le ulteriori spese per il funzionamento della struttura che gravitano sul bilancio della Presidenza del Consiglio.

Totale?
E chi lo sa!

P. S.: Alla faccia della Spending Review e della trasparenza … e non si potrebbe fare qualcosa di meglio?






26 commenti:

  1. @Tutti

    Inutile dire che c'è la "mano" di Frap


    :)

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  2. @Luciano e Frap1964

    E si vede!!!!

    A voi due non vi batte nessuno

    :-D

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  3. € 1.349.330,92 più le spese ...... però!


    E io pago!

    :-D




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  4. @Tutti
    E' tutto merito di BTO che ha inserito un link su questa pagina.
    Io mi sono limitato a fare click e a leggere un po' qui e là... (perché io mi fido di BTO... ma verificare di persona è sempre meglio!!)

    :-D

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  5. @Luciano:

    ho dato uno sguardo nella Cassetta degli Attrezzi, avevi ragione tu, la ciabatta non c'è...

    @Frap: ottimo!!

    :-)

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  6. @Frap

    Cavolo, ma allora hai copiato tutto dal BTO?
    ;-)

    Se lo sapevo mi complimentavo con loro anziché che con te.

    Però t'è sfuggito che altri hanno descritto l'Italia che gli italiani non conoscono e soprattutto ...

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  7. @Jennaro

    Tutto perché non sono mica dei pantofolai come noi...

    ;-)

    Loro sono sempre in giro, si fanno dell'esperienza e sanno sempre quello che è più giusto per soddisfare tutti "gli altri".

    Mah, forse c'ho messo un "gli altri" in più.

    Tutti loro?

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  8. ROMA, 10 DIC - Il Consiglio di amministrazione dell' Enit, l'Agenzia nazionale del turismo, si appresta a deliberare, nella prossima riunione del 19 dicembre, la liquidazione della breve e difficile vita di Convention Bureau Italia SpA. Ad annunciarlo il presidente di Federcongressi ed Eventi, Paolo Zona, che lancia un grido d'allarme. ''Rimettere il tutto in un ufficio dell'Enit significa decretare la morte della promozione del turismo congressuale", dice Zona.

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  9. @Luciano
    Immagino che il "noto pubblicitario" dell'intervista sia Marco Fanfani, CEO di TBWA Italia che risulta nella lista dei consulenti.

    E’ comunque bizzarro come in Italia lo sport di tutti, anche di esperti di cui io stessa ho stima, sia quello di criticare qualsiasi azione venga fatta, e lanciarla in rete senza neanche chiedere maggiori informazioni.

    Cioè... non è che sono loro che, operando con denaro pubblico, devono dare le informazioni. Noooo.
    Sei tu che le devi chiedere, eh.
    Ma roba da non credere...
    Mo' aspetto di vedere il resto della "grande" campagna.

    Tra l'altro, ma il rilancio dell'immagine dell'Italia non dovremmo farlo all'estero, piuttosto che sul territorio nazionale?
    Mah...

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  10. Le Regioni ''in questa fase di riorganizzazione e di proficuo lavoro sulle politiche del turismo'', ritengono ''fuorviante condurre una discussione sulle competenze tra Governo centrale e sistema regionale, cosi' come desta forti dubbi che nel Piano Strategico si faccia richiesta di un Ministero con portafoglio. L'idea di riportare in capo ad un Ministero la regolamentazione e l'incentivazione del settore e' da ritenersi anacronistica e inopportuna''. Sono le osservazioni delle Regioni sul documento di sintesi Piano strategico di sviluppo del turismo, 'Turismo Italia 2020' che il Presidente Vasco Errani ha trasmesso al Ministro per il Turismo, Piero Gnudi. Il documento, predisposto dalla Commissione Turismo, coordinata dall'Assessore Mauro Di Dalmazio (Regione Abruzzo), e' stato approvato dalla Conferenza delle Regioni tenutasi che si e' tenuta il 6 dicembre 2012.

    Le Regioni giudicano ''apprezzabile il metodo adottato, basato su un confronto aperto'' e ''condivisibile e pienamente auspicabile far riconoscere al ''turismo' l'importanza che gli compete, in quanto seconda industria del paese dopo il commercio (8,6% del PIL nazionale e 10% dell'occupazione)''. E' quindi ''apprezzabile l'analisi sulle criticita' di sistema'', ed e' ''corretto l'approccio seguito dal lato della domanda, volto a segmentare il mercato (per eta', reddito, origine dei flussi) tenendo conto di alcuni megatrends in grado di dar conto delle piu' significative motivazioni di vacanza in atto: crescita domanda wellness-fitness; eno-gastronomia; turismo religioso; shopping; vacanza attiva''.

    La Conferenza delle Regioni sottolinea pero' ''il mancato approfondimento delle analisi e dei documenti prodotti negli ultimi anni dagli organismi comunitari, a cominciare da quelli prodotti dalla Commissione Europea'' che ''ha contribuito a determinare alcune lacune in merito alle prospettive di sviluppo del turismo italiano''.

    La Conferenza delle Regioni punta poi sulla necessita' che il Piano Strategico Nazionale, per accelerare la sua mission anche di coordinamento e/o di raccordo delle politiche territoriali, permetta di arrivare ad una efficace governance del sistema, per questo ''vanno definitivamente accantonate - in via pregiudiziale - le dispute in merito alle attribuzioni costituzionali con riferimento alla c.d. 'competenza esclusiva'''.

    segue .........

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  11. La Conferenza pero' ''ritiene non utile, anche in termini di miglioramento dell'efficacia della governance del turismo, pensare ad una revisione del Titolo V della Costituzione che renda il turismo materia a legislazione concorrente tra Stato e Regioni, soprattutto in presenza di validi strumenti di concertazione Stato-Regioni cui far ricorso fin da subito''.

    Le Regioni invece puntano sulla possibilita' di ''utilizzare al meglio gli strumenti di raccordo interistituzionale che la normativa gia' prevede, a cominciare dalle varie forme di intesa e di accordo'' tra Governo, Regioni ed enti locali, concertate prima nel ''Comitato permanente per il coordinamento della materia del turismo, sede deputata alla preventiva definizione delle politiche di settore''.

    Quattro le priorita' individuate dalle Regioni: una definizione chiara dei compiti e dei ruoli dei diversi soggetti pubblici in gioco; il rilancio del Comitato permanente del Turismo Governo - Regioni; la governance della promo-commercializzazione secondo il concetto della marca ombrello Italia con cui si concerta e definisce (l'anno prima per quello successivo) il Piano Nazionale per la comunicazione e promo-commercializzazione della marca Italia e i Piani Regionali delle azioni per mercati e prodotti, target specifici relativi alle singole marche turistiche regionali; gruppo di lavoro per la ricerca di finanziamenti europei, per quanto il turismo non figuri direttamente tra i settori finanziabili dalla programmazione europea 2014-2020, grazie alla sua trasversalita', e' possibile attivare finanziamenti su altre misure.

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  12. @Gianni

    Ecco, come si cerca di mantenere l'uso proprio delle palanche a discapito della logica.

    :(

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  13. @Frap

    Infatti, prima di iniziare questo blog, lanciavo giornalmente a quei signori/e delle mie perplessità e per tutta risposta ... non ho mai avuto risposta.
    Forse perché non rientravo e non rientro in quelli di cui la signora Flavia Coccia ha stima.
    Vabbeh, me ne farò una ragione alla maniera di chi ben sai.

    Ma il meglio viene subito dopo l'intervista della Coccia con:

    """Ma ora la provocazione la lancio io, invito tutti voi operatori con i vostri legittimi dubbi ad un tavolo in cui potete esprimere direttamente le vostre idee e contribuire quindi alla buona riuscita della campagna.

    Cosa state facendo per rilanciare il brand Italia e, in particolare, quanto può il turismo contribuire al rilancio della nostra immagine all'estero?"""

    Beh, qualcuno le dica che queste cose le deve fare lei e non ... gente di cui non si capisce ancora le proprie conoscenze.
    Forse gli stessi che hanno detto che i video brambilliani sono belli e fantastici?

    Ma per piacere!

    Poi sul rilancio dell'Italia in Italia, beh, che dire; meglio non dire.

    Si, voglio proprio vedere cosa partoriranno con il resto della grande "campagna".

    Però, caro Frap, stanne pure certo che qualcuno (tutti?) che le dice Brava li trova di sicuro, neh!

    :(

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  14. Per piccole e medie imprese italiane la tassazione si sta trasformando in un incubo sempre più forte e anno dopo anno il peso aumenta inesorabilmente. E per le aziende del turismo, siano esse alberghi o agenzie di viaggi, già colpite da una crisi dei consumi senza precedenti, le difficoltà si moltiplicano ulteriormente, considerando che subiscono l'incidenza più elevata.

    Secondo l'ultimo studio realizzato da Infocamere e pubblicato sull'edizione odierna de Il Sole 24 Ore, a livello generale in Italia il peso delle imposte è aumentato, nel 2011, di 1,4 punti percentuali rispetto all'anno precedente. E questo solo prendendo in considerazione le imprese che hanno conseguito un utile tra il 2009 e il 2011.

    Attualmente, quindi, il livello medio di tassazione raggiunge il 36,3 per cento, con variazioni a seconda della Penisola e soprattutto del settore di riferimento. E qui arrivano le cattive notizie: a portare il carico maggiore di tutta l'Italia sono le aziende legate al settore alberghiero e della ristorazione, , che raggiungono un'incidenza del 45 per cento. Non va molto meglio alle altre società di servizi, che si fermano poco sotto, a quota 43 per cento.

    Si tratta di un contesto che, sottolinea lo studio, rischia di mettere in seria pericolo le imprese, considerando anche la difficoltà di accesso al credito attuale.

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  15. Nel documento consegnato dalla Conferenza delle Regioni al ministro del Turismo Piero Gnudi, l'analisi del Piano strategico è diventata strumento per togliersi dalle scarpe qualche sassolino relativo alla modifica del Titolo V e alla governance del turismo in particolare.

    "Vanno definitivamente accantonate – si legge nel documento - le dispute in merito alle attribuzioni costituzionali con riferimento alla cosiddetta 'competenza esclusiva'". In buona sostanza, dice la Conferenza delle Regioni, giù le mani dalla competenza regionale in materia di turismo. Tanto è vero che si legge ancora: “Si ritiene non utile, anche in termini di miglioramento dell’efficacia della governance del turismo, pensare ad una revisione del Titolo V della Costituzione che renda il turismo materia a legislazione concorrente tra Stato e Regioni, soprattutto in presenza di validi strumenti di concertazione Stato-Regioni cui far ricorso fin da subito".

    La stoccata finale riguarda l'eventuale passaggio del Ministero del Turismo da 'senza portafoglio' a 'con portafoglio', ossia la sua trasformazione in un ministero vero e proprio. "L’idea di riportare in capo ad un Ministero la regolamentazione e l’incentivazione del settore – chiude duramente il documento - è da ritenersi anacronistica e inopportuna".

    "In questa fase di riorganizzazione e di proficuo lavoro sulle politiche del turismo - scrivono infatti le Regioni - riteniamo fuorviante condurre una discussione sulle competenze tra Governo centrale e sistema regionale, così come desta forti dubbi che nel Piano Strategico si faccia richiesta di un Ministero con portafoglio".

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  16. @Gianni

    Quella del Convention Bureau Italia SpA non mi piace per niente.

    Mo vado a studiarci un pochettino.

    :)

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  17. Ma basta con questa gente, basta!!!

    3 dirigenti per 10 persone???






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  18. @Luciano e Frap1964

    Avete fatto caso ai nominativi degli esperti?

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  19. @Anonimo

    E secondo te ... non l'avremmo già fatto?

    :)

    A domani ...

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  20. Senza tema di smentita si può dire che questo è forse l'unico caso (o uno dei pochi) di spending review alla rovescia del governo Monti.
    Se si verificano i precedenti decreti (per la precisione), si vede che la struttura fu istituita (da MVB) con
    1 coordinatore
    10 persone (di cui 2 dirigenti)
    1 esperto (eventuale)
    e poi "potenziata" (sempre da MVB) in
    1 coordinatore
    9 persone (di cui 3 dirigenti)
    1 esperto (eventuale)
    max 6 incarichi di consulenza (ed è noto a chi siano finiti)
    Siccome l'articolo 1 comma 3 prevedeva esplicitamente che "La struttura di missione svolge la propria attività fino alla scadenza del mandato del governo in carica", al decadere dell'ultimo governo Berlusconi il ministro Gnudi ebbe la brillante idea, neanche un mese dopo la prima nomina, di farla rinascere con il seguente organico:
    1 coordinatore
    9 persone (di cui 3 dirigenti)
    max 9 incarichi di consulenza
    Notare che nella premessa al decreto è pure scritto:
    RAVVISATA, peraltro, la necessità di rimodulare la dotazione organica... ai fini del contenimento delle spese di gestione. :-D
    L'articolo 1 comma 3, comunque, è rimasto anche nell'ultimo decreto.
    Quindi, a seguito delle prossime dimissioni del governo Monti, la struttura è destinata a sparire nuovamente (meno male).
    Ciascuno, credo, possa valutare il rapporto costi/risultati prodotti.
    La nobile missione risorgerà ancora come l'araba fenice al prossimo governo?
    E chi può dirlo... ;-))

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  21. @Frap

    Credo che l'esperto più esperto degli esperti sia quel tale Giovanni Maria Pirone.

    :(

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  22. Tutti esperti ma praticamente introvabili sul web (a parte il CEO).
    Perché voglio sperare che, in qualche caso, si tratti di omonimi, eh...

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  23. @Frap

    C'è qualcosa solo qua

    http://www.governo.it/trasparenza_valutazione_merito/personale/dirigenti/curriculum/index.asp?queryCognome=



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  24. ma come siete cattivi ! Se il turismo italiano è malato..o ci sono tanti ..che parlano dopo aver fumato "roba buona" ...il Dr. Pirone è la persona giusta :)!http://www.ospedalesantandrea.it/images/NucleoValutazioneCV/cv_pirone_sito.pdf

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  25. @Anonimo

    Perbacco è il medesimo link che avevo già letto ieri notte.

    Ma siamo proprio sicuri che sia lui?

    E che cippa c'entra con la faccenda dei tecnici della Struttura di Missione per il rilancio immagine Italia?

    P.S.: Non so gli altri ma personalmente non fumo e preferisco un buon bicchiere di vino rosso ... a pasto naturalmente.

    ;-)

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