mercoledì 29 maggio 2013

Chi ha la delega al turismo in Italia?

Sì, sarò anche un rompicoglioni ma è l'unica possibilità (oggi vale!) che abbiamo per svegliarli un pò.
Sennò continuate pure con la solita solfa, e i risultati saranno sempre gli stessi ... però evitate di lamentarvi.

E il primo mese se n’è andato senza colpo ferire, ma soprattutto senza “proferire”, da quando sono stati nominati i Ministri del nuovo Governo Letta.

E trenta giorni non sono ancora stati sufficienti per definire precisamente chi ha la delega del turismo …

… ovvio è che aspetteranno che passi, o trapassi a miglior vita, l’ultimo DDL che dovrebbe spostare la competenza del turismo al Ministero dei Beni Culturali prima di pronunciarsi.
Sì, certo, campa cavallo … e intanto l’estate è arrivata.

E se solo qualcuno volesse rendersene conto e decidesse di andare a vedere se nelle altre nazioni europee hanno per caso le nostre stesse perenni problematiche in questo dato settore … giusto per ammansirci col detto “mal comune, mezzo gaudio” … manco per sogno!



Campioni del mondo!
Eppure quante parole si spesero in merito, circa quattro mesi fa in quel di Roma, nella prima Conferenza Nazionale del Turismo patrocinata dal PD?
E quante ne spesero con quelle organizzate dalla predecessora, Michela Vittoria Brambilla, e quante se ne spende giornalmente per opera delle 10.001 associazioni che di questo comparto si occupano sul suolo italiano?
Beh, la conferma l’avremo con tutte l’altre che erogheranno nel futuro, come fiato alle trombe.

Qualche recente conferma?











8 commenti:

  1. Spopola su Facebook e Twitter l'appello di Massimo Bray, neo ministro dei beni culturali e del turismo, che scrive: «Vi propongo di segnalarmi le priorità che, secondo voi, dovrei affrontare nei primi mesi di lavoro». E le risposte arrivano subito, a valanga. Con decine e decine di messaggi, postati in poche ore dagli operatori dei beni culturali e da quelli del turismo, lavoratori precari, studenti, imprenditori.

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  2. La cosa più rapida e ragionevole da fare sarebbe stato un decreto-legge dedicato che trasferisse le competenze sul turismo al MIBAC.
    Dopodiché ci sarebbero stati 60gg. per ottenere la conversione in legge dal Parlamento; cosa che si dovrebbe dare come scontata su una materia del genere e avendo già ottenuto la fiducia.
    Perché se non c'è accordo su cosa e a chi attribuire le competenze... ma allora che razza di governo di larghe intese è?
    Invece han scelto la strada di infilare un emendamento in un DDL di conversione di altro decreto del governo Monti, che con il turismo non c'entra una benemerita mazza fionda.
    E se Senato e Camera non approveranno l'emendamento entro il 25 giugno... (o se Napolitano sollevasse poi qualche eccezione) si saranno pure buttati inutilmente al vento 2 mesi. Per giunta proprio all'inizio dell'estate...
    Letta ha già qualche esperienza pregressa di governo: dovrebbe quindi conoscere bene le procedure e i tempi tecnici collegati; mi domando con quale ratio abbia scelto questa strada qui.

    Il massimo comunque è la spiegazione (che ovviamente non sta in piedi) fornita in Commissione:
    il sottosegretario DE VINCENTIS fa presente che le variazioni nelle competenze dei Ministeri sono generalmente effettuate con un decreto-legge emanato in coincidenza con l'inizio dell'attività di Governo e concomitante con l'avvio della legislatura. Tale consuetudine non è stata applicata, nella corrente legislatura, poiché per le difficoltà occorse nella formazione del Governo, attesa l'urgenza di procedere all'incardinamento del Dipartimento del turismo nel Ministero dei beni e delle attività culturali, il Governo ritiene utile sfruttare l'opportunità offerta dalla conversione del decreto-legge n. 43 del 2013.

    Cioè... siccome la questione è urgente... allora scegliamo la strada più lunga. ;-)
    Secondo me Letta temeva "il trappolone" da parte del PdL: evidentemente su questo punto non c'è accordo (e il senatore Paolo Romani - PdL lo ha lasciato intuire in 8a Commissione).
    Così invece, Enrico, proverà a verificare "l'aria che tira" senza esporsi troppo.
    E pazienza se il tutto resterà poi fermo un paio di mesi... (e oltre).

    Altro che
    ...la volontà di mettere questo tema [il turismo] sulla serietà della nostra agenda, del nostro tavolo, perché sappiamo che questa sarà una delle prime grandi priorità che il governo...

    Priorità una benemerita cippa.

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  3. @Frap

    Stessa e medesima per quanto mi riguarda

    E non credo ne esistano dell'altre di scorciatoie

    :)

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  4. Nel frattempo hanno spostato la discussione in Aula del decreto che contiene l'emendamento alla prossima settimana (20 gg. alla scadenza del decreto).
    In pratica alla Camera o respingono tutti gli emendamenti o il decreto ci sta che decada. Nel qual caso ciao ciao anche al passaggio di competenze sul turismo al MIBAC.

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  5. E siccome non bastava, il Governo ha ri-emendato l'emendamento una prima volta e poi una seconda.
    Praticamente vanno avanti per approssimazioni successive...

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