mercoledì 15 maggio 2013

Dove osano le aquile ... o sono solo quaglie?


Vuoi vedere che senza saperlo (mah! Qui comunque c'è scritto il riassunto di tutta la "storia" ) siamo riusciti a far risparmiare 20.000,00 euro alle casse della Struttura di missione per il rilancio dell’immagine dell’Italia?

Soldini che poi, in fondo in fondo ma anche in cima in cima, sono completamente nostri.

Eh sì, non si sa più nulla e tutto tace.

Eppure quando la bella pensata fu partorita da quelli del BTO in comunione con Flavia Coccia, il presidente della Struttura di missione e bla bla bla, non passò giorno che lor signori non la reclamizzassero da tutte le parti del web come una genialità di non poco conto.

E ci fu addirittura un qualcuno, anzi una qualcuna, che non vedeva l’ora di “buttarne” un’altra.
E chissà se con la medesima spesa e “ovviamente” dotata della stessa grande utilità … sì, ma forse solo per loro.

Fatto sta, che a differenza di quanto letto in un commento apparso su questo blog da parte di uno degli autori de ilgovernodelturismo.it, e che ne sentenziò la definitiva messa online del progetto nella prima settimana di maggio, a tuttora su quel sito non c’è una benemerita mazza.

In verità qualcosa c’è, ed è la descrizione di ciò che fa quella Struttura della Coccia, e that’s all!

Portandomi di conseguenza a pensare che probabilmente la “cosa” sia morta lì.

Peccato!

Avremmo voluto vedere per capire … o forse non ci sarebbe stato niente da capire?

Ed è veramente strano che una “cosa” così produttiva e innovativa (dicono loro) per il turismo italiano, non possa vedere la luce.

Eh già!

E in attesa di vedere o sapere qualcosa in merito … vi do appuntamento alla prossima volta, anche perché sulla questione ci ritornerò di certo.












  









18 commenti:

  1. Costanza, severità e decisione

    :-DDDDDD

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  2. @Luciano

    Per tua informazione se non lo sai già ......

    http://www.ivg.it/2013/05/turismo-i-dati-emersi-dal-convegno-della-camera-di-commercio/

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  3. I tedeschi amano pianificare in anticipo le proprie vacanze e per l’estate 2013 hanno già le idee abbastanza chiare. Secondo il sondaggio di hotel.info effettuato su 2.500 clienti tedeschi, l’Italia supera la Spagna come destinazione di viaggio preferita. Questo il risultato del sondaggio sui trend di viaggio per il 2013 effettuato dal servizio internazionale di prenotazione alberghiera per oltre 250.000 hotel in tutto il mondo. Anche nel 2013 il desiderio di viaggiare dei tedeschi non si arresta. Il territorio nazionale risulta essere la meta più ambita, raggiungendo quasi il 30% delle preferenze, ma l’Italia può aspettarsi un flusso di turisti tedeschi maggiore rispetto all’anno scorso. Se nel 2012 il 10,70% degli utenti di hotel.info aveva optato per una vacanza estiva nella Penisola, quest’anno si arriverà all’11,22%. Beneficiando del fatto che nel 2013 le destinazioni spagnole sono meno richieste (9,56%) rispetto al 2012 (11,68%), l’Italia ha conquistato il titolo di destinazione estera più ambita, scalzando dal trono la Spagna. Infine, il 15% dei tedeschi intervistati si è detto ancora indeciso sulla propria meta; gli albergatori e l’industria ricettiva possono quindi sperare in un afflusso di ospiti dalla Germania ancora maggiore.

    Però.

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  4. @Luciano

    Se non son quaglie saran cuculi...

    Da Wikipedia: Il cuculo è noto per la sua peculiare caratteristica del parassitismo di cova. Esso consiste nel deporre il proprio uovo all'interno del nido di altri uccelli...

    :-)

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  5. @Vincenzo

    No, non ne sapevo niente e grazie.

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  6. @B.C.

    Per i tedeschi la meta più ambita resta la Germania anche perché la Merkel ha chiesto che rimangano entro i confini.
    Un po come fece a suo tempo Ronald Reagan e nessun americano in quell'anno uscì dai confini.
    E come chiese anche la Brambilla mentre lei se ne andava a Monaco.
    Poi ce ne sono stati altri che è meglio non dire, mentre i figli di lui se ne andavano nei Caraibi.

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  7. @Jennaro

    Credo che il cuculo oltre a fare quelle sporcaccionate di usare la casa altrui senza autorizzazione, sia anche un "sonoro" rompiballe.

    :)

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  8. Sul "risparmio" ottenuto io avrei i miei bravi dubbi.
    La prestazione di servizio doveva essere effettuata, in teoria, entro e non oltre il 31/01/2013, con tanto di penale del 5% per ogni 5 gg. di ritardo, ma con riserva di risoluzione al raggiungimento del 10% (cioè dopo 10 gg di ritardo).
    La prestazione comprendeva:
    - una infografica in formato cartaceo e digitale;
    - una ricerca in formato cartaceo e digitale;
    - un keynote
    Il keynote non si è visto proprio, ma se non ricordo male mi pare che la F.Coccia, in un suo tweet, avesse accennato alla necessità di attendere sino al prossimo BTO di Firenze... (che però mi parrebbe un tantino in là nel tempo).
    Per quanto si è capito il sito governodelturismo.it NON rappresenterebbe comunque il "formato digitale" della ricerca, ma sarebbe invece un'iniziativa autonoma di BTOEdu, anche se sul sito medesimo c'era scritto l'esatto contrario.
    Testualmente:

    Governo del Turismo
    Studio e Ricerca

    Analisi caratteristiche e attività dei soggetti preposti a livello centrale al promuovere il Brand Italia
    Infografiche e website.
    Aprile 2013
    Budget € 20.000,00 + iva
    Il progetto è questo website

    Dopodiché non si capisce il motivo per cui almeno sul canale YT de il governodelturismo i video non vengano resi pubblici.
    Tantopiù che si tratta di video di pubblica proprietà.

    Forse Robert Piattelli di BTOEdu potrebbe eliminare ogni tuo dubbio, visto che la Struttura di Missione è decaduta per decreto col precedente governo Monti (coordinatore compreso, I presume)... ;-))

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  9. @Ardoino

    Sicuramente ha capito quelle due cose molto importanti.

    La prima è che nella vita non si può piacere a tutti mentre la seconda è chissenefrega.

    Complimenti.

    Tratto da Zero Paranoie

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  10. @Anonimo

    Eh sì, è proprio, proprio e ancora proprio così.

    :)

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  11. Fare in modo che i fattori cultura, paesaggio e territorio, in altre parole l’industria dei viaggi, siano parte integrante del rilancio del sistema Italia.

    È l’obiettivo di Federturismo, impegnata in questi mesi in un progetto itinerante di raccolta delle voci degli imprenditori del settore e del suo indotto, per capire quali siano le priorità di crescita di chi ogni giorno si confronta con le sfide del mercato. «Una sorta di assise diffuse tese a lasciare a ogni territorio uno strumento di progettualità concreto – racconta il presidente Renzo Iorio –. Un lavoro che sarà poi condensato, e riletto in chiave nazionale, per essere quindi presentato a fine maggio, a Roma, in occasione delle celebrazioni per il ventennale della nostra federazione».

    Si può avere già qualche anticipazione?

    «Ci sono per esempio dei progetti legati al turismo scolastico: l’obiettivo è quello di riportare in Italia i giovani che oggi sono abituati al mordi e fuggi all’estero, provando a far loro apprezzare soprattutto le destinazioni secondarie del nostro territorio, in particolare in chiave di sostenibilità e cultura dell’ambiente. Ma si parla anche di formazione e riqualificazione dei lavoratori di settori in declino, da avviare verso nuove professioni legate al turismo. Non mancano, poi, neppure i suggerimenti su questioni aperte da tempo, come i vincoli di destinazione degli immobili (per la riconversione di strutture ricettive oggi fuori dal mercato, ndr), le difficoltà di accesso al credito e l’armonizzazione fiscale europea».

    A proposito di fiscalità e istituzioni: a che punto è il processo di sblocco dei pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione, da voi sollecitato più volte?

    «Il primo provvedimento, come è noto, è stato approvato. Ora è la procedura da mettere a punto. Ma servirebbe anche capire quale sia la liquidità effettivamente disponibile, considerando che si parla di una conversione di parte dei debiti in titoli di Stato. Soprattutto, però, a oggi manca un’indicazione precisa sui numeri. È questa sicuramente una delle priorità del governo».

    A proposito del nuovo governo e del ministro Bray…

    «Da quello che so Massimo Bray è uomo di cultura, ma se l’unione dei beni culturali con il turismo è l’inizio, finalmente, di una nuova progettualità, che riguardi l’intera destinazione Italia, allora, la cosa inizia a divcenbtaere interessante. Vediamo come si muove. Certo sarebbe auspicabile una nuova stagione».

    continua ........

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  12. Tornando alle faccende confindustriali, cosa pensa della recente polemica che ha coinvolto Astoi e Fiavet?

    «Francamente credo che le priorità siano diverse. Non entro nel merito della cosa, ma bene ha fatto il presidente Astoi, Nando Filippetti, a non drammatizzare troppo la cosa».

    Più importante, forse, lo stallo per il rinnovo del Contratto nazionale del lavoro…

    «Sicuramente sì. Stiamo discutendo da tempo. A un certo punto, però, i sindacati hanno unilateralmente deciso di interrompere il confronto; credo alla luce di un analogo congelamento al tavolo con Confcommercio. A differenza di quest’ultima, però, noi abbiamo pensato di non sospendere l’ultima tranche di aumenti salariali previsti dal contratto vigente, perché crediamo sia importante rispettare gli accordi presi. Ma soprattutto riteniamo fondamentale lavorare insieme nell’interesse dell’intero comparto».

    Quali i punti più critici della trattativa?

    «Ritengo che il problema maggiore sia il rispetto non universale del Ccnl. Un tema che, a mio avviso, non è sufficientemente avvertito dai sindacati. Legata a ciò c’è poi la questione centrale della discussione: le rigidità e gli automatismi degli istituti contrattuali che, rendendone difficile la gestione, favoriscono la creazione di posti precari a scapito di quelli regolari».

    Per concludere: come è andata questa prima parte dell’anno?

    «Non bene, sinceramente. Ma i mesi iniziali sono tradizionalmente condizionati dalla domanda domestica. Data la situazione, i risultati non sarebbero potuti essere diversi. Confidiamo, però, in un recupero per il proseguo dell’anno, quando si attiveranno i flussi degli arrivi internazionali. E poi ci sono le stime che parlano di un sussulto dell’economia previsto per l’ultimo trimestre. D’altro canto il 2013 rimane comunque un anno complesso, anche perché la ripresa pare stentare pure negli altri paesi europei».

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  13. Sì, mi ricordavo bene.
    Se è davvero così, campa cavallo.
    Ne riparliamo tra sei mesi... (forse).

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  14. @Luciano

    Ci sei?
    Dove sei?

    Il tuo silenzio mi preoccupa!!!!


    :-(

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  15. @Vincenzo

    Innanzi tutto grazie ma è solo stata una giornata di "m", cominciata male e finita peggio.

    Ma qualche rimedio c'è stato!
    Quindi tutto bene e tiriamo a campare.
    Di nuovo grazie e a presto

    luciano

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  16. Ma chi è il titolare di quei 20.000 euro?
    Nessuno, panatalone... o tutti noi.
    Siccome siato titolari per 0,0001 cent ognuno lascia perdere e manco se ne occupa.

    Ma se solo si potesse mettere tuttue queste piccolissime somme in capo ad uno solo, donare, delegare una sola persona...

    Ecco allora le cose sarebbero leggermente diverse, perchè basterebbe alzare il telefono e: carissimo amico, io ti ho dato 20.000 euro, a che punto siamo? Cosa vogliamo fare?

    Io nomino Luciano titolare della mia quota.




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  17. @Gregorio

    Grazie della fiducia ed è vero che siamo titolari di quel 0,0 periodico o poco più, ma se pensi che siamo rimasti in pochissimi (tra cui frap1964) ad andare a cercare quelle cosette ...

    Mannaggia, se solo fossimo almeno un centinaio.
    Che su 60.000.000 non è che siano una cifra così immensa, neh!
    :)

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