lunedì 23 giugno 2014

... ioni ioni ioni, non solo illaz(ioni) ma è una rottura di ... ioni ioni ioni

Leggo qui, quo, qua e anche la che, attraverso questo blog, farei delle illazioni e forse pure delle insinuazioni un po su tutte le cose che riguardano il turismo e su chi ci lavora istituzionalmente.

Tanto che adesso tocca a “beccarmi” con lor signori che appartengono al TDLAB (Laboratorio del Turismo Digitale) che oltretutto alcuni conosco e che ... vabbeh, son fatti miei.

Che il tutto derivi dal fatto che rifiutai il cortese invito (a gratis) pervenutomi da Stefano Ceci (consigliere del ministro Franceschini) di aprire un blog di contenuti e partecipazione per il Laboratorio del Turismo Digitale?
In poche parole di fare il segretario web scrivano a quelli del TDLAB.

Manco da consulente, no, ci mancherebbe anche d'altro che possa essere all'altezza di cotanti prescelti che dovranno risolvere l'eterna "guerra del turismo" ... e chissà se questi conoscono l'odore della cordite e del sangue che si respira in trincea?
Eppure ... (ved. immagine sotto) ... ma non ha scritto che ... Mah!


Beh, mi viene da ridere "a gratis".
E allora mi spiego un po.
.
Mi occupo di turismo dal 1969 (lavapiatti in Brasile) perché i miei si erano separati e per punirli (furbo, neh … ma manco tanto!) ho mollato gli studi mentre frequentavo la III Liceo Scientifico, senza lode ma neanche poi tanto male.

Poi, nella mia vita lavorativa, mi sono fatto un mazzo tanto che neanche si può immaginare per sopperire alla mancanza di quel “belin” di pezzo di carta (alla genovese e in senso buono), fino a meritarmi il soprannome di 25 hours, che per quanto mi riguarda vale più di un qualsiasi trofeo (specialmente quelli dati alla memoria), poiché sono sempre stato il primo ad arrivare sul lavoro e così pure l'ultimo ad uscirne ... impossibilitato di conseguenza a fare contemporaneamente un altro.
E questo in qualsiasi posizione lavorativa mi trovavo e mi trovo ancora adesso.

Però nonostante questa deficienza (titolo di studio) sono arrivato a gestire migliaia di dipendenti e collaboratori in quasi tutte le parti del mondo (cose che capitano solo all'estero) e in tutti gli spicchi, nessuno escluso, del settore alberghiero.
Anche la lavanderia, per i meno credenti, ma carta canta.
E poi, raggiunta una certa conoscenza del settore, ho collaborato con i ministeri del turismo di altre nazioni alla stesura delle loro Leggi sul turismo e non solo.

Le società che gestivo (e per cui adesso ... ) disponevano anche di aerei, agenzie di viaggio, navi da crociera al top, naturalmente alberghi di grosse dimensioni (tutti cinque stelle) e altre cosette di non poco conto nel settore del turismo, cose che sono state utili per farmi crescere professionalmente (imho).
Eppure c'è gente che “dice” (in Italia) che di turismo non ne capisco un cazzo (però lo “presume” solo alle spalle).

Durante questi 45 anni ho imparato che il rispetto, l'educazione, il duro lavoro e l'apprendimento sul campo, sono le quattro cose più importanti per poter raggiungere certi traguardi e fors'anche più dell'istruzione, anzi, certamente di più ... istruzione che ancora oggi continuo a farmi autonomamente.

E mi hanno contattato per fare il blogger?
E mo mi rispiego ancora.


Ho visto e vedo tutt'ora dei Curriculum Vitae della “madonna” tra gli appartenenti delle istituzioni e non solo (spero che lassù mi si perdoni l'ardita similitudine anche in considerazione che sono abbastanza cattolico, cristiano e tutte quelle cose lì che la gente ha quasi paura di dichiarare) con intere pagine di Lauree, Master e lavori pregiatissimi, che l'averne solo metà permetterebbe (sulla base di quanto ivi scritto) forse qualche medaglia d'oro al merito o qualche coppa di cristallo sopraffino per aver probabilmente salvato la razza umana che nel turismo ci sopravvive in questa nazione.

Solo che tutti questi C. V. spettacolari e magnificenti di persone che attualmente stanno manovrando il turismo nazionale, sembra che (della razza umana) non ne abbiano salvato nemmeno uno, anzi, parrebbe che i suicidi stiano aumentando.
E della valenza sul campo che questi Curriculum hanno, in quelle scarse opportunità che di volta in volta mi capitano nel trovarmici di fronte a chiacchierare, nel solo ascoltarli o averli come collaboratori, beh; è meglio non dire, va!
Poi i loro risultati fanno il resto confermandomi che … vabbeh, avete capito.

Bene, detto tutto questo per la precisione, vengo al TDLAB.

In merito al TDLAB non ho assolutamente niente a priori (a posteriori si, anche perché preferisco stare dietro che davanti alla gente … soprattutto in Italia) e quelle eventuali presunte illazioni di cui vengo gentilmente incolpato non sono supposizioni ma costatazioni di fatto che guarda caso si sono poi avverate come precedentemente su queste pagine s'era scritto.
E non è che la cosa mi dispiaccia come qualcuno ha l'ardire di pensare ... chi deve capire, spero capirà.
Ah, alle combinazioni non ci credo per niente.

Poi, non appartenendo a quella risma di gente che approva tutto quello che fa il “potente” di turno anche laddove sbaglia, e che per chissà quali personali interessi (ma facilmente immaginabili) i "camaleonti" l'appoggiano sempre ad oltranza ... c'è invece chi, se ha qualcosa da dire (anche i consigli non richiesti), beh; lo fa, ma sempre con pezze d'appoggio, educazione e rispetto.
Questione di stile!

Il motivo delle mie critiche “costruttive”.
Primo non mi va che la gente lavori a gratis, e su questo non ci piove davvero.
Secondo che le persone abbiano due o tre lavori mi fa ovviamente pensare che l'ultimo “lavoro” non sarà fatto al meglio.
Come terza cosa penso che nemmeno il primo e il secondo lavoro erano così ardui e duri se uno ne prende addirittura un terzo.
Quarto che chi ha notevoli responsabilità deve essere pagato profumatamente e non trovare delle forme che fanno pensare male.
Quinto che tutte le cose vadano cominciate bene (chi ben inizia … ) e nel TDLAB mancano delle figure specialistiche e professionali di notevole importanza che nessuno degli attuali componenti può minimamente sopperire e lo sperare che queste provengano attraverso il web … ma dai.
Sesto, poche balle perché così è!

… e per fortuna che adesso il responso degli “impiegati” sarà semestrale e non più annuale com'era scritto nel DL per il turismo.
Si vede che mi hanno in parte ascoltato (peccato non l'abbiano fatto anche per il resto) ma sarebbe molto meglio farlo mensile, mannaggia a loro.

Ieri, Stefano Ceci, il primo consigliere del ministro Dario Franceschini, ha dichiarato sulla sua pagina feisbuc che prende 30mila euro all'anno (tutte le spese sono le sue), aggiungendo che nei primi due mesi di attività ha concorso sul piano dei contenuti, con altre competenze interne ed esterne al Mibact, alla stesura del decreto legge turismo e cultura che introduce diverse e significative novità per il settore turistico fra le quale il tax credit digitale, il credito di imposta per le ristrutturazioni alberghiere, la messa a disposizione ad imprese under 35 del patrimonio pubblico in disuso per generare nuove attività, la riforma ENIT e molto altro ancora. 
Beh, allora sarebbe anche il caso di aggiungere una settima cosa alle sei precedenti, e vale a dire che per molto meno nelle Regioni si guadagna molto di più, o sbaglio?
La cosa non mi pare granché corretta (per la precisione) e ai posteri l'ardua sentenza.
That's Italy! ... e come razzo si fa a non pensare male, eh?

Personalmente poi non ho nessun interesse che le cose gli vadano male a Stefano Ceci e compagnia bella (figuriamoci un po), anche se qualche deficiente che la pensa così di sicuro c'è.
Deficienti che fanno parte di quelli di prima (scritti sopra) e vale a dire quelli che sparlano (alle spalle, neh) che di turismo non ne capisco una mazza fionda e che nel caso potrebbero aggiungerci che di questo settore poco m'importa … magari che oltretutto mi sta pure sui coglioni ioni ioni ioni, vero?

E qui finisco ripetendo la recente frase di Papa Francesco: “Non sparliamo degli altri alle spalle ma diciamo loro apertamente ciò che pensiamo” e chissà se facendo così un po di sale sulla coda riusciamo a metterlo?

Non è forse un aiuto anche questo eh; razza di capre capre capre capre capre capre … come parallele che capreggiano (si dice così?) all'infinito?
Poi se avete qualcosa di dire, beh; scrivetele e ditemele in faccia che ci facciamo due belle risate.

P. S.: E se calcoliamo lo spreco monetario perenne che avviene in questa nazione con cose oltretutto da galera (e chiave gettata in mare), possibile che non si possano trovare alcune decine di migliaia di euro per fare le cose giuste?

P. P. S.: Attenti al bacio o alle lusinghe di Giuda ... così, giusto per dire, neh!


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