mercoledì 10 settembre 2014

I miei suggerimenti per il TDLAB per quando ci vedremo il 17 settembre 2014 giù a Roma

Questi che seguono sono i suggerimenti o altro, in maniera purtroppo non troppo sinteticamente come richiesto (non ci sono riuscito) nella cortese mail ricevuta, e che dovrei inviare al TDLAB entro e non oltre Lunedì 15 alle ore 10.00, cosa che naturalmente farò nel rispetto dei tempi imposti.

Ma ritenendo che due o più teste ragionano meglio di una, il presente non sarà del materiale riservato. 

Infatti ho deciso di condividerlo con tutti per effettuare eventualmente delle modifiche, se necessarie, anche in fase d'opera … premettendo che quello che seguirà è “solo” circa  il 10% delle innovazioni per il digitale che ahimé tengo ancora nel mio miglior cassetto dei sogni.

Fatto seguito al decreto-legge n. 83, in materia di cultura e turismo (ddl n. 1563) in merito alla “tax credit per la digitalizzazione turistica” per i periodi di imposta 2015, 2016, 2017, 2018 e 2019, agli esercizi ricettivi singoli o aggregati con servizi extra-ricettivi o ancillari, e vale a dire che è riconosciuto un credito d’imposta del trenta per cento dei costi sostenuti per investimenti fino all’importo massimo complessivo di 12.500 euro, propongo che la clausola in oggetto, per quanto riguarda l'alberghiero, venga inserita già nella Classificazione Alberghiera di Qualità (CAdQ) sotto l'egida dell'Enit e quindi riportata sul portale italia.it.

Oltretutto nel DDL per il turismo è appunto compresa una nuova classificazione alberghiera (art. 10 comma 5) che è riuscita ad entrare nel DDL per il turismo nelle ultimissime battute per merito di questo emendamento dapprima bocciato ma poi riammesso per merito di Emma Petitti (PD) e Aris Prodani (5* stelle) a dimostrazione che se davvero si vuole lavorare per il bene del Paese, beh; lo si può fare anche se i “capi” non vanno d'accordo (pare), la quale in base a millesimi “eventualmente sostanziosi per il raggiungimento dello specifico scopo” saranno poi destinati all'ottenimento delle stelle da parte del ricettivo e che oltretutto potrebbe comprendere sia questa “tax credit per la digitalizzazione” che quella per le “opere di riqualificazione e accessibilità degli immobili” che ospitano alberghi e ristoranti (ad es eliminazione delle barriere architettoniche) la quale dice che ne potranno beneficiare gli alberghi già attivi all’1 gennaio 2012 in un bonus fissato nella misura del 30% dei costi sostenuti nel triennio 2014/2016, fino a un massimo di 200mila euro per periodo d’imposta recuperabili in compensazione tre rate annuali a partire dal primo gennaio 2015.

CAdQ che nel sommario riporto qui di seguito, la quale oltre ad avere qualsiasi dei minimi richiesti ad opera delle associazioni etc., contempla una serie di risposte ai quesiti che … IN POCHE PAROLE SI TRATTEREBBE DI UNA CINQUANTINA DI DOMANDE IN PIU' CHE PERO' SONO PROPRIO QUELLE CHE DETERMINANO DAVVERO LA QUALITA' DEL RICETTIVO (nessuno escluso e addirittura anche i balneari) attraverso degli algoritmi concatenati tra settore e settore (spicchi dipartimentali), e che fornisco i “millesimi” necessari per ogni stella … 1.000 corrispondo a 1 stella e via dicendo fino a quei 5.000 che danno appunto le 5 stelle sul portale italia.it che finalmente uniformi completamente le 20 classificazioni attualmente esistenti e dove il gestore, proprietario o il direttore d'albergo compilerà delle domande per l'ottenimento delle stelle.
Per fare il tutto occorre circa un'ora sola (oltre a quelle dei minimi richiesti), ma un'esagerato risparmio di tempo per via di tutte quelle procedure che altrimenti … e questo seduto su di una comoda sedia anche per l'ottenimento dei vari permessi e bla bla bla.

CAdQ che dovrà mantenere solo i minimi, mentre per quanto riguarda le domande sulla qualità, queste annualmente dovranno essere rimodellate e variate attraverso nuovi algoritmi oppure opportunamente tolte se verrà ritenuto necessario con delle nuove domande innovative per aumentare la qualità del ricettivo secondo le nuove esigenze dei clienti sia nazionali che internazionali.
Stessa cosa per quanto riguarda la digitalizzazione degli Agriturismi, dei B&B etc, per finire con le case vacanze.
A questo punto il portale raccoglie giornalmente dal ricettivo (entro le ore 24:00) tutti i dati delle presenze (un po' come si fa attualmente con le schedine anche attraverso il web per quanto riguarda alcune località), la motivazione del viaggio e la nazionalità (si possono aggiungere altre cose di sicuro interesse).

In questo modo si raccoglieranno circa 120/150.000 contatti al giorno che dovrebbe appunto risultare il totale delle unità ricettive italiane, posizionando italia.it nel miglior modo nei motori di ricerca.

Allo stesso tempo si avrebbero in tempo reale le presenze (visibili a tutti su italia.it e dettagliati anche per località ... ed ecco così altri 80.000 contatti al dì se non molti di più) e tutte quelle serie di informazioni utilissime per l'Enit che potrà usare a suo piacimento, anche per intervenire laddove ce ne fosse di bisogno e per cancellare definitivamente tutti quei rilevamenti dati che sono perennemente disuguali tra loro e che non permettono quell'attenta disamina adatta per correre agli eventuali e così possibili ripari.
Ad esempio: Se quella data città avrà ricevuto moltissimi turisti cinesi o da chissà quale altra provenienza, l'Enit lo viene a sapere in un battibaleno, e investigando sulla motivazione attuata dalla data località, ecco che dei similari piani di marketing da parte dell'ente preposto potrebbero agevolare il lavoro dell'agenzia nazionale del turismo sull'intero territorio nazionale.

Non ultima è l'importanza che nel ricettivo tutti dovranno essere dotati di un PC o simili per la trasmissione dei dati giornalieri, mentre eventuali presenze lavorative (digitalizzazione) nel ricettivo in base all'orario di copertura (8-16-24), sono incluse nella CAdQ attraverso i soliti millesimi per permettere eventuali miglioramenti in merito alle stelle alberghiere, i soli per gli agriturismi etc.
Inoltre gli algoritmi del software smaschererebbero in un secondo il ricettivo sommerso ... chi è nella banca dati, bene, mentre viceversa, chi è presente sul web che si reclamizza ma non è nella banca dati ... zac!!

In definitiva e ricapitolando, l'inserimento della CAdQ (Classificazione Alberghiera di Qualità) sul portale italia.it non è altro che …
… Io Stato italiano decido che voi (tutto il ricettivo) mi inviate on line la schedina giornaliera delle presenze e ti fornisco un semplicissimo software che dovrai compilare ogni giorno prima della mezzanotte (presenze, nazionalità e motivo del pernottamento, a cui si possono aggiungere, come già detto, altre utili informazioni, nominativi esclusi).
E questo anche per il rispetto delle giornate d'apertura annuali dei B&B che a volte non rispecchiano le Leggi vigenti.

Inoltre i dati del software, vengono messi in bella mostra sul portale italia.it a disposizione degli operatori, dei media, dei curiosi e dell'ente preposto al marketing (Enit).
Tra le altre opportunità che offre questo programma, c'è quella che in ogni momento si può conoscere perfettamente l'incasso della tassa di soggiorno (anche a livello comunale) che è un dato che reputo molto importante poiché questi soldi andrebbero poi riusati per il turismo (a cura dell'Enit), almeno in buona percentuale.

Ora, dato che il ricettivo italiano è di circa 130.000 unità in alta stagione, è quindi chiaro che i contatti saranno a sua volta della medesima quantità, cosa che si andrebbe però ad assottigliare per via di quelle realtà stagionali che durante l'anno chiudono per qualche mese, restando però molto attivi i click delle ricerche (operatori, curiosi, stampa etc.) che non dovrebbero minimamente abbassare quel tot.
Insomma, finalmente dei dati che sono finalmente la realtà nonché un unico ente che li possa emettere anche perché non esisterebbe nessun motivo per vederne degli altri. 
Portando il totale a circa 300 milioni di contatti all'anno sul portale italia.it.

I quality control team
Chiaro è che a seguito delle dichiarazioni immesse sul portale italia.it da parte dei gestori, direttori o proprietari del ricettivo per ottenere le stelle, i soli etc., si debba obbligatoriamente intervenire per un controllo (regionale) che attesti se quanto dichiarato dal gestore, proprietario o direttore, corrisponde alla verità.
Esistono già delle Leggi per dichiarazioni mendaci per lo specifico caso, e quindi nulla di nuovo.
Chi sbaglia paga e tira a campà.

Le squadre di qualità (una persona è sufficiente per ognuna) sono formate da operatori specializzati con indubbie doti di professionalità, i quali a loro volta nel verificare i vari alberghi, B&B etc., rilasciando le eventuali discrepanze e il tempo necessario per permettere di farne fronte nei tempi ritenuti idonei.
Emetteranno di conseguenza un giudizio sulla qualità di quel dato ricettivo che hanno “controllato” e che andrà a finire sul portale italia.it per arginare il problema delle recensioni false, malandrine e non solo.
In base a questa eventualità ho personalmente effettuato sul web un sondaggio con la seguente domanda: “Quali recensioni controlleresti” e che ha dato questi risultati:



Solo i siti delle recensioni 6 voti 1,17%
Solo le disamine delle squadre di controllo 446 voti 87,46%
Entrambi 58 voti 11,37%

Eventualità che in aggiunta a quest'altra di seguito dovrebbe delimitare definitivamente molte possibilità truffaldine attualmente in atto. 


Da tutte le parti si parla di miglioramento della qualità dell’offerta turistica nazionale, ma non si prevede un sistema nazionale di valutazione della qualità di tutta la filiera turistica.

Visto che si parla di identificare univocamente ogni elemento della filiera, mi piacerebbe che all’insieme di tali identificativi venisse affiancato un quality-code, ovvero un identificativo unico rilasciato da un ente appositamente preposto (ENIT andrebbe benissimo).

A quel codice dovrebbe corrispondere una password univoca da inviare alla mia casella di posta (o in alternativa invio del tutto al mio domicilio in forma cartacea e reinvio gratuito).
Con Q-id e password dovrei poter accedere ad un portale espressamente predisposto, sul quale poter esprimere la mia opinione su tutti gli elementi della filiera coinvolta (secondo i loro identificativi, opportunamente tipizzati) rispondendo a semplici (e poche) domande con voto da 0 a 5, per singolo elemento della filiera.
Ovviamente in più lingue.

I dati (per singolo elemento, ma in forma aggregata) dovrebbero essere pubblici e pubblicati su di un portale (Enit).
Questo scatenerebbe una corsa di tutta la filiera al miglioramento continuo dei servizi nei confronti degli utenti turisti.
Ovviamente i medesimi dati potrebbero essere utilizzati da ENIT per avere anche statistiche + ragionevoli e non i numeri +/- inventati che passano ora.
Naturalmente io turista dovrei essere invogliato ad esprimere la mia opinione tramite appositi concorsi a premi con viaggi in palio.
In questo caso, il comment form, compilato da un cliente "vero" e non più inventato, ecco che andrebbe incluso nella CAdQ, i quali saranno valutati da quei millesimi per l'ottenimento delle stelle alberghiere.
Il risultato è che ci sarà l'ovvia corsa per migliorare la qualità da parte del ricettivo.
In poche parole e terminando, il portale italia.it riceverebbe ben oltre i 300 milioni di contatti in più all'anno con l'ormai indispensabile innesto di una classificazione alberghiera di qualità non ancora presente nel resto del mondo.
A cui va aggiunto che tutto il ricettivo sarebbe “ON” nonché dei dati sui pernottamenti in tempo reale e non ultimo che la spesa della tassa di soggiorno sarebbe costantemente sotto controllo poiché parte di questa (%) dovrebbe essere destinata all'Enit.
Infine l'indubbio aumento della qualità.

A queste poi seguirebbero una miriade di altre innovazioni a cominciare dalla promo-commercializzazione ma che dirò in un secondo tempo, poiché sono queste le priorità, ahinoi ancora impossibili da realizzare.
Infatti non va dimenticato che attualmente il Titolo V demanda “ancora” la responsabilità alle Regioni (DPCM 21/10/2008) e quindi serve un DDL che possa permetterne l'attuazione poiché i tempi per l'esecuzione della CAdQ sono di circa un anno e non tre mesi come scritto nel DDL appena varato.



P. S.: E' bene ricordare che nel mondo non esiste nulla di simile e che quindi ci porterebbe di nuovo a primeggiare in questo dato settore.

P. P. S.: Ovviamente tutte le cose si possono migliorare a cominciare dalla promo-commercializzazione che è una di quelle cose che verrebbero di conseguenza, e come già detto, dell'altre che ci permetterebbero di essere sempre davanti alle altre nazioni … sì digitalizzando ma non solo, neh!







6 commenti:

  1. @Luciano

    Grande, sei un GRANDE.
    Nessuno come te
    Forse Frap1964

    :-DDDD

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  2. @Vincenzo



    Essere paroganato a Frap è il complimento migliore che tu potessi farmi ed è un gran vanto.

    Ma lui è molto più preciso di me.

    :)

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  3. @Luciano


    se questo è -solo- il 10% ......................

    :-DDDD

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  4. Io te lo dico e ripeto.
    E' una cosa troppo semplice, utile, tecnicamente fattibile e intelligente.
    Quindi non la faranno nè proporranno mai. ;-)

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  5. Concordo con Frap1964 ma sono certo che Luciano ce la farà.

    Troppo avanti troppo.

    :-DD

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