venerdì 12 settembre 2014

Simmetria tra Leonardo da Vinci e il TDLAB

Hai un'idea pazzesca che stai maturando e innovando da circa vent'anni (cioè 7.300 giorni) e la vuoi realizzare ?

Non è un problema.
Basta che tu ottenga il permesso dallo Stato, il visto della Regione, l'ok di questa e e quella amministrazione.
Senza dimenticare i vari passaggi nelle associazioni, sindacati e compagnia bella.

Nel caso non ci metterai molto per capire che ciascun ente avrà la sua obiezione da avanzare.
Però basta che tu, pubblico o privato, fornisca documenti, spiegazioni, dettagli, relazioni scientifiche firmate dai migliori specialisti di non si sa decché.
Ma non è finita.

Occorre indire una gara d'appalto.
Cui concorrono varie imprese, alcune delle quali t'hanno schifosamente copincollato (con risultati per forza di cose alquanto catastrofici poiché con il copy&paste te lo puoi scordare di fare un buon lavoro ... però ci sono gli scemi che tanto pagano con i soldi degli altri ... i nostri), e dato che viviamo in un Paese in cui la “mariuolità” organizzata è più efficiente di quella disorganizzata, perdi pure ogni speranza che tanto …
Ovvio.
I banditi sono più preparati della gente perbene, e dispongono di quelle armi facilmente distribuibili per finalità oscure.
E va a finire che i tuoi vent'anni di studio su quell'idea pazzesca che hai avuto e intendi realizzare, ecco che in un battibaleno va a completare il suo cammino dentro ad un cesso.
Beh, basta tirare lo sciacquone e non se ne parla più, e sarà cibo sopraffino per i cefali laggiù al mare.
Anche perché i depuratori non lavorano mai come dovrebbero, neh.

Poi se vuoi partire dall'apice, dallo Stato, è anche peggio.
In questo caso saranno le stesse istituzioni preposte che ti metteranno un sacco di bastoni laddove le ruote non possono girare più (però ti girano a mo di ventilatore delle altre cose), e dire che sono loro stessi che ripetutamente t'hanno cercato … sempre che quei bastoni non te li diano pure sul cranio a mo di patte benevole, ma che fanno un male della madonna (pardon Madre Maria).

Ma quello che mi preme spiegare oggi è il paragone che ho azzardato tra Leonardo da Vinci e il TDLAB.

Pochi sanno che il genio di Leonardo s'addentrò anche nel settore che più amo di tutti, l'alberghiero e la ristorazione.
Infatti fu grandissimo ideatore nella Roma dei Cesari nel 1489, in occasione delle nozze di Giangaleazzo Visconti e Isabella d’Aragona, dell’allestimento del banchetto nuziale dove fecero capolino per la prima volta al mondo i tovaglioli ed il modo di servire le portate.
Da quell’occasione nascono appunto i servizi alla francese, russa e italiana ben contornati dall’eleganza dei servitori che volteggiando musicalmente deliziavano i commensali.
Cose d'altri tempi ma intonate all'epoca e di sicuro e grande avvenire.
E per la preparazione, il buon Leonardo da Vinci, ebbe moltissimo tempo, anche perché quel matrimonio venne dapprima rimandato.
Mentre adesso?

Beh adesso per spiegare (anzi, per cercare di spiegare) una classificazione alberghiera di qualità che non esiste da nessuna parte del mondo, nonché ben due possibilità di annientare le recensioni truffaldine che rompono le bocce a tutt'andare, organizzare la tassa di scopo per mantenere l'Enit e dare un senso al suo lavoro, fornire 300 milioni in più di contatti a italia.it, organizzare la digitalizzazione nel ricettivo, avere in tempo reale i pernottamenti nello Stivale e altre cosette di certo e sicuro interesse … beh, avrò la bellezza di cinque (5) minuti (300 secondi).

E non sono di certo Leonardo da Vinci maremma ornitorinca e pure maiala.

A questo punto non mi resterà altro che riportare il tutto in un unico A4 togliendo gli articoli (il lo la i gli le), i verbi al passato, al presente e al futuro nonché gli aggettivi di tutte le razze e poi leggere di corsa.
Se poi non capiranno non c'è problema, tanto non avrebbero capito lo stesso.
Invece se sarà una sessione plenaria (quindi 1 minuto e mezzo a cranio), beh; in questo caso leggerò una poesia degli "SQUALLOR" abbastanza indicata per l'occasione, rivolgendomi a quei signori che se la sono studiata così.

Oppure mi metterò a cantare una certa canzone di Fabrizio De Andrè che ci sta proprio bene.

Ah, dimenticavo di aggiungere che sono stonato.






9 commenti:

  1. @Luciano

    Tu e Frap1964 dovreste essere i ministri del turismo.

    Lo dico con convinzione e non per scherzo.

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  2. Tdlab, o non Tdlab, questo è il dilemma:
    se sia più nobile col Portalone far turismo
    e a colpi di tassa di soggiorno accoglier lo straniero
    o prendere le armi contro i barconi in arrivo
    e, contrastandoli, porre loro fine?

    :-)

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  3. @Vinc

    Per una volta sono d'accordo con te.

    :-D

    Luciano sei un grande e in ufficio non riusciamo a smettere di ridere da oltre mezzora.

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  4. Se c'è una priorità, per il comparto, è quella di avere un sistema attendibile e real-time di rilevazione delle presenze turistiche, delle dinamiche di spesa, delle effettive motivazioni di viaggio, ecc. ecc.
    Se non misuri anzitutto adeguatamente il comparto che pensi di voler governare quale strategia digitale del cavolo pensi di poter mettere in atto?
    La misura è l'elemento primo di tutte le scienze e degli approcci di tipo ingegneristico.
    Ti risulta che l'urgenza di disporre di un sistema efficace e attendibile di questo tipo sia anche solamente accennata in uno dei documenti stategici del TDLAB?
    E non mi pare che manchino gli ingegneri, lì dentro.
    Il massimo che son riusciti ad ideare e mettere per iscritto è il Registro digitale delle strutture ricettive presso l'ENIT (praticamente un'anagrafe open) + una serie di tanti bei generici buoni propositi strategici e un bel bla-bla-bla sull'interoperabilità dei dati che prende atto, in concreto, degli standard de-facto esistenti e consolidati da mo'.
    La simmetria tra il genio di Leonardo Da Vinci ed il TDLAB, nel senso geometrico del termine, è quanto di più lontano ed inesistente si possa pensare, imho.

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  5. Sarà perché così c'è posto a gogò anche la sociometrica che a quanto pare sembra diventata di un'importanza basilare senza della quale non riesci a capire quali siano le città più desiderate dell'Italia.

    Se non ricordo male, dopo aver letto un fondo di una lunghezza senza pari, alla fine c'era scritto che, dopo anni e anni di studio e attentissime disamine effettuate sul web nelle lingue di mezzo mondo, sono Firenze, Roma e Venezia.

    Mica burro e marmellata, neh.

    Comunque il progetto l'ho bello che pronto per quella data cosetta ma avendo solo 5 minuti per cercare di spiegare il tutto, per lo specifico ho deciso di concedermi 45 secondi con queste parole tratte da un brano che fa così ...
    Mi citeran di monito a chi crede sia bello
    giocherellare a palla con il proprio cervello
    Cercando di lanciarlo oltre il confine stabilito
    che qualcuno ha tracciato ai bordi dell'infinito ... tanto mica lo capiscono ...

    :)



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  6. Cavolo.

    Ho riletto e mi sono riletto ... non è cambiata una benemerita mazza fionda, anzi.

    Mamma mia che pena

    :(

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  7. Che se poi 'sta cosa era già arrivata in qualche modo a livello governativo (governo Monti), vedi QUI, questi del TDLAB farebbero anche bene a spiegare perché non se ne trova la minima traccia nel loro bel piano strategico.
    Che sia, per caso, solo perché non è un'idea "originale" loro?

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  8. @Frap

    Mi sembra che abbia detto proprio il mio programma o sono diventato scemo?

    :)

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