mercoledì 22 ottobre 2014

Sono questi i genii del turismo che fanno la differenza!!

Statistiche vecchie come l'orologio a cucù, e mai cambiate nonostante i ripetuti sondaggi, sostengono che il gradimento dei turisti derivi al 51% dal viaggio di approccio alla meta e dal suo ricevimento.

Quindi è necessario un occhio di riguardo per queste due “qualità” ritenute così basilari.
E se a volte nella località dove ci rechiamo le troviamo al 100%, ecco che può capitare che da soli riusciamo a rovinarci l'entrée in quel dato posto rischiando così di partire male.

Chessò, perdere il cellulare che non ci permetterà più di ricevere e fare le chiamate desiderate o di collegarci con gli amici migliori attraverso il web; di dimenticare il giocattolo del bimbo/a sul sedile del … e via dicendo.

Ed è in questo caso che entrano in gioco i “geni” della qualità che con un guizzo dei loro … ved. video sotto.


Personalmente adoro 'ste cose e le persone che se ne studiano per migliorare sempre di più il soggiorno dei propri visitatori o dei clienti.
E poi si sa che la voce gira e che non è altro che un gradito e produttivo messaggio per quel posto che l'ha originato.

Per l'occasione avrei una buona quantità di altre cosette abbastanza similari, ma per non tediare troppo (e anche per il motivo che ne sono pazzescamente geloso) ne racconterò solo una, poi scopiazzata anche da un'altra nazione … ma è anche giusto così.

Un po di anni fa in un arcipelago di isole turisticamente molto famose di un dato oceano, un tale suggerì al ministro del turismo locale (nelle altre nazioni ti ascoltano davvero e non per finta) di assumere un dottore russo da inserire nell'ospedale della capitale poiché da lì a breve era prevedibile l'eventuale apertura delle frontiere dell'ex Unione Sovietica.
E siccome la voglia di viaggiare l'hanno tutti e ancor più chi non l'aveva quasi mai fatto (i russi), il suggerimento venne preso in molta considerazione.
Fu così che in un batter d'occhio quelle isole ebbero un dottore russo con ottima conoscenza della lingua inglese, il quale gestendo un apposito studio creato ad hoc nella capitale e facilmente raggiungibile da tutte le isole dell'arcipelago (via aerea e marittima) … la cosa fu poi pubblicizzata senza grandi spese (laddove si sarebbe dovuto ricevere i nuovi turisti) e non vi dico il risultato che quelle isole ottennero in brevissimo tempo.
Ma ben immaginabile, anche perché a tutti fa piacere, nel caso di infortunio o altro, di poter conversare nel proprio idioma e bla bla bla, ma soprattutto in questi casi.

Seguirono poi altre “cosette” ma è una storia ormai vecchia che però in Italia non si riesce a farne comprendere l'utilità nonostante da allora siano passati quasi vent'anni.

Così, giusto per la precisione e anche per dire, neh!





5 commenti:

  1. Mi sembra di conoscere quel TALE che in quelle isole consigliò di .............


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  2. Pensavo fosse una "trovata" di marketing di KLM.
    Pare invece che il servizio sia davvero attivo all'aeroporto di Amsterdam da fine settembre 2014 e che nel team Lost & Found ci sia effettivamente anche il beagle, con tanto di divisa d'ordinanza, e che si chiami Sherlock.

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  3. E' una Star all'aeroporto di Amsterdam e non solo.

    :)

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