sabato 10 gennaio 2015

Lo zero assoluto di Dario Franceschini

Forse sarebbe il caso che il ministro della Cultura e del Turismo, Dario Franceschini, ci desse qualche informazione sullo stallo del turismo italiano, anziché tentare delle improponibili twittate auto immaginifiche del suo operato.

Ben si sa che gli unici dati di cui ci possiamo fidare sono quelli che abbiamo falsificato noi (Winston Churchill)... comunque sia ...

... primo perché il turismo da noi va male, va molto male… i fallimenti si susseguono a tutt'andare (il 63% è dovuto ricorrere a dei prestiti bancari, chi c'è riuscito, per pagare le tasse, mentre molti albergatori non riescono nemmeno a pagare i fornitori... si dice) e così pure i licenziamenti, per non parlare poi dei suicidi che è meglio non ricordare.
E questo mentre altre nazioni chiudono l'anno 2014 con degli importanti segni più da tutte le parti nonostante la crisi.
Infatti, secondo l'European Travel Commission (e non solo) il turismo internazionale verso l'Europa registra una crescita del 4% nei primi tre trimestri del 2014.
In Italia una cippa di niente.

Il TDLAB, così tanto osannato dagli operatori (la stragrande maggioranza), è stata una pagliacciata creata ad hoc tanto per provare a dare un contentino a qualcuno.
Se non ti pagano è ovvio che non fanno sul serio... e chi è che lavora davvero seriamente a gratis? 
Non contiamoci frottole che senza ricevere una giusta retribuzione, non è che dai il massimo, e non vedi l'ora che finisca l'andazzo.

Idem per il commissariamento di ENIT (tutt'ora ignoto il compenso del commissario Cristiano Radaelli che doveva essere fissato con decreto ad hoc)... alla faccia della chiarezza e della trasparenza.
Idem la messa in liquidazione di Promuovitalia, che è ancora lì a non si sa bene cosa fare (e il bilancio 2013 ancora non c'è, ovviamente).
Idem per il nuovo Statuto dell'Enit di cui non si sa più un tubo, nonostante siano scaduti i termini già da un bel po'.
Idem per il portale italia.it.

Idem per quanto riguarda il DL Art Bonus che viaggia instancabilmente tra un CDM e l'altro venendo sempre rimandato a data da destinarsi.

In definitiva è ovvio pensare che questi consiglieri (e commissari) vengono pagati per non produrre una benemerita mazza, in concreto, imho.

I 20.816,33 € netti pagati a Stefano Ceci, ad esempio, per sette mesi di incarico, cosa hanno prodotto in definitiva per il comparto?

Zero, zero assoluto!! … e purtroppo non è ancora finita... vedi la gravosa questione della Bolkestein che riguarda "solo" 30.000 persone, manco a parlarne, neh!... e chissà che interessi avranno per non voler risolvere tutte 'ste questioni.










3 commenti:

  1. @Luciano

    Secondo me stai sprecando il fiato. Non lo farà mai, perché prima di dare informazioni uno dovrebbe prima sapere di cosa si parla...

    :-)

    RispondiElimina
  2. Quello che fa temere al peggio è che hai scritto che non è ancora finita.

    Ma cosa aspettano a cambiargli mestiere a Franceschini?

    :-((((((

    RispondiElimina

Visualizzazioni totali