martedì 31 maggio 2016

♪ ♫ ♩ ♬ ... con quella faccia un po così che avete voi... ♪ ♫ ♩ ♬

♪ ♫ ♩ ♬ ... con quella faccia un po così che avete voi... ♪ ♫ ♩ ♬

La storia è praticamente la stessa della favola dei chicchi di grano sulla scacchiera (ved. qui)... uno sulla prima casella; due sulla seconda; quattro sulla terza; otto sulla quarta fino al compimento della 64esima casella che praticamente dava un numero maggiore della produzione mondiale di grano.
Anzi, pare che qui la moltiplicazione sia ancora più grande, e infatti...

Nei primi due mesi (gennaio e febbraio) 2016) Gianni Berrino dichiarava per la Liguria queste presenze (ved. qui):
+4,70% di arrivi e un +9,63% di presenze rispetto al 2015...

passano altri due mesi ed ecco che (ved. Qui):
I primi mesi (presumo i primi quattro poiché oggi è il 30 maggio) del 2016 vedono un +20.6% di arrivi e un +22,76% di presenze.

Qindi per gli arrivi circa 4 volte di più e più “modestamente” le presenze che sono aumentate “solo” di due volte e un tocco... dice lui.

che se poi vai a vedere le presenze che booking.com dava per i fine settimana nel ricettivo ligure nel mese di aprile (ved. qui tra i vari post del mese di aprile 2016) e vale a dire con delle percentuali RI-DI-CO-LE, tipo 50% dell'occupazione, nel mentre l'anno scorso s'era il full booking...

A questo punto si potrebbe tranquillamente prevedere che trascorsi altri due mesi, ecco che potranno arrivare anche al 100%... hei un momento, no no, l'hanno già fatto (ved. qui)... + 110%... lui, il Gianni Berrino, è riuscito a dire d'essere riuscito ad incrementare le presenze nella stessa località e nello stesso periodo, tra il 2015 e il 2016, del 110%... e questo nonostante nel 2015 fosse in full booking.
E chissà come avrà fatto... ma qualche idea l'avrei pure però.

♪ ♫ ♩ ♬ balla balla ballerino dalla notte fino al mattino ♪ ♫ ♩ ♬

lunedì 30 maggio 2016

Una nuova Governance sul turismo... col cavolo!

A me 'sta cavolo di cosa proprio non va giù, e m'è sempre più difficile da digerire.


Carlo Fidanza, il commissario di InLiguria ma senza specifico pregresso nel turismo, aveva 90 giorni per mettere le cose a posto e presentare lo Statuto dell'agenzia del marketing della Liguria (così dissero loro), e chi segue il turismo di questa Regione, ma non solo, ben sa l'importanza che una riorganizzazione avrebbe avuta per migliorare l'ambaradan del settore.


Tra l'altre cose molto più complesse, ci sarebbe anche da mettere a posto le recenti Leggi SCIA (passaggio di consegne e quindi responsabilità dalle Province alle Regioni etc.) che ne imporrebbero una certa e veloce attuazione. Ma si vede che lor signori non la pensano proprio così o che non ne siano per nulla capaci.
Un momento; magari ne sono anche capaci, ma dal farlo al farlo bene, ecco che la differenza è alquanto notevole.
E d'altronde qui s'era già ipotizzato che quei 90 gg. non sarebbe stati sufficienti nemmeno ad una squadra di validi professionisti del comparto, a meno che non ci fosse stato qualcuno che l'avesse già bello che pronto quello Statuto (ma questa è un'altra storia... e poi chi è che fa di 'ste cose?), quindi figurati come lo sarebbero stati bastanti per lui/loro.


Fatto sta, infatti, è andata proprio come s'era ipotizzato e il tempo a loro disposizione è finito alcuni giorni fa (ved. qui) a cui è seguita la “piccata” e per nulla cortese o gentile risposta del medesimo Carlo Fidanza, con preghiera di pubblicazione (e l'ho fatto) su questo blog.


Ma ora se andiamo a ben vedere o a cercare di capire il quando sto belin di nuovo Statuto sarà pronto, ecco che dalle sue parole si può evincere che, campa cavallo...
Infatti:




E' pertanto ipotizzabile che lor signori aspettino la riforma dell'Enit (ussignur... è quasi un anno che da quelle parti, seppur prendendosi un lauto stipendio, più che di dichiarazioni non s'è visto praticamente dell'altro) e aspetteranno anche il referendum costituzionale (ottobre 2016).
Referendum costituzionale che se per caso vincono i SI, l'art 31 (non cambierà alla fin fine nulla dalle procedure attuali) entrerà in vigore dalla legislatura successiva allo scioglimento di entrambe le Camere.
Pertanto non prima dell'aprile 2018.
Se vince il no, si ricomincia tutto daccapo, ovviamente.



Quindi, a conti fatti (imho), che picchio aspettano a fare?... e che cosa c'entra l'Enit e la riforma costituzionale con la Governance ligure del turismo?
O forse tutta 'sta attesa e rimandare è dovuta al fatto che non sanno che pesci pigliare?... e della cosa, lo Statuto, non ci capiscono granché?


Beh, l'avevo detto di mettercene almeno uno, su quattro (ved. qui), che il turismo lo masticasse davvero, no!... e magari adesso quel cavolo sarebbe nato... ma mi sa che ci metteranno più degli elefanti (22 mesi) per partorirlo.



sabato 28 maggio 2016

Evelina Christillin (Enit). la strategia per il Paese è... la velocità

Evelina Christillin: È la velocità il tema chiave della strategia dell'Enit per il prossimo futuro.
Certo, eccome no... ma se la velocità a cui pensano è quella dimostrata sino ad ora... campa cavallo... 
... nel frattempo però, fateci caso, l'Evelina firma al più una delibera ogni 10-15 gg.
Che nel confronto con Carlo Fidanza, che ne firma ben una al giorno di media (ved. Qui) (altro fenomeno di velocità che non rispetta i suoi termini ma accampa scuse), appare rapida come un bradipo insonnolito.

N. 1 - 15/02/2016
Direttore Esecutivo:
Avviso di selezione
Nomina commissione per la selezione di n. 3 posizioni dirigenziali di ENIT: Direttore Esecutivo, Direttore Commerciale, Direttore Finanziario con Deliberazione presidenziale n. 1-2016 del 15/02/2016, ratificata con Deliberazione CdA 9-2016 del 17/02/2016
Nomina del dr. Giovanni Bastianelli a Direttore Esecutivo di ENIT con Deliberazione CdA n. 9-2016 del 21 marzo 2016

N. 2 -  ???
Deliberazione CdA 4-2016 del 07/03/2016
Oggetto: Ratifica della deliberazione presidenziale n. 2-2016 - Autorizzazione al pagamento di ulteriori spese urgenti
Spesa: 75.336.20 per area fiera ITB Berlino 2016 ed euro 20.000 per spese funzionamento e missioni personale locale e organo di vertice; euro 182.500 per area fiera MITT di Mosca 2016 ed euro 20.000 per spese funzionamento e missioni personale locale e organo di vertice; euro 536.772 per allestimento stand fiere ITB e MITT; spese necessarie per messa in sicurezza dei cornicioni pericolanti della palazzina di via Magenta.

N. 3 -  ???

N. 4 - 31/03/2016
Deliberazione Presidente 4-2016 del 31/03/2016 (Proroga incarichi dirigenti alla data del Decreto del Ministro della Semplificazione e della Pubblica Amministrazione ex art. 16, comma 9 del D.L. 83/2014, convertito in L. 106/2014 e comunque non oltre il 30/04/2016).

N. 5 - ???

N. 6 - 05/05/2016
Deliberazione Presidente 6-2016 del 05/05/2016 (Proroga incarichi dirigenti alle date del Decreto del Ministro della Semplificazione e della Pubblica Amministrazione ex art. 16, comma 9 del D.L. 83/2014, convertito in L. 106/2014 e comunque non oltre il 13/05/2016).

N. 7  - 13/05/2016 (dove vanno gli ex dirigenti ENIT e quanto ci costeranno a regime...)
Deliberazione Presidente 7-2016 del 13/05/2016 (Proroga incarichi dirigenti alle date di entrata in servizio presso le altre amministrazioni e comunque non oltre il 31/05/2016 e attribuzione competenze temporanee per la gestione dell'Ente).

D'altra parte l'Evelina guadagna +/- appena la metà dei suoi ex dirigenti... ma cosa si vuole pretendere di più... ?

venerdì 27 maggio 2016

Una porta aperta sul turismo di Carlo Fidanza

Oggetto: Una porta aperta sul turismo con preghiera di pubblicazione.

Caro Ardoino,

vedo che i destini di Agenzia la interessano particolarmente. Siamo almeno in due, quindi. Con Toti e Berrino siamo già in quattro. E secondo me non siamo soli. La cosa mi rasserena e mi rafforza.

Al contrario suo però non amo dare retta ai maligni e quindi mi piace pensare, checchè se ne dica, che la sua attenzione sia sincera e disinteressata per quanto purtroppo poco obiettiva.

Visto che é così attento alle forme non le sarà sfuggito che il mio mandato commissariale ha una durata di 6 mesi rinnovabile per altri 6, proprio perché eravamo fin dall'inizio consapevoli della difficoltà di disegnare una nuova governance regionale, peraltro in un contesto di mutamenti per il comparto turismo (riforma Enit, referendum costituzionale, ecc).

L'auspicio espresso dal presidente Toti di arrivare a breve a ridisegnare l'Agenzia è il cuore dell'impegno mio e di tutto il personale di "In Liguria". Forse servirà qualche settimana in più del previsto (non quanto Enit però) ma ci arriveremo presto. E con un progetto di valore che stiamo costruendo con un dialogo costante con la Regione, le categorie e i principali interlocutori istituzionali e non.

I 40 giorni che lei cita (impropriamente) riguardano esclusivamente alcuni atti di indirizzo (piano delle attività, bilanci, ecc) sui quali ovviamente Regione Liguria, in quanto ente controllore, esercita il proprio potere di verifica. Per tutto il resto Agenzia è autonoma e dotata di un proprio organo monocratico (ieri il Direttore Generale, in questa fase il sottoscritto come Commissario) che ha pieni poteri decisionali e di rappresentanza legale.

Grazie a questo, nei miei 3 mesi di mandato ho firmato più di 60 atti (una media di uno al giorno, se escludiamo i festivi) che hanno assicurato all'Agenzia la piena funzionalità e lo svolgimento, con buon successo, delle attività previste dal nostro piano annuale.
Perché mentre lavoriamo sulla riforma ovviamente il lavoro di Agenzia deve andare avanti.

Tralascio per non tediare lei e i lettori tutto il lavoro che non si vede, le decine di appuntamenti e riunioni svolte su tantissimi progetti in corso o nuovi, tutte cose che sono nella natura dell'Agenzia, che se dovessi ragionare cinicamente dovrei posticipare a dopo la riforma ma che non si possono ignorare, perché  sono parte essenziale della missione di "In Liguria".

Per avere un'idea più puntuale di quello che invece si vede e che stiamo realizzando ho il piacere di inoltrarle la nostra newsletter, una nuova (se vuole semplice ma non si era mai fatta) iniziativa per avvicinare "In Liguria" al territorio, ai suoi amministratori e alle sue imprese, a tutti quelli che fanno della Liguria la destinazione straordinaria che è e che amiamo.

Cordiali saluti.

Carlo Fidanza
Commissario Straordinario
Agenzia "In Liguria" 

RISPOSTA

"Scusi, ma i maligni cui, secondo Lei, io amerei dare retta, al contrario di Lei, esattamente chi sarebbero?"
Il suo progetto "di valore" attendo di vederlo prima di poterlo considerare tale.
Per il momento mi pare che Lei sia in ritardo rispetto ai tempi previsti: e questo, mi scusi, non è un buon segno, se è vero che il mattino si vede dall'alba. 

Saluti.


giovedì 26 maggio 2016

Sono passati i 90 gg. ma del nuovo Statuto del marketing della Liguria non si sa nulla

... ma se quello che ti circonda è anche peggio la vedo davvero dura, infatti... 

... ieri scadevano i 90 giorni messi (?) (ved. qui) a disposizione di Carlo Fidanza, il commissario dell'agenzia di marketing turistico della Liguria, e prossimo DG della medesima (dicevano e chissà se lo dicono ancora poiché pare che... ved. Qui)...
… ebbene, dopo 90 gg. non s'è visto nulla, nulla di niente.


Il Fidanza avrebbe dovuto “realizzare” l'Art, in poche parole un nuovo statuto dell'agenzia turistica che contempli un sacco di cose e quindi quelle nuove direttive per il turismo regionale intero... ma rien da faire... e poi, toh; proprio come s'era detto.
Ma guarda un po!
E mica noccioline e fichi, no, uno Statuto che cosa più importante non ce n'è per dare finalmente il LA all'intero settore! 


E meno male che il turismo, per essi, è una priorità... figurati poi se non lo fosse, neh!




5 Terre: quasi un anno buttato nel ces... tino

E ci risiamo...


… di soluzioni al caos creatosi alle 5 Terre (ved. qui) in merito ai trasporti e non solo; manco a parlarne, e così finisce che ci rimettono sempre gli stessi: i turisti e gli operatori... quelli seri.
Ormai sono mesi che non si fa che parlare dell'increscioso andazzo, di tentativi, di promesse e di cavolate varie (ved. qui che ce né da leggere).


Che a Gianni Berrino hanno dato la responsabilità dei trasporti, ancora un mese circa ed ecco che fa il compleanno del primo anno.
Praticamente come ad un bebè a cui hanno dato un Rivarossi o un più pregiato Marklin a cui però nessuno ha detto che per farlo funzionare bisogna attaccare la spina alla corrente, altrimenti...


Ma ora dico: non era forse meglio che già dai primi giorni del suo mandato avesse offerta la possibilità a chi conosce a menadito quei posti e le problematiche del caso; alle varie associazioni, a quei primi cittadini eccetera eccetera, di effettuare “loro” un piano programmatico informandoli solo ed unicamente del budget a disposizione?
E solo dopo, all'atto della loro presentazione (possibilmente in tempi brevi), poiché di certo il budget “quelli” non l'avrebbero mai rispettato, alé, organizzare un tavolo e... in poche parole per fare in modo di non ricevere a posteriori dai medesimi delle lamentele, anche perché avendone fatto parte, che possibilità avrebbero avuto poi di protestare?
Ed è anche fattibile che il problema sarebbe stato risolto, no!
… ma poi se uno si mette pensare di chi, il Gianni Berrino, s'è circondato (Simone Torello e Paolo Boz), ecco che di botto capisci l'inghippo e che quel consiglio non poteva riceverlo mai.

Tutta gente che non dispone nemmeno della necessaria astuzia politica dimostrata dalla Michela Brambilla che istituì una barcata di comitati e commissioni (ved. qui) per evitare che le rompessero poi i... dai che fa rima. No, nemmeno quella!


Chiaro era e chiaro è che le 5 Terre facessero il boom di presenze per via di motivi evidenti anche ai sassi, anche a quelli più testa di... “pietra” che c'è. 
E che nemmeno i "disastri" che stanno facendo in quell'assessorato potrebbero diminuirne la quantità (ved. paura social bombing di Gianni Berrino)... poi che esistano i soliti deficienti che minacciano delle violenze fisiche (ved. qui), beh; meglio non dire per non andare a finire nel medesimo carruggio... la critica si fa in tutt'altra maniera... ma andiamo avanti...

... come chiaro dovrebbe risultare che con 2,5 milioni di turisti si corre il rischio di deturpare un sito Unesco (forse che la qualità non conti niente?) e che l'eventuale programmazione sul numero dei treni e degli orari, ecco che avrebbe dato il massimo consentito, e lo avrebbe fatto automaticamente.


Non contiamoci fregnacce; di siti Unesco completamente rovinati per via della stessa causale, troppi turisti (ved. qui), ne è pieno il mondo e quindi perché correre lo stesso rischio?
Forse per avere quell'un % in più da mettere sul piatto e far vedere d'essere bravi?... ma per piacere!
Quelli davvero bravi quell'un e più % lo ricavano dalle altri parti approfittando di quell'occasione e con dei... ma vabbeh, sto parlando troppo.


La qualità!
Non ci vuole di certo una zingara per avere sentore che se in un certo ristorante si mangia sempre bene e lì ci prenoti il tuo o altrui matrimonio, ecco che tanto bene, in quell'occasione, non ci mangi più... quindi è sufficiente trasportare questo esempio nelle stazioni, nei bars, nei ristoranti etc., e probabilmente si riesce a capire che la qualità se ne va a ramengo... e il personale extra “professionale davvero” dove lo pigliano in quei posti se non... ma questo è un altro problema che per adesso tengo per me.

Poi prima o poi lo scriverò anche perché la soluzione c'è ed è semplice semplice.

lunedì 23 maggio 2016

Come rovinare un patrimonio Unesco: Le 5 Terre

Tourists go home appare in molte località spagnole e non solo, mentre di quanto avviene in Italia ne parlerò alla fine del post...

con l'arrivo della bella stagione la voglia di partire alla scoperta di luoghi e culture diverse si fa sentire sempre più forte.
Purtroppo però alcune mete più di altre sono raggiunte da flussi impressionanti di turisti che, incuranti delle più elementari norme di educazione, mettono a serio repentaglio la bellezza e il delicato equilibrio del luogo.
Il sito americano MNN ha stilato una lista dei luoghi più seriamente minacciati dal turismo di massa mettendo al primo posto il famoso sito di Machu Picchu in Perù.
La città perduta degli Incas arroccata sulle Ande ogni anno è visitata da centinaia di migliaia di visitatori che mettono a repentaglio le antiche rovine tanto che l’Unesco ha deciso di inserire Machu Picchu nella lista dei patrimoni dell’umanità in pericolo.
Altri celebri siti come Angkor Wat in Cambogia e la Grande Muraglia cinese registrano purtroppo il crescente fenomeno di atti vandalismo come i graffiti che i turisti lasciano sui muri in ricordo del loro passaggio
Il turismo di massa sta creando non pochi problemi anche al Taj Mahal in India, lo straordinario mausoleo di marmo bianco che sta ingiallendo a causa delle particelle inquinanti presenti nell’aria.
In serio pericolo è anche la Grande Barriera Corallina australiana: turismo di massa cambiamenti climatici e l’afflusso di pesticidi provenienti dalle aree agricole circostanti stanno provocando ingenti danni ad uno dei più incredibili ecosistemi del nostro pianeta.

A rischio sono poi le Isole Galapagos, un luogo unico sulla Terra la cui biodiversità è costantemente minacciata dalla pressione turistica, dalla pesca di frodo e dalla costante scarsità d’acqua

Non sono esenti da pericolo neppure i posti più difficilmente accessibili come le vette del monte Everest o le gelide acque dell’Antartide: alpinisti desiderosi di raggiungere il Tetto del Mondo e navi da crociera cariche di turisti minacciano seriamente equilibri delicati rimasti inalterati per secoli.
La lista dei luoghi a rischio a causa del turismo di massa è purtroppo lunga, tra le mete vale la pena menzionare: Stonehenge, Phi Phi Island in Thailandia, Bali, il cratere vulcanico Ngorongoro situato nella pianura del Serengeti, la riserva faunistica Masai Mara in Kenya e Teotihuacan, il più grande sito archeologico precolombiano del Messico.
Solo nel 2014, la bellissima Islanda è stata visitata da circa un milione di turisti. I visitatori sono stati il triplo degli abitanti. Nel 2015 il loro numero è aumentato ulteriormente del 74 percento. Ora l'Istituto islandese per il turismo sta pensando a come ridurre le presenze, così che l'esperienza di immergersi nella natura non venga rovinata dal numero eccessivo di persone. 
Piante e specie animali rare popolano la piccola isola di Lord Howe, situata al largo della costa australiana. Perché le cose restino così, i visitatori ammessi in contemporanea sull'isola non devono superare i 400. 
Nel Regno del Bhutan sono in vigore regolamenti speciali per i viaggiatori. Chi desidera visitare i bellissimi monasteri buddisti del Paese deve acquistare preventivamente, al momento della richiesta del visto, un pacchetto che costa 200 franchi al giorno e copre la maggior parte delle spese di soggiorno. Le eccedenze vengono destinate allo sviluppo del sistema scolastico e sanitario in Bhutan. 
Le Seychelles sono una delle mete preferite per il turismo di lusso. Da molti anni addietro, queste isole paradisiache sono state visitate da un numero di turisti pari a quasi sei volte il totale degli abitanti. E anche se il turismo resta la principale fonte di occupazione, per il governo il limite di accoglienza è ormai stato superato. Pare inoltre che il suggerimento e la conseguente decisione governativa per un limite ben studiato e calibrato, sia stato dato da un italiano che vi ha soggiornato qualche anno per lavoro. E così pure per le Fiji.

Ma in Italia?
file interminabili davanti alle attrazioni turistiche, visitatori scocciati e abitanti del luogo al limite della sopportazione.
Però Venezia sta correndo ai ripari e così pure l'isola di Capri, Pompei eccetera eccetera, ma non le 5 Terre...
e l’impatto turistico sarà devastante per quelle le aree che, senza una programmazione razionale, vengono "spalancate" al turismo di massa.
E non ci vorrà molto tempo per vederne gli effetti purtroppo e per causa dell'irresponsabilità dei preposti.

Mentre l'obiettivo del turismo “responsabile” è creare itinerari mirati a raggiungere un punto d'incontro geografico e culturale e volti alla diffusione di un turismo che rispetti le esigenze dei popoli e dei paesi visitati.
Sto parlando, cioè, di un turismo programmato in consultazione con le comunità locali e con gli investitori, che sia giusto ed equo per la comunità ospitante, economicamente sostenibile nel lungo periodo, che non provochi danni alle attrazioni turistiche e all’ambiente naturale e che, quindi, richiede un grande sforzo di programmazione.
In poche parole che le 5 Terre restino così anche per le generazioni future e non solo nella speranza di aumentare i turisti per manie politiche, poiché quegli stessi turisti... ma lasciamo perdere va.
Naturalmente quella dello sviluppo di un turismo sostenibile è una sfida che accomuna tutte le destinazioni: ma, come ho già sottolineato a più riprese nei post precedenti, chi ha fragilità politica (ved. qui), fragilità di infrastrutture (ved. qui) e fragilità di management (ved. qui), rischia di perderla molto facilmente.

La mia speranza è che almeno i politici di alcune località delle 5 Terre decidano autonomamente di non permetterne lo sfascio poiché a livello regionale, beh; quella speranza non c'è l'ho proprio.
E per capirne l'andazzo ligure è sufficiente vedere questo video (ved qui da 36:35)... ottimo l'intervento dell'assessore del turismo di Capri, Antonino Esposito (famiglia di noti albergatori), e così pure il presidente di Confturismo e Direttore operativo AccorServices Italy, Greece, Israel & Malta , Renzo Iorio, mentre dell'assessore del turismo della Liguria, Gianni Berrino, meglio lasciar perdere va.... eppure sia la Giunta di Capri che quella della Liguria hanno lo stesso slogan, all'incirca.
Capri: Cambiamo il vento
Liguria: Il vento è cambiato
i primi lo volevano cambiare e l'hanno cambiato, mentre gli altri si vede che aspettano che il vento cambi da solo...

domenica 22 maggio 2016

In Liguria riusciamo anche a trovare l'ago nel pagliaio

Dai è la solita sfortuna sfacciata (o forse è sfiga) che abbiamo noi liguri... 

... infatti siamo l'unica Regione d'Italia dove il direttore generale del marketing del turismo è un politico che non perde occasione (ved. qui) per essere presente laddove non dovrebbe essere, poiché sarebbe altrimenti affaccendato nelle cose pertinenti al turismo e per cui "lavora" e ben retribuito.



Carlo Fidanza e il marketing del turismo: due cose talmente distanti da misurarsi solo con gli anni luce.

Il trenino Genova/Casella è ripartito ma...

Da quando Gianni Berrino, l'assessore del turismo regionale ligure, disse per la prima che il trenino Genova/Casella sarebbe ripartito, di acqua sotto i ponti ne è passata.
E tra un rimando e l'altro alla fine gli hanno dato davvero gambe, pardon, rotaie... evviva!


Ieri, 21 maggio 2016, c'è stata l'inaugurazione e la partenza del primo convoglio... nelle carrozze solo politici e affini per tastare direttamente la cosa e chissà se non lo sia stato più per farsi dell'auto pubblicità... d'altronde si sa che a questi piace da matti tagliare nastri.


Pubblicità e marketing per loro stessi ma, l'avranno fatta anche per il trenino?


Gianni Berrino, in questo video qua realizzato all'inaugurazione (ettepareva) parla anche di grande possibilità per il turismo... ma state attenti, se siete ciclisti, di non prenotare quando c'è tanta gente perché è un casino aggiungere il carrello per le due ruote... cosa che già si spiega da sola sull'organizzazione.
Vabbeh, andiamo avanti.


Questa mattina (domenica) alle 08:45 ho fatto personalmente un sopralluogo a Manin (luogo di partenza) per vedere l'ambaradan e m'immaginavo un casino di gente ma, a parte qualche locale che ho salutato (praticamente vivo da 'ste parti), qualche bambino con i genitori, 6 turisti (sei) e i curiosi.
In tutto una sessantina di persone a contarle bonariamente.
Ora calcolato che su quattro carrozze ci stanno circa 150 persone... vabbeh, fate voi che mi leggete.


Quindi a parte la pubblicità per loro stessi a livello politico, di marketing turistico vero, beh; l'assoluto zero.


Ma poi una volta arrivato a Casella o nelle stazioni intermedie, il turista, che razzo fa se non è un ciclista?
Ma 'sta gente si è mai informata cosa succede e come si organizzano dalle altre parti, non quelle italiane per carità, ma nel mondo intero di fronte ad un'eventualità e possibilità del genere?
E senza contare che sebbene il treno rosso (in tutto sono due... uno che va e l'altro che viene, almeno dovrebbe essere così, poi... ) è a posto e ben pulito esternamente, l'altro, quello blu, senza contare gli enormi disegni e le scritte in voga ai deficienti e a passarci l'unghia del dito, ecco che ci togli una bella fetta di grasso.
In poche parole fai una riga sulla carrozzeria senza intaccare il suo smalto e i sedimenti ti finiscono tra l'unghia e la falangetta in grande quantità... che se non ti fermi subito fai una retta all'infinito.
Dentro non ci sono entrato e forse è meglio così... ci soffro troppo in 'ste belin di cose... eppure di tempo ne hanno avuto, porca paletta.


Ho fatto due chiacchiere con quei pochissimi turisti e mi hanno riferito che dell'esistenza di quel trenino caratteristico ne sono venuti a conoscenza per la cortesia di qualche receptionist dell'albergo dove hanno soggiornato... e il marketing?... roba da matti!


Sarebbe inoltre inutile aggiungere che della Regione Liguria, ben presente il giorno prima durante l'inaugurazione e che avrebbe dovuto controllare o almeno curiosare il come l'andava come notoriamente si fa se davvero uno vuole fare le cose serie, non c'era nessuno.
Ci andranno dopo?... sì certo, eccome no!


Niet, proprio come quelli del marketing (ma tanto che picchio ci vanno a fare che... )... e per un attimo ho pensato che se fossero stati gli svizzeri ad aver organizzato la cosa, i tedeschi, gli inglesi, i francesi, gli spagnoli, i portoghesi, i montenegrini e via elencando fino ad arrivare ai mongoli oppure a chi vive lassù nel Tibet...
Ma tra un po ci ritorno, è proprio a due passi da me, e poi vi dico.

... ah, dimenticavo di aggiungere che oggi è una bellissima giornata ed è un giorno festivo ma di turisti su quel trenino io non ne ho visti mica molti, neh!

P. S.: E per la milionesima e una volta... 
… prima ci si organizza davvero bene, poi si fa il marketing e... altrimenti il turista ci va solo una volta e non è che poi parli tanto bene della cosa.

venerdì 20 maggio 2016

Il Piano strategico del Turismo è costato "solo" 1,5 milioni di euro...

Francesco Palumbo,direttore generale Turismo del Mibact, dichiara che il Piano strategico del Turismo sarà approvato in Consiglio dei Ministri il prossimo 27 luglio (ved. qui) e che non è un problema di soldi... bontà sua!

E a parte l'utilità che è ancora tutta da dimostrare ma sulla quale nutriamo moltissimi dubbi a causa dello svolgimento eccetera eccetera (ved. qui) ... ma se anche fosse, vorrei capire come si giustificano 1.5 milioni di euro (ved. qui) in 7 mesi di lavoro per stendere un documento che già esisteva e che era costato 35mila euro, cioè 40 volte meno (ved. qui).

SCAN-DA-LO-SO !!!

E nel web il silenzio assoluto, neh!

La Liguria a Copenaghen e Stoccolma per il turismo, ma nella storia c'è chi ha fatto anche di peggio... forse.

Così, giusto per sputtanarci da soli che molto probabilmente è la cosa che sanno fare di meglio, ed anche per dimostrare che se uno non dispone dei giusti aggettivi preposti al marketing del turismo (due bocce grosse così) e se sei completamente mancante di un eccellente pregresso nella materia, beh; sarebbe anche meglio per la collettività cambiare mestiere (ved. qui).

«Quest’anno abbiamo fatto la scelta, commenta Carlo Fidanza Commissario di Agenzia “in Liguria”, di puntare solo su incontri di business per posizionarci sui mercati esteri abbandonando la partecipazione alle fiere. Il costo di un workshop è un terzo rispetto a una fiera e vi prendono parte il triplo degli operatori. Oltre al fattore di risparmio economico, il punto nodale è che i nostri operatori riescono a realizzare incontri mirati con buyer selezionati realmente interessati alla Liguria e al prodotto. Questo ci conferma che abbiamo intrapreso la strada corretta e stiamo svolgendo un reale ruolo di supporto agli operatori con il nostro nuovo ruolo di DMO.»
Si sono infatti appena conclusi gli appuntamenti di Copenaghen e Stoccolma a cui hanno preso parte 15 operatori liguri che hanno potuto incontrare circa 90 buyer...
La scelta dell’inserimento dei mercati scandinavi nel piano di attività dell’Agenzia “in Liguria” è supportato dai dati in crescita: gli arrivi dalla Danimarca sono cresciuti del 7,96 % e dalla Svezia dell’11,06%, anche il numero dei pernottamenti è cresciuto in media del 5%. Si lavora quindi per incidere su questi mercati con target alto-spendenti che si muovono 5-6 volte all’anno per short-break e mini vacanze alla ricerca delle tipicità mediterranee, della buona cucina, della possibilità di fare vacanza attiva e conoscere borghi medievali intatti, peculiarità di cui la Liguria è ricca.


Beh, considerato che le Fiere all'estero le programma l'Enit e notato il nulla che riesce a produrre da sempre... poi visto che nell'ultimo periodo l'Enit è anche peggio... non è che ci volesse una zingara per capire la cosa, ma si eviti almeno di dire che i buyers incontrati nel workshop sono maggiori di quelli che puoi incontrare in una Fiera, anche perché la cosa è abbastanza ridicola.
Poi è chiaro che esiste sempre quello che ci crede o che gli conviene così, e si tira a campà.
Vorrei inoltre capire il come si possa vendere un'auto se non la si fa vedere almeno una volta, è quindi presumibile che forse era meglio (senza il forse) invitare gli scandinavi da 'ste parti anziché fare l'inverso.
Forse che si volesse fare un viaggetto e magari visitare quei luoghi e divertirsi un po?
Risulta poi che nell web e digitando la richiesta in lingua svedese, ecco che nessuno ha parlato dell'eclatante (per loro) avvenimento, e manco per sbaglio.
Ma cerchiamo di spiegare il perché dell'infelice scelta.


Nella classifica delle preferenze dei turisti svedesi in merito all'Italia, come luoghi, c'è:
Tra le destinazioni turistiche italiane, un interesse sempre più forte continua ad aversi verso il Sud dell’Italia, soprattutto per Campania e Puglia ed anche Calabria,isole minori Sicilia e Sardegna. Secondo gli ultimi dati ISTAT, le Regioni Top 5 per i turisti svedesi in termini di presenze:


  1. Lazio: 438.696 (=)
  2. Veneto: 317.235 (+7,1%)
  3. Toscana: 273.887 (+6,2%)
  4. Lombardia: 211.622 (-10,8%)
  5. Sicilia: 145.677 (+6,6%)


Mentre per “Vagabond”, principale rivista mensile di viaggi in Svezia, Sardegna e Sicilia sono le prime due mete ideali estive preferite dai propri lettori e Firenze, Roma e Milano entrano nell Top 10 delle destinazioni estere maggiormente apprezzate.


Qui di seguito i risultati dei principali sondaggi sulle destinazioni predilette per l’estate 2015, che vedono Roma preferita a Parigi, ma preceduta da Londra e Barcellona in Europa, ed Alghero quale nona località turistica balneare prescelta dagli svedesi dopo varie rinomate destinazioni in Spagna, Turchia, Cipro e Grecia:
Resia (AV):
Destinazioni paesi:
  1. Spagna
  2. Turchia
  3. Grecia
  4. USA
  5. Croazia
  6. Italia

    Destinazioni balneari estive:
    1. Mallorca
    2. Antalya
    3. Crete
    4. Rode
    5. Cipro
    6. Split
    7. Kos
    8. Samos
    9. Alghero
    10. Bodrum

Destinazioni CityBreak:
  1. New York
  2. Londra
  3. San Francisco
  4. Barcellona
  5. Roma
  6. Miami
  7. Parigo
  8. Los Angeles
  9. Orlando
  10. Ankar

    Ticket (AV):
    Destinazioni paesi:
    1. Spagna
    2. Grecia
    3. USA
    4. Turchia
    5. Italia
    6. Cipro
    7. Croazia
    8. GranBretagna
    9. Francia
    10. Germania

    Ving (Charter):
    Destinazioni estive:
    1. Grecia
    2. Mallorca
    3. Croazia
    4. Italia
    5. Crete
    6. Cipro
    7. Turchia
    8. Rode
    9. Portogallo
    10. Isole Canarie


Ora, dopo 'sti dati, anche il più estraneo al marketing turistico avrebbe capito che il viaggetto non ha nessuna logica, anche perché...


Sebbene i flussi turistici verso l’Italia siano considerevoli, non sempre le predette opportunità vengono in pieno sfruttate, in quanto esistono per le esigenze del mercato svedese dei punti di debolezza e delle carenze che si possono sintetizzare come segue:


 Standard dei servizi di una parte dell’offerta turistica italiana spesso non all’altezza degli standard internazionali. Poca conoscenza della lingua inglese. Gap di competitività con altre destinazioni per rapporto qualitá/prezzo dell’offerta ricettiva, servizi e trasporti;
 Carenza nei collegamenti aerei diretti tra i due Paesi, sopratutto rispetto ad altre destinazioni;
 Frammentazione della promozione turistica, in quanto spesso non vi é una regia comune per cui Regioni, Provincie ed Enti locali in genere organizzano autonomamente iniziative promozionali in Svezia il cui impatto è comunque positivo ma sarebbe di certo di gran lunga maggiore con iniziative di sistema;
 Rete di collegamenti dei mezzi pubblici di grandi centri urbani talvolta insufficiente. Frequente congestione dei sistema di trasporti nei periodi di alta stagione;
 Richiesta di maggiori azioni di sostegno in co-marketing da parte dei principali tour operator svedesi che promuovono la destinazione Italia;
 Scarsa informazione sulla applicazione della tassa di soggiorno in diversi comuni italiani e sulle zone a traffico limitato comunali;
 Mancanza di informazione adeguata ed immediata agli operatori. La conoscenza è superficiale tra gli AV locali e visto l’orientamento degli AV di sviluppare maggiormente propri pacchetti di viaggi / viaggi su misura ai clienti, e sempre di meno fungere da rivenditori, ed in mancanza di ricevere prontamente informazione adeguata e concreta, le soluzioni degli AV sono quelle facili e meno impegnative, come ad esempio fornire il prodotto per i grandi motori di prenotazione invece di “costruire” un pacchetto dedicato al singolo turista.


E con queste carenze pubblicizzi la Liguria?
Ma vediamo ciò che è anche peggio; il loro trand di mercato.


Le vendite verso l’Italia per il 2015 aumentano e le prospettive per 2016 sono buone, soprattutto per le isole che vedono la consueta offerta di collegamenti aerei ed anche nuovi prodotti charter (es. la nuova struttura Blue Village di TUI in Sardegna e la nuova entry della Sardegna nel catalogo del Charter Operator VING).


Attualmente l’analisi del mercato evidenzia alcuni trend di rilievo di seguito riassunti:
a) Esigenza del turista svedese di combinare diversi prodotti turistici (mare,city breaks, turismo attivo ecc.) nel corso della vacanza
b) Una sostanziale tenuta della tradizionale “vacanza sole e mare” che in altri mercati esteri sta andando in crisi più rapidamente
c) Richiesta di attività da parte della domanda leisure e MICE (es: bici, hiking, sci, giro in auto d’epoca, corsi di cucina.)
d) Consolidamento della domanda sci in Italia che configura anche tale prodotto turistico italiano quale competitivo nello scenario turistico internazionale e consente il recupero di quote di mercato rispetto a competitors quali Svizzera ed Austria
e) Crescita di interesse verso la vacanza attiva (trekking, hiking, biking) e viaggi di allenamento (corsa, aerobica, yoga, fitness, zumba)
f) Sviluppo del movimento turistico verso l’Italia meridionale ed insulare
g) Utilizzo di ”app” per ricercare informazioni riguardante trasporto locale e ristoranti in loco, durante il soggiorno.


mi si spiega che (parola censurata) c'entra la Liguria?
… è all'incirca come proporre una macchinina a pedali a dei guidatori di Formula 1.


P. S.: E per la milionesima volta...
… prima di studia il buon prodotto da mettere nella scatoletta di pelati, si fa una bella etichetta e solo dopo la si pubblicizza, altrimenti ne vendi una una e poi...



Stessa cosa per la Danimarca.

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