sabato 30 giugno 2018

Si sono intascati i soldi dell'imposta di soggiorno ma...


Si sono intascati i soldi che dovevano versare al Comune di Roma... comincia così un articolo su Repubblica (vedi qui), che altro non è che alcuni alberghi della Capitale si sono “dimenticati” di versare la tassa di soggiorno da alcuni anni... dicono quattro e forse anche di più.

Una dimenticanza di un qualcosa come 4 mln e mezzo di euro che, per adesso, attraverso un controllo incrociato della Polizia, sono stati “trovati”.
Poi il resto arriverà.

Di già, aspettare che a qualcuno venga in cuore, avere la passione e in mente di fare dei controlli incrociati durati più di un anno nonostante sia passato quasi un ventennio del terzo millennio, mi è alquanto inusuale, se considero poi che, con l'ausilio di un semplicissimo software, la cosa poteva essere risolta da moltissimi anni... cosa che oltretutto pare che tutti ormai conoscano, e che l'ausilio di un algoritmo solo quei furbetti li "becca" in un attimo...

Ma a qualcuno interesserà l'eliminare queste discrepanze ed evitare i soliti noti furbetti?
Esiste qualcuno che abbia la voglia di porre fine all'andazzo generale che si verifica in ogni dove nello Stivale in materia di turismo come, ad esempio, l'eliminare definitivamente il sommerso nel settore ricettivo o che so, conoscere perfettamente e in tempo reale (in ogni secondo della giornata e non dopo dei mesi) le precise (al 100%) presenze turistiche, nonché la motivazione del viaggio dell'eventuale visitatore (tutte cose importantissime per il marketing), oppure togliere definitivamente la possibilità di emettere delle false recensioni (altri furbetti) e eccetera eccetera?

Anche perché quel programma software che annullerebbe immediatamente tutto quanto sopra scritto (e non solo... c'è molto altro di più) è stato depositato al Mibact circa 4 anni fa (vedi TDLAB) ma è finito, tanto per dire, nel dimenticatoio.
Ma non è solo finito al Mibact, cosa di cui se ne presumeva facilmente l'andazzo, eh no, mi dicono che quel software sia stato presentato ad alcuni parlamentari a Roma e proprio nel Parlamento; negli uffici dei sindaci di alcune città italiane (grandi, medie e piccole) e pure alle regioni alle persone preposte alla sua realizzazione (assessori del turismo e quant'altro).
Ma niente, e questo nonostante all'atto della presentazione tutti, ma proprio tutti, se ne siano sempre dichiarati estasiati dalla semplicità, dall'originalità e anche per via dell'utilità.
Poi però nulla aveva seguito e cadeva immancabilmente il silenzio assoluto.

E' mai possibile che a nessuno interessi e si preferisca continuarne il lamento seppur avendo la soluzione?


giovedì 28 giugno 2018

I tempi nazionali del Turismo


Il prossimo 3 luglio 2018 decadranno formalmente i 2 consiglieri del CdA dell'ENIT: Fabio Lazzerini e Antonio Preiti (vedi DM art.1).
Mentre tra poco meno di un mese, il 24 di luglio 2018, decadrà pure la presidente, Evelina Chistillin, rappresentante legale dell'ente (vedi DPR art. 1).
E le probabilità di rinnovo alle medesime Signore e Signori sono praticamente lo 0,0000000000000... 0001%, imho... e a quello che si sente in giro.

Per nominare il presidente ci vuole circa un mesetto, anche perché prima il ministro deve proporre il nominativo, poi la cosa va preliminarmente in Consiglio dei Ministri, poi le due X Commissioni di Camera e Senato devono esprimere parere non vincolante, poi la cosa torna in Consiglio dei Ministri per l'approvazione definitiva e infine si trasmette il tutto alla Presidenza della Repubblica che con suo apposito decreto (DPR) effettua la nomina formale.
Sempre che vada bene.
Invece per i consiglieri è sufficiente un decreto ministeriale.
Quindi al Governo sono già in ritardo... e si andrà quindi certamente in regime di prorogatio, mentre i decaduti, ovviamente, nel frattempo, non faranno più una beneamata (?) ricevendo però lo stesso l'erario pattuito a monte, poiché fino all'insediamento del nuovo CDA lo stipendio lo prendono di sicuro.

Se poi pensano, intanto, di fare pure il passaggio di competenza ad altro ministero e/o ribaltare l'ente, come da annunci,... allora tanti ma tanti e ancora tanti carissimi auguri!
Infatti di solito, ad agosto, il Parlamento chiude e riapre più o meno alla metà di settembre.
I pareri delle commissioni non sono vincolanti, ma sono obbligatori per la nomina del presidente dell'ente (per Legge).
Quindi o fanno la proposta nei prossimi 15 gg., oppure è chiaro che se ne riparla a ottobre.
Cioè fra tre mesi, appunto.

A questo punto bisognerebbe aggiungerci i 224 gg. necessari per traslocare il ministero dal MIBAC(T) al MIPAAF(T), che appunto furono quelli per spostare il Turismo dalla PdC al MIBAC(T) nel 2013 (vedi. qui il dettaglio).

E comunque anche nel Consiglio dei Ministri di ieri (vedi qui) del passaggio di competenza del turismo al MIPAAF, nisba.
Quindi il tutto a data da destinarsi... e solo per iniziare tutta 'sta la faccenda.


venerdì 22 giugno 2018

Ma davvero l'Italia è per gli idioti?


C'è qualcosa di tragico nel nostro glorioso Paese!
L'Italia che ha dato i natali a uomini illustri i quali hanno inventato e scoperto cose tali da aver cambiato il mondo.

Citiamone alcune tanto per chiarirci le idee: la radio, il telefono, il motore a scoppio, la pila elettrica, la lampadina, il pianoforte, l'elicottero, il telescopio, i raggi X e i veicoli spaziali, l'anestesia, la bussola e il giornale, la macchina per scrivere.
E qui mi fermo per non tediarvi troppo, altrimenti sai quanto la si potrebbe portare avanti?
Però ripeto.

Com'è possibile che una terra tanto generosa e produttrice di autentici geni dia spazio, nonché palanche in gran quantità, a quei “produttori di marketing turistico” dell'Enit che sulle pagine governative (ved. italia.it) apostrofano per iscritto il turista che ci viene a far visita, straniero e non, con un termine (for dummies) che tradotto vuol dire: per negati, per manichini, per imbecilli, per principianti e per idioti?

Ma cosa c'è di così simpatico nel definire dei deficienti chi ci viene a far visita e a portarci del benessere?
Suvvia!
Riconquistiamo un minimo di dignità!


domenica 3 giugno 2018

Vogliono mettere il Turismo con l'Agricoltura ma...


Poche ciance e vengo subito al fatto.

Il 1° giugno 2018 scorso hanno giurato i Ministri della molto probabile XVIII Legislatura e, tra gli altri, Gian Marco Centinaio viene nominato Ministro dell'Agricoltura... ad Alberto Bonisoli, qualche minuto dopo, verrà dato quello del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT).
E fin qua nulla di male o di chissà che.

Ma ancor prima che il fatto avvenga, Alberto Crepaldi, un giornalista del FQ, dell'Espresso, di Wired eccetera eccetera che da tempo segue e scrive di turismo, ecco che al mattino delle stesso giorno rilancia in un suo articolo (ved. qui) la possibilità che al Gian Marco Centinaio venga dato, oltre all'Agricoltura, anche il turismo.

Qualche piccola personale ricerca (ved. immagine sotto) e lo stesso interessato, Centinaio, conferma totalmente la cosa (ved. qui), e che nel prossimo Consiglio dei Ministri, lunedì 4 Giugno, verrà ufficializzato l'incarico, eppure...


eh già, eppure gli stessi colleghi della Lega del Centinaio pare non abbiano gradito proprio lo spostamento del turismo nella passata Legislatura.
Infatti dall'elenco nominale di chi votò nel 2013 (ved. qui la seduta 38 del 21 Giugno) il passaggio del Ministero del Turismo dalla Presidenza del Consiglio al Mibact (Presidente del Consiglio Letta e Ministro Bray), non ne apparve nemmeno uno della Lega.
Come a dire che tutti votarono contro.
Anche perché, e giustamente, quel Decreto avrebbe procurato un nulla di fatto per almeno 6 mesi, cosa che nel Turismo non è che sia una cosa così buona e saggia... e come purtroppo avvenne.
Quello che poi accadde, a causa di quella sciagurata scelta (tra le infinite lamentele degli operatori, delle associazioni etc. etc.), fu che passarono ben 224 giorni (ved. Qui) prima di poter trasferire dalla PdC ai Beni Culturali le 33 persone (erano 34 ma una in quel periodo andò in pensione), per i fondi etc. … insomma, per svolgere tutti i passaggi della burocrazia 
Quindi una marea di tempo perso nel nulla. 

Tra l'altro per trasferire la direzione Turismo al MIPAAF e farlo diventare il MIPAAFT (Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e del turismo) serve un vero e proprio provvedimento di legge che abolisca il precedente, e così pure svariati articoli del decreto ArtBonus convertito da non moltissimo tempo in Legge.
Sì certo, si può fare per decreto... ma i tempi "burocratici" non cambiano granché (ved. qui).
E poi, da programma, vorrebbero pure ripetere tutta la trafila una seconda volta dopo aver costituito il ministero del turismo, previa modifica della Costituzione?
Suvvia!
In tale maniera i mesi persi sarebbero di conseguenza 12 se non addirittura 18... in poche parole un anno (e mezzo in più) giusto giusto che, a conti fatti, comporterebbe anche una inutile spesa annua di 532.000 euro.
Nel mentre le altre nazioni a noi concorrenti, turisticamente parlando, volano.
E sai le risate che si fanno?

C'è anche da dire che non sono assolutamente contro a priori di chi si prende o prenderà quel ministero... il tutto, imho, dipende sempre da chi si circondano.

E l'esempio più pratico arriva da un certo Seiji MAEHARA che era il Ministro del turismo giapponese (e il turismo in Giappone andava e sempre va a gonfie vele) ed era anche il responsabile di altri dicasteri, come quello delle Infrastrutture, quello della terra (land) che è il corrispondente del nostro Ministro dell’Ambiente e quello dei trasporti.
Nonché Ministro di Stato per Okinawa Territori del Nord e gli affari, e Disaster Management.
Come facesse questo signore a seguire tutto quel lavoro è molto semplice, circondarsi di validi collaboratori, ma soprattutto sotto l’aspetto meritocratico.

Quindi non è il nome ma il come si inizia che non va bene per nulla. 
Ma non bastano gli esempi del passato?



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