mercoledì 13 aprile 2022

Sbagliare una volta è un errore, due è stupidità. Se poi sono tre o anche di più...


E ci risiamo!

All'Enit cambiano i soggetti (vedi Presidenti, AD, DG etc.) ma non cambia l'andazzo.

A presiedere l'Enit, lo dicono quelli che per un motivo o l'altro ne sono direttamente e/o indirettamente coinvolti o che lo vorrebbero essere, ci vanno a finire i presunti “migliori” del panorama turistico italiano, però gli errori/orrori sono sempre gli stessi del passato remoto e pure di quello recente.

Ma veniamo al fatto.
Bit 2022 di Milano e presentazione dell'Enit tra i logorroici e gli ennesimi vari auto compiacimenti e auto magnificenze (sai che palle), il drappo viene tolto portando alla luce l'ennesimo rifacimento del logo dell'Enit.
Che non abbiano altro da fare?
Peccato però che nell'obbrobrio (imho) abbiano addirittura sbagliato la disposizione dei colori della bandiera italiana (ved. immagine sopra).
Infatti, nella bandiera italiana i colori, partendo da sinistra, sono verde, bianco e rosso, e non viceversa come appare nel logo.
Vabbè dai, cosa vuoi che sia. D'altronde non è neanche la prima volta che all'Enit fanno lo stesso errore (ved. Qui)... era già accaduto al WTM di Londra nel 2016.
Sarà, ma la nuova AD dell'ente, Roberta Garibaldi, autocompiacendosi e usando Linkedin, che peraltro non è in linea con la mission originale del social network (recruitment) poiché quegli annunci si fanno su Twitter e/o Facebook, et voilà pubblica l'avvenimento.


Nei commenti che seguono (ved. qui) poi Roberta Garibaldi risponde con un “grazie” a chi le ha fatto i complimenti e/o auguri, ignorando tutti i restanti commentatori tra cui quelli che l'avvisano dell'errore.


Vabbè, sarà fatta così.
Resta il fatto che tra tutti quei “professoroni” nessuno si è accorto dell'inghippo, e se il buongiorno si vede dal mattino...
Adesso però esaminiamo dettagliatamente l'accaduto con il supporto del video (ved.qui) e di alcune altre cosette in merito all'incarico della determina dirigenziale dell'Enit.
La Garibaldi, nel video, sostiene che la regia di questo restyling è stata affidata alla consulenza creativa di Iabicus (Paolo Iabichino) mentre il brand design all'agenzia PG&W Agenzia di Comunicazione, sotto la direzione creativa di Fabrizio Pato Donati e l'art direction di Guglielmo Oselladore.
Quindi, due freelance più un'agenzia di comunicazione bergamasca (sarà casuale che la Garibaldi è appunto di Bergamo?) per rifare un logo e non si capisce bene che altro e tantomeno il costo.
Infatti la determina dirigenziale non riporta alcun compenso, spesa e/o impegno nel dettaglio, alla faccia della trasparenza:
ENIT-2022-0000752 21.gen.2022 15:11:31 ZCF34CE837 CuC n. 6_Roma del 14/01/2022 Oggetto: Determina a contrarre, di affidamento e impegno per un servizio di studio, design, refresh e implementazione della corporate image e del corporate branding dell’Agenzia Nazionale del Turismo. - CIG N. ZCF34CE837. 

Pare poi che sia Palmucci, il presidente dell'ente, che la Garibaldi abbiano chiamato il collaboratore Iapichino invece di Iabichino: beh, se non sai nemmeno come si chiama uno con cui lavori, ma voglio dire... o forse è l'audio pessimo ad averci tradito (vedi anche il microfono della Rossi che funzionava a scatti), e l'invito di Iabichino alla Garibaldi ad alzare la voce, fino a quando Iabicus dice "spero che mi sentiate...".
Certo che si affidano a dei gran professionisti dell'audio con le loro gare, eh.
O forse sono dei “cuggini”?
Personalmente ho avuto il dubbio che l'incarico a Iabicus fosse dell'ultima ora e che volesse in realtà significare il suo dissenso quando ha detto di non volersi prendere meriti non suoi.
Per cui il suo "il miglior lavoro che si potesse fare", penso in realtà volesse suonare vagamente sarcastico, per chi avesse voluto leggere "tra le righe".
Se guardate il video attentamente, vi accorgerete che mentre parla la Garibaldi, Iabichino gioca col telefono, mentre con la Rossi, che si dilunga dopo aver detto che sarebbe stata velocissima, dà chiari segni di insofferenza guardando in alto e/o altrove.
Dopodiché, se sei una persona seria (imho), ma questa è solo una mia supposizione, non ti metti in situazioni del genere, ma semplicemente declini l'invito a parlare di cose che non hai seguito tu e/o magari non condividi.
Infatti non passa che poco tempo e Iabicus su twitter pubblica questo di seguito.


"Sparargli" no, ma semplicemente accompagnato all'uscita.
Che dire poi di quelli che hanno realizzato quel logo e la strada che dovrebbero prendere al pari di tutti quelli che l'hanno visionato ma non si sono accorti della panzana realizzata?

E se questo è l'inizio della nuova dirigenza e/o diligenza (carrozzone) dell'Enit, figuriamoci il poi. Per l'inutile portalone hanno altri 114 milioni € da spendere inutilmente (ved. qui), e se tanto mi dà tanto... 

martedì 22 febbraio 2022

Nel testo dell'Enit manca la pagina dedicata alle arachidi...


Siamo stati anni in silenzio e lontanissimi nei confronti del turismo nazionale, poiché nauseati dal modo di agire dei preposti, ma sono stati sufficienti pochi minuti su alcune considerazioni e rieccoci qui a disquisire sulla gestione del turismo nazionale, e in particolare dell'Enit.

Quell'Agenzia del turismo nazionale a cui sono stati recentemente stanziati altri 114 milioni di euro attraverso il PNRR per produrre il nulla assoluto (ved. qui).

Come se non bastasse la quantità industriale di “palanche” omaggiati all'ente nel passato, ma senza granché risultato.

Forse e però, anziché "buttare" fiumi di soldi inutilmente, sarebbe meglio cominciare a mettere un po' d'ordine nell'Enit, in considerazione dell'immenso bailamme che stanzia nell'ente ormai da troppo tempo.

Ma vediamo cosa sta accadendo ultimamente.

Dopo 110 giorni dalla nomina, il ministro Massimo Garavaglia accantona Giuseppe Albeggiani, suo (ex) manager fidato, e al suo posto nomina Roberta Garibaldi come amministratore dell'ente.

Il Consiglio di Stato però dà ragione all'Albeggiani poiché l’atto di revoca ministeriale è privo di motivazioni.

Facile quindi ipotizzare l'ennesimo commissariamento dell'ente, e la conseguente paralisi dell'agenzia turistica nel mondo.

I più introdotti nell'argomento potrebbero sentenziare che alla fin fine sia anche meglio, per via che così non fanno altri guai.

Ma andiamo avanti.

La Corte dei Conti, circa un mese fa, pubblica la relazione sui conti dell'Enit in merito al 2018 (due anni dopo?) e le cose non pare vadano al meglio... c'è un rosso di 2,65 milioni di euro.

Tra cui spiccano delle spese delle Fiere del turismo a cui personalmente non sono abituato se le paragono alle spese di altre nazioni, e senza calcolare il risultato ottenuto da queste nei nostri confronti.

ITB Berlino                      € 410.000

MICE e Lusso (3 fiere)    € 526.900

WTM Londra                   € 501.982

Mentre nella relazione della Corte dei Conti del 2018 si scopre che sono ancora impelagati con le rogne di cause civili di Promuovitalia del 2014, ma soprattutto (ved. le ultime 3 pagine delle conclusioni), si pongono seri dubbi sull'efficacia delle assunzioni di 120 persone a tempo determinato per i progetti da fondi PNRR.

Come a dire che le assurde esperienze del passato non sono servite a molto (ved. Qui).

Poi un ultimo veloce sguardo ai conti del 2022/2024, e seppur possa sembrare incredibile che facciano dei budget in perdita, ma evidentemente per loro è normale, prevedono disavanzi (decrescenti) per tutto il prossimo triennio.

Pertanto altri 114 milioni di euro, di cui dall'unico documento finora apparso e pubblicato che risulta comprensibile anche per un "non addetto ai lavori" del settore informatico, ma che non riporta quasi nulla sull'utilità operativa, mentre l'unica cosa di rilievo è il riferimento ad uno "standard" francese pre esistente. Come a dire che di nuovo non c'è un fico secco, ma una specie di copia/incolla dalla Francia.

Tutto il resto è un bla-bla-bla piuttosto generico, preliminare ed accademico, ma trattandosi di "Linee Guida" non ci si poteva attendere diversamente... forse. 

Il solito fumo negli occhi?

Per gli aspetti tecnico-metodologici operativi, pare si siano rivolti al CEFRIEL, con l'idea di riutilizzare parte dello standard già messo in campo allora per EXPO2015.

Quindi anche qui nulla di nuovo.

P. S.: Con l'indispensabile aiuto di frap1964


Il carrozzone va avanti da sé,

con le regine, i suoi fanti, i suoi re...

Tempo per piangere, no, non ce n'è,

perché è...

Bella la vita...

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