Diciamocelo serenamente (se si può), non poteva che andare così.
E a ben poco vale che i “signori” del turismo nostrano “adesso” gridino allo scandalo, al fatto che bisogna agire subito per rimediare alla catastrofe (circa il 30% in meno di presenze nel mese di agosto 2012), perché di disgrazia si tratta nel turismo nel Bel Paese.
“Raddoppieremo l’incidenza del turismo sul Pil, portandolo al 18 al 20% o a chissà quale altra leggendaria percentuale sul tipo aumentare i lavoratori del comparto nella misura di un milione e seicentomila persone” - e poi - “L’Italia merita di scavalcare le nazioni che la precedono in merito alle presenze turistiche e ritornare agli allori del tempo che fu”, e via di seguito in un ripetersi di ottimismo sfrenato e senza senso.
Ma soprattutto con dei “presunti rimedi” che manco li cani …
Mentre la nostra speranza (la mia in particolare) è che tutti, ma proprio tutti, ‘sti “professoroni” del cavolo, raddoppino solo ed unicamente il tempo della loro scomparsa definitiva nonché perenne dal presiedere le ambite poltrone del potere di questo settore.
E che fine hanno fatto le “gratuite” e felici parole del presidente Federalberghi, Bernabò Bocca, in merito al nuovo ministro Piero Gnudi: “ … Piero Gnudi che conosco da tempo e stimo e di cui gli albergatori hanno piena fiducia?”, nonché di tutte quell’altre esternate a dolce gaudio dalla miriade di presidenti di associazioni, enti e via cantando che l’hanno ripetuto all’unisono.
Sparite, fine delle trasmissioni o forse, molto probabilmente, non se le ricordano più?
Beh, in questo caso ci siamo noi a rammentargliele, noi che “indiscutibilmente” per primi (tre secondi dopo aver sentito il nome del nuovo ministro del turismo) ne abbiamo descritto dettagliatamente quello che poi immancabilmente è, ahinoi, successo.
Una debacle senza riscontri nel passato e che purtroppo col loro perdurare al comando del settore, non avrà mai fine.
Vabbè, poco vale il dire “l’avevo detto”, ma almeno c’abbiamo provato, anziché unirci alla massa d’incompetenti gioiosi.
E quel Bernabò Bocca che solo “adesso” ne spara dettando i paletti e magari scopiazzando da chi indubbiamente la vede più lunga e ne sa di più … cosa di cui domani avrò modo di raccontarne delle “novelle” … oggi è domenica e mi prendo un po’ di meritato riposo.
Ma va?
P. S.: Diciamocelo serenamente (se si può), girano; eccome se mi girano che al comando del settore ci sia 'sta gente, anche perché le soluzioni ci sarebbero state ... a domani.
La pagano per scrivere queste cose?
RispondiEliminaOppure.
Perché non la pagano per non scriverle?
:-D
Per il Rais di Federalberghi vale il "Nomen Omen" e non il "Res non Verba". Capace solo di commentare i fatti "ex post" e mai di proporre qualcosa "ex ante".
RispondiEliminaOggi Vice Presidente ENIT scodinzolava ad intervalli regolari ieri dietro alla Brambilla perchè forse sognava di diventarne il successore.
Non mi capacito come Federalberghi possa accettare una presidenza così inutile, così poco propositiva ma forse... se la meritano.
Lo "status quo" a qualcuno forse sta bene così...
alex k.
http://about.me/kornfeind
Bocca è nel cda dell'enit.
RispondiEliminaIl vice è Di Dalmazio.
Per il resto concordo al 100% anche se continuo a pensare che la sua appartenenza a tutte le cariche istituzionali sia dovuta a motivi più misteriosi che di merito.
LA " COSCA EMILIANA" il ministro posticcio, il direttore che non ama l'Italia, assessore a varie ed eventuali, il compaesano Babbi, denominatore comune amici degli amici che si stanno prendendo i meriti di un turismo Romagnolo che era un esempio ora è allo sbando senza nessuna idea e coordinamento, sono li perchè amici degli amici.
RispondiElimina@Alex
RispondiEliminaCredo che i tempi della loro inutilità siano finalmente maturi.
Se poi agli albergatori sta bene così ...
:(
@Mariano
RispondiEliminaE chissà di chi sarà la colpa stavolta ...
lA GESTIONE DELL'ENIT E DEL MINISTERO DEL TURISMO è IL TIPICO ESEMPIO DI SPENDING REVIEW DI MONTI, INVECE DI TAGLIARE MKETTERE POSTI A CASO.
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