Se è vero solo un decimo di quello che penso delle associazioni del turismo italiano, tra cui m’è d’obbligo inserire al primo posto la Federalberghi del Bernabò Bocca, molte di loro non avrebbero modo d’esistere e credo che servano a poco ... a noi.
Se invece servano più che altro a loro ... questo non so, ma un qualcosina la penso.
Se invece servano più che altro a loro ... questo non so, ma un qualcosina la penso.
Non tutte per carità, e la dimensione della loro utilità, immancabilmente si ripercuote sul valore del suo presidente e colleghi a lui vicino.
In poche parole, se chi lì ci comanda è veramente una persona di notevole bravura e professionalità, ma soprattutto se l’è incline più al bene collettivo che a quello personale, beh; le cose ovviamente funzionano per il meglio, altrimenti un’allegra cippa contornata dai soliti ricchi premi a gogò e gl’immancabili cotillons.
Donne e champagne a loro, mentre all’altri (noi) le classiche seghe e gassose.
Detto questo, la riconferma.
Quando a maggio fu votata la delibera che avrebbe introdotto la tassa di soggiorno, si alzarono parecchie voci di protesta, e non mancò quella di Federalberghi.
Il B. Bocca ne disse e ridisse a volontà ai quattro venti (appunto) e raramente mancava giornalmente qualche sua disamina sul cartaceo, video o sul web che non prevedesse la sua ostilità a questa tassa.
E poi?
E poi sono rimasti solo i quattro venti (tanta aria) e il gran casino che questa ha procurato con le sue differenti modalità di pagamento tra una città o paese e l’altri.
E parlo di Federalberghi nazionale.
Però quelli di Federalberghi Bologna, dopo aver organizzato una protesta (a maggio in occasione della delibera comunale) al cospetto del ministro del Turismo, Piero Gnudi, ospite in quei giorni dell’Ascom sotto le Due torri, e non ritenendosi soddisfatti (sperare che la risolva il Piero Gnudi è praticamente come quella cosa del cammello e dell’ago), sono passati dalla parole ai fatti: ‘quatti quatti’, nel silenzio dell’estate, hanno presentato ricorso al Tar, in massa, contro la delibera del Comune di Bologna che ha introdotto la tassa di soggiorno, al via il primo di settembre.
Sono ben 45 gli hotel cittadini che tre settimane fa si sono rivolti al Tribunale amministrativo dell’Emilia-Romagna per chiedere l’annullamento della nuova imposta e della relativa disciplina stabilita dal Comune di Bologna.
Pertanto la prima considerazione che mi viene da fare è: “Perché non è stata attuata da Federalberghi nazionale (un anno e più fa) la medesima cosa (ricorso al Tar), permettendo invece tutta questa perdita di tempo?”
E tutte l’altre Federalberghi distribuite sul territorio nazionale … possibile che non c’abbiano mai pensato prima pur disponendo di una massa di grandi professionisti dell’ambaradan (lo dicono loro)?
Magari il ricorso al Tar non produrrà niente di buono per gli albergatori di Bologna, ma qualsiasi esito esso produrrà (nel qual caso avvenga un diniego da parte degli esaminanti), di certo contribuirà a velocizzare l’opportunità per cercare altrove l’eventuale soluzione, evitando magari il continuo nonché improduttivo “mugugno” sul tipo Bernabò Bocca e che risultati non dà; a parte l'aria dei 4 venti.
Ma Federalberghi Bologna non dovrebbe essere sotto la patria podestà della Federalberghi nazionale?
O sono due cose separate e distinte?
Recentemente ho letto sul web e da parte di un appartenente alla Federalberghi di Roma, che loro dispongono di ottimi professionisti nelle figure di vertice (in quelle sottostanti, no?), che con silenzio ed efficacia prevengono le “bombe atomiche”.
Ora che la città di Roma fu la prima in Italia ad “assumere” questo balzello lo sanno tutti, e quindi perché a suo tempo non fecero la medesima cosa di quelli di Bologna?
Forse che a suo tempo la tassa venne ritenuta una semplice “bombetta” d'elite e quindi non meritoria di alcun interesse “atomico”?
Bernabò Bocca invece continua a chiedere un confronto con le istituzioni per risolvere la crisi italiana del turismo (credo sia il milionesimo o giù di lì … tanto per dire, né), e poi non cambia una benemerita cippa.
Quelli di Roma?
Boh, loro in silenzio (forse troppo?) ed efficacia (forse poca?) … ma mettersi tutto d’accordo (quelli di Federalberghi) e remare dalla medesima parte … o forse lo fanno e sono io che non me ne accorgo?
Sarà anche così e quindi andrà a finire che la “colpa” è la mia, magari per il solo motivo che con loro non ce l'ho ma vorrei tanto che lavorassero un po' meglio (vabbè), ma qualcuno mi vuole spiegare il perché a Bologna si, mentre a Roma invece no?
E quelli nazionali?
Tu sei un mago di qualità caro amico.
RispondiEliminaUn genio che è sprecato da qualsiasi parte lo metti.
Unico!
:-D)))))))))))))
@Vincenzo
RispondiEliminaE tu sei un piacevole rompipalle d'immeritate cose altrui.
;-)
Sei sempre in lotta eh, e a quanto sento anche dalle mie parti, stai lasciando il segno.
RispondiEliminaBravo!
Renata
:<3
Ciao Renata,
RispondiEliminaquando torni in Italia?
Lotta?
No, solo qualche consiglio non richiesto un po' da tutte le parti, e come dici, qualche risultato comincia a vedersi.
Un abbraccissimo e fammi sapere.
Ti magico Luciano
RispondiElimina:)))))))))))))))
Un altro aiuto disinteressato che non verrà recepito e che addirittura li offenderà, vero?
RispondiElimina@Luciano
RispondiEliminaimmagino che tu lo sappia di già
GENOVA. Un fondo del valore di 13 milioni di euro per favorire la realizzazione ex novo o la ristrutturazione delle strutture ricettive alberghiere.
Il relativo bando è stato approvato oggi dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore al turismo Angelo Berlangieri, dopo aver sentito le categorie interessate. Saranno concessi finanziamenti di un importo compreso tra un minimo di 200 mila ed un massimo di 1,5 milioni di euro ad intervento, composto per il 50% da una quota fondi regionali concessi tramite la Finanziaria Regionale per lo Sviluppo Economico ( Filse) e per l'altro 50% da fondi messi a disposizione dagli Istituti di Credito che sottoscriveranno un'apposita convenzione. Il finanziamento potrà essere restituito in 10 o 15 anni. Poiché fondi regionali sono concessi ad un tasso dell'1% o dell'1,5% a seconda se la durata è di 10 o 15 anni, il tasso del finanziamento complessivo sarà particolarmente vantaggioso per le imprese. I finanziamenti saranno erogati con un acconto dell'80%, ad approvazione della domanda, ed il saldo del 20%, a conclusione dei lavori. Potranno usufruire dei benefici anche le aziende che hanno effettuato gli investimenti ammissibili dopo il 1 marzo di quest'anno. "L'obiettivo della Regione – ha spiegato l'assessore regionale al turismo, Angelo Berlangieri - è quello di favorire il rinnovamento e l'incremento dell'offerta alberghiera e delle residenze turistiche, residenze d'epoca e locande. L'intervento regionale è partito da queste strutture anche per frenare la richiesta di trasformazione in seconde case e si estenderà in autunno alle strutture ricettive all'aria aperta e extralberghiere dove è forte l'esigenza di una riqualificazione." La presentazione delle domande avverrà a partire dal 5 novembre, fino ad esaurimento dei fondi. La modulistica per la presentazione delle domande sarà disponibile sul sito della Regione Liguria: www.regione.liguria.it, e su quello di Filse , www.filse.it . Ammontano a circa 1.200 gli alberghi in Liguria di cui 9 a 5 stelle, 117 a 4 stelle, 492 a 3 stelle, 349 a 2 stelle e 220 a 1 stella. A questi si devono aggiungere poi 7 residenze d'epoca, 25 locande e 81 residenze turistico-alberghiere.
Ciao Sergio, è una cosa che approvo alla massima potenza ma vorrei tanto essere nel direttivo di Filse.
RispondiEliminaMica per il guadagno, per carità, ma per vedere di "nascosto" l'effetto che fa.
;-)
Nessuno ha fatto ricorso al Tar prima dei Bolognesi?
RispondiEliminaPare che anche a Padova abbiano fatto ricorso (rigettato dal TAR veneto). Il Comune pretendeva addirittura di multare gli albergatori che non riscuotessero la tassa di soggiorno da coloro che si rifiutavano di pagarla [?????].
RispondiEliminaSu questo hanno ottenuto ragione (sono mica esattori...).
Asshotel e AFA a Firenze avevano fatto ricorso (respinto).
Anche a Otranto ricorso rigettato.
A luglio 2012 han fatto ricorso anche a Chioggia.
Ricorso anche a Termoli (non hanno i moduli).
Tutto 'sto casino grazie all'ANCI, che ha spinto per ottenere la tassa e a MVB che gli ha dato retta.
Dovrebbero essercene anche degli altri, in base a delle informazioni che ho ricevuto da uno del consiglio di Federalberghi Roma.
RispondiEliminaSe oggi mi rimane un pò di tempo vado a vedere.