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martedì 11 giugno 2013

I soldi per l'Enit ci sarebbero, ma ... non glieli danno! Gli uni (Governo) e gli altri (Enit), lo sapranno?

Calcolatrice in mano e si parte.

All’Enit per il 2013, il Governo ha stanziato 18.597.350,00 €, somma di cui tutti sappiamo che ben diciassette milioni servono a mantenere la struttura e a pagare gli stipendi.
Non una lira di più e per fortuna, manco di meno.
Comunque assolutamente insufficienti per produrre un buon piano di marketing.

Facendo però due conti, alla chiusura del 2012, si scopre che nelle casse (Presidenza del Consiglio dei Ministri), che perennemente dichiarano vuote, ci sarebbe un residuo di 17.858.296,76 €.
E allora, prima che scada, andiamo a vedere.

Hanno ereditato dal 2011 residui per oltre 134 milioni di euro (134.226.820,13), soldi mai impegnati dalla gestione MVB del 2011.
A questi vanno aggiunti i fondi dovuti per il 2012, quasi 35 milioni di euro.
In più altri residui per circa 4,3 milioni di euro.
Totale: 173.530.427,60 € di risorse a disposizione.
Hanno fatto impegni di spesa per 155.672.130,74 € chiudendo il bilancio con un residuo (economia) di 17.858.296,76 €.
E così suddivisi:

Oltre 155 milioni di euro, di cui quasi 116 per investimenti e all’incirca 39 per interventi.
La posta maggiore sono i 99.466.730,99 euro per progetti di eccellenza per l'adeguamento dell'offerta turistico - ricettiva e della promozione alle forme di turismo ecocompatibili.
Pertanto, alla fine dei conti, hanno impegnato 155.672.130,74 euro.

173.530.427,60 meno 155.672.130,74 fa appunto 17.858.296,76 €, che se li davano all’Enit …
… qualcosa di migliore di quello che fanno, si poteva anche sperare.


P. S.: Con l'esclusivo "aiuto" di frap1964.

P. P. S.: ... e "quelli" dell'Enit lo sapranno che esistono questi soldi?
















10 commenti:

  1. Come a dire che nessuno ci guarda?

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  2. Mah...il dramma di un sito quasi inutile che ci è costato 1700mila euro - lo stipendio di 170mila stagionali del turismo per 5 mesi !! - e' da considerare un crimine sociale contro il paese - e questi che dobbiamo iniziare a chiamare per quello che sono Criminali e Delinquenti

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  3. È allarme occupazione per settore turistico: a segnalare lo stato di difficoltà in cui versa il comparto è Federalberghi, l’associazione nazionale degli albergatori, che attraverso il Bernabò Bocca ha annunciato la richiesta dello stato di crisi occupazionale. A pesare sul settore è la pesante contrazione del mercato interno, dovei turisti italiani nei primi cinque mesi fanno segnare un calo del 4,7 per cento rispetto al 2012, che già non era stato tra i più brillanti. Più positiva la performance dei turisti stranieri, in crescita del 3,1 per cento. In calo anche gli occupati nel settore: meno 4,7 per cento.

    «Qualche sofferenza c’è anche sul nostro territorio - spiega Gian Maria Vicenzi, presidente della Federalberghi del Vco - i gruppi perdono consistenza e sul fronte della clientela individuale, ormai soprattutto veicolata da Internet, scontiamo il maltempo quasi costante di questa primavera impazzita». L’allarme occupazione lanciato a livello nazionale non è caduto nel vuoto nel Vco: «La stagione è ancora lunga, ma i primi dati sono sconfortanti - aggiunge Vicenzi - sul fronte occupazione faremo il punto con i sindacati nelle prossime settimane per capire quali sono le ricadute e come muoverci rispetto alle scelte nazionali».

    A soffrire, a causa delle nevicate eccezionali anche i rifugi: in val Formazza, il rifugio Miryam avrebbe dovuto aprire il primo fine settimana di giugno e, neve permettendo, aprirà questo fine settimana, mentre il rifugio Città di Busto, 2.480 metri in alta val Formazza, aprirà il 22 giugno.

    Va al di là della stagione in corso l’appello di Antonio Longo Dorni, presidente del Distretto turistico dei laghi: «Certo il meteo non dipende da nessuno e la tendenza a prenotare all’ultimo momento, controllando le previsioni, non aiuta. Abbiamo registrato cali pesanti, siamo piuttosto preoccupati da questo inizio di stagione, ma al maltempo si aggiunge una situazione piuttosto stagnante in un settore dove invece i turisti chiedono continue novità e proposte».

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  4. Secondo l’indagine organizzata ad aprile dal Ciset presso un campione di imprese turistiche italiane, tra maggio e ottobre 2013 gli arrivi stranieri dovrebbero calare del -1,6% rispetto allo stesso semestre del 2012, mentre le presenze dovrebbero diminuire dell’1,8%. Pur con il segno meno, tale andamento risulta migliore rispetto a quello dell’estate 2012. Più significativa la diminuzione dei flussi di turisti italiani, che dovrebbe toccare il -7,6%, mentre le presenze dovrebbero contrarsi dell’8%. Previsioni pessimistiche anche per il fatturato dei turismo in Italia, -7,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La classifica dei prodotti turistici più gettonati per l’estate 2013 vede, ai primi posti, l’agriturismo, il turismo culturale e d’arte e il benessere. Positivo anche l’andamento del turismo crocieristico e stabile il balneare, mentre in leggera flessione appaiono i soggiorni in montagna e al lago, come pure il termale. Riguardo al turismo italiano all’estero, saranno l’Est Europa (Croazia, Slovenia, ecc.) e il Sud Europa (Spagna e isole, Grecia e isole, ecc.) le mete preferite dai turisti che decideranno di varcare i confini nazionali, mentre tutte le altre destinazioni europee ed extraeuropee accuseranno cali più o meno accentuati.

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  5. @BC

    """gli arrivi stranieri dovrebbero calare del -1,6%"""

    Infatti, Babbi disse che il suo lavoro si sarebbe cominciato a vederlo da Giugno.

    E siamo a Giugno.
    Spero che quelli del Ciset si siano sbagliati, ma non credo.

    :(

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  6. @Luciano

    Magari non glieli danno perché li hanno investiti in Bot?!

    :-)

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  7. Lettera presa su Facebook

    Ennio Baratella
    Lettera aperta a mr. Bocca
    Da parte dei dipendenti del Dipartimento Turismo. Questo a Testimonianza - di cosa vale il Turismo in ambito Governo!.Caro Bernabò Bocca,
    ci permettiamo di dissentire su quanto espresso da Lei sulle testate giornalistiche. Siamo contenti di sapere che lei, con l’emendamento di cui è promotore ha definitivamente affondato il coltello nel turismo. Lo sa Senatore che i famosi 20 milioni per la promozione di cui parla sono ridotti a soli 2 milioni? Se pensa che quanto affermiamo non sia vero, faccia un passaggio al Ministero dell’economia e delle finanze. Non solo, è un mese che è tutto bloccato, niente investimenti e interventi. Non c’è una Autorità amministrativa che firma e, non solo….. con il famoso emendamento l’Ufficio per le politiche del turismo vedrà bloccate le proprie attività e i propri interventi per un periodo da 3 a 6 mesi, per non parlare poi delle riassegnazioni delle risorse (quelle che rimarranno al turismo visto che nell’emendamento si parla di Ministeri interessati) e del fatto che le risorse già impegnate quest’anno potranno essere utilizzate solo fra un anno.
    E’ questa la linea strategica? Niente progetti innovativi, niente reti di impresa, niente fondo per la sicurezza dei turisti in montagna, blocco degli stipendi per l’ENIT- Agenzia nazionale del turismo di cui, fino a poco prima delle elezioni Ella era un consigliere di amministrazione, perdita dei fondi POAT, blocco dei progetti di eccellenza con le Regioni e delle attività di promozione, già previste, Italia-USA e Italia-Russia, affossamento di programmi comunitari, etc…… Tante erano le cose in cantiere e, purtroppo come accade in Italia, rimangono cantierabili per molto e molto tempo.
    Non sarebbe stato meglio attivare immediatamente la delega al Ministro per i beni culturali che si sarebbe avvalso di un Ufficio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri che avrebbe sicuramente assicurato una immediata operatività della struttura e avrebbe risposto a tutto il mondo del turismo che richiede una governance centrale e organizzare meglio e con tempi certi l’istituzione di un Ministero per il turismo?
    E’ paradossale che un emendamento inserito in un decreto-legge, che si approva a fronte di necessità e urgenza, renda di fatto e per molti mesi impossibile qualsiasi intervento nel settore.
    E’ sicuramente vero che tali continui trasferimenti di competenze da una Amministrazione all’altra provocano di fatto l’inesistenza di qualunque programmazione per il settore che viene percepita dalle imprese come mancanza di una qualsiasi governance autorevole.

    Il personale in servizio all’Ufficio per le politiche del turismo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
    (documento sottoscritto dal personale dell’Ufficio delle politiche del turismo)

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  8. lo sanno, lo sanno. e babbo babbi ci ha messo gli occhi sopra; ma non credere che sia facile recuperarli....

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