E
fu così che Verybello.it verrà
presto sottoposto a indagine da parte di un Comitato ad hoc
voluto dal ministero per verificarne la conformità ai requisiti
richiesti e l’accessibilità ai disabili.
In
prospettiva c’è addirittura lo spettro della chiusura.
Eh
già, ma non era nemmeno poi così difficile, una volta visto,
programmarne la futura chiusura.
In
Italia s'usa sovente fare così.
Si
fa e si disfa.
E
pensare che l'anno scorso fu costituita un'altra commissione ad hoc,
o forse è meglio definire ad hic, parlo del famosissimo TDLAB,
composto dal meglio del meglio che l'Italia potesse offrire (dicono
loro), ma che in verità, alcuni non sprovveduti che
qualcuno definisce “gufi”, ne azzeccarono l'inutilità... e
vale a dire come 'na mazza fionda!!
Nonché
una colossale presa in giro per tutti coloro che ne fecero parte
(compreso il sottoscritto nel e per il tentativo di far loro capire che la
cosa, composta da quelle persone, non
avrebbe avuto luogo a procedere in un Paese normale), ma tant'é,
seppur provandoci fino all'ultimo secondo a fargli cambiare idea, non
ci fu niente da fare.
Com'è
anche vero che, sia Frap1964 che me medesimo (probabilmente gli unici
che ne contestarono la composizione a più riprese), non siamo per
nulla propensi alla critica ad oltranza per il solo gusto di farla e
di rompere gli zebedei, ma sulle nostre pagine c'è stata, c'è e
sempre ci sarà della costruttività con le dovute e
particolareggiate descrizioni ai vari casi che trattiamo.
E
sempre pronti a discuterne educatamente, senza che però nessuno si senta migliore dell'altro come invece pare che facciano gli esimi che però non hanno granché dimestichezza operativa.
Ma
quei “professoroni” (purtroppo) ritennero e ritengono di non
darci mai adito col risultato che... beh; la cosa si sa.
Poi
fu così che “lor signori professoroni” non furono nemmeno
interpellati (e s'incazzarono pure, pare) per la programmazione di
verybello e... ma torniamo a cose più serie.
Va
detto che uno dei mercati migliori per l'Expo 2015 è senza dubbio
quello cinese ma non è
presente una versione in cinese nemmeno nel portale dell'Ente
nazionale per la promozione turistica, Italia.it.
E
su www.yidalinihao.com
(Yidali
Ni Hao significherebbe “Ciao Italia”), che è appunto la versione
cinese, c'è scritto “in manutenzione”...
… ossia,
la versione
cinese del portale italia.it,
secondo
Frap1964, è “un
caso ancor più eclatante e vergognoso”.
Ecco
cosa scrivevano sul ‘Corriere della Sera’ Stella e Rizzo: “per
cominciare, le quattro grandi foto di copertina che riassumono
l’Italia mostrano una Ferrari, una moto Ducati, un pezzo di
parmigiano e un prosciutto di Parma. In mezzo: Bologna. Con tanto di
freccette sulla mappa che ricordano la sua centralità rispetto a
Roma, Milano, Venezia e Firenze. Oddio: hanno sbagliato capitale? No,
come ha scoperto ‘il Fatto Quotidiano’, è solo un copia-incolla
dal sito cinese della Regione Emilia-Romagna
aimiliyaluomaniehuanyingni.com. Ma ancora più stupefacenti sono i
video che illustrano le nostre venti regioni. Dove non solo non c’è
un testo in cinese (forse costava troppo: i milioni di euro erano
finiti …) ma ogni filmato è accompagnato da un sottofondo
musicale. Clicchiamo il Veneto? Ecco il ponte di Rialto, le gondole,
il Canal Grande, le maschere, i vetrai di Burano … E la musica?
Sarà di Antonio Vivaldi o Baldassarre Galuppi, Tomaso Albinoni o
Benedetto Marcello, Pier Francesco Cavalli o Giuseppe Tartini? Sono
talmente tanti i grandi compositori veneziani del passato … Macché:
la Carmen del francese Georges Bizet rivista dal russo Alfred
Schnittke! La musica dell’Umbria? Del polacco Fryderyk Chopin.
Quella della Campania? Del norvegese Edvard Grieg. Quella del Lazio?
Dell’austriaco Wolfgang Amadeus Mozart. Quella dell’Abruzzo?
Dell’inglese Edward Elgar. E via così: tutti ma proprio tutti i
video che dovrebbero far conoscere l’Italia ai cinesi, fatta
eccezione per quello della Basilicata dove la colonna sonora è del
toscano Luigi Boccherini, sono accompagnati dalle note di musicisti
stranieri. Amatissimi, ma stranieri. […] I presunti ‘interventi
di manutenzione’ sul portalone cinese sembrano essere completati.
L’unica differenza evidente, ad oggi, è la sostituzione in
home-page della veduta aerea di Bologna con una veduta aerea notturna
di Milano ed un’immagine di Campo dei Miracoli di Pisa. Tutto il
resto è desolatamente identico a prima.”
Sul
suo blog Frap1964 scrive: “il sito è costruito su
una piattaforma di content management open source: Joomla 1.5. Non
c’è una mappa del sito, ma basta navigarci per un po’ e ci si
rende conto che, in totale, non si arriva ad una cinquantina di
pagine web. Una pagina striminzita per ciascuna regione, una per
ciascuna delle cinque maggiori città (qualcuna in più per Milano),
otto per il turismo ‘secondo motivazione’, una di informazioni
generali sui mezzi di trasporto. I video regionali arrivano
direttamente dal portale italia.it. I testi, tradotti con Google
Translate in Chrome, appaiono dichiaratamente enciclopedici; si
tratta di sintesi e/o di rielaborazioni di quelli del portale
italia.it.” Quanto può essere costato yidalinihao.com? Considerati
i mandati di pagamento, la cifra si aggira sui 320.000,00
euro.
E
i “professoroni” che cippa dicono?
Bello il nuovo blog
RispondiEliminaPerché anonimo?????
RispondiEliminaah ecco, adesso si che va bene
RispondiElimina:-DDD
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RispondiEliminaIo per il comitato chiamerei qualcuno dei guru del TDLAB.
RispondiEliminaMeglio di loro...
Oh, a gratis s'intende (spese comprese), eh... ;-)
Ma allora perché lo mettevano e lo mettono anche a Curriculum?
RispondiEliminaVuoi vedere che con quella dicitura sul CV ci guadagnano?
E ma allora non è a gratis?
Bah!
Mettere sul CV l'info che si è fatta la figura del fesso/a non mi pare una grandissima idea. Però, forse, con le amministrazioni regionali funziona ugualmente... chissà... ;-)
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