Oramai ho un callo così e quindi non sono rimasto affatto sconcertato dalle dichiarazioni (“Libero” del 17 gennaio 2009, articolo di Benedetta Vitetta) da parte del futuro Ministro del Turismo Michela Brambilla in merito alla denuncia che l’Italia debba giocarsi la carta del turismo per uscire dalla crisi economica in atto.
Ben detto, ma peccato che queste rivelazioni andavano pensate ed attuate molto prima e cioè all’inizio della scorsa stagione estiva, quando infatti (aprile 2008) le elencavo più volte tramite e-mail alla medesima, rivelando che il turismo era l’unica forma per la ripresa economica della nazione perché, in odore di evidenti cali produttivi mondiali, necessitava di immediate priorità da attuare, anche se con differenti soluzioni, come fatto da altre nazioni durante le loro recessioni economiche o presunte tali.
Accennando alle problematiche richiedevo un colloquio per elencarle ma, ahimè o forse ahiloro, nonostante l’invio cartaceo anche a persone più altolocate, queste giacciono inascoltate malgrado fossi un responsabile del turismo dello stesso partito.
Che dire; probabilmente un anno perso con qualche centinaio di milioni di euro in meno nelle entrate erariali, qualche miliardo di euro in meno nelle aziende che vivono di turismo e la prima non certo felice posizione, per ramo aziendale, come tasso di posti vacanti secondo recentissimi dati Istat.
Complimenti!
Continuando nella lettura delle dichiarazioni del Sottosegretario c’è la brillante idea di collegare la scuola alberghiera con le imprese. Caspita! Ma anche in questo caso la nozione è datata 16 anni or sono, (allora non ero nessuno, come adesso) e scaturita, nel momento dell’abrogazione del Ministero del Turismo e dello Spettacolo, per mantenere almeno un controllo omogeneo nazionale.
Ma come sempre, anche questo consiglio, descritto nei dettagli rimase inascoltato; mentre la storia di questa non ottemperanza purtroppo la sappiamo.
Poco più di un anno fa, data del mio ingresso nel partito e illudendomi di poter dare un aiuto professionale, ho ripreso questo studio colloquiando con i Presidi di alcune delle migliori scuole alberghiere italiane ed europee mentre ho inviato dei miei ex collaboratori turistici presso alcune di quelle mondiali.
Il risultato è stato così notevole che l’ho proposto prontamente in un colloquio personale al nuovo Presidente Confindustria di Genova Ing. Giovanni Calvini come urgenza per la nostra città o regione ma non ho naturalmente saputo più nulla. Recentemente, durante lo studio della Commissione turismo da esporre agli stati generali di Varazze (PDL) il 12/13 dicembre 2008, data delle mie ovvie dimissioni dal partito, ho esposto questa necessità con il risultato che non è stata neanche inserita nella relazione.
Checcievoifà!
Forse adesso verrà finalmente presa in esame e mentre auguro che non debbano passare altri 16 anni per l’attuazione, spero sia organizzata con un solo studio di principi senza che subentrino i soliti cambiamenti di percorso o fantastiche opinioni da parte di quei professionisti del turismo che ben conosco e che hanno prodotto quei risultati che ben abbiamo sperimentato.
La strada per l’attuazione è una ed è intersecante ma non solo tra i docenti o professori scolastici o didattici, come detto dalla Sottosegretario al turismo, bensì va programmata simultaneamente tra questi e l'azienda. Basta con i tuttolologi; non sono mai esistiti e basta con le raccomandazioni partitocratiche nel turismo.
Aspetto nuove importanti rivelazioni dal Sottosegretario e dal suo seguito; chissà magari la prossima volta saranno veramente quelle nuove.
Ben detto, ma peccato che queste rivelazioni andavano pensate ed attuate molto prima e cioè all’inizio della scorsa stagione estiva, quando infatti (aprile 2008) le elencavo più volte tramite e-mail alla medesima, rivelando che il turismo era l’unica forma per la ripresa economica della nazione perché, in odore di evidenti cali produttivi mondiali, necessitava di immediate priorità da attuare, anche se con differenti soluzioni, come fatto da altre nazioni durante le loro recessioni economiche o presunte tali.
Accennando alle problematiche richiedevo un colloquio per elencarle ma, ahimè o forse ahiloro, nonostante l’invio cartaceo anche a persone più altolocate, queste giacciono inascoltate malgrado fossi un responsabile del turismo dello stesso partito.
Che dire; probabilmente un anno perso con qualche centinaio di milioni di euro in meno nelle entrate erariali, qualche miliardo di euro in meno nelle aziende che vivono di turismo e la prima non certo felice posizione, per ramo aziendale, come tasso di posti vacanti secondo recentissimi dati Istat.
Complimenti!
Continuando nella lettura delle dichiarazioni del Sottosegretario c’è la brillante idea di collegare la scuola alberghiera con le imprese. Caspita! Ma anche in questo caso la nozione è datata 16 anni or sono, (allora non ero nessuno, come adesso) e scaturita, nel momento dell’abrogazione del Ministero del Turismo e dello Spettacolo, per mantenere almeno un controllo omogeneo nazionale.
Ma come sempre, anche questo consiglio, descritto nei dettagli rimase inascoltato; mentre la storia di questa non ottemperanza purtroppo la sappiamo.
Poco più di un anno fa, data del mio ingresso nel partito e illudendomi di poter dare un aiuto professionale, ho ripreso questo studio colloquiando con i Presidi di alcune delle migliori scuole alberghiere italiane ed europee mentre ho inviato dei miei ex collaboratori turistici presso alcune di quelle mondiali.
Il risultato è stato così notevole che l’ho proposto prontamente in un colloquio personale al nuovo Presidente Confindustria di Genova Ing. Giovanni Calvini come urgenza per la nostra città o regione ma non ho naturalmente saputo più nulla. Recentemente, durante lo studio della Commissione turismo da esporre agli stati generali di Varazze (PDL) il 12/13 dicembre 2008, data delle mie ovvie dimissioni dal partito, ho esposto questa necessità con il risultato che non è stata neanche inserita nella relazione.
Checcievoifà!
Forse adesso verrà finalmente presa in esame e mentre auguro che non debbano passare altri 16 anni per l’attuazione, spero sia organizzata con un solo studio di principi senza che subentrino i soliti cambiamenti di percorso o fantastiche opinioni da parte di quei professionisti del turismo che ben conosco e che hanno prodotto quei risultati che ben abbiamo sperimentato.
La strada per l’attuazione è una ed è intersecante ma non solo tra i docenti o professori scolastici o didattici, come detto dalla Sottosegretario al turismo, bensì va programmata simultaneamente tra questi e l'azienda. Basta con i tuttolologi; non sono mai esistiti e basta con le raccomandazioni partitocratiche nel turismo.
Aspetto nuove importanti rivelazioni dal Sottosegretario e dal suo seguito; chissà magari la prossima volta saranno veramente quelle nuove.
Com'è possibile non tenerla in considerazione?
RispondiEliminaNon mi stupisco più di nulla e sono convinto che cambierò il mio voto.
Ci faccia sapere!
Vince
Potrei avere più informazioni sulla gestione scuola/azienda che hai programmato?
RispondiEliminaSono una studentessa e la cosa mi interessa moltissimo per la tesi, grazie.
Attraverso il tuo sito invio la mia e-mail per un contatto diretto.
Stella di mare
Cara Stella di mare,
RispondiEliminanon credo che Ardoino possa fornirti delle nozioni sulla programmazione scuola/industria per la tua tesi.
Sei forse una spia della Brambilla?
Angelo
Caro Angelo,
RispondiEliminaho già ricevuto una risposta affermativa da Luciano.
Stella di mare
Sono convinto che anche se non ti dirà certamente tutto prenderai il massimo dei voti.
RispondiEliminaIn gamba stella.
Grazie!
RispondiElimina@vinc,
RispondiEliminala politica non ammette intromissioni anche e soprattutto se altri ne sanno di più.
Personalmente preferisco dedicare il tempo a lavorare e quindi migliorare le mie conoscenze che a genuflettermi, non ne trovo assolutamente il bisogno e la necessità.
Un caro saluto
Ho ricevuto parte dei suoi appunti sulla programmazione Azienda/scuola alberghiera. Sono incredibili!!!
RispondiEliminaLa ringrazio di tutto cuore.
Mi permetta una considerazione: ma nel dipartimento del turismo a Roma sono pazzi?
Come possono aver perso una persona come lei?
E' un fenomeno!
Stella di mare