domenica 28 agosto 2016

... e pure questo terremoto è diventato una sagra nazionale... di retorica

Di terribile, in aggiunta al terremoto, c' è la reazione degli italiani alla tragedia.
Una retorica fatalista inquietante...

... in tutti gli altri Stati evoluti a rischio tellurico anche più forti ormai provocano solo il crollo di calcinacci e la morte di pochi sfortunati. 
Da noi no, malgrado chili di leggi antisismiche, miliardi spesi negli anni per ricostruzioni e messe in sicurezza e accise sui terremoti di mezzo secolo fa che ancora gravano sulla benzina.
Nell' ora del lutto, ci spelliamo le mani per applaudire l' eroismo dei soccorritori e dei cani della protezione civile che tirano fuori dalle macerie più morti che vivi, ed è giusto così, non fosse che si ha la sensazione che la gran parte della riflessione sull' evento finisca qui.

A ogni tragedia ci inorgogliamo, rallegrandoci l' uno con l' altro su come noi italiani diamo il meglio quando siamo nella palta, ma non sarebbe meglio chiedersi con meno orgoglio come mai nella palta ci finiamo soltanto noi? 
Un approccio polemico ma che forse aiuterebbe a non finirci più.

Dedichiamo a Giorgia estratta dopo 17 ore dalle macerie ogni ribalta, ma qualcuno ha presente la faccia della sorella morta facendole scudo con il suo corpo?
Qualcuno ne ricorda il nome?

Il Paese celebra i sopravvissuti e si attacca alla retorica per coprire la propria inadeguatezza e impreparazione mentre è solo se cominciasse a guardarsi allo specchio senza pietà nella sua misera realtà che forse la tragedia di mercoledì potrebbe non ripetersi altrettanto inesorabile.

Non andrà così.
Rapidamente, il terremoto si sta già trasformando in una sagra nazionale... e senza contare l' improponibile suggerimento della G. Meloni (ved. qui), sì, la “capa” e ( ... vabbeh!) dei “Fratellini d'Italia”, così abili a gestire e a spartirsi comode poltrone, ma solo nel proprio interesse e non certo a favore dei cittadini e di qualche “fesso” che l'ha votati (per fortuna sempre di meno), anche laddove invero risulterebbe davvero improponibile (ved. Qui).

Domenica prossima andremo tutti da Slow Food o nei locali associati a farci dei bucatini all' amatriciana, visto che per ogni euro di guadagno il ristoratore ne girerà un altro a sostenere i terremotati.
I più sensibili faranno un brindisi alla memoria di chi non c' è più.
Sagrantino o Montepulciano d' Abruzzo?
E chissà se il primo disco per raccogliere fondi e cantare le lodi al nostro popolo eroico e afflitto che ha già rialzato la testa questa volta lo farà la Pausini o Jovanotti; comunque siamo pronti tutti a comprarlo e ad andare al concerto.
Su autorevoli giornali, firme davanti alle quali mi inchino ossequioso si sono cimentate perfino nell' elogio del sisma, che formerebbe i caratteri; con tanto di esempi che poco hanno da invidiare ai deliranti scritti a favore della guerra che forgia gli uomini e tempra i popoli che fiorivano in Italia all' inizio del 1915.
La tragedia umanitaria come tappa indispensabile per diventare veri uomini.

Ma per capire cosa significa davvero questo terremoto è forse più formativa la lettura dei giornali stranieri, ossessionati dalla medesima domanda: perché solo in Italia un sisma di 6.0 gradi d' intensità Richter equivale a un bombardamento a tappeto?
Si dirà: paghiamo il prezzo della storia, il Centro Italia è un museo a cielo aperto.
Ma anche questa è solo retorica, visto che sono venute giù scuole costruite con criteri antisismici nel 2012 e orride palazzine anni '50.

In un eccesso di ottimismo e per tirare su il morale della truppa, esponenti del governo si sono spinti a dire che oltre a essere un dramma il terremoto può anche rivelarsi un volano per l' economia, cosa da non sottovalutare in questi tempi di scarsa crescita.
E guai a chi si fa venire in mente l' imprenditore che "rideva nel letto" ai tempi dell' Aquila ipotizzando futuri guadagni da ricostruzione.
Un conto è il privato, altro il pubblico: la differenza in fondo è tutta qui, ma vuoi mettere?

E guai anche a chiedersi: ma se la ricostruzione è questo immenso business perché non ci siamo buttati prima nell' altrettanto grande affare della prevenzione, che peraltro ci avrebbe risparmiato la seccatura di ripulire i villaggi e trovare le tende dove alloggiare i nuovi profughi.

Già, perché adesso i terremotati senza tetto hanno preso a chiamarli così.
Poco male, significa che per distinguerli dagli italiani, che sulle case cadute, quasi tutte seconde, hanno pagato doppia Imu, gli extracomunitari spesati in hotel cominceremo a chiamarli villeggianti.

Dulcis in fundo: i vigili del fuoco che generosamente chiamiamo eroi, hanno il contratto scaduto da sette anni.
A qualcuno importa qualcosa?
Promuoviamoli a super eroi, forse si accontenteranno.


Di Pietro Senaldi e poco poco di me...

venerdì 26 agosto 2016

Terremoto e superenalotto: le str... anezze della Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia)

Per una volta esco dal turismo e...

«COL SUPERENALOTTO AI TERREMOTATI LI FACCIAMO MORIRE DUE VOLTE»

L'ira dell'economista Luigino Bruni di fronte alla proposta di Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia) di devolvere il Superenalotto alla ricostruzione: "Cureremmo una disgrazia con una tassa sui disgraziati".

L’ Economista Luigino Bruni (insegna Economia Politica all’Università Bicocca di Milano e alla Lumsa di Roma) è sdegnato.
La proposta dell’ onorevole Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, di devolvere il jackpot del Superenalotto (a 128,8 milioni) a favore delle popolazioni colpite dal terremoto lo ha fatto davvero arrabbiare.

Povera Italia. Così li facciamo morire due volte, è una delle cose peggiori che si possano fare”, dice.

Perché due volte?
Perché l’ Enalotto è una tassa dei poveri. Incrementata da un altro terremoto, quello dell’ Aquila del 2009. La grande idea del Governo di allora (il Governo Berlusconi, di cui la Meloni era ministro, ndr) fu quella di istituire il primo “gratta e vinci” per le popolazioni sfollate dell’ Aquila. Da lì il gioco venne incentivato e si scatenò questa vera e propria epidemia di gratta e vinci”

Perché la chiama tassa dei poveri?
“Perché è scientificamente provato che più si è poveri e più si gioca. E’ una cosiddetta tassa regressiva, come attestano numerosi studi. Le sale giochi coincidono con la mappa della povertà e spopolano nelle periferie povere del Paese, anche in Italia: disoccupati, anziani, depressi, badanti, alcolizzati, sono i tipici giocatori d’ azzardo ”.

E dunque si finanzierebbero gli sfollati facendo leva sulla povera gente.
“Un Paese che sta già facendo cassa sui poveri (otto miliardi l’ anno) creando e incentivando una malattia sociale così grave, non può pensare di curare un lutto così grave come quello delle popolazioni terremotate del Centro Italia con il sangue dei poveri. E’ di una gravità morale, di un cedimento etico impressionante. E’ come curare una disgrazia incentivando un’ altra disgrazia. Dopo le tragedie, dopo il sangue dei figli, si risponde con le virtù, non speculando sulla povera gente. Ma il guaio è che la gente nemmeno si rende conto di cosa ci sia dietro a una proposta sciagurata del genere”.


ma "non mi sorprende che la cosa (montepremi del Superenalotto devoluto ai terremotati) sia stata cavalcata dalla Giorgia Meloni e dai suoi fratellini d'Italia"... lor signore e signori son capaci di ben altre str... anezze che queste sciocchezze (si fa per dire)... anche perché riescono a farne anche di peggio... di molto peggio.
... e a parte quello già sopra scritto...

... la proposta è partita da Antonio Boccuzzi, deputato del Pd, ed è stata ripresa anche dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, e dall’ex cattodem Paola Binetti.
Piace molto anche in rete, dove ci sono diverse petizioni rivolte al governo.
Il problema è che il Superenalotto è un gioco d’azzardo gestito da SISAL, cioè da un’azienda privata.
Non si capisce, quindi, come possa il governo decidere di destinare il jackpot ai terremotati. 

Tra l’altro, il montepremi del Superenalotto si forma sommando i soldi scommessi dai giocatori: si tratta, quindi, di un contratto che non può essere rescisso unilateralmente.
Chi ha scommesso lo ha fatto a delle condizioni e non può vedersi sottrarre quella somma di denaro. Non è l’apologia del gioco d’azzardo ma, purtroppo, funziona così.


giovedì 25 agosto 2016

Un aiuto alle popolazioni terremotate attraverso la Tassa di Soggiorno in questa maniera

J. Charles Mendéz (un validissimo receptionist alberghiero) mi manda questo (ved. Qui) e a pensarci bene, beh; mica male, neh!
Ma prima due conti... anche per vedere di aiutare tangibilmente e davvero quella gente che oltre alle persone che non hanno più, ha perso praticamente tutto.

La Tassa di Soggiorno è stata introdotta con l’approvazione da parte del Governo italiano della legge sul federalismo fiscale municipale il  3 marzo 2011 come previsto dall’art. 4 del Decreto Legislativo n. 23 del 14 marzo 2011 che ha disposto per i Comuni Turistici la possibilità di applicare una tassa ai turisti che soggiornano nelle strutture alberghiere, hotel, bed e breakfast, campeggi delle città d’arte e nei Comuni d’Italia ad alta affluenza turistica che va da 1 euro fino a 5 euro al giorno per persona... Roma a parte.

Il gettito raccolto dall’imposta di soggiorno e dall’imposta di sbarco nel 2014 è stato di circa 337,3 milioni di euro con un aumento del 36,0 % rispetto all’anno precedente (247 milioni di euro, determinato per un po’ meno dei due terzi da un aumento delle tariffe e per il resto da nuovi comuni che l’anno applicata). Per il 2015, Federalberghi aveva previsto un valore del gettito raccolto intorno ai 428 milioni di euro (+27%)... non andando tanto distante dalla realtà.

Ogni Comune fa quello che vuole e il caos regna sovrano... ma di questo, qui s'è già scritto molto e non credo sia il caso di continuare... e passiamo oltre.

E potrebbero deliberare l’applicazione dell’imposta di soggiorno che poi andrò a suggerire a 4.147 località, ovvero più della metà (51,5%) del totale degli 8.047 comuni italiani.

Se nel 2014 erano 628 i comuni che applicavano l’imposta, nel 2015 questo numero è salito a 712, a cui vanno aggiunte le 23 località in cui è prevista la tassa di sbarco (735). Un aumento di oltre il 13% rispetto all’anno precedente, quindi.
Nel novembre 2015 sono diventati 940 con l’aggiunta di 217 comuni del Trentino, dei quali 205 dispongono di almeno un esercizio ricettivo.

Si tratta quindi dell’11.7% dei comuni del Bel Paese, ma con il 56.3% dei posti letto complessivi, mentre il prelievo medio è di 1,63 euro a pernottamento per turista. 

Prima proposta
Aumentare di 1 euro la tassa di soggiorno, e considerato che il prelievo medio è di 1,63 euro a pernottamento per turista con un incasso di circa 450 mln di euro all'anno, ecco che verrebbero destinati alle zone terremotate, su per giù, 300 e oltre milioni di euro... che non sono di certo poco e quel qualcosa lo fanno davvero.
Però questo andrebbe fatto con una data ben precisa di fine “rapporto”, anche per non incappare di nuovo... in poche parole com'è già successo per le accise della benzina dove il popolo italiano (e non solo) è ancora obbligato a pagare la guerra d'Abissinia... così, giusto per fare un esempio, neh!
P.S.: Non credo nemmeno che molti potrebbero lamentarsi, sia i turisti nazionali che quelli stranieri, e nemmeno le innumerevoli associazioni.
D'altronde quella è una zona prettamente turistica e un veloce ripristino potrebbe di certo rimettere le cose a posto, e così ripristinare anche il ricavo per l'erario, altrimenti non entra più una cippa di niente.

Seconda proposta
Destinare una percentuale della Tassa di soggiorno, ipoteticamente il 10%, per le zone terremotate... in questa maniera il ricavo sarebbe certamente minore (45 mln di euro circa all'anno) con l'aggiunta però che i Comuni potrebbero fare la faccia strana e... infatti a parole siam tutti “sociali” e “generosi” ma poi, alla fin fine dei conti, con i fatti, nemmeno poi così tanto.
Poi se qualcuno ha un'idea migliore, beh; che si faccia avanti.


martedì 23 agosto 2016

Enit... ma dov'è l'innovazione, la professionalità, la qualità, ♪ ♫ ♩ ♬ trallallerotrallallà ♪ ♫ ♩ ♬ ... eh?









Breve riassunto delle puntate precedenti... e poi... il menù.

l'Enit offre una “Serata Enogastronomica a favore di tutta l'Italia durante i XXXI Giochi Olimpici” di Rio de Janeiro agli operatori e agenzie di turismo, ma lo fa' al Consolato per mancati accordi col Coni (ved. Qui)...

oltre a produrre un menù che doveva essere per tutte le Regioni d'Italia e che vedremo poi, et voilà, si dimenticano di menzionare ben sette Regioni (ved. qui)...
la responsabile del digitale e dell'innovazione dell'ente di marketing turistico assunta da circa un mese, Roberta Milano, si auto elogia su facebook con queste parole: Al lavoro da pochi giorni, una lotta incredibile contro il tempo, ma volevamo sfruttare l'occasione delle Olimpiadi e il legame tra eventi sportivi e turismo... in poche parole avrebbero menzionato sul web chi avesse vinto una medaglia alle Olimpiadi, accompagnate da foto di piatti culinari caratteristici della Regione di appartenenza... e le Regioni che non hanno avuto dei partecipanti medagliati... ?
Ma in questo caso le Regioni mancanti dovrebbero essere anche più di quelle sette accennate prima. 

No, per un'emerita cippa è innovazione, infatti 4 anni prima, l'allora DG dell'Enit, Paolo Rubini, fece la medesima cosa in occasione degli europei di calcio... e anche lui si dimenticò di menzionare un fracco di Regioni (ved. Qui)... ma arrivarci prima che non tutti i partecipanti di tutte le Regioni avrebbero vinto una medaglia, era così difficile da immaginare?

Quindi, già due grossolani errori per una sola cosa, ma il peggio deve ancora venire... vediamo il menù!

E non è necessario essere degli Executive Chef, Food & Beverage manager o grandi direttori con notevole pregresso per capire che quel menù è davvero mal fatto nel suo insieme... non ha alcuna logica d'esistere... ma si può!...

A parte quelle “lasagnette al pesto” che con 'sta belin di mania di inserire i diminutivi vezzeggiativi dei prodotti usati e che menzionati nei menù (pomodorino, lattughino, prezzemolino etc) c'han rotto davvero il belino (pardon, ma mi serviva per fare la rima)... e poi col pesto sarebbe bene ricordare che la sua “morte” sono le trenette oppure le trofie, ovviamente con l'aggiunta dei fagiolini e delle patate bollite che nel menù per forza di cose dovrebbero essere menzionate... ma non sarebbe stato più logico e indicato per il marketing ligure inserire, ad esempio chessò, il cappon magro... anche per dare maggiore risalto alla cucina di questa regione visto e considerato che il pesto ormai lo conoscono tutti... poi la pappa al pomodoro per la Toscana è davvero... però non voglio aggiungere altro... che s'arrangino un po'.

E comunque...

A casa mia peperoni si scriverebbe con una sola P, perché nelle Americhe pepperoni si riferisce ad una varietà di salame piccante, tipicamente usato sulla loro pizza, cioè proprio tutt'altra cosa.
I saltimbocca con una sola C, invece, devono essere una nuova variante brasileira: si risparmia un po' sulla Carne, ma il risultato è molto molto simile.
Poi non sapevo che Treviso fosse assurta al ruolo di Regione, ma forse ultimamente mi sono distratto un po'.
Se non ci facciamo riconoscere in ogni occasione non siamo proprio contenti, eh... (sic!)
... così scrive Frap1964 in un commento sul blog (ved. qui).... e come non essere d'accordo!
Ma siccome al peggio non c'è mai fine, ecco che per rimediare alle altre Regioni che si sono dimenticati, buttano un tweet (ved. qui)...



ma porca paletta... le Tacconelle non sono un tipico piatto molisano... si fanno anche in Abruzzo e nel Lazio (Ciociaria).
E infatti le ritrovi negli elenchi ufficali dei P.A.T. (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) regionali per:
Lazio (come sagne)

Ne avevano tanti altri di P.A.T. da poter scegliere per il Molise... ma fare una verifica via Google costava davvero troppo... bisogna fare la promozione real-time, d'altra parte, eh...

Esempio di un prodotto tipico solo molisano:
Caragnoli: oltretutto anche particolare... per il modo con cui si fa... senza contare che in un menù regionale (intendo di quelli ben fatti) ci stavano da Dio.
Ma il dolce non andava bene...

E tutta 'sta marea di errori per una sola cena... figurati per le cose davvero importanti... ma per piacere...

Ma di certo diranno che la colpa non è la loro (s'usa così) per quanto riguarda gli strafalcioni sul menù... ma di farselo mandare anche per conoscenza, non se ne parla proprio, vero?
... e vuoi vedere che di colpa non hanno nemmeno per tutto il resto... son cose che capitano e cosa vuoi che siano, neh! 


lunedì 22 agosto 2016

Rivoluzione in... piazza

... e continuano a zampettarlo con la sociometrica, l'engagement, se un sito regionale tira più dell'altro, i tweets e belinate varie come priorità assoluta e innovativa per il turismo... mentre poi i turisti (ved. qui)... 

... RI-DI-CO-LI e pure BUF-FO-NI.








sabato 20 agosto 2016

La peggior ENIT di sempre, imho...

... ma manco le cose più banali e sciocche.

Il 18 agosto 2016, in occasione dei Giochi della XXXI Olimpiade di Rio de Janeiro, l’ENIT ha presentato al mondo turistico brasiliano le eccellenze enogastronomiche italiane (ved. qui) in una serata organizzata sulla splendida terrazza del Consolato italiano a Rio de Janeiro.

Facevano parte della platea selezionata duecento ospiti tra Tour operator locali, giornalisti, rappresentanti dei media ed esponenti della cultura.
Ed erano presenti l'Ambasciatore d'Italia in Brasile, Antonio Bernardini, il Console italiano di Rio de Janeiro, Riccardo Battisti, il Direttore Esecutivo dell'ENIT, Giovanni Bastianelli, la Presidente di Abav Rio de Janeiro (Associazione Brasiliana Agenzie di Viaggio) ed esponenti della squadra azzurra ai Giochi di Rio e del CONI.
Diciamo che c'erano tutti così facciamo più presto, va... però nel menù non erano rappresentate tutte le Regioni italiane... ma guarda un po'.... nel mentre...

... il Lazio appare 3 volte, la Campania 2 volte, la Sardegna 2 volte e pure il Veneto 2 volte...

ma mancavano completamente la Valle d'Aosta, il Trentino-Alto Adige, il Friuli-Venezia Giulia, l'Umbria, il Molise, la Basilicata e la Calabria... mica una, neh, ma addirittura ben sette Regioni.

Toh, proprio pari pari, anzi dispari dispari, a come succedeva una volta in quello che fu definito internazionalmente il “carrozzone” d'Italia... l'Enit.
Dove prima se ne dimenticavano al massimo una (ved. Qui) o poco più, mentre adesso... di botto ben sette!

No, non preoccupatevi cari lettori, non c'è nessun problema... è solo il “nuovo” che avanza...
e mo come lo chiameranno l'Enit... vagoni letto... visto che dormono della grossa?

Peggio di prima e di sempre (e qualcosa qui ne sappiamo con più di 2.000 post sull'argomento ENIT però senza mai ceffare... vedere per credere).
... e quei signori dell'Enit ne azzeccassero una anche solo per sbaglio (ved. qui).


venerdì 19 agosto 2016

Enit... e la pazzesca "innovazione" continua inde fessamente

Scelta dall'Enit l'immagine dell'Italia agli eventi internazionali del turismo


Con una gara rivolta a solo 5 imprese, in tempi rapidissimi, l’Enit, ha scelto l’immagine che rappresenterà l’Italia nella partecipazione agli eventi espositivi internazionali sul turismo. Al bando per "ideazione, progettazione e comunicazione dello stand ENIT Italia, per la partecipazione alle principali fiere turistiche internazionali, in programma in Italia e nei paesi europei ed extraeuropei", sono state invitate 5 imprese (il numero minimo richiesto dalle procedure ndr), ed hanno risposto in 4; ha vinto la società Soleil 2000 (che aveva partecipato alla precedente gara per l’allestimento dello stand, ma non aveva vinto ndr).
L’invito a partecipare, per un importo a base d’asta di €39.000,00 oltre iva, è datato 28 Luglio e la presentazione delle offerte è stata fissata al 9 Agosto. 3 le tipologie di stand da ideare e progettare: Classico, Istituzionale e Mice; 8 le idee progettuali richieste ad ogni partecipante, da ideare e progettare entro gli 11 giorni a disposizione. Nessuna indicazione invece per il costo al mq per l’allestimento entro il quale contenere la soluzione progettuale necessaria per la definizione del budget di spesa per la successiva realizzazione degli stands.
Bruciando i tempi già piuttosto stretti, è stata anticipata di un giorno, al 10 di Agosto, l’apertura delle buste per la scelta della soluzione tra le 32 presentate ( 8 idee progettuali per ognuno dei 4 partecipanti). La commissione, presieduta dal direttore del settore innovazione e sviluppo digitale Roberta Milano, (sembra alla sua prima esperienza in commissione per l’aggiudicazione della gara), dall’avv. Massimo Perrino capo dell’ufficio affari legali, da Giuseppe Russo dell’ufficio promozione e da Alessandro Petroli con funzioni di segretario. In mattinata, l’apertura delle buste con la documentazione amministrativa; poi nel pomeriggio sono state esaminate le 32 soluzioni proposte ed aggiudicata la gara alla società Soleil 2000 con il criterio “dell’offerta economicamente più vantaggiosa” dove la qualità del progetto pesava 70% rispetto al 30% per il costo della progettazione (fonte Quotidiano Arte.it).

Ma vediamo un po' 'sta grande innovazione con i nuovi dirigenti Enit, va...

C'è da dire che finalmente hanno cominciato a “rinnovare” il sito dell'Enit... ora (dopo un anno e passa dell'avvento della Christillin, Lazzerini e Preiti) appare un organigramma (ved. qui) e pure le gare per gli stands delle fiere (ved. Qui)... mentre dei bilanci, nisba!
Eh già, per mettere in fila quattro numeri ci vuole molto più tempo... e poi si sa mai... eh!

Poi a guardare bene nei bandi, ecco che appare una seconda gara dedicata per l' IMEX di Las Vegas (18-20/10/2016).
La gara di cui si parla nell'articolo dovrebbe essere quella di cui G.Bastianelli aveva accennato nell'incontro con il Consiglio Federale delle Regioni (ved. qui).
In pratica hanno fatto una gara per il solo rendering dello stand, perché poi pensano di acquistare l'effettiva realizzazione direttamente nei paesi ospitanti le fiere (così almeno diceva Bastianelli, se vi andate a ripescare il video, seconda parte... ).
Perché per IMEX abbiano però fatto diversamente... non lo chiedete a me.
C'era bisogno di tutta 'sta fretta per la prima gara?
Boh... bisognerebbe sapere a quali fiere effettivamente pensa di partecipare ENIT rispetto a quelle indicate nel suo calendario... ved. qui.
Comunque la gara elencata all'inizio del post era sotto i 40.000 euro, per cui hanno potuto procedere con lettere ad invito.
Certo che farla a fine luglio e con tempi molto molto ristretti è quantomeno... curioso.
O no?
Ma andiamo avanti...

E comunque andando a scartabellare il capitolato dell'analoga gara per il triennio 2012-2014 (ved. qui e poi qui) si nota che praticamente han fatto un copia e incolla... o quasi.
Giusto per innovare, eh...

Se invece a qualcuno gli viene lo schiribizzo di scarbellare il capitolato del biennio 2010-2011 (ved. qui, poi quo ed infine qua), la cui gara fu vinta da un RTI e in cui figurava anche la Soleil 2000 srl, zac, anche qui... il cut&paste si spreca alla grande.

e più innovativi di così si muore, vero?

giovedì 18 agosto 2016

Telegramma... agli incapaci

Mettiamola così alla moda di un telegramma per descriverla con poche parole...


A Rio De Janeiro ci sono le Olimpiadi
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Quasi tutte le nazioni partecipanti (207) hanno attrezzato uno spazio espositivo aperto al pubblico ed arricchito di incontri tra imprese nel centro cittadino (progetti, start up, incontri B2B etc.)... ved. qui
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L'Italia no !
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L'Italia ha aperto uno spazio (Casa Italia... ved. qui i numeri) dove ci si può accedere solo per inviti e situato a 20 km. Dalla città
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L'Enit offre una “Serata Enogastronomica nei XXXI Giochi Olimpici” agli operatori e agenzie di turismo, ma lo fa' al Consolato per mancati accordi col Coni (ved. Qui)
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Chi ci ha provato come Camera di Commercio in Brasile, esprimendo l'interesse di attivare diversi eventi B2B e B2C per promuovere il Made in Italy, non ha mai ricevuto nessuna risposta
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Nel mentre la Svizzera, che sciocca non è... (ved. qui)

in Italia il Titolo V demanda alle Regioni la responsabilità del turismo...

Regioni presenti... zero
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e pensare che l'essere stati presenti in quella manifestazione (seriamente e professionalmente, neh!... e non come s'è visto in passato) sarebbe equivalso ad un anno di marketing fe-no-me-na-le e forse anche di più... anziché spendere delle palanche in una marea di rivoli inutili, banali e pure in maniera ri-di-co-la...

poi leggi i responsabili del marketing di una Regione “a caso”, la Liguria toh, e di botto capisci il perché (ved. qui)... mentre dell'Enit... vabbeh, si sa !

domenica 14 agosto 2016

Liguria: dicono che #ilventoècambiato, ma la puzza rimane, anzi...

E potevano forse mancare le dichiarazioni (ved. qui) dell'assessore del turismo ligure, Gianni Berrino, in merito al “suo/loro” saperci fare per attrarre finalmente i turisti... a Ferragosto ?


Ma dai, a Ferragosto sono tutti pieni dal tempo della Berta che filava la lana... ma chi è quel fesso che può prendere per chissà quale magnificenza delle simili dichiarazioni ?

Beh, non avendo altri argomenti, s'attaccano a tutto... e poi tutto fa, anche perché di fessi , che prendono la cosa come un successo e che gli dicono pure bravo/i, ce n'è in gran quantità... e poi se il Berrino fa di queste dichiarazioni agli adepti e a chi li ha votati, beh; non credo che abbia nei loro confronti una gran opinione.
Altrimenti ben si guarderebbe da dire 'ste ca... volate se reputasse quelle persone fornite di un minimo di buon senso, no !


Sì, la Liguria, come da sempre a Ferragosto, è quasi in full booking nel ricettivo, e ci mancherebbe altro che non lo fosse (però nessuno s'era mai sognato di dire delle simili ovvietà)... e poi quest'anno con la crisi turistica dovuta al terrorismo che attanaglia la Turchia, la Grecia, la Tunisia, l'Egitto e da qualche mese anche la Francia che ha perso in poco tempo il 10% degli arrivi, chissà cosa ci voleva, eh... come d'altronde lo sono tutte le altre Regioni italiane, e infatti... eccone alcune... 




… e così pure l'Abruzzo che in quanto ad arrivi e presenze pare che sia da sempre il fanalino di coda del Bel Paese... 



Ma siccome al Berrino non gli bastava, ecco che c'aggiunge...



I dati confermano il trend decisamente in ascesa nella Liguria... ”
Eccome no, e quel decisamente in ascesa sarebbe lo 0,75% (ved. qui) in più degli arrivi mentre tutte le altre Regioni marciano col + 5/6 o 7% ?


Abbiamo intrapreso la difficile sfida della destagionalizzazione, che già nei mesi scorsi ha dato i suoi frutti... “


Ma se a giugno il Berrino si lamentava che (ved. qui)... vedi immagine a fianco.... mentre gli arrivi erano fermi allo 0,21%. (ved. Qui) anche se lui quei numeri ben si guardava da elencarli... alla faccia della destagionalizzazione... e poi pioveva sola qua che gli altri aumentavano a dismisura ?


Ed infine... “Fare rete tra entroterra e località della costa nell'ottica di una proposta integrata è sicuramente la strada giusta... “.


Beh, forse non sa che tutti i suoi predecessori hanno fatto la stessa identica cosa con gli stessi pessimi risultati che sta facendo lui (ved. qui i risultati).
E lasciamo perdere il suo progetto di marketing #lamialiguria, che forse è anche meglio... considerati 'sti risultati, neh !... video inclusi che di più brutto e inutile non s'era mai visto, imho. 


P. S.: L'Umbria che mare non ha, ha aumentato nei primi 6 mesi gli arrivi (ved. qui), ripeto gli arrivi, del 6.04%, anche perché se regali una notte (vedi Liguria col paghi due e dormi tre notti), per forza di cose aumenti le presenze (pernottamenti)...
E dulcis in fundo, il Berrino dovrebbe ringraziare da matti i sindaci e gli assessori di alcune città liguri... ma questo ve lo spiegherò una prossima volta.
Anche perché se non ci fossero stati loro, beh; col marketing del Berrino e del Carlo Fidanza, il segno meno l'andrebbe da tutte le parti (ma si può mettere un politico o fare il commissario e prossimo DG del marketing turistico, senza che questi abbia un minimo di specifico pregresso ?)... e ma si può mettere come assessore una persona che non fa altro che prendere in giro la gente (poi questa che a Ferragosto c'è molta gente... )... operatori che magari avrebbero più bisogno di persone che parlino di meno, e non solo marketing politico per qualche fesso... responsabili che azionino di più per il bene del settore che amministrano (male)... sempre che lo sappiano fare... ma pare che la cosa sia abbastanza impossibile, imho !
#ilventoècambiato (dicono), ma la puzza rimane, anzi... 


venerdì 12 agosto 2016

L'innovazione per l'ENIT è questa qua...

Beh, in quanto a presunte innovazioni non ci batte nessuno, e l'Enit ne è sempre all'avanguardia.
Infatti la nuovissima responsabile dell'innovazione etc. del nuovo ente targato Christillin, Lazzerini, Preiti e Bastianelli, la Roberta Milano, lancia sul web... ma prima un po' di storia, va...


… s'era a maggio 2012 (quattro anni fa... mica ieri, neh!) e l'indimenticabile Paolo Rubini, l'allora DG dell'Enit, ebbe l'idea (o chissà chi gliela diede... e comunque lui l'approvò) di sfornare la nuova campagna dell’Enit-Agenzia (ved. quiche prendeva il via in occasione degli Europei di calcio 2012 in Polonia e Ucraina, e intitolata “Italia turistica del goal: visita e scopri la regione del tuo campione”... luoghi, cibo e trallellero e trallallà.


A quei tempi sul blog definimmo la cosa come “ 'Na Cacada?” (ved. Qui), poi i risultati confermarono che non sarebbe stato di certo il caso di usare nessun lassativo per svolgere l'indispensabile umana funzione... e cacada fu!
Il mondo dei professoroni turistici che s'aggiravano e ancor oggi viaggiano inde fessi sul web a spargere perle di saggezza, o almeno molti di loro, descrissero la cosa assurda e senza un minimo buon senso per il marketing del settore... non ricordo una sola persona che definì la cosa buona, saggia e giusta.
Ma il tempo cambia la gente e... e vuoi vedere che adesso la stessa cosa piace?... beh, per saperlo basta guardare quanti "mi piace" si becca chi lo rifà (ved. qui).


Infatti passano ben quattro anni e la Roberta Milano rilancia pari pari, e pure dispari dispari, la stessa cosa e sempre per conto dell'Enit (ved. Qui), chi altri sennò... alla faccia dell'innovazione... e con una lotta incrediiiiiiiiibile contro il tempo.
'Mazza che fatica copincollare le assurde idee altrui, eh!
E questa volta in occasione delle Olimpiadi brasiliane in quel di Rio De Janeiro... poi per le Regioni che non avranno medagliati... beh; qualcosa si studieranno scartabellando le cose già fatte magari nel secolo scorso negli archivi dell'Enit.
Quindi, care Regioni, sfornate atleti in gran quantità nella speranza che diventino poi dei medagliati olimpionici, altrimenti, pare, che l'Enit di voi se ne freghi, e se ne riparlerà magari a Filippi... comunque sia, statene certe, che quel marketing non produrrà una mazza di niente.
E che tra qualche giorno non ci vengano a raccontare che hanno raccolto milioni di click o chissà che altro, che ben sappiamo com'è la faccenda. Ed eventualmente, anche se fosse, l'utilità equivale allo zero assoluto per il caso in questione. 


Ma non è mica finita qui... eh no, c'è ben dell'altro che dà la vera dimensione del loro saperci fare in quel dell'Enit... e dell'autorevolezza di chi commenta gaudente alla genialata “innovativa”, ma che non s'accorge di una benemerita mazza fionda.


Infatti una delle foto (tutte col fondo scuro) lanciate sul web è questa...



Chi è il genio che ha scelto il fondo nero su cui il logo Italia sparisce?
Ma almeno le cose elementari... ecchecaspita !!
Poi forse potrebbero andare a ripescare da qualche parte le regole d'uso del logo che fece introdurre Andrea Babbi, tra cui probabilmente ci sarà "non mettere il logo di ENIT su un fondo scuro... che non si legge !!".
Ma chi la legge, in basso, la scritta AGENZIA NAZIONALE DEL TURISMO - ENIT, sul fondo nero ?
Per non parlare della scelta brillante di mettere i credits in mezzo alle foto, invece che sotto.

Mentre #IlikeItaly comunque non l'avevano mai usato prima, eh, eccome no...  (praticamente son fermi all'era Babbi)... ved. qui.
La Grande Innovatrice Esperta che ha vinto la gara per quella posizione è arrivata !!
per capire la differenza... vedi sotto...


P. S.: Il pesto alla genovese o lo si mette con le trofie o con le trenette (e i fagiolini e le patate bollite?)... e non certo con gli spaghetti... così tanto per dire... e ne avessero azzeccata una manco per sbaglio...

E se questi sono i migliori che hanno vinto l'avviso pubblico per quelle posizioni dirigenziali, figurati gli altri... a meno che gli esaminatori non siano stati dei "piloti" di F1, di aerei o chissà che... e vabbeh, ci siamo capiti!

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