(S)tanno c(H)iudendo (I)l (T)urismo?
Lettera aperta e inviata al presidente nazionale della Cidec, Agostino Goldin.
ho letto con grandissimo interesse la vostra inchiesta riguardante i fattori per il rilancio del settore turistico e ne sono rimasto alquanto sconcertato; sia per il valore delle domande proposte come di conseguenza delle ovvie risposte fornitevi dai 500 operatori come da: http://www.cidec.it/legginews.asp?id=553 e notizie (Adnkronos)
Questo conferma, a mio opinabile parere, che dette statistiche è meglio non farle o perlomeno farle un po’ meglio se si vuole veramente aiutare le istituzioni a risolvere la grave crisi del settore nonché delle problematiche lavorative già in atto perché destinate a ben più future dolorose numerazioni; non che a voi interessi molto della mia personale opinione, per carità, ma vorrei sottoporvi alcune mie considerazioni in merito.
Beh, solo il 4% degli intervistati (onore a questi pochi) ha dichiarato che il rapporto qualità/prezzo è importante per il rilancio del turismo nazionale a dimostrazione che ogni figlio è bello a mamma sua e vale a dire che nelle organizzazioni personali tutto va bene; peccato che le statistiche, forse più particolareggiate dell’WTO o del WEF e altri, dimostrino esattamente l’opposto, relegandoci in fondo alle classifiche internazionali a dimostrazione che questo è uno dei nostri più grandi problemi come dai risultati ottenuti nell’ultimo trentennio.
Con la riduzione dell’Iva al 5 o 7% qualcuno di questi signori abbasserà forse i prezzi di pernottamento o è diventato un luogo comune esternare sempre questa considerazione senza per altro collegarla ad azioni produttive?
Nessuno conosce la direttiva europea Ecofin 77/388/CEE sulle produttività delle varie tassazioni turistiche europee (in esame all'Hotrec entro il 31/12/2010)?
Come esempio cito invece la riduzione della sopraddetta per il ripristino delle locazioni, a mo di fondo, senza dover sostenere richieste o interessi presso istituti bancari, mentre invece le istituzioni cercano di ottemperare anche se a tassi agevolati; con il risultato che sono sempre le banche a guadagnarci.
Per il resto; qualità dei servizi del territorio, strategie di promozione, iniziative culturali e qualità ambiente, che secondo gli intervistati sono le cause primarie della pessima situazione della nostra cara penisola per un totale di 96% quindi a responsabilità dello stato italiano, ricordo a questi proprietari o gestori che tutte le aziende italiane fanno parte di associazioni o altro che sono o dovrebbero essere in stretto contatto con le istituzioni statali, regionali, provinciali e comunali per consigliare il da farsi e che quindi la causa è sicuramente anche la loro.
In moltissime altre nazioni, anche nostre concorrenti, dette vengono periodicamente ascoltate e molto spesso contribuiscono con suggerimenti validi, ripeto validi, al miglioramento del settore, mentre considerando che da noi invece il rapporto qualità/prezzo è così poco importante e ricercato si evince l’interesse che ha la politica verso queste società di varia natura.
In aggiunta al post elenco quello che succede invece in Francia per determinare, attraverso le statistiche o inchieste, il modus operandi; in questo caso attraverso inchieste, chiamiamole clientelari, mentre per quelle interne la invito ad informarsi presso le fonti dei cugini d'oltralpe.
Ma veniamo alla differente considerazione che hanno nel definire le statistiche nei confronti di quelli italiani e non certo con gli stessi quantitativi numerici.
1° SDT (Suivi de la Demande Touristique), frequenza della domanda turistica.
2° EVE (Enquête des visiteurs de l’étranger), ovvero l’inchiesta sui visitatori esteri.
Entrambi gli strumenti, SDT e EVE, sono dispositivi di rilevazione dati per così dire continui; per l’SDT, di più di 20.000 domande mensili sulle pratiche turistiche e sulla mobilità e più di 10.000 per EVE.
Due sotto-inchieste forniscono una informazione più completa sul consumo turistico: una parte per le “spese in Francia” e l’altra per le “spese all’estero”.
Inoltre, una inchiesta mensile su andate e ritorno giornaliere permettono d’ottenere delle importanti informazioni sui comportamenti e le pratiche dei turisti escursionisti.
Questa comporta mensilmente l’inchiesta di oltre 30.000 individui e il trattamento statistico di circa 20.000 risposte attraverso uno schedario delle strutture alberghiere: la scheda è stata espressa raccogliendo i dati delle prefetture, dei partner regionali e dei dipartimenti, in particolare per il campo della struttura delle catene alberghiere.
I soggetti economici locali, attraverso gli Osservatori Regionali del Turismo (ORT), hanno sottolineato la necessità di costituire un centro di raccolta dati, fondamentale per imprimere omogeneità e comparabilità dei dati tra una regione e l’altra.
La Francia quindi ha tutti gli strumenti metodologici e organizzativi richiesti dall’Unione Europea, dimostrando di avere un sistema che le permetterà anche nel futuro di mantenere la leadership mondiale nelle politiche per il turismo.
Come può facilmente evincere, è tutta un altra cosa.
Ringraziandovi per il tempo concessomi saluto cordialmente.
Luciano Ardoino
Fonte: http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/
@Luciano
RispondiEliminaIl titolo del post è tutto un programma e ne aspetto l'esito con impazienza.
Credo che anche questa volta volta ci sarà da ridere.
Ciao
Non si era detto che in questo blog non si poteva parlare male?
RispondiEliminaVabbè tu sei il capo!
Ciao e fai presto a finire l'articolo.
Marina
Buonasera a tutti,
RispondiEliminasono stato avvisato dal feed del nuovo post e sto ancora ridendo ma non immaginavo che Ardoino dicesse queste parolaccie. Comunque se il testo è questo non vedo l'ora di leggere il contenuto.
Ciao a domani
E' incredibile, qui i commenti arrivano prima del post.
RispondiEliminaVabbè Luciano, sono le undici passate e non compare niente.
RispondiEliminaBuona notte, a domani.
@Sergio
RispondiEliminami unisco al tuo pensiero.
Nicolò
Caro Luciano, almeno un cenno sul post che segue.
RispondiEliminaSei già partito per il Canada?
Colpito caro Luciano,
RispondiEliminaQueste statistiche sono veramente improprie e non danno mai dei risultati veritieri alle istituzioni. Ognuno va da sè e la colpa è sempre dell'altro.
Mentre Francia, Spagna, Inghilterra e le altre nazioni se la ridono di noi e delle nostre statistiche.
Mi offro per riaprirlo nel caso dovessero peggiorare la situzione.
RispondiEliminaMarina
Non mi stupisco di queste domande e dell'ovvietà delle risposte, mi stupisco come queste persone possano essere stipendiate o forse lo fanno gratis?
RispondiEliminaQualcuno mi risponda, grazie.
A cosa servono queste inchieste se sono fuorvianti?
RispondiEliminaCome fanno 96 su cento responsabili alberghieri a dichiarare che il rapporto qualità/prezzo nel loro albergo è ottimo e non è un problema?
Basta con queste prese in giro, nessuno ci crede.
Eppoi anche il fatto che le associazioni li trasmettano su internet...che pena.
Cari amici, finchè si continuerà a dover presentare a qualunque costo dei dati o statistiche che non hanno mai né capo né coda rimarremo in questa condizione.
RispondiEliminaMa veniamo alla differente considerazione che hanno nel definire le statistiche nei confronti di quelli italiani, forniti dalle nostre università e non certo con gli stessi quantitativi numerici.
1° SDT (Suivi de la Demande Touristique), frequenza della domanda turistica.
2° EVE (Enquête des visiteurs de l’étranger), ovvero l’inchiesta sui visitatori esteri.
Entrambi gli strumenti, SDT e EVE, sono dispositivi di rilevazione dati per così dire continui; per l’SDT, di più di 20.000 domande mensili sulle pratiche turistiche e sulla mobilità e più di 10.000 per EVE.
Due sotto-inchieste forniscono una informazione più completa sul consumo turistico: una parte per le “spese in Francia” e l’altra per le “spese all’estero”. Inoltre, una inchiesta mensile su andate e ritorno giornaliere permettono d’ottenere delle importanti informazioni sui comportamenti e le pratiche dei turisti escursionisti. Questa comporta mensilmente l’inchiesta di oltre 30.000 individui e il trattamento statistico di circa 20.000 risposte
attraverso uno schedario delle strutture alberghiere: la scheda è stata espressa raccogliendo i dati delle prefetture, dei partner regionali e dei dipartimenti, in particolare per il campo della struttura delle catene alberghiere.
I soggetti economici locali, attraverso gli Osservatori Regionali del Turismo (ORT), hanno sottolineato la necessità di costituire un centro di raccolta dati, fondamentale per imprimere omogeneità e comparabilità dei dati tra una regione e l’altra.
La Francia quindi ha tutti gli strumenti metodologici e organizzativi richiesti dall’Unione Europea, dimostrando di avere un sistema che le permetterà anche nel futuro di mantenere la leadership mondiale nelle politiche per il turismo.
Caspita che differenza.
RispondiEliminaComprendo il valore delle statistiche e dei dati.
L'organizzazione francese è internazionalmente riconosciuta come una delle migliori ma non da noi che la critichiamo. Molte volte ho proposto questa soluzione come rimedio alla nostra e sempre mi hanno tacciato dicendomi che non hanno niente da insegnarci e che quindi non abbiamo nulla da imparare dai cugini.
RispondiEliminaQuesta è la nostra storia, crediamo di essere migliori e non produciamo come gli altri.
Sergio
Si vede che hanno paura che poi ci prendano in giro poiché li abbiamo copiati
RispondiEliminaMarina
sarà perchè è in atto in tutto il mondo questa crisi globale, sarà che la gente ha il mezzo per cominciare ad influire e commentare le scelte fatte dai politici,che vedo un grande interesse intorno a tutte le problematiche del nostro paese, tra cui il Turismo.
RispondiEliminaSe non facciamo cambiamenti strutturali sul turismo in qusto periodo, non si faranno più.
Usciti dalla crisi chi resisterà tornerà a curare il proprio orticello. Egoisticamente potrei infischiarmene, ho già ristrutturato, lavoro bene , per Pasqua sono già pieno, anche le prenotazioni per l'estate sono già a buon punto, ma sarei un codardo se lasciassi cadere anche la più piccola possibilità di cambiare in meglio.
Intanto io ci metto del mio aspettando che i dirigenti??? si muovano.
Doveva chiamarmi il segretario di Federalberghi ER per delle problematiche che avevo posto, voi l'avete sentito? io no.
Comunque non desisto, mi fermerò per motivi di lavoro, nei prossimi mesi, ma spero di rincontrarvi più numerosi e più uniti pe cercare oltre che criticare di cominciare a fare delle proposte.
Non amo quelli che dicono sempre no a priori, Berlusconi fà una legge anche se piace sono di sinistra e dico di no.
Come si fa a vivere in un paese così bello ma così bloccato.
Plinio
@Plinio
RispondiEliminaTi aspetto e veramente buon lavoro.
luciano
Ciao plinio,
RispondiEliminale proposte le facciamo, nei commenti c'è sempre qualche consiglio.
Buon lavoro
Marina
@ Stella si per carità le proposte ci sono ma io intendo un intervento vero passare dalle parole ai fatti.
RispondiEliminaA proposito di statistiche spedisco un allegato pdf a ardoino di una riunione che si tiene a Rimini nei prossimi giorni. Guardate quanta gente mangia senza fare nulla, la provincia stessa ente inutile l'unica cosa che fa e raccogliere l'ISTAT e la tassa sulla bonifica.
Plinio
@Luciano
RispondiEliminaCiao maestro, mi mandi per piacere l'allegato di Plinio?
Grazie
Grazie Maestro
RispondiEliminaanche a me/noi
ciao
Sono praticamente gli stessi che abbiamo noi.
RispondiEliminaAnche per Pasqua tutti gli tour operators danno un calo sensibile di presenze.
RispondiEliminaSiamo intorno al 14/15%, la Francia sul 7%.
Magra consolazione
RispondiEliminaEra il momento di approfittarsi della crisi mondiale.
RispondiEliminaArdoino ha più volte rimarcato questa possibilità, purtroppo inascoltata dalle istituzioni governative e regionali.
Il 2008 doveva e poteva essere importante per il rilancio turistico italiano con punti di marketing mirato e stupire il mondo turistico con proposte nuove.
Siamo rimasti al vecchio ed alle vecchie propagande del nulla fare.
Tutti professori sul cartaceo e nelle parole....i fatti rimangono stagnatanti dell'anonimato.
Daniel Winteler e Ardoino.
RispondiEliminaNon è una ruffianata ma è il meglio che il nostro paese può esprimere.
Scusatemi ma è da parecchio tempo che vorrei scrivere queste righe.
Condivido cara Marina!
RispondiEliminaCondivido, il resto è aria fritta per usare un termine già in voga.
L'Italia non è il paese dove sono i risultati a contare.
Condivido cara Marina!
RispondiEliminaCondivido, il resto è aria fritta per usare un termine già in voga.
L'Italia non è il paese dove sono i risultati a contare.
Embè, in questo clima di partitocrazia del blog non posso far altro che associarmi.
RispondiElimina...Si faccia avanti chi avrebbe ottenuto 2 milioni di dollari in "over budget" subito dopo i fatti delle Twin Towers ed in Egitto.
Meditate gente, meditate.
E' che siamo quattro gatti.
RispondiElimina...e una gatta.
RispondiEliminaMarina
Per alzarvi il morale leggete l'articolo di Repubblica, dal post di Roberta Milano, se già non lo avete letto
RispondiEliminahttp://www.robertamilano.com/2009/03/la-crisi-del-turismo-italiano-un-trend-costante-.html
Plnio
@Plinio
RispondiEliminal'ho sotto i piedi.
Marina
@Plinio
RispondiEliminaPurtroppo avevo già letto su Repubblica ma per farmi coraggio ho riletto il tutto.
Cosa dire?
Se vai a vedere bene sono le stesse cose che si dicono da trenta o più anni.
RispondiElimina