martedì 10 ottobre 2017

Che tristezza l'Enit

Si tratta di un “passo fondamentale” verso una nuova strategia di marketing per l’Italia (???) dichiarano dall'Enit.


Ma quale sarebbe quel “passo fondamentale” che farà cambiare le strategie nazionali... ma soprattutto: “perché prima esisteva qualche strategia a livello italiano” o m'è sfuggito qualcosa, eh?

E comunque andando a vedere quale sarà quella eclatante strategia (ved. Qui), ecco che la loro presunta novità da mille e una notte è che l'Agenzia Nazionale del Turismo (l'Enit) sarà Premier Partner al WTM London 2017 .
Embè?
E sarebbe questa la "nuova strategia di marketing" ?
E meno male che il digitale sarebbe dovuto essere la chiave di volta di tutto nella "nuova ENIT" dicevano da quelle parti.


Allora andiamo a vedere come la va col “nuovo” video marketing dell'Enit per l'Europa... 
... ma per carità!
E anche in questo caso il loro “nuovo” è di tre anni e mezzo fa... (ved. qui) e (poi qui)...


Il fatto ri-di-co-lo è che rimandano pure al sito italia.it dove ormai non c'è più una benemerita cippa di nuovo da vedere.
Anche perché quel sito è fermo da mo.



… e questi li pagano pure fior fiore di quattrini... ma che tristezza!

4 commenti:

  1. Non so se ridere o piangere
    ma credo che piangerò

    :-(((

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  2. La progettazione esecutiva dello stand di mq. 1160 è stata aggiudicata per € 416.900,00 + IVA su una base d'asta di € 475.600,00 + IVA.
    Non si capisce francamente quali "enormi" vantaggi dovrebbero derivare dall'essere Premium Partner di WTM in termini di marketing.
    Sul digitale, ad oggi, si è visto praticamente il nulla più totale.
    Il riciclo dei video di tre anni e mezzo fa è la prova provata dello sbando totale: le risorse economiche per fare qualcosa di nuovo le avrebbero tutte, peccato che ci sia l'assenza più totale di idee sul cosa fare.
    SALI A BORGO poi è stata una vera barzelletta.

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  3. Dove si dimostra che tutto il bla bla bla sul brand Italia era appunto e solo un gran bel bla bla bla.
    Andassero a studiare come ha fatto l'Islanda: il valore del brand è salito dell’83% (a 26 miliardi di dollari) grazie soprattutto all’incredibile boom turistico che nel 2016 ha portato nel paese 1,8 milioni di visitatori, con un incremento dell’incoming del 59% solo nei primi mesi di quest’anno.
    Come mai loro non lamentano problemi di "sostenibilità" e noi invece sì?

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  4. @Frap

    Bene, di tutti quelli che parlano e parlano sul web (FB etc.) tu sei l'unico che ha scritto dell'Islanda e della crescita del suo brand nel 2016.
    E tu sei di e in un altro settore.
    Questo a dimostrazione che nel turismo c'è ben poca gente che... vabbeh, inutile aggiungere altro.

    Che tristezza.

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