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mercoledì 13 aprile 2022

Sbagliare una volta è un errore, due è stupidità. Se poi sono tre o anche di più...


E ci risiamo!

All'Enit cambiano i soggetti (vedi Presidenti, AD, DG etc.) ma non cambia l'andazzo.

A presiedere l'Enit, lo dicono quelli che per un motivo o l'altro ne sono direttamente e/o indirettamente coinvolti o che lo vorrebbero essere, ci vanno a finire i presunti “migliori” del panorama turistico italiano, però gli errori/orrori sono sempre gli stessi del passato remoto e pure di quello recente.

Ma veniamo al fatto.
Bit 2022 di Milano e presentazione dell'Enit tra i logorroici e gli ennesimi vari auto compiacimenti e auto magnificenze (sai che palle), il drappo viene tolto portando alla luce l'ennesimo rifacimento del logo dell'Enit.
Che non abbiano altro da fare?
Peccato però che nell'obbrobrio (imho) abbiano addirittura sbagliato la disposizione dei colori della bandiera italiana (ved. immagine sopra).
Infatti, nella bandiera italiana i colori, partendo da sinistra, sono verde, bianco e rosso, e non viceversa come appare nel logo.
Vabbè dai, cosa vuoi che sia. D'altronde non è neanche la prima volta che all'Enit fanno lo stesso errore (ved. Qui)... era già accaduto al WTM di Londra nel 2016.
Sarà, ma la nuova AD dell'ente, Roberta Garibaldi, autocompiacendosi e usando Linkedin, che peraltro non è in linea con la mission originale del social network (recruitment) poiché quegli annunci si fanno su Twitter e/o Facebook, et voilà pubblica l'avvenimento.


Nei commenti che seguono (ved. qui) poi Roberta Garibaldi risponde con un “grazie” a chi le ha fatto i complimenti e/o auguri, ignorando tutti i restanti commentatori tra cui quelli che l'avvisano dell'errore.


Vabbè, sarà fatta così.
Resta il fatto che tra tutti quei “professoroni” nessuno si è accorto dell'inghippo, e se il buongiorno si vede dal mattino...
Adesso però esaminiamo dettagliatamente l'accaduto con il supporto del video (ved.qui) e di alcune altre cosette in merito all'incarico della determina dirigenziale dell'Enit.
La Garibaldi, nel video, sostiene che la regia di questo restyling è stata affidata alla consulenza creativa di Iabicus (Paolo Iabichino) mentre il brand design all'agenzia PG&W Agenzia di Comunicazione, sotto la direzione creativa di Fabrizio Pato Donati e l'art direction di Guglielmo Oselladore.
Quindi, due freelance più un'agenzia di comunicazione bergamasca (sarà casuale che la Garibaldi è appunto di Bergamo?) per rifare un logo e non si capisce bene che altro e tantomeno il costo.
Infatti la determina dirigenziale non riporta alcun compenso, spesa e/o impegno nel dettaglio, alla faccia della trasparenza:
ENIT-2022-0000752 21.gen.2022 15:11:31 ZCF34CE837 CuC n. 6_Roma del 14/01/2022 Oggetto: Determina a contrarre, di affidamento e impegno per un servizio di studio, design, refresh e implementazione della corporate image e del corporate branding dell’Agenzia Nazionale del Turismo. - CIG N. ZCF34CE837. 

Pare poi che sia Palmucci, il presidente dell'ente, che la Garibaldi abbiano chiamato il collaboratore Iapichino invece di Iabichino: beh, se non sai nemmeno come si chiama uno con cui lavori, ma voglio dire... o forse è l'audio pessimo ad averci tradito (vedi anche il microfono della Rossi che funzionava a scatti), e l'invito di Iabichino alla Garibaldi ad alzare la voce, fino a quando Iabicus dice "spero che mi sentiate...".
Certo che si affidano a dei gran professionisti dell'audio con le loro gare, eh.
O forse sono dei “cuggini”?
Personalmente ho avuto il dubbio che l'incarico a Iabicus fosse dell'ultima ora e che volesse in realtà significare il suo dissenso quando ha detto di non volersi prendere meriti non suoi.
Per cui il suo "il miglior lavoro che si potesse fare", penso in realtà volesse suonare vagamente sarcastico, per chi avesse voluto leggere "tra le righe".
Se guardate il video attentamente, vi accorgerete che mentre parla la Garibaldi, Iabichino gioca col telefono, mentre con la Rossi, che si dilunga dopo aver detto che sarebbe stata velocissima, dà chiari segni di insofferenza guardando in alto e/o altrove.
Dopodiché, se sei una persona seria (imho), ma questa è solo una mia supposizione, non ti metti in situazioni del genere, ma semplicemente declini l'invito a parlare di cose che non hai seguito tu e/o magari non condividi.
Infatti non passa che poco tempo e Iabicus su twitter pubblica questo di seguito.


"Sparargli" no, ma semplicemente accompagnato all'uscita.
Che dire poi di quelli che hanno realizzato quel logo e la strada che dovrebbero prendere al pari di tutti quelli che l'hanno visionato ma non si sono accorti della panzana realizzata?

E se questo è l'inizio della nuova dirigenza e/o diligenza (carrozzone) dell'Enit, figuriamoci il poi. Per l'inutile portalone hanno altri 114 milioni € da spendere inutilmente (ved. qui), e se tanto mi dà tanto... 

martedì 22 febbraio 2022

Nel testo dell'Enit manca la pagina dedicata alle arachidi...


Siamo stati anni in silenzio e lontanissimi nei confronti del turismo nazionale, poiché nauseati dal modo di agire dei preposti, ma sono stati sufficienti pochi minuti su alcune considerazioni e rieccoci qui a disquisire sulla gestione del turismo nazionale, e in particolare dell'Enit.

Quell'Agenzia del turismo nazionale a cui sono stati recentemente stanziati altri 114 milioni di euro attraverso il PNRR per produrre il nulla assoluto (ved. qui).

Come se non bastasse la quantità industriale di “palanche” omaggiati all'ente nel passato, ma senza granché risultato.

Forse e però, anziché "buttare" fiumi di soldi inutilmente, sarebbe meglio cominciare a mettere un po' d'ordine nell'Enit, in considerazione dell'immenso bailamme che stanzia nell'ente ormai da troppo tempo.

Ma vediamo cosa sta accadendo ultimamente.

Dopo 110 giorni dalla nomina, il ministro Massimo Garavaglia accantona Giuseppe Albeggiani, suo (ex) manager fidato, e al suo posto nomina Roberta Garibaldi come amministratore dell'ente.

Il Consiglio di Stato però dà ragione all'Albeggiani poiché l’atto di revoca ministeriale è privo di motivazioni.

Facile quindi ipotizzare l'ennesimo commissariamento dell'ente, e la conseguente paralisi dell'agenzia turistica nel mondo.

I più introdotti nell'argomento potrebbero sentenziare che alla fin fine sia anche meglio, per via che così non fanno altri guai.

Ma andiamo avanti.

La Corte dei Conti, circa un mese fa, pubblica la relazione sui conti dell'Enit in merito al 2018 (due anni dopo?) e le cose non pare vadano al meglio... c'è un rosso di 2,65 milioni di euro.

Tra cui spiccano delle spese delle Fiere del turismo a cui personalmente non sono abituato se le paragono alle spese di altre nazioni, e senza calcolare il risultato ottenuto da queste nei nostri confronti.

ITB Berlino                      € 410.000

MICE e Lusso (3 fiere)    € 526.900

WTM Londra                   € 501.982

Mentre nella relazione della Corte dei Conti del 2018 si scopre che sono ancora impelagati con le rogne di cause civili di Promuovitalia del 2014, ma soprattutto (ved. le ultime 3 pagine delle conclusioni), si pongono seri dubbi sull'efficacia delle assunzioni di 120 persone a tempo determinato per i progetti da fondi PNRR.

Come a dire che le assurde esperienze del passato non sono servite a molto (ved. Qui).

Poi un ultimo veloce sguardo ai conti del 2022/2024, e seppur possa sembrare incredibile che facciano dei budget in perdita, ma evidentemente per loro è normale, prevedono disavanzi (decrescenti) per tutto il prossimo triennio.

Pertanto altri 114 milioni di euro, di cui dall'unico documento finora apparso e pubblicato che risulta comprensibile anche per un "non addetto ai lavori" del settore informatico, ma che non riporta quasi nulla sull'utilità operativa, mentre l'unica cosa di rilievo è il riferimento ad uno "standard" francese pre esistente. Come a dire che di nuovo non c'è un fico secco, ma una specie di copia/incolla dalla Francia.

Tutto il resto è un bla-bla-bla piuttosto generico, preliminare ed accademico, ma trattandosi di "Linee Guida" non ci si poteva attendere diversamente... forse. 

Il solito fumo negli occhi?

Per gli aspetti tecnico-metodologici operativi, pare si siano rivolti al CEFRIEL, con l'idea di riutilizzare parte dello standard già messo in campo allora per EXPO2015.

Quindi anche qui nulla di nuovo.

P. S.: Con l'indispensabile aiuto di frap1964


Il carrozzone va avanti da sé,

con le regine, i suoi fanti, i suoi re...

Tempo per piangere, no, non ce n'è,

perché è...

Bella la vita...

mercoledì 1 dicembre 2021

Stanziati altri 114 milioni di euro per il portale italia.it


Assegnati 2,4 Mld € al
 PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza 2021 - 2026) per i progetti in materia di Cultura e Turismo, dei quali 114 Mio € andranno a sommarsi alle decine e decine di milioni finora infelicemente usati per il digital hub italia.it.

114 Mio € che saranno distribuiti in cinque anni per creare un sistema turistico costituito da operatori turistici, imprese, stakeholders istituzionali, etc. capace di supportare le scelte del turista nella pianificazione della destinazione e del viaggio per aggregare e valorizzare l’offerta turistica attraverso strumenti di data analytics, intelligenza artificiale etc.

Tutte cose che, seppur utili per qualsiasi genere di azienda privata per migliorare il proprio business, nel frammentato turismo italiano dovuto alla divisione tra Stato e le 20 Regioni per via del Titolo V in materia di turismo etc., non faranno che produrre dell'altro bailamme, poiché è notoriamente risaputo che ogni Regione vada per conto proprio.

Infatti va ricordato che questo sistema per gli stakeholder, operatori e le imprese del settore per pianificare le scelte dei turisti, è già da anni a disposizione delle 20 Regioni italiane che lo stanno sovvenzionando attraverso i propri costosissimi portali, costose indagini e/o sondaggi attraverso gare, bandi, oppure a solo chiamata se inferiori a 40.000 €. Nonché di tutte le Camere di Commercio nazionali con variegati progetti (ad esempio la Mappa delle Opportunità etc.) per ricerche sui Big Data per mezzo degli operatori telefonici, data analytics e intelligenza artificiale. 

Personalmente ricordo di averne letta una che, dopo preziosissimi studi (così dicevano gli autori), menzionava Roma, Milano, Firenze e Venezia come le 4 città italiane più frequentate dai turisti internazionali e non. Apperò!

Pertanto italia.it realizzerà un copia/incolla di quanto già fanno le 20 Regioni e le CdC senza un granché di risultati?

Il fatto poi che queste presunte costosissime intelligenze umane e/o artificiali, abbiano più o meno contribuito ad aumentare le presenze turistiche nello Stivale, lo si evince dal fatto che a livello europeo siamo ancora terzi come presenze e con circa 30 milioni di turisti in meno della Francia (2021) e 25 milioni meno della Spagna (2021), mentre per quanto riguarda il rank dei portali regionali, beh; che dire?

Non va nemmeno dimenticato che i Big Data e l'intelligenza artificiale, sempre che siano in tempo perfettamente reale, vanno prima capiti, quindi ragionati, dopodiché ci si attiva con dei piani di marketing davvero mirati e già realizzati a tavolino a priori per tutte i vari risultati che da queste scaturiscono e quindi risolte e/o dettate dalle esperienze passate con un'ottica davvero professionale sul turismo. Altrimenti non servono a nulla, rischiando addirittura di peggiorare una situazione che magari era già scabrosa.

L'immagine sotto spiega la sola da sola. 

Stime Alexa.com 
N/A: Non rilevato nei motori di ricerca

L'ultimo esempio riguarda il portale della Calabria (al costo di circa 2 Mio €) che  l'anno scorso è ritornato online dopo un prolungato disservizio nonché delle vicissitudini davvero strane (ved. Qui). Nel mentre altre regioni hanno avuto siti scaduti oppure con la dicitura "non sicuri" nella barra degli indirizzi. Non  mancano nemmeno miserrime frequenze di rimbalzo (visite di una sola pagina seguite da un'immediata uscita dal sito), o siti con addirittura meno di 1.000 visite giornaliere, molto probabilmente realizzate da chi ci lavora.

Calcolando poi che se ogni portale costa medialmente 2 Mio € alle casse regionali, moltiplicato per 20 poiché ognuna ne ha realizzato almeno uno (quando va bene), il totale fa 40 Mio di € e tanti e tanti spiccioli di non poco conto.

Peccato inoltre che al ministero del Turismo non sappiano (o non ricordino) di disporre da più di dieci anni di un programma che, a un costo enormemente minore, offre gli stessi se non maggiori obiettivi (ad esempio le vere presenze e in tempo reale), procurando inoltre dei notevoli introiti monetari per la casse dell'Erario... ma questa è un'altra storia.

Come d'esempio è l'immagine sotto che racconta molto bene il modus operandi del come vengono calcolate e poi redatte le presenze dei turisti in Italia per lo stesso periodo (in questo caso gli stranieri), offrendo dei dati differenti e quindi totalmente inutili. Rafforzando così il concetto che sia banalmente assurdo che ancora una infinità di associazioni, istituzioni governative etc. nel 2021, emettano in continuazioni dei dati completamenti discordanti tra loro a favore di non si sa chi. 

Fonte: Concept

La morale finale è che quei 114 Mio €, che pare risultino davvero eccessivi per dare finalmente fiducia al nazional portalone (italia.it), che fine faranno e a favore di chi?

Ai posteri l'ardua sentenza... noi vigileremo.

Per chi ne avesse curiosità, voglia e tempo, nei seguenti link si potrà trovare l'intera storia del portale italia.it (Magic Italy), (The Million Portal bay), (Scandalo italiano) e (tutto sbagliato tutto da rifare) digitando nei motori di ricerca interni: italia.it oppure Enit.

venerdì 24 agosto 2018

Enit: Dopo 20 mesi non ancora completato l'assetto organizzativo



Il Bando per l'assunzione di 21 persone apparì sulla home page del sito dell'Enit in data 23.12.2016 (vedi qui)... oppure immagine sopra.

A cui fecero seguito una marea di errori organizzativi che a raccontarli tutti facciamo l'alba... a cominciare dal primo, e vale a dire la dimenticanza di aumentare lo spazio della casella Pec (sarebbe stato sufficiente un costo dai 10 ai 50 euro all'anno secondo il provider, ma bisognava pensarci... ), col risultato che chi spedì il proprio CV, ecco che dopo i primi invii gli altri ricevettero “Non consegnato causa casella piena” (ved. qui).

E senza dimenticare che, con quegli errori, il costo per assumere quelle 21 prs. si aggira sui 225.000 euro.
Praticamente 11.000 euro a cranio.

Ma andiamo a vedere com'è la situazione dopo 20 mesi (ved. Qui).
Cliccando nei riquadri dell'assetto organizzativo si nota che...

Relazioni istituzionali e progetti … ad interim
Osservatorio Nazionale del Turismo (ONT) … pare che non ci sia nessuno, nemmeno l'ad interim.
Comunicazione e ufficio stampa … ad interim

Affari generali e patrimonio immobiliare … ad interim
Budget e controllo di gestione … ad interim
Sistemi iformativi … ad interim
Sedi estere … ad interim
Identità del marchio visual e Communication design … ad interim
Affari scietari e rapporti con amministrazione vigilante … ad interim
Affari Legali … ad interim

Per la precisione ad interim significa che chi copre il posto rimasto vacante, compie solo gli atti urgenti o di ordinaria amministrazione, come a dire che mette due volte la stessa firma, imho.

Vabbeh, dirà qualcuno, d'altronde è un ente statale.
Eh già, replicherebbe quell'altro, pensa un po se fosse stato invece gestito da un privato... chissà quanto tempo sarebbero rimasti seduti in quelle poltrone i vari responsabili di quell'ente.
E anche questo l'è completamente tutto sbagliato e tutto da rifare!


giovedì 28 giugno 2018

I tempi nazionali del Turismo


Il prossimo 3 luglio 2018 decadranno formalmente i 2 consiglieri del CdA dell'ENIT: Fabio Lazzerini e Antonio Preiti (vedi DM art.1).
Mentre tra poco meno di un mese, il 24 di luglio 2018, decadrà pure la presidente, Evelina Chistillin, rappresentante legale dell'ente (vedi DPR art. 1).
E le probabilità di rinnovo alle medesime Signore e Signori sono praticamente lo 0,0000000000000... 0001%, imho... e a quello che si sente in giro.

Per nominare il presidente ci vuole circa un mesetto, anche perché prima il ministro deve proporre il nominativo, poi la cosa va preliminarmente in Consiglio dei Ministri, poi le due X Commissioni di Camera e Senato devono esprimere parere non vincolante, poi la cosa torna in Consiglio dei Ministri per l'approvazione definitiva e infine si trasmette il tutto alla Presidenza della Repubblica che con suo apposito decreto (DPR) effettua la nomina formale.
Sempre che vada bene.
Invece per i consiglieri è sufficiente un decreto ministeriale.
Quindi al Governo sono già in ritardo... e si andrà quindi certamente in regime di prorogatio, mentre i decaduti, ovviamente, nel frattempo, non faranno più una beneamata (?) ricevendo però lo stesso l'erario pattuito a monte, poiché fino all'insediamento del nuovo CDA lo stipendio lo prendono di sicuro.

Se poi pensano, intanto, di fare pure il passaggio di competenza ad altro ministero e/o ribaltare l'ente, come da annunci,... allora tanti ma tanti e ancora tanti carissimi auguri!
Infatti di solito, ad agosto, il Parlamento chiude e riapre più o meno alla metà di settembre.
I pareri delle commissioni non sono vincolanti, ma sono obbligatori per la nomina del presidente dell'ente (per Legge).
Quindi o fanno la proposta nei prossimi 15 gg., oppure è chiaro che se ne riparla a ottobre.
Cioè fra tre mesi, appunto.

A questo punto bisognerebbe aggiungerci i 224 gg. necessari per traslocare il ministero dal MIBAC(T) al MIPAAF(T), che appunto furono quelli per spostare il Turismo dalla PdC al MIBAC(T) nel 2013 (vedi. qui il dettaglio).

E comunque anche nel Consiglio dei Ministri di ieri (vedi qui) del passaggio di competenza del turismo al MIPAAF, nisba.
Quindi il tutto a data da destinarsi... e solo per iniziare tutta 'sta la faccenda.


venerdì 22 giugno 2018

Ma davvero l'Italia è per gli idioti?


C'è qualcosa di tragico nel nostro glorioso Paese!
L'Italia che ha dato i natali a uomini illustri i quali hanno inventato e scoperto cose tali da aver cambiato il mondo.

Citiamone alcune tanto per chiarirci le idee: la radio, il telefono, il motore a scoppio, la pila elettrica, la lampadina, il pianoforte, l'elicottero, il telescopio, i raggi X e i veicoli spaziali, l'anestesia, la bussola e il giornale, la macchina per scrivere.
E qui mi fermo per non tediarvi troppo, altrimenti sai quanto la si potrebbe portare avanti?
Però ripeto.

Com'è possibile che una terra tanto generosa e produttrice di autentici geni dia spazio, nonché palanche in gran quantità, a quei “produttori di marketing turistico” dell'Enit che sulle pagine governative (ved. italia.it) apostrofano per iscritto il turista che ci viene a far visita, straniero e non, con un termine (for dummies) che tradotto vuol dire: per negati, per manichini, per imbecilli, per principianti e per idioti?

Ma cosa c'è di così simpatico nel definire dei deficienti chi ci viene a far visita e a portarci del benessere?
Suvvia!
Riconquistiamo un minimo di dignità!


domenica 27 maggio 2018

Praticamente la Corte dei Conti scrive chiaramente all'Enit: "Non state facendo una mazza!"


Hei, questa non è una critica alla Corte dei Conti, ci mancherebbe altro, ma siamo in Italia... e anche la Corte dei Conti ha le sue procedure burocratiche e i suoi tempi.

E produce i suoi risultati a fronte di delibere che, ad esempio, nel caso di ENIT vengono emesse con un ritardo di circa 18 mesi dalla data formale di chiusura di un esercizio finanziario.

Tanto per capirsi, l'ultima delibera della Sezione di controllo degli enti della CdC su ENIT che sia rinvenibile sul loro sito risale al 27 luglio 2017 e risulta essere la delibera n.69 del 22/06/2017.
È una delibera che relaziona sul risultato economico di ENIT del 2015, che poi è l'anno di insediamento dell'attuale CdA, a far data dal 07/10/2015.
È interessante da leggere, perché si scoprono diverse cosette.
Mi aspetto che a giugno/luglio 2018 pubblichino quella dell'esercizio finanziario del 2016, che poi è l'anno effettivo in cui hanno assunto e nominato i nuovi dirigenti (Bastianelli, Nucara e Milano)... vedi qui.
Scrive la CdC a pag. 13
Con la legge n. 71 del 24 giugno 2013 sono state trasferite al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact) le funzioni esercitate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di turismo e, con d.l. 31 maggio 2014, n. 83, convertito con modificazioni nella legge n. 106 del 29 luglio 2014, l’Enit è stato trasformato in ente pubblico economico (EPE), sottoposto alla vigilanza del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. In sede di conversione del decreto legge, il legislatore ha disposto altresì l’inserimento dell’Ente nella piattaforma tecnologica e nella rete internet, attraverso il potenziamento del preesistente portale “Italia.it”.Ciò anche allo scopo di realizzare e diffondere una “Carta del turista”, pur se solo virtuale, che consenta, mediante strumenti, canali digitali e apposite convenzioni con soggetti pubblici o privati, di effettuare pagamenti a prezzo ridotto per la fruizione integrata di servizi pubblici di trasporto e degli istituti e dei luoghi di cultura.
Praticamente la famosa piattaforma nazionale di gestione delle virtual card turistiche, di cui oltretutto ne appaiono alcuni commenti da parte del sempre precisissimo Frap1964 in questo blog, al post (vedi qui), e che altro non è che una delle mission principali di ENIT già contenuta in una specifica previsione di legge del 2014, che poi altro non è che il famoso decreto Art Bonus.
Hanno però fatto qualcosa in ENIT, da allora, i super esperti web 2.0 & soci di quell'ente ?
Una mazza!
Se non sostenere a più riprese che "ci stiamo provando, ma non è una priorità".
Certo.
Per loro non è mai stata una priorità quella di creare il meccanismo di autofinanziamento dei Comuni potenzialmente sostitutivo della ridicola tassa di soggiorno, cosa che oltretutto in questi giorni è ritornata di moda per via dell'intenzione della Lega e del M5S di eliminarla in tutto lo Stivale.
Presumo però che non abbiano mai saputo il come fare e di conseguenza non l'hanno nemmeno mai iniziato... e neppure pare c'abbiano mai provato.
E tantomeno hanno cercato in giro di contattare chi quelle soluzioni le ha e per ovviare al fatto... forse perché “coloro o colui” non facevano e non fanno parte dei loro “amici”?
Boh, vai a sapere!... forse.
Per i responsabili dell'Enit è stato m
olto meglio e più produttivo occuparsi di fiere, dei social, del foliage (vedi qui) e di tutto il resto dei vari e diversi annunci inconcludenti (poi su questo punto specifico credo che tra non molto ne leggeremo delle altre belle)... infatti dopo pochissime ore ecco che Frap1964 dice la sua che ovviamente stracondivido al 100%, e che linkerò alla fine di questo post.


Inoltre, tanto per capire quanto geniali siano stati quelli del PD, Renzi in testa, nel trasformare l'ente e gestire il contenimento della spesa pubblica con la loro maggioranza parlamentare nel 2015, scrive la CdC a pag. 15
Inoltre, ai sensi dell’art. 1, comma 479, della legge n. 208 del 28 dicembre 2015, all’Enit non si applicano “le norme di contenimento delle spese previste dalla legislazione vigente a carico dei soggetti inclusi nell’elenco dell’ISTAT delle amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1 della legge 31 dicembre 2009 n. 196 e successive modificazioni”. Trattasi di una espressa esclusione dalla applicazione della normativa di contenimento della spesa (cosiddetta spending review), motivata, dallo stesso legislatore, con l’esigenza di “assicurare la piena ed efficace realizzazione degli obiettivi istituzionali perseguiti” (art. 1, comma 479, normativa cit.), che, tuttavia, appare scarsamente coerente con la previsione di cui al comma 1 dell’art. 16 del d.l. n. 83/2014 che esordisce, nel disegnare il nuovo modello organizzativo, con l’esigenza “di assicurare risparmi alla spesa pubblica”, coerentemente con le esigenze di coordinamento della finanza pubblica e di contenimento dei costi, recepite ormai anche a livello costituzionale (artt. 81 e 97) e che dovrebbero improntare il modello operativo e gestionale di tutte le amministrazioni riconducibili al modello della “finanza pubblica allargata”.

Di fatto è la legge di stabilità del 2015 (la famosa "finanziaria"). Il comma 479 prevede:
479. Al fine di assicurare la piena ed efficace realizzazione degli obiettivi istituzionali perseguiti, non si applicano alle federazioni sportive nazionali affiliate al Comitato olimpico nazionale  italiano (CONI)  e  all'ENIT-Agenzia  nazionale  del  turismo  le   norme   di contenimento delle spese previste dalla legislazione vigente a carico dei  soggetti  inclusi   nell'elenco   dell'Istituto   nazionale   di statistica   (ISTAT)   delle   amministrazioni   pubbliche   di   cui all'articolo 1 della legge 31 dicembre 2009,  n.  196,  e  successive modificazioni. All'attuazione della disposizione di cui al precedente periodo si provvede  nell'ambito  degli  stanziamenti  autorizzati  a legislazione vigente. 

Capito? 
Praticamente se la gestione delle spese viene fatta totalmente a capocchia, va benissimo uguale.
Perchè non si applicano le norme di contenimento delle spese previste dalla legislazione vigente.
E tutto questo "per assicurare la piena ed efficace realizzazione degli obiettivi istituzionali".

Poi a pag. 18
A seguito della conversione dell’Agenzia in ente pubblico economico, il Commissario straordinario, con deliberazione n. 19 del 2015, ai sensi dell’art. 16, comma 8, del d.l. n. 83 del 2014 conv. nella legge n. 106 del 2014, ha adottato un nuovo modello organizzativo composto da 140 posizioni lavorative, di cui 8 dirigenziali.

Per fortuna, poi, storicamente, è saltata questa genialata di Radaelli.

Poi a pag. 20, sull'inserimento dei fuoriusciti da Promuovitalia
Tale inserimento di 16 unità di personale è stato effettuato con decorrenza 28 maggio 2016 (come da verbale del collegio dei revisori n. 8/2016).
Inoltre, come sottolineato nella nota integrativa al bilancio 2015, tutto il personale Enit a tempo 
indeterminato (dirigenti e comparto) ha optato per il trasferimento presso altra pubblica
amministrazione, ma nel periodo di riferimento del bilancio che si esamina (2015), non sono state
registrate né uscite per trasferimento né nuove assunzioni.
Si rappresenta infine come il Mibact, con nota prot. n. 12791 del 13 settembre 2016, abbia
segnalato l’illegittimità delle progressioni economiche orizzontali effettuate durante la gestione
commissariale (nel corso del 2015) invitando a ritirare l’atto conclusivo della procedura. Per tale
problematica risulta essere stato richiesto dall’ente un parere all’Avvocatura dello Stato.
E’ necessario in proposito richiamare l’attenzione sulla necessità di un effettivo controllo sulle
procedure di assunzione che andranno ad effettuarsi (alcune delle quali sono in corso di
espletamento) e sulla struttura (ormai privatistica e collegata al CCN di categoria) della
retribuzione da corrispondere ai dipendenti neoassunti, considerato che la stessa legge di riforma, 
con norma di chiusura e di carattere generale, prevede (comma 12 dell’art. 16 del d.l. 83/2014) 
che “dall’attuazione del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza
pubblica”.

Alla luce di tale primaria esigenza di contenimento dei costi della gestione, sarebbe essenziale regolamentare le politiche organizzative e retributive del personale proprio all’interno della convenzione triennale col Mibact, con una proiezione dei costi che si andranno a sostenere.

Chissà se poi lo avranno fatto (io ne dubito fortemente).
E a seguire...
Gli atti di riorganizzazione della dotazione organica e quelli determinativi della struttura
retributiva si appalesano infatti alla stregua di atti “fondamentali” per la vita dell’Ente (come tali soggetti all’autorizzazione del Ministero vigilante, per espressa previsione statutaria) in quanto finiscono per irrigidire la spesa e condizionare le assegnazioni finanziarie future.
Analoga esigenza di controllo, in termini di sostenibilità della relativa spesa, si rivela indispensabile anche per il personale delle sedi estere, cui non possono non applicarsi i criteri di contenimento dei costi e di razionalizzazione della struttura organizzativa che ormai si impongono a tutte le amministrazioni che operano all’interno del perimetro dell’azione pubblica.


Poi a pag. 25
L’importo cospicuo dell’avanzo della gestione di competenza appare verosimilmente ricollegabile ad una sostanziale “stasi” dell’ente nello svolgimento dell’attività istituzionale, in relazione al periodo di trasformazione della struttura.

Praticamente la CdC scrive chiaramente: non state facendo una mazza, se avete un avanzo del genere.

Poi a pag. 26
Anche con riferimento ai contributi di Regione, Province e Comuni si rilevano consistenti
riduzioni, dovute ad una minore attività promozionale realizzata nel 2015 rispetto agli anni
precedenti, per i motivi già esposti e che si risolvono nella sostanziale “stasi” amministrativa
durante il processo di trasformazione.


Praticamente la CdC ribadisce chiaramente: state dormendo.

Poi a pag. 27
Un dato saliente è l’osservazione di come, rispetto al totale delle spese sostanzialmente qualificabili di “funzionamento” dell’ente (spese per organi, per personale e spese generali), l’importo delle spese promozionali, che sono quelle tipicamente riferibili alla mission dell’ente – rivestano un carattere del tutto marginale: difatti, a fronte di un totale di circa 11,5 milioni di spese di funzionamento, quelle per l’attività caratteristica (appunto, promozionale del settore turistico) si attestano a poco più di 3,8 milioni (il 33 per cento circa). 

Questo si sapeva benissimo... per anni gli hanno tagliato i fondi.

Poi a pag. 30, sul contenzioso in atto
L’Enit, relativamente ai contenziosi che la riguardano, ha vincolato una quota dell'avanzo di
amministrazione per un importo pari ad euro 510.808 ed ha accantonato la stessa cifra in un apposito “fondo rischi” nello stato patrimoniale (la specifica di tali contenziosi è riportata
nell’Allegato tecnico). Merita segnalare, per il rilevante importo, un contenzioso relativo ad una richiesta di risarcimento danni di euro 14.565.546,80 con riferimento ad una risoluzione contrattuale per l’allestimento degli 
stand fiera nel triennio 2012/2014 intentato dalla società appaltatrice, rispetto al quale l’Avvocatura di Stato, richiesta di specifico parere, ha ritenuto “possibile” la soccombenza. Quanto esposto rende particolarmente problematico il mantenimento, per il futuro, degli equilibri di bilancio dell’Ente.

"Possibile" quindi che perdano una causa milionaria e falliscano definitivamente. 
Secondo me è invece piuttosto improbabile, ma all'avvocatura, naturalmente, si son voluti parare le spalle nel caso in cui...

Poi a pag. 41, nelle conclusioni
L’Enit – Agenzia nazionale del turismo - è stata trasformata in ente pubblico economico (EPE), sottoposto alla vigilanza del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, con decreto legge n. 83 del 31 maggio 2014, convertito con modificazioni nella legge n. 106 del 2014. La legge citata stabilisce che la trasformazione è disposta, oltre che per “migliorare la promozione dell’immagine unitaria dell’offerta turistica nazionale e favorirne la commercializzazione”, anche al fine di “assicurare risparmi della spesa pubblica”.
L’osservazione riferibile alla gestione concreta dell’Ente mostra, nell’esercizio di riferimento, la sussistenza di problematiche applicative di non poco momento, se si considerano le criticità della gestione già evidenziate nelle relazioni degli anni precedenti, anche con riferimento alla struttura organizzativa dell’ente, le cui sedi estere operano in maniera sostanzialmente autonoma - difficilmente controllabile - sulla base di trasferimenti finanziari che transitano attraverso il bilancio dell’Ente sotto forma di partite di giro.
...
L’esame dei documenti finanziari ha evidenziato, tra l’altro, l’esigenza di un reale controllo della spesa per il personale, considerato che la stessa assorbe oltre la metà (il 54 per cento circa) del totale delle uscite con riferimento agli impegni al 7 ottobre 2015 (euro 17.116.434).
E’ necessario in proposito richiamare l’attenzione sulla necessità di un costante controllo sulle procedure di assunzione che andranno ad effettuarsi (alcune delle quali sono in corso di espletamento) e sulla struttura (ormai privatistica e collegata al CCN di categoria) della retribuzione da corrispondere ai dipendenti neoassunti, considerato che la stessa legge di riforma, con norma di chiusura e di carattere generale, prevede (comma 12 dell’art. 16 del d.l. 83/2014) che “dall’attuazione del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”.
Occorrerebbe inoltre implementare gli strumenti di controllo della sostenibilità della relativa spesa per il personale delle sedi estere.
...
In tale situazione, le recenti modifiche normative che hanno portato l’Ente ad assumere una veste sostanzialmente privatistica, orientando l’attività dello stesso sulla base di un rapporto
sostanzialmente “pattizio” affidato alla convenzione triennale con il Ministero vigilante
dovrebbero essere accompagnate da un rafforzamento effettivo del sistema dei controlli.
Sotto tale profilo, peraltro, appare scarsamente coerente con il citato obiettivo di riduzione dei 
costi l’esclusione dell’Ente dalle norme di contenimento delle spese previste dalla legislazione vigente a carico dei soggetti inclusi nell’elenco dell’ISTAT delle amministrazioni pubbliche (art. 1, comma 479, della legge n. 208 del 28.12.2015).

Cioè la CdC ribadisce che questa norma di "efficienza" è del tutto incoerente.
Dopodichè bisognerebbe sapere, nei dettagli, cosa prevedono e quali effettivi vincoli operativi comporta il complesso delle norme di contenimento delle spese previste dalla legislazione vigente.

Insomma, per riassumere, e scusate intanto per tutte le inevitabili lungaggini del testo sopra, ma...

In CdC sono sì lenti, ma poi arrivano, e quando arrivano sono mazzate... e alla Corte dei Conti le cose le capiscono, le conoscono e soprattutto le scrivono e le pubblicano.
Nel mentre io (ma non sono il solo per mia fortuna che segue attentamente quell'andazzo) aspetto la prossima relazione... con una certa curiosità.

In ENIT hanno chiuso il 2016 con un avanzo di oltre 15 milioni... altro che "stasi" dell'ente in trasformazione.
E, come accennato in questo post, per chi davvero si vuole interessare di turismo eccetera eccetera... ecco il post di Frap1964 che vi avevo promesso... vedi qui. E buon divertimento! 


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