E ci risiamo!
All'Enit cambiano i soggetti (vedi Presidenti, AD, DG etc.) ma non cambia l'andazzo.
A presiedere l'Enit, lo dicono quelli che per un motivo o l'altro ne sono direttamente e/o indirettamente coinvolti o che lo vorrebbero essere, ci vanno a finire i presunti “migliori” del panorama turistico italiano, però gli errori/orrori sono sempre gli stessi del passato remoto e pure di quello recente.
Ma
veniamo al fatto.
Bit 2022 di Milano e presentazione dell'Enit tra i logorroici e gli ennesimi vari auto compiacimenti e auto magnificenze (sai che palle), il drappo viene tolto portando alla luce l'ennesimo rifacimento del logo dell'Enit.
Bit 2022 di Milano e presentazione dell'Enit tra i logorroici e gli ennesimi vari auto compiacimenti e auto magnificenze (sai che palle), il drappo viene tolto portando alla luce l'ennesimo rifacimento del logo dell'Enit.
Che non abbiano altro da fare?
Peccato però che nell'obbrobrio (imho) abbiano addirittura sbagliato la disposizione dei colori della bandiera italiana (ved. immagine sopra).
Infatti, nella bandiera italiana i colori, partendo da sinistra, sono verde, bianco e rosso, e non viceversa come appare nel logo.
Vabbè dai, cosa vuoi che sia. D'altronde non è neanche la prima volta che all'Enit fanno lo stesso errore (ved. Qui)... era già accaduto al WTM di Londra nel 2016.
Sarà, ma la nuova AD dell'ente, Roberta Garibaldi, autocompiacendosi e usando Linkedin, che peraltro non è in linea con la mission originale del social network (recruitment) poiché quegli annunci si fanno su Twitter e/o Facebook, et voilà pubblica l'avvenimento.
Peccato però che nell'obbrobrio (imho) abbiano addirittura sbagliato la disposizione dei colori della bandiera italiana (ved. immagine sopra).
Infatti, nella bandiera italiana i colori, partendo da sinistra, sono verde, bianco e rosso, e non viceversa come appare nel logo.
Vabbè dai, cosa vuoi che sia. D'altronde non è neanche la prima volta che all'Enit fanno lo stesso errore (ved. Qui)... era già accaduto al WTM di Londra nel 2016.
Sarà, ma la nuova AD dell'ente, Roberta Garibaldi, autocompiacendosi e usando Linkedin, che peraltro non è in linea con la mission originale del social network (recruitment) poiché quegli annunci si fanno su Twitter e/o Facebook, et voilà pubblica l'avvenimento.
Nei
commenti che seguono (ved.
qui) poi Roberta Garibaldi risponde con un “grazie” a chi
le ha fatto i complimenti e/o auguri, ignorando tutti i restanti
commentatori tra cui quelli che l'avvisano dell'errore.
Vabbè, sarà fatta così.
Resta il fatto che tra tutti quei “professoroni” nessuno si è accorto dell'inghippo, e se il buongiorno si vede dal mattino...
Adesso però esaminiamo dettagliatamente l'accaduto con il supporto del video (ved.qui) e di alcune altre cosette in merito all'incarico della determina dirigenziale dell'Enit.
La Garibaldi, nel video, sostiene che la regia di questo restyling è stata affidata alla consulenza creativa di Iabicus (Paolo Iabichino) mentre il brand design all'agenzia PG&W Agenzia di Comunicazione, sotto la direzione creativa di Fabrizio Pato Donati e l'art direction di Guglielmo Oselladore.
Quindi, due freelance più un'agenzia di comunicazione bergamasca (sarà casuale che la Garibaldi è appunto di Bergamo?) per rifare un logo e non si capisce bene che altro e tantomeno il costo.
Infatti la determina dirigenziale non riporta alcun compenso, spesa e/o impegno nel dettaglio, alla faccia della trasparenza:
ENIT-2022-0000752 21.gen.2022 15:11:31 ZCF34CE837 CuC n. 6_Roma del 14/01/2022 Oggetto: Determina a contrarre, di affidamento e impegno per un servizio di studio, design, refresh e implementazione della corporate image e del corporate branding dell’Agenzia Nazionale del Turismo. - CIG N. ZCF34CE837.
Pare poi che sia Palmucci, il presidente dell'ente, che la Garibaldi abbiano chiamato il collaboratore Iapichino invece di Iabichino: beh, se non sai nemmeno come si chiama uno con cui lavori, ma voglio dire... o forse è l'audio pessimo ad averci tradito (vedi anche il microfono della Rossi che funzionava a scatti), e l'invito di Iabichino alla Garibaldi ad alzare la voce, fino a quando Iabicus dice "spero che mi sentiate...".
Certo che si affidano a dei gran professionisti dell'audio con le loro gare, eh.
O forse sono dei “cuggini”?
Personalmente ho avuto il dubbio che l'incarico a Iabicus fosse dell'ultima ora e che volesse in realtà significare il suo dissenso quando ha detto di non volersi prendere meriti non suoi.
Per cui il suo "il miglior lavoro che si potesse fare", penso in realtà volesse suonare vagamente sarcastico, per chi avesse voluto leggere "tra le righe".
Se guardate il video attentamente, vi accorgerete che mentre parla la Garibaldi, Iabichino gioca col telefono, mentre con la Rossi, che si dilunga dopo aver detto che sarebbe stata velocissima, dà chiari segni di insofferenza guardando in alto e/o altrove.
Dopodiché, se sei una persona seria (imho), ma questa è solo una mia supposizione, non ti metti in situazioni del genere, ma semplicemente declini l'invito a parlare di cose che non hai seguito tu e/o magari non condividi.
Infatti non passa che poco tempo e Iabicus su twitter pubblica questo di seguito.
Resta il fatto che tra tutti quei “professoroni” nessuno si è accorto dell'inghippo, e se il buongiorno si vede dal mattino...
Adesso però esaminiamo dettagliatamente l'accaduto con il supporto del video (ved.qui) e di alcune altre cosette in merito all'incarico della determina dirigenziale dell'Enit.
La Garibaldi, nel video, sostiene che la regia di questo restyling è stata affidata alla consulenza creativa di Iabicus (Paolo Iabichino) mentre il brand design all'agenzia PG&W Agenzia di Comunicazione, sotto la direzione creativa di Fabrizio Pato Donati e l'art direction di Guglielmo Oselladore.
Quindi, due freelance più un'agenzia di comunicazione bergamasca (sarà casuale che la Garibaldi è appunto di Bergamo?) per rifare un logo e non si capisce bene che altro e tantomeno il costo.
Infatti la determina dirigenziale non riporta alcun compenso, spesa e/o impegno nel dettaglio, alla faccia della trasparenza:
ENIT-2022-0000752 21.gen.2022 15:11:31 ZCF34CE837 CuC n. 6_Roma del 14/01/2022 Oggetto: Determina a contrarre, di affidamento e impegno per un servizio di studio, design, refresh e implementazione della corporate image e del corporate branding dell’Agenzia Nazionale del Turismo. - CIG N. ZCF34CE837.
Pare poi che sia Palmucci, il presidente dell'ente, che la Garibaldi abbiano chiamato il collaboratore Iapichino invece di Iabichino: beh, se non sai nemmeno come si chiama uno con cui lavori, ma voglio dire... o forse è l'audio pessimo ad averci tradito (vedi anche il microfono della Rossi che funzionava a scatti), e l'invito di Iabichino alla Garibaldi ad alzare la voce, fino a quando Iabicus dice "spero che mi sentiate...".
Certo che si affidano a dei gran professionisti dell'audio con le loro gare, eh.
O forse sono dei “cuggini”?
Personalmente ho avuto il dubbio che l'incarico a Iabicus fosse dell'ultima ora e che volesse in realtà significare il suo dissenso quando ha detto di non volersi prendere meriti non suoi.
Per cui il suo "il miglior lavoro che si potesse fare", penso in realtà volesse suonare vagamente sarcastico, per chi avesse voluto leggere "tra le righe".
Se guardate il video attentamente, vi accorgerete che mentre parla la Garibaldi, Iabichino gioca col telefono, mentre con la Rossi, che si dilunga dopo aver detto che sarebbe stata velocissima, dà chiari segni di insofferenza guardando in alto e/o altrove.
Dopodiché, se sei una persona seria (imho), ma questa è solo una mia supposizione, non ti metti in situazioni del genere, ma semplicemente declini l'invito a parlare di cose che non hai seguito tu e/o magari non condividi.
Infatti non passa che poco tempo e Iabicus su twitter pubblica questo di seguito.
Che
dire poi di quelli che hanno realizzato quel logo e la strada che
dovrebbero prendere al pari di tutti quelli che l'hanno visionato ma
non si sono accorti della panzana realizzata?
E se questo è l'inizio della nuova dirigenza e/o diligenza (carrozzone) dell'Enit, figuriamoci il poi. Per l'inutile portalone hanno altri 114 milioni € da spendere inutilmente (ved. qui), e se tanto mi dà tanto...