mercoledì 1 dicembre 2021

Stanziati altri 114 milioni di euro per il portale italia.it


Assegnati 2,4 Mld € al
 PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza 2021 - 2026) per i progetti in materia di Cultura e Turismo, dei quali 114 Mio € andranno a sommarsi alle decine e decine di milioni finora infelicemente usati per il digital hub italia.it.

114 Mio € che saranno distribuiti in cinque anni per creare un sistema turistico costituito da operatori turistici, imprese, stakeholders istituzionali, etc. capace di supportare le scelte del turista nella pianificazione della destinazione e del viaggio per aggregare e valorizzare l’offerta turistica attraverso strumenti di data analytics, intelligenza artificiale etc.

Tutte cose che, seppur utili per qualsiasi genere di azienda privata per migliorare il proprio business, nel frammentato turismo italiano dovuto alla divisione tra Stato e le 20 Regioni per via del Titolo V in materia di turismo etc., non faranno che produrre dell'altro bailamme, poiché è notoriamente risaputo che ogni Regione vada per conto proprio.

Infatti va ricordato che questo sistema per gli stakeholder, operatori e le imprese del settore per pianificare le scelte dei turisti, è già da anni a disposizione delle 20 Regioni italiane che lo stanno sovvenzionando attraverso i propri costosissimi portali, costose indagini e/o sondaggi attraverso gare, bandi, oppure a solo chiamata se inferiori a 40.000 €. Nonché di tutte le Camere di Commercio nazionali con variegati progetti (ad esempio la Mappa delle Opportunità etc.) per ricerche sui Big Data per mezzo degli operatori telefonici, data analytics e intelligenza artificiale. 

Personalmente ricordo di averne letta una che, dopo preziosissimi studi (così dicevano gli autori), menzionava Roma, Milano, Firenze e Venezia come le 4 città italiane più frequentate dai turisti internazionali e non. Apperò!

Pertanto italia.it realizzerà un copia/incolla di quanto già fanno le 20 Regioni e le CdC senza un granché di risultati?

Il fatto poi che queste presunte costosissime intelligenze umane e/o artificiali, abbiano più o meno contribuito ad aumentare le presenze turistiche nello Stivale, lo si evince dal fatto che a livello europeo siamo ancora terzi come presenze e con circa 30 milioni di turisti in meno della Francia (2021) e 25 milioni meno della Spagna (2021), mentre per quanto riguarda il rank dei portali regionali, beh; che dire?

Non va nemmeno dimenticato che i Big Data e l'intelligenza artificiale, sempre che siano in tempo perfettamente reale, vanno prima capiti, quindi ragionati, dopodiché ci si attiva con dei piani di marketing davvero mirati e già realizzati a tavolino a priori per tutte i vari risultati che da queste scaturiscono e quindi risolte e/o dettate dalle esperienze passate con un'ottica davvero professionale sul turismo. Altrimenti non servono a nulla, rischiando addirittura di peggiorare una situazione che magari era già scabrosa.

L'immagine sotto spiega la sola da sola. 

Stime Alexa.com 
N/A: Non rilevato nei motori di ricerca

L'ultimo esempio riguarda il portale della Calabria (al costo di circa 2 Mio €) che  l'anno scorso è ritornato online dopo un prolungato disservizio nonché delle vicissitudini davvero strane (ved. Qui). Nel mentre altre regioni hanno avuto siti scaduti oppure con la dicitura "non sicuri" nella barra degli indirizzi. Non  mancano nemmeno miserrime frequenze di rimbalzo (visite di una sola pagina seguite da un'immediata uscita dal sito), o siti con addirittura meno di 1.000 visite giornaliere, molto probabilmente realizzate da chi ci lavora.

Calcolando poi che se ogni portale costa medialmente 2 Mio € alle casse regionali, moltiplicato per 20 poiché ognuna ne ha realizzato almeno uno (quando va bene), il totale fa 40 Mio di € e tanti e tanti spiccioli di non poco conto.

Peccato inoltre che al ministero del Turismo non sappiano (o non ricordino) di disporre da più di dieci anni di un programma che, a un costo enormemente minore, offre gli stessi se non maggiori obiettivi (ad esempio le vere presenze e in tempo reale), procurando inoltre dei notevoli introiti monetari per la casse dell'Erario... ma questa è un'altra storia.

Come d'esempio è l'immagine sotto che racconta molto bene il modus operandi del come vengono calcolate e poi redatte le presenze dei turisti in Italia per lo stesso periodo (in questo caso gli stranieri), offrendo dei dati differenti e quindi totalmente inutili. Rafforzando così il concetto che sia banalmente assurdo che ancora una infinità di associazioni, istituzioni governative etc. nel 2021, emettano in continuazioni dei dati completamenti discordanti tra loro a favore di non si sa chi. 

Fonte: Concept

La morale finale è che quei 114 Mio €, che pare risultino davvero eccessivi per dare finalmente fiducia al nazional portalone (italia.it), che fine faranno e a favore di chi?

Ai posteri l'ardua sentenza... noi vigileremo.

Per chi ne avesse curiosità, voglia e tempo, nei seguenti link si potrà trovare l'intera storia del portale italia.it (Magic Italy), (The Million Portal bay), (Scandalo italiano) e (tutto sbagliato tutto da rifare) digitando nei motori di ricerca interni: italia.it oppure Enit.

12 commenti:

  1. 29 dei 114 son belli che assegnati. qui Altri 8,4 milioni che vanno in licenze di prodotti Adobe

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  2. E bravi.
    Per evitare di rifare una gara (eh, quanta fatica, oh!) aderiscono ad un pre-esistente accordo quadro e "regalano" così 29 dei 114 ad un bel RTI pre-esistente e capitanato da (vedi QUI).
    Quando fanno così li adoro veramente. :-)

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  3. Piccolo dettaglio N.1: tutti gli importi sono iva esclusa.
    Please aggiungere quindi altri 8,2 ML circa di IVA al 22%.

    Piccolo dettaglio N.2: per il lotto da 29 milioni, il RUP (Responsabile Unico del Procedimento) è una dott.ssa che, suo malgrado, di cognome fa Pantalone.
    Quindi la battuta su chi paga, in questo specifico caso, viene praticamente automatica. :-)

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  4. ... e sono anni e anni che intendono far diventare italia.it "il portale dei portali" ... qui con dei risultati miserrimi. Carta canta.
    Ma si vede che non l'hanno ancora capito. Sic!

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  5. Fuori da ogni altra considerazione, a me francamente pare che il momento sia quello meno adatto, in generale, per inaugurare portali del turismo.
    Se poi sono semplici siti vetrina... direi ancora meno.

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  6. L'aspetto più desolante, imho, è che 'sto portale è praticamente la brutta copia di spain.info, quanto a struttura generale di base.
    Tutta la sezione degli eventi, comunque presente almeno nella precedente versione, sotto il controllo di ENIT, è praticamente scomparsa; quantomeno in questa prima release.
    Così come la struttura dedicata al portale in ENIT, ente apparentemente relegato a gestire i soli canali social, a quanto sembra di capire.
    Un sito vetrina "statico", che ha attualmente il medesimo valore ed aggiornamento di una guida turistica dell'Italia che si compra in qualsiasi libreria.
    In questo stato qui, di fatto è inutile; totalmente inutile; tanto più in questo periodo particolarmente critico per il settore ed i viaggi interni e dall'estero.
    Mera operazione di facciata, allo stato attuale delle cose, secondo me.

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  7. @frap1964
    ... di certo, se interrogati sulla questione o messi davanti al fatto da qualcuno che s'interessasse all'Enit (la vedo dura), diranno che ci stanno lavorando e che dobbiamo avere pazienza.
    Resta il fatto che con tutti quei milioni di € qualcosa potevano realizzarla in tempi brevi.
    La bruttissima copia del portale spagnolo.
    Ettepareva...

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  8. Però sul sito italia.it viene dichiarato:

    Il soggetto responsabile di questa Applicazione è:

    ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo
    Ente pubblico Economico
    Via Marghera, 2
    00185 - ROMA
    Italia
    Partita Iva: 01008391003
    Numero iscrizione Camera di Commercio: 01591590581

    ma la direzione "tecnica" di tutto l'hub turistico digitale (DHT) risulta essere nelle mani di un dirigente del ministero, da ieri, nominato DEC (Direttore dell'Esecuzione del Contratto).

    Chi li capisce è davvero bravo... :-)

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  9. Comunque dai..se riuscissero anche a copiare bene dalla Spagna non sarebbe male

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  10. @RioConcierge, non credo siano in grado... considerato che non ci sono riusciti in oltre 10 anni. :-)

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