Il Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo, con il Decreto del 21 ottobre 2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’11 febbraio 2009, ha stabilito che la classificazione degli alberghi non sarà più affidata a norme regionali (non è vero), ma a nuovi parametri nazionali che determineranno il numero di stelle delle strutture ricettive italiane.
Gli standard minimi riguarderanno l’apertura di nuovi alberghi e la ristrutturazione di quelli già esistenti.
In aggiunta ai criteri generali di classificazione, le regioni e le province autonome potranno introdurre caratteristiche più aderenti alle specificità climatiche o culturali dei propri territori.
Al fine di assicurare una maggiore tutela del turista (?), il decreto istituisce anche un sistema di rating ad adesione volontaria da parte degli albergatori che consentirà la misurazione e la valutazione della qualità del servizio reso ai clienti.
In un albergo ad 1 stella il ricevimento sarà assicurato 12 ore su 24, la pulizia delle camere una volta al giorno, le dimensioni minime della camera doppia saranno di 14 mq, mentre il cambio della biancheria da camera avverrà una volta a settimana.
In quello a 2 stelle ci dovrà essere anche l’ascensore, mentre il cambio della biancheria da camera dovrà avvenire due volte a settimana.
Le 3 stelle richiederanno, tra l’altro, un servizio bar, la conoscenza di una lingua straniera da parte della reception (aperta almeno per 16 ore), divise per il personale, servizio internet e bagno privato per tutte le camere.
Gli alberghi a 4 stelle dovranno offrire, oltre al servizio di pulizia giornaliero della camera, anche un riassetto pomeridiano e il cambio della biancheria ogni giorno, salvo diverse scelte del cliente; servizio di lavaggio e stiratura della biancheria dei clienti, parcheggio per almeno il 50% delle camere, camere doppie di almeno 15 mq e bagno di 4.
Le 5 stelle saranno assegnate per un servizio di ricevimento aperto 24 ore su 24 e tre lingue straniere conosciute dagli addetti; le camere singole dovranno avere una dimensione minima di 9 mq e le doppie di 16.
Gli standard minimi riguarderanno l’apertura di nuovi alberghi e la ristrutturazione di quelli già esistenti.
In aggiunta ai criteri generali di classificazione, le regioni e le province autonome potranno introdurre caratteristiche più aderenti alle specificità climatiche o culturali dei propri territori.
Al fine di assicurare una maggiore tutela del turista (?), il decreto istituisce anche un sistema di rating ad adesione volontaria da parte degli albergatori che consentirà la misurazione e la valutazione della qualità del servizio reso ai clienti.
In un albergo ad 1 stella il ricevimento sarà assicurato 12 ore su 24, la pulizia delle camere una volta al giorno, le dimensioni minime della camera doppia saranno di 14 mq, mentre il cambio della biancheria da camera avverrà una volta a settimana.
In quello a 2 stelle ci dovrà essere anche l’ascensore, mentre il cambio della biancheria da camera dovrà avvenire due volte a settimana.
Le 3 stelle richiederanno, tra l’altro, un servizio bar, la conoscenza di una lingua straniera da parte della reception (aperta almeno per 16 ore), divise per il personale, servizio internet e bagno privato per tutte le camere.
Gli alberghi a 4 stelle dovranno offrire, oltre al servizio di pulizia giornaliero della camera, anche un riassetto pomeridiano e il cambio della biancheria ogni giorno, salvo diverse scelte del cliente; servizio di lavaggio e stiratura della biancheria dei clienti, parcheggio per almeno il 50% delle camere, camere doppie di almeno 15 mq e bagno di 4.
Le 5 stelle saranno assegnate per un servizio di ricevimento aperto 24 ore su 24 e tre lingue straniere conosciute dagli addetti; le camere singole dovranno avere una dimensione minima di 9 mq e le doppie di 16.
Ora, dopo aver ricevuto queste metrature, consideriamo approssimativamente quelle già esistenti negli alberghi italiani e troveremo che disponiamo, pochissimi casi a parte, ampliamente di quanto richiesto. Era quindi il caso di studiarci per nove mesi?
E la qualità?
Probabilmente al prossimo decreto!
Caro Luciano,
RispondiEliminaLe scrivo qui, per ringraziarla, per i complimenti che mi ha fatto sul blog di Velardi. Come ben ha potuto vedere, non ha risposto ne a Lei, ne a me. :-) Cordialmente, Raffaele
Buona sera Raffaele e benvenuto.
RispondiEliminaPrevedevo la non considerazione in merito al mio commento ma sono cose a cui sono oramai abituato.
Le rinnovo invece i miei complimenti per quello che ha scritto sul blog di Velardi. Ben scritte e sentite.
A presto
Luciano
Non riesco a mandare i commenti.
RispondiEliminaChissà se questo arriverà?
Marina
Ho anch'io il tuo stesso problema ed ho ricevuto una telefonata da Vincenzo che conferma questa problematica.
RispondiEliminaPerò ogni tanto funziona bene.
Provo a contattare di nuovo il blogger.
Questo è il terzo tentativo.
RispondiEliminaHo letto che avete avuto dei problems nei contatti.
RispondiEliminaCosa ne pensate della classificazione?
Per quanto mi riguarda non si da risalto alla qualità.
Nicolò, il violinista
E' la stessa mia considerazione.
RispondiEliminaBravo Nicolò
Avete letto questo?
RispondiEliminaIl dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo esercita:
compiti di elaborazione, anche in raccordo con le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano degli indirizzi generali, dei principi e degli obiettivi per la valorizzazione e lo sviluppo competitivo del sistema turistico nazionale, in attuazione anche di quanto previsto dalla legge 29.03.2001, n. 135;
iniziative di incentivazione in favore del settore turistico, programmazione e gestione di fondi strutturali;
vigilanza sull’ENIT, sull’ACI e sul CAI;
assistenza alla domanda turistica;
promozione degli investimenti turistici all’estero ed in Italia;
riconoscimento dei titoli di studio e autorizzazione all’esercizio delle attività professionali turistiche per i cittadini comunitari ed extracomunitari;
relazioni istituzionali con l’Unione Europea e partecipazione alle fasi ascendente e discendente dell’elaborazione delle norme comunitarie;
rapporti con le Organizzazioni Internazionali e con gli altri Stati Esteri nel settore di competenza.
Embè?
RispondiEliminaFa parte di questo:
RispondiEliminaIl Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo è la struttura di supporto al Presidente che opera nell’area funzionale “turismo” per l’esercizio delle competenze statali in materia di turismo, attribuite al Presidente del Consiglio dei Ministri dall’art. 1, comma 19 bis, del decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, così come modificato dall’art. 15, comma 5, del decreto legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2006, n.286.
Cos'hai scoperto l'acqua calda?
Fa parte della stessa pagina http://www.governo.it/Presidenza/DSCT/index.html
Buongiorno,
RispondiEliminaoggi vorrei dedicare parte della mia giornata a confrontare la nuova classificazione alberghiera con la mia che giace inascoltata da diversi lustri. Ma sempre aggoirnata alle richieste internazionali del momento.
Vi chiedo pertanto, se avrete tempo e voglia, di cercare e trovare le discrepanze che notate.
Resto in attesa di leggervi.
A presto
luciano
Ciao Luciano, dove posso trovare la tua Proposta ?, intanto vi allego il link della nuova classificazione degli Hotel in ER : http://www.ilportaledellevacanze.it/img/classificazione-alberghi.pdf Ciao Plinio
RispondiEliminaCiao Plinio,
RispondiEliminaè sotto la dicitura "requisiti minimi" dell'ultimo post Tanto tuonò che piovve.
Aspetto con impazienza i tuoi suggerimenti.
A presto
luciano
P.S.: hai letto sulla Stampa l'ultima dichiarazione della Brambilla e Bocca?
Non ho parole
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaIntendevo i suggerimenti che discutevate ieri, quelli che riportavano in parte la legge Irlandese.
RispondiEliminaPlinio
Ciao Plinio,
RispondiEliminate li invio questa sera.
Al momento non ho con me i file di collegamento perchè sono in un altro computer.