Roma, 16 dicembre 2008
“A conti fatti -ha concluso Bocca- con un costo ipotizzabile di quasi 519 milioni di Euro da parte dello Stato, porteremmo il giro d’affari del settore a sfondare i 100 miliardi di Euro annui, rilanceremmo fortemente l’immagine turistica del nostro Paese e, soprattutto avvicineremmo il numero di lavoratori alla soglia storica dei 3 milioni, che rappresenterebbe un altro primato di questo settore che continua ad essere l’unico a dare lavoro e ricchezza al Paese intero”.
Ebbene, passano solo due mesi ed ecco una nuova intervista e nuovi parametri; contrordine, si torna indietro e cioè “L’allarme, adesso più che mai, si chiama occupazione -sottolinea il Presidente di Federalberghi- in quanto il 4,5% di occupati persi negli alberghi nel solo mese di gennaio potrebbe essere il preludio ad un crollo ulteriore, sono a rischio 150.000 impiegati nei prossimi mesi.
Non c'è limite! Ma quei 519 milioni di Euro sono stati spesi o no?
“A conti fatti -ha concluso Bocca- con un costo ipotizzabile di quasi 519 milioni di Euro da parte dello Stato, porteremmo il giro d’affari del settore a sfondare i 100 miliardi di Euro annui, rilanceremmo fortemente l’immagine turistica del nostro Paese e, soprattutto avvicineremmo il numero di lavoratori alla soglia storica dei 3 milioni, che rappresenterebbe un altro primato di questo settore che continua ad essere l’unico a dare lavoro e ricchezza al Paese intero”.
Ebbene, passano solo due mesi ed ecco una nuova intervista e nuovi parametri; contrordine, si torna indietro e cioè “L’allarme, adesso più che mai, si chiama occupazione -sottolinea il Presidente di Federalberghi- in quanto il 4,5% di occupati persi negli alberghi nel solo mese di gennaio potrebbe essere il preludio ad un crollo ulteriore, sono a rischio 150.000 impiegati nei prossimi mesi.
Non c'è limite! Ma quei 519 milioni di Euro sono stati spesi o no?
Buongiorno Luciano,
RispondiEliminaavrei una cartomante da consigliare al Bocca. Chissà che non ci azzecchi di più.
Marina
Ho il massimo degli sconforti.
RispondiEliminaEra chiaro e ipotizzabile, in dicembre, capire che il turismo entrasse in una fase di recessione.
Questi signori fanno solo della propaganda politica e la gente per quanto berrà da questo calice amaro?
Vado avanti a Coca Cola perchè è una ricetta che non possono cambiare.
RispondiEliminaAlmeno speriamo.
E' triste ma aspetto con impazienza delle nuove dichiarazioni che naturalmente saranno in contrasto con le precedenti.
RispondiEliminaSempre che la Brambilla non lo precedi o qualche altro luminare turistico.
Il problema reputo sia questo: Perchè il governo non interviene?
RispondiEliminaNon è possibile che non si accorgano di niente.
RispondiEliminaUna volta fatto il ministero sarà ancora più difficile intervenire.
RispondiEliminaIntendiamoci sono anch'io favorevolissima al reinserimento di questo ministero ma se tanto mi da tanto.
Marina
Concordo sul fatto che il governo deve intervenire per ripristinare un pò questo settore e soprattutto queste dichiarazioni che si possono definire (parolaccia).
RispondiEliminaRembrandt
Non puoi dire parolaccie in questo blog.
RispondiEliminaScherzi a parte, la situazione, senza fare catastrofismi, è di difficile soluzione e cercano di risolvere come possono.
Potrebbero almeno evitare di dire queste cose.
RispondiEliminaSi sà che avranno sempre l'alternativa e i seguaci magari gli faranno anche i complimenti.
Ma interpellare chessò l'AD di Alpitour che mi sembra veramente molto preparato o altri che provengano da settori non prettamente politici. Come dice Ardoino, l'Italia ha ottimi responsabili del turismo, operatori, etc., quindi perchè continuare a cercare di risolvere con le sole parole e sempre discordanti?
Caro Vincenzo se non interviene Luciano a dirtelo, io non ho risposte.
RispondiEliminaMarina
Potrei intervenire io in sostituzione di Ardoino! Scherzo dai!
RispondiEliminaWinteler è in Confindustria e visto il battibecco tra Scajola e la Mercegaglia (corvo poi tramutato in cigno) non credo sia molto in sintonia con i preposti del turismo.
Eppoi chi veramente sà non credo sia ben accetto.