giovedì 26 marzo 2009

Turismo in Italia; laboratorio di parole

Turismo in Italia; laboratorio di parole.
Il WTTC (World Travel & Tourism), l’organizzazione mondiale che riunisce i principali operatori dell’industria dei viaggi e delle vacanze, insieme al World Economic Forum, il prestigioso organismo internazionale non profit con sede a Ginevra, reputano che siano essenzialmente tre i fattori di criticità che minacciano il turismo italiano: l’assenza del governo, la carenza di infrastrutture e lo scarso sviluppo della tecnologia informativa.
Importante contorno a queste priorità sono le tasse, trasparenza delle politiche di governo, spreco spesa pubblica, favoritismi nelle decisioni di funzionari del governo, formazione del personale, norme in materia di investimenti, pratiche di assunzione, costo del lavoro, flessibilità di determinazione del salario, simmetria tra produzione e retribuzione, possibilità di ricerca lavoro qualificato, strategie turistiche, affidamento sulla gestione professionale, fuga di cervelli, flussi di capitale, disponibilità di capitale a rischio, investimenti diretti dall’estero, volontà di delegare, collaborazione università/industria, …e qui mi fermo; portano la nostra cara penisola, nella graduatoria mondiale per valore di Pil del settore turistico guidata dagli Stati Uniti, dalla Cina e dal Giappone, all’ottavo posto dietro le altre maggiori nazioni europee, precedendo il Canada e il Messico. Questo comparto industriale rappresenta il 78% del nostro prodotto interno lordo e la percentuale sale al 1213% considerando tutto l’indotto. Un apporto che complessivamente va dai 115 ai 200 miliardi di euro all’anno.
E mentre la Russia che è entrata nel turismo da poco più di dieci anni sta oramai oltrepassandoci, le statistiche affermano che tra altri dieci non entreremo più nella Top Ten mondiale.
Tutte queste imperfezioni per la salvaguardia e l’incremento turistico nel Bel Paese ci vengono annunciate dalle sopraddette organizzazioni da oltre vent’anni e sempre con le stesse causali a dimostrazione che noi o non abbiamo nulla da imparare (?) perché sappiamo già tutto, oppure che queste società non sanno quel che dicono ed hanno solo voglia di farci perdere del tempo.
Considerando che nell’ultimo trentennio non c’è governo che all’atto delle dichiarazioni programmatiche del suo leader non abbia assegnato al turismo una funzione economica di spicco, di traino dello sviluppo economico italiano, tralasciando poi di attuare un valido programma con veri specialisti del fare e non del solo dire, lo scenario che ci si presenta è sconfortante.
Anche gli oltre misura annunciati ultimi tentativi stanno dando dei risultati che sono la chiara dimostrazione della nostra quasi totale incompetenza nello svolgere una valida efficienza organizzativa, un apparato pensante, una struttura in grado di proporre strategie, elaborare risposte, formulare progetti e ipotesi di lavoro; ovvero una cabina di regia. L’ultima classificazione alberghiera, a mio e non solo parere, ne attesta l’inconsistenza specialistica.
No, noi dobbiamo prima aspettare che ne imparino le problematiche e dopo infruttuosi vari tentativi probabilmente per ingraziarsi quello o per ascoltare e credere a quell’altro, chissà?
E la storia del turismo italiano infinitamente si ripete!
E mentre noi parliamo, parliamo, parliamo; gli altri…
Luciano Ardoino
Fonte: http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/

24 commenti:

  1. E' sparito il mio commento, vabbè.
    Il fatto è che non mi ricordo più cosa avevo scritto ieri sera.

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  2. E mentre la Russia che è entrata nel turismo da poco più di dieci anni sta oramai oltrepassandoci, le statistiche affermano che tra altri dieci non entreremo più nella Top Ten mondiale.
    Tutte queste imperfezioni per la salvaguardia e l’incremento turistico nel Bel Paese ci vengono annunciate dalle sopraddette organizzazioni da oltre vent’anni e sempre con le stesse causali a dimostrazione che noi o non abbiamo nulla da imparare (?) perché sappiamo già tutto, oppure che queste società non sanno quel che dicono ed hanno solo voglia di farci perdere del tempo.
    Pazzesco!!!!

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  3. Cina e Russia, ultime arrivate, ci sono già davanti.
    L'Angola sta andando benino ed è solo un'anno che si è affacciata al turismo. Probabilmente nei prossimi cinque anni ci sorpasserà anche lei.

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  4. Non potrebbero andarci la Brambilla & C. in Angola?
    Ho letto che nella capitale c'è solo un 4 stelle e con loro potrebbe diventare facilmente un 5 *.
    Dai spingiamoli a partire.

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  5. Va bé, se continuano così penso che i loro stessi capi, anzichè nominarla Ministro del Turismo, la promuovano a Presidente del Consiglio.
    Chi fa str... lo premiano in Italia.

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  6. Per mia madre allora io sarei già Presidente della Repubblica.
    Scherzo!

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  7. Colazione ricca, letti comodi e bagni spaziosi: e' quanto chiedono gli italiani perche' l'hotel sia come la casa dei loro sogni. Lo scelgono sempre piu' spesso su Internet (76,4%), e tra gli elementi discriminanti ci sono prezzo, posizione e servizi.
    Quando i turisti italiani arrivano in camera controllano tutto (41%), a caccia di ogni piccolo difetto. Ma e' la colazione che rappresenta una vera e propria autogratificazione (tanto che per il 94,8% una buona colazione conta molto nella valutazione dell'albergo), apprezzano ogni aspetto, in media il 76,4% dedica alla colazione in Hotel tra i 15 e i 30 minuti (contro i 5 minuti della colazione a casa o al bar).
    E' quanto emerge da un sondaggio promosso da Nestle' Professional, la Divisione operativa dal gennaio 2009 dedicata al Food&Beverage sulla base di 500 interviste a italiani tra i 18 e i 65 anni che, per lavoro o vacanze, frequentano strutture alberghiere. Di questi, uno su due (54,2%) trova il letto dell'albergo 'scomodo', il 39,8% rimpiange il bagno di casa, giudicando quello della camera troppo piccolo. Per il 39% e' insufficiente l'isolamento acustico, il 36,8% dice che la camera d'albergo e' troppo piccola.
    Malgrado le lamentazioni la vita in albergo piace agli italiani. Oltre all'idromassaggio (45,2%), alla sauna (37,4%) e al servizio in camera (28,4%), e il 46% vorrebbe rivivere a casa la prima colazione tipica dell'Hotel. (Ansa).

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  8. In verità la colazione per noi italiani è veramente la più importante se non fatta in casa.
    Nei paesi anglosassoni invece questa è la base della giornata se fatta in casa.

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  9. In queste statistiche non si parla mai dell'accoglienza e del viaggio che infkuiscono sul 51% delle scelte clientelari che a mio parere sono molto interessanti e produttive.

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  10. A cosa ti riferisci, Sergio?

    Marina

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  11. Statistiche affermano che se va bene il viaggio d'arrivo/partenza e il ricevimento (aereoporto, reception), i clienti sono contenti al 51%. Tutto il resto non può che confermare il gradimento.
    Insomma, la gente ci torna.

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  12. Dove posso trovare queste statistiche?
    Grazie

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  13. Dati desunti dal sito ufficiale di Michela Vittoria Brambilla:
    i convegni/forum/conferenze sul turismo cui ha presenziato negli ultimi sei mesi (sono circa una trentina). In media fa più di uno a settimana, in qualche caso due nello stesso giorno.
    E ovunque a ripetere la stessa solfa, che i precedenti governi hanno dormito, che il turismo vale il 10% del PIL, che serve una regia nazionale, ecc. ecc.

    Mica male come laboratorio di parole, no? :))

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    17/12/2008 "Le nuove frontiere del Turismo"
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    31/01/2009 "Destinazione Italia 2020. Scenari, tendenze e strategie per valorizzare il turismo italiano. Proposte per un programma di rilancio"
    19/02/2009 "Globalizzazione e turismo. Rischi e opportunità di una sfida senza confini"
    25/02/2009 "Hotel della Cultura"
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    21-22/2009 "Evoluzione in turismo dell'Alpinismo in alta montagna"

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  14. Ho provato tutta la mattina per inserire un commento ma...non funziona?
    Marina

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  15. @frap164
    ottimo suggerimento!
    Credo che Luciano ne farà un post, l'occasione è ghiotta.
    sergio

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  16. @Stella di mare
    Le statistiche le puoi trovare sui siti delle organizzazioni mondiali del turismo WTO, UNWTO, CEO, etc.
    Ciao

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  17. Interessante i movimenti della Brambilla. Probabilmente ha avuto ordine di darsi da fare ma non quello di di re cose differenti di volta in volta.
    Sarà anche perchè non le conosce e quindi ripete sempre le stesse ma ritengo che qualcuno debba intervenire, anche solo per tacciarla definitivamente.

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  18. Ho fatto un giretto nel suo sito e nella home page transitano delle frasi che la gente le ha presumibilmente inviato e tutte sono di complimenti.
    Questo mi ha ricordato i vari regimi dove tutte le scritte inneggiavano al bello ed al bravo.
    Ma chi ha consigliato quelle stupidate alla Brambilla?
    Marketing del 1940!

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  19. @cisono

    Sono andata a vedere anch'io e transitano delle didascalie alla Mugabe. Come sei brava...hai fatto bene...sei bellissima...ora si che va bene...ci piaci da morire, eccetera.
    Pazzesco, e questa dovrebbe essere quella che aggiusta il turismo?
    Ma ci facci il piacere, ci facci!
    Marini

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  20. 26/03/2008 - Adnkronos - Libero-news.it
    "Nonostante la crisi economica in atto il nostro turismo sta rispondendo molto bene, abbiamo messo in atto strategie importanti, i nostri imprenditori hanno dato vita a pacchetti di offerta molto più flessibili dal punto di vista dei prezzi e della durata. Abbiamo messo in atto politiche tali che hanno portato il nostro turismo a registrare un segno positivo: è un dato molto importante che testimonia come il turismo sia senz'altro la prima industria italiana."

    MVB tagliando il nastro a Roma a 'Globe 09'

    26/03/2008 - Guida Viaggi online
    "Tutelare le imprese e i lavoratori a fronte di una crisi pesante che ha provocato 4 miliardi di perdite e 40.000 posti in meno nel comparto, cercando di invertire il trend negativo." ... "Non sarò contenta finché non farò cambiare rotta a questo settore”

    http://www.guidaviaggi.it/detail.lasso?id=107014&-session=givi:D4B1662507fc525B89vGFFC57780

    MVB, nello stesso giorno, mentre si smentisce da sola.

    :))

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  21. Ma ce ne accorgiamo solo noi delle cose che dice la Brambilla?
    Possibile che i tour operators non dicano niente?
    Sergio tu che sei nell'ambiente a buoni livelli, che dici?

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  22. Non so se qualcuno di voi ha visto ieri sera canale 5, ma se per caso non fosse...ebbene è stato tutto un gaudio per il turismo e per quello che di bene sta facendo e producendo questa industria. Capisco l'ottimismo che è necessario ma le prese per il sedere, quelle preferirei evitarmele.

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  23. @Francesco
    Non tanto in alto da essere periodicamente contattato per sentenziare o farmi intervistare.
    Eppoi non credo convenga lavorativamente neanche all'azienda per cui lavoro, in maniera che non sia politica.
    Comunque chi la dirige sa già farsi valere abbastanza bene e non perde occasione per, gentilmente, dirlo a chi di dovere.
    Sai come vanno queste cose.

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  24. Ho letto quello che ha commentato frap64.
    Luciano, cosa ne dici?
    Io penso sia un'ottima idea per il prossimo post.
    Se poi la uniamo al fatto che sta ripetendo immancabilmente le stesse cose...
    Marina

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